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La modifica istituzionale del Senato, a prime firme M5S e PD, non raggiunge la maggioranza assoluta e non passa.
Non ci sarà un cambio di linguaggio declinato alla cosiddetta inclusività
Trasecolano PD e M5S, oltre alla nota Boldrini
Cirinnà:
"Respinto ora, 27 luglio, con voto segreto l’emendamento per introdurre nel Regolamento del ,Senato la parità di genere nel linguaggio ufficiale.
Se questo è l’anticipo del nuovo Parlamento, abbiamo un motivo in più per lottare con forza.
La nostra Italia crede nell’eguaglianza"
Filosofeggia Valente, commissione femminicidi:
"Il linguaggio è un fattore fondamentale di parità.
Verbalizzare la differenza vuol dire riconoscerla, negarla vuol dire chiedere l’omologazione.
Il ruolo non è neutro, è maschile.
Impedire alle donne di essere riconosciute nel ruolo che svolgono significa dare per scontato che quel ruolo sia appannaggio maschile. Il tema non si è mai posto per maestra o infermiera, chiediamoci perché si pone per parlamentare o presidente.
Negare questo passo di civiltà e di progresso a una delle più importanti istituzioni del Paese racconta molto dei rischi che una cultura reazionaria può innescare"
Non ci sarà un cambio di linguaggio declinato alla cosiddetta inclusività
Trasecolano PD e M5S, oltre alla nota Boldrini
Cirinnà:
"Respinto ora, 27 luglio, con voto segreto l’emendamento per introdurre nel Regolamento del ,Senato la parità di genere nel linguaggio ufficiale.
Se questo è l’anticipo del nuovo Parlamento, abbiamo un motivo in più per lottare con forza.
La nostra Italia crede nell’eguaglianza"
Filosofeggia Valente, commissione femminicidi:
"Il linguaggio è un fattore fondamentale di parità.
Verbalizzare la differenza vuol dire riconoscerla, negarla vuol dire chiedere l’omologazione.
Il ruolo non è neutro, è maschile.
Impedire alle donne di essere riconosciute nel ruolo che svolgono significa dare per scontato che quel ruolo sia appannaggio maschile. Il tema non si è mai posto per maestra o infermiera, chiediamoci perché si pone per parlamentare o presidente.
Negare questo passo di civiltà e di progresso a una delle più importanti istituzioni del Paese racconta molto dei rischi che una cultura reazionaria può innescare"