Spalletti:"Gigio titolare. Grazie al Milan per Milanello".

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Luciano Spalletti in conferenza:"Voglio ringraziare il Milan perché ci ha messo a disposizione un centro bellissimo e tutto ciò di cui c'era bisogno. Abbiamo avuto anche la possibilità di fare un undici contro undici e voglio ringraziare Terzi, mister dell'Under 18 rossonera, per questo allenamento".

"Donnarumma out? Subito dritto al cuore. Donnarumma sarà titolare, subito si risponde a questa. Per ciò che sta venendo fuori è il ruolo del portiere che paga sempre carissimo tutto. Poi a lui non viene perdonato di essere un ragazzo prodigio che brucia le tappe perché gli viene donato questo talento, questa qualità. E siccome noi tutti si è fatto fatica e s'è dovuto lavorare forte per arrivare a un livello e poi a qualcun altro viene donato... Si fa un po' fatica, o quantomeno viene aspettato al varco per poi andarlo a colpire. C'è questo modo di ragionare. E' tutto abbastanza normale, si possono commettere degli errori se di errore si può parlare e poi verso qualcuno ci sono prese di posizione più forte. Poi i ragazzi prodigio devono avere rispetto del talento che gli è stato donato perché poi va migliorato questo talento con impegno, solo allora per chi ti guarda diventa più difficile colpirti. Se non lavori sul talento, allora diventa presunzione. Perché lavorandoci vuol dire che non banalizza ciò che gli è stato donato e provoca negli altri anche più rispetto".

C'è cattiveria nei suoi confronti?
"Purtroppo qualche volta l'ho fatto anche io... Perché sono partito dagli Allievi regionali dell'Empoli e poi per arrivare in Paradiso dove sono adesso tutto bello, ma quanta fatica".

Quanti cambi farai?
"Oggi abbiamo la sfortuna di fare conferenza prima dell'allenamento. Ho una difficoltà della formazione oggettiva. Però un paio li abbiamo mandati a casa..."

Domani l'Italia deve per forza vincere
"E' facile da gestire questa situazione perché per forza dobbiamo battere tutti quelli che ci mettono davanti. Non possiamo tirarci indietro dal tentativo di vincere qualsiasi partita, deve essere proprio una cosa evidente, ci deve essere nel vederci giocare il piacere dell'azzurro. Bisogna riportare questa giusta equazione tra il piacere e l'azzurro, dobbiamo lavorare in quella direzione lì. Vogliamo vincere e produrre anche un buon calcio, cosa che non abbiamo fatto a Skopje. Nessuno di noi è contento di quella gara, nello spogliatoio era evidente questo dispiacere del risultato e di alcuni momenti della partita. Sono vogliono di rivedere domani sera perché lì effettivamente il campo era penalizzazione... Gli ho detto fino a un minuto prima di non trovare scuse, ma c'erano difficoltà evidenti nel fare calcio. Noi siamo entrati in campo per fare la partita e per chi si vuol difendere è più facile. A dimostrazione di ciò ci sono le parole di Elmas che stimo tantissimo e ha detto delle parole ben precise e dure".

Verratti non è voluto venire in Nazionale ha detto oggi L'Equipe. E' vero? Come si gestiscono le gare da dentro o fuori?
"Non ho fatto in tempo a telefonare a tutti ma a qualcuno ho telefonato e a lui l'ho telefonato. E non mi sembra mi abbia detto così... Non mi sembra che mi abbia detto così, anzi, ma mi ha detto che gli ha fatto molto piacere aver ricevuto questa chiamata e di voler dare una mano, pur andando a giocare distante. Pure Bonucci mi ha detto la stessa cosa, anche lui vuole essere di aiuto alla Nazionale. Così mi hanno risposto tutti coloro a cui ho chiamato. Anche gli allenatori, quelli che hanno risposto, mi hanno mostrato questa collaborazione. Si vorrebbe fare una gestione corretta e il più coinvolgente possibile, anche se poi c'è un progetto da portare avanti e oggi la cosa più importante è qualificarsi. L'ansia gestiamola come ci pare, chiamiamola come vogliamo ma quella ci accompagnerà sempre. Ora con questo risultato la pressione diventa ancora più forte e sarà sempre così, come abbiamo detto prima. Dobbiamo essere sempre più professionisti e gestire meglio tutte le cose. Ma poi ci vuole quella personalità... Dobbiamo essere all'altezza della nostra storia e di campioni mitici come Buffon".
 
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Luciano Spalletti in conferenza:"Voglio ringraziare il Milan perché ci ha messo a disposizione un centro bellissimo e tutto ciò di cui c'era bisogno. Abbiamo avuto anche la possibilità di fare un undici contro undici e voglio ringraziare Terzi, mister dell'Under 18 rossonera, per questo allenamento".

"Donnarumma out? Subito dritto al cuore. Donnarumma sarà titolare, subito si risponde a questa. Per ciò che sta venendo fuori è il ruolo del portiere che paga sempre carissimo tutto. Poi a lui non viene perdonato di essere un ragazzo prodigio che brucia le tappe perché gli viene donato questo talento, questa qualità. E siccome noi tutti si è fatto fatica e s'è dovuto lavorare forte per arrivare a un livello e poi a qualcun altro viene donato... Si fa un po' fatica, o quantomeno viene aspettato al varco per poi andarlo a colpire. C'è questo modo di ragionare. E' tutto abbastanza normale, si possono commettere degli errori se di errore si può parlare e poi verso qualcuno ci sono prese di posizione più forte. Poi i ragazzi prodigio devono avere rispetto del talento che gli è stato donato perché poi va migliorato questo talento con impegno, solo allora per chi ti guarda diventa più difficile colpirti. Se non lavori sul talento, allora diventa presunzione. Perché lavorandoci vuol dire che non banalizza ciò che gli è stato donato e provoca negli altri anche più rispetto".

C'è cattiveria nei suoi confronti?
"Purtroppo qualche volta l'ho fatto anche io... Perché sono partito dagli Allievi regionali dell'Empoli e poi per arrivare in Paradiso dove sono adesso tutto bello, ma quanta fatica".

Quanti cambi farai?
"Oggi abbiamo la sfortuna di fare conferenza prima dell'allenamento. Ho una difficoltà della formazione oggettiva. Però un paio li abbiamo mandati a casa..."

Domani l'Italia deve per forza vincere
"E' facile da gestire questa situazione perché per forza dobbiamo battere tutti quelli che ci mettono davanti. Non possiamo tirarci indietro dal tentativo di vincere qualsiasi partita, deve essere proprio una cosa evidente, ci deve essere nel vederci giocare il piacere dell'azzurro. Bisogna riportare questa giusta equazione tra il piacere e l'azzurro, dobbiamo lavorare in quella direzione lì. Vogliamo vincere e produrre anche un buon calcio, cosa che non abbiamo fatto a Skopje. Nessuno di noi è contento di quella gara, nello spogliatoio era evidente questo dispiacere del risultato e di alcuni momenti della partita. Sono vogliono di rivedere domani sera perché lì effettivamente il campo era penalizzazione... Gli ho detto fino a un minuto prima di non trovare scuse, ma c'erano difficoltà evidenti nel fare calcio. Noi siamo entrati in campo per fare la partita e per chi si vuol difendere è più facile. A dimostrazione di ciò ci sono le parole di Elmas che stimo tantissimo e ha detto delle parole ben precise e dure".

Verratti non è voluto venire in Nazionale ha detto oggi L'Equipe. E' vero? Come si gestiscono le gare da dentro o fuori?
"Non ho fatto in tempo a telefonare a tutti ma a qualcuno ho telefonato e a lui l'ho telefonato. E non mi sembra mi abbia detto così... Non mi sembra che mi abbia detto così, anzi, ma mi ha detto che gli ha fatto molto piacere aver ricevuto questa chiamata e di voler dare una mano, pur andando a giocare distante. Pure Bonucci mi ha detto la stessa cosa, anche lui vuole essere di aiuto alla Nazionale. Così mi hanno risposto tutti coloro a cui ho chiamato. Anche gli allenatori, quelli che hanno risposto, mi hanno mostrato questa collaborazione. Si vorrebbe fare una gestione corretta e il più coinvolgente possibile, anche se poi c'è un progetto da portare avanti e oggi la cosa più importante è qualificarsi. L'ansia gestiamola come ci pare, chiamiamola come vogliamo ma quella ci accompagnerà sempre. Ora con questo risultato la pressione diventa ancora più forte e sarà sempre così, come abbiamo detto prima. Dobbiamo essere sempre più professionisti e gestire meglio tutte le cose. Ma poi ci vuole quella personalità... Dobbiamo essere all'altezza della nostra storia e di campioni mitici come Buffon".
Si ma Donnarumma non si è mai evoluto e non ha mai corretto i suoi difetti.
Invece di esaltare il talento di Vicario andiamo dietro a Donnarumma che ha avuto già una marea di chance.
Bisognerebbe essere più pragmatici, non stiamo parlando di accantonare Buffon o Zoff. Tra l'altro Donnarumma non si avvicina nemmeno come carisma o leadership, quindi è una figura non così importante come lo fanno apparire.
 
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Luciano Spalletti in conferenza:"Voglio ringraziare il Milan perché ci ha messo a disposizione un centro bellissimo e tutto ciò di cui c'era bisogno. Abbiamo avuto anche la possibilità di fare un undici contro undici e voglio ringraziare Terzi, mister dell'Under 18 rossonera, per questo allenamento".

"Donnarumma out? Subito dritto al cuore. Donnarumma sarà titolare, subito si risponde a questa. Per ciò che sta venendo fuori è il ruolo del portiere che paga sempre carissimo tutto. Poi a lui non viene perdonato di essere un ragazzo prodigio che brucia le tappe perché gli viene donato questo talento, questa qualità. E siccome noi tutti si è fatto fatica e s'è dovuto lavorare forte per arrivare a un livello e poi a qualcun altro viene donato... Si fa un po' fatica, o quantomeno viene aspettato al varco per poi andarlo a colpire. C'è questo modo di ragionare. E' tutto abbastanza normale, si possono commettere degli errori se di errore si può parlare e poi verso qualcuno ci sono prese di posizione più forte. Poi i ragazzi prodigio devono avere rispetto del talento che gli è stato donato perché poi va migliorato questo talento con impegno, solo allora per chi ti guarda diventa più difficile colpirti. Se non lavori sul talento, allora diventa presunzione. Perché lavorandoci vuol dire che non banalizza ciò che gli è stato donato e provoca negli altri anche più rispetto".

C'è cattiveria nei suoi confronti?
"Purtroppo qualche volta l'ho fatto anche io... Perché sono partito dagli Allievi regionali dell'Empoli e poi per arrivare in Paradiso dove sono adesso tutto bello, ma quanta fatica".

Quanti cambi farai?
"Oggi abbiamo la sfortuna di fare conferenza prima dell'allenamento. Ho una difficoltà della formazione oggettiva. Però un paio li abbiamo mandati a casa..."

Domani l'Italia deve per forza vincere
"E' facile da gestire questa situazione perché per forza dobbiamo battere tutti quelli che ci mettono davanti. Non possiamo tirarci indietro dal tentativo di vincere qualsiasi partita, deve essere proprio una cosa evidente, ci deve essere nel vederci giocare il piacere dell'azzurro. Bisogna riportare questa giusta equazione tra il piacere e l'azzurro, dobbiamo lavorare in quella direzione lì. Vogliamo vincere e produrre anche un buon calcio, cosa che non abbiamo fatto a Skopje. Nessuno di noi è contento di quella gara, nello spogliatoio era evidente questo dispiacere del risultato e di alcuni momenti della partita. Sono vogliono di rivedere domani sera perché lì effettivamente il campo era penalizzazione... Gli ho detto fino a un minuto prima di non trovare scuse, ma c'erano difficoltà evidenti nel fare calcio. Noi siamo entrati in campo per fare la partita e per chi si vuol difendere è più facile. A dimostrazione di ciò ci sono le parole di Elmas che stimo tantissimo e ha detto delle parole ben precise e dure".

Verratti non è voluto venire in Nazionale ha detto oggi L'Equipe. E' vero? Come si gestiscono le gare da dentro o fuori?
"Non ho fatto in tempo a telefonare a tutti ma a qualcuno ho telefonato e a lui l'ho telefonato. E non mi sembra mi abbia detto così... Non mi sembra che mi abbia detto così, anzi, ma mi ha detto che gli ha fatto molto piacere aver ricevuto questa chiamata e di voler dare una mano, pur andando a giocare distante. Pure Bonucci mi ha detto la stessa cosa, anche lui vuole essere di aiuto alla Nazionale. Così mi hanno risposto tutti coloro a cui ho chiamato. Anche gli allenatori, quelli che hanno risposto, mi hanno mostrato questa collaborazione. Si vorrebbe fare una gestione corretta e il più coinvolgente possibile, anche se poi c'è un progetto da portare avanti e oggi la cosa più importante è qualificarsi. L'ansia gestiamola come ci pare, chiamiamola come vogliamo ma quella ci accompagnerà sempre. Ora con questo risultato la pressione diventa ancora più forte e sarà sempre così, come abbiamo detto prima. Dobbiamo essere sempre più professionisti e gestire meglio tutte le cose. Ma poi ci vuole quella personalità... Dobbiamo essere all'altezza della nostra storia e di campioni mitici come Buffon".
La prima parte su Donnarumma e abberrante. Spaletti non avrà vita lunga
 
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Luciano Spalletti in conferenza:"Voglio ringraziare il Milan perché ci ha messo a disposizione un centro bellissimo e tutto ciò di cui c'era bisogno. Abbiamo avuto anche la possibilità di fare un undici contro undici e voglio ringraziare Terzi, mister dell'Under 18 rossonera, per questo allenamento".

"Donnarumma out? Subito dritto al cuore. Donnarumma sarà titolare, subito si risponde a questa. Per ciò che sta venendo fuori è il ruolo del portiere che paga sempre carissimo tutto. Poi a lui non viene perdonato di essere un ragazzo prodigio che brucia le tappe perché gli viene donato questo talento, questa qualità. E siccome noi tutti si è fatto fatica e s'è dovuto lavorare forte per arrivare a un livello e poi a qualcun altro viene donato... Si fa un po' fatica, o quantomeno viene aspettato al varco per poi andarlo a colpire. C'è questo modo di ragionare. E' tutto abbastanza normale, si possono commettere degli errori se di errore si può parlare e poi verso qualcuno ci sono prese di posizione più forte. Poi i ragazzi prodigio devono avere rispetto del talento che gli è stato donato perché poi va migliorato questo talento con impegno, solo allora per chi ti guarda diventa più difficile colpirti. Se non lavori sul talento, allora diventa presunzione. Perché lavorandoci vuol dire che non banalizza ciò che gli è stato donato e provoca negli altri anche più rispetto".

C'è cattiveria nei suoi confronti?
"Purtroppo qualche volta l'ho fatto anche io... Perché sono partito dagli Allievi regionali dell'Empoli e poi per arrivare in Paradiso dove sono adesso tutto bello, ma quanta fatica".

Quanti cambi farai?
"Oggi abbiamo la sfortuna di fare conferenza prima dell'allenamento. Ho una difficoltà della formazione oggettiva. Però un paio li abbiamo mandati a casa..."

Domani l'Italia deve per forza vincere
"E' facile da gestire questa situazione perché per forza dobbiamo battere tutti quelli che ci mettono davanti. Non possiamo tirarci indietro dal tentativo di vincere qualsiasi partita, deve essere proprio una cosa evidente, ci deve essere nel vederci giocare il piacere dell'azzurro. Bisogna riportare questa giusta equazione tra il piacere e l'azzurro, dobbiamo lavorare in quella direzione lì. Vogliamo vincere e produrre anche un buon calcio, cosa che non abbiamo fatto a Skopje. Nessuno di noi è contento di quella gara, nello spogliatoio era evidente questo dispiacere del risultato e di alcuni momenti della partita. Sono vogliono di rivedere domani sera perché lì effettivamente il campo era penalizzazione... Gli ho detto fino a un minuto prima di non trovare scuse, ma c'erano difficoltà evidenti nel fare calcio. Noi siamo entrati in campo per fare la partita e per chi si vuol difendere è più facile. A dimostrazione di ciò ci sono le parole di Elmas che stimo tantissimo e ha detto delle parole ben precise e dure".

Verratti non è voluto venire in Nazionale ha detto oggi L'Equipe. E' vero? Come si gestiscono le gare da dentro o fuori?
"Non ho fatto in tempo a telefonare a tutti ma a qualcuno ho telefonato e a lui l'ho telefonato. E non mi sembra mi abbia detto così... Non mi sembra che mi abbia detto così, anzi, ma mi ha detto che gli ha fatto molto piacere aver ricevuto questa chiamata e di voler dare una mano, pur andando a giocare distante. Pure Bonucci mi ha detto la stessa cosa, anche lui vuole essere di aiuto alla Nazionale. Così mi hanno risposto tutti coloro a cui ho chiamato. Anche gli allenatori, quelli che hanno risposto, mi hanno mostrato questa collaborazione. Si vorrebbe fare una gestione corretta e il più coinvolgente possibile, anche se poi c'è un progetto da portare avanti e oggi la cosa più importante è qualificarsi. L'ansia gestiamola come ci pare, chiamiamola come vogliamo ma quella ci accompagnerà sempre. Ora con questo risultato la pressione diventa ancora più forte e sarà sempre così, come abbiamo detto prima. Dobbiamo essere sempre più professionisti e gestire meglio tutte le cose. Ma poi ci vuole quella personalità... Dobbiamo essere all'altezza della nostra storia e di campioni mitici come Buffon".
Spalletti mi pare sia stato indottrinato e omologato per bene.
Buon sistema.

Il ragazzo prodigio.
Quello che pugnala il club che l'ha cresciuto.
Un esempio per i giovani.
 

Daniele87

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La prima parte su Donnarumma e abberrante. Spaletti non avrà vita lunga
Parla di lui come un enfant prodige ma il Sig. Donnarumma ha 24 anni non ne ha più 16 e anche il suo status è quello di un portiere affermato che guida uno dei club più ricchi e ambiziosi al mondo con uno stipendio che segue parallelamente le aspettative che gli vengono riposte, ossia uno dei migliori al mondo nel ruolo. Sentire parlare in questi termini è giustamente, come dici tu, aberrante perché il nostro Luciano ci sta suggerendo di coccolarlo e isolarlo dalle critiche come se avesse esordito ieri in Serie A e non avesse ancora le spalle così grosse da poter sopportare le critiche che giustamente gli vengono rivolte.
Infine, parla di gavetta e di meriti... mettendo sullo stesso piano uno che a 16 anni e mezzo era già titolare inamovibile di uno dei club più importanti al mondo e protetto, nonostante le cappellate fatte (e ne ha fatte a bizzeffe), dal club, dai tifosi e dai media, protezioni rimasta invariata nel suo periodo alquanto grigio di Parigi e durante la Nazionale, questo messo a paragone con Vicario che è uno che di gavetta l'ha fatta davvero partendo dalla serie D col Venezia e ottenendo la promozione, passando al Perugia in Serie B e facendo il secondo a Cagliari prima di diventare protagonista con l'Empoli e riscuotere giustamente i crediti che gli spettavano approdando in Premier. Non mi sembra che i due abbiano avuto delle carriere paragonabili in termini di sacrifici per arrivare lì...
 

Dexter

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Luciano Spalletti in conferenza:"Voglio ringraziare il Milan perché ci ha messo a disposizione un centro bellissimo e tutto ciò di cui c'era bisogno. Abbiamo avuto anche la possibilità di fare un undici contro undici e voglio ringraziare Terzi, mister dell'Under 18 rossonera, per questo allenamento".

"Donnarumma out? Subito dritto al cuore. Donnarumma sarà titolare, subito si risponde a questa. Per ciò che sta venendo fuori è il ruolo del portiere che paga sempre carissimo tutto. Poi a lui non viene perdonato di essere un ragazzo prodigio che brucia le tappe perché gli viene donato questo talento, questa qualità. E siccome noi tutti si è fatto fatica e s'è dovuto lavorare forte per arrivare a un livello e poi a qualcun altro viene donato... Si fa un po' fatica, o quantomeno viene aspettato al varco per poi andarlo a colpire. C'è questo modo di ragionare. E' tutto abbastanza normale, si possono commettere degli errori se di errore si può parlare e poi verso qualcuno ci sono prese di posizione più forte. Poi i ragazzi prodigio devono avere rispetto del talento che gli è stato donato perché poi va migliorato questo talento con impegno, solo allora per chi ti guarda diventa più difficile colpirti. Se non lavori sul talento, allora diventa presunzione. Perché lavorandoci vuol dire che non banalizza ciò che gli è stato donato e provoca negli altri anche più rispetto".

C'è cattiveria nei suoi confronti?
"Purtroppo qualche volta l'ho fatto anche io... Perché sono partito dagli Allievi regionali dell'Empoli e poi per arrivare in Paradiso dove sono adesso tutto bello, ma quanta fatica".

Quanti cambi farai?
"Oggi abbiamo la sfortuna di fare conferenza prima dell'allenamento. Ho una difficoltà della formazione oggettiva. Però un paio li abbiamo mandati a casa..."

Domani l'Italia deve per forza vincere
"E' facile da gestire questa situazione perché per forza dobbiamo battere tutti quelli che ci mettono davanti. Non possiamo tirarci indietro dal tentativo di vincere qualsiasi partita, deve essere proprio una cosa evidente, ci deve essere nel vederci giocare il piacere dell'azzurro. Bisogna riportare questa giusta equazione tra il piacere e l'azzurro, dobbiamo lavorare in quella direzione lì. Vogliamo vincere e produrre anche un buon calcio, cosa che non abbiamo fatto a Skopje. Nessuno di noi è contento di quella gara, nello spogliatoio era evidente questo dispiacere del risultato e di alcuni momenti della partita. Sono vogliono di rivedere domani sera perché lì effettivamente il campo era penalizzazione... Gli ho detto fino a un minuto prima di non trovare scuse, ma c'erano difficoltà evidenti nel fare calcio. Noi siamo entrati in campo per fare la partita e per chi si vuol difendere è più facile. A dimostrazione di ciò ci sono le parole di Elmas che stimo tantissimo e ha detto delle parole ben precise e dure".

Verratti non è voluto venire in Nazionale ha detto oggi L'Equipe. E' vero? Come si gestiscono le gare da dentro o fuori?
"Non ho fatto in tempo a telefonare a tutti ma a qualcuno ho telefonato e a lui l'ho telefonato. E non mi sembra mi abbia detto così... Non mi sembra che mi abbia detto così, anzi, ma mi ha detto che gli ha fatto molto piacere aver ricevuto questa chiamata e di voler dare una mano, pur andando a giocare distante. Pure Bonucci mi ha detto la stessa cosa, anche lui vuole essere di aiuto alla Nazionale. Così mi hanno risposto tutti coloro a cui ho chiamato. Anche gli allenatori, quelli che hanno risposto, mi hanno mostrato questa collaborazione. Si vorrebbe fare una gestione corretta e il più coinvolgente possibile, anche se poi c'è un progetto da portare avanti e oggi la cosa più importante è qualificarsi. L'ansia gestiamola come ci pare, chiamiamola come vogliamo ma quella ci accompagnerà sempre. Ora con questo risultato la pressione diventa ancora più forte e sarà sempre così, come abbiamo detto prima. Dobbiamo essere sempre più professionisti e gestire meglio tutte le cose. Ma poi ci vuole quella personalità... Dobbiamo essere all'altezza della nostra storia e di campioni mitici come Buffon".
Per me é sempre stato un toscanaccio di quelli ipocriti e buonisti, mai sopportato come persona. Infatti da CT si palesa. Preferisco le teste di c. come Sarri
 
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