Sconcerti:"Milan, paura di volare e troppa distanza tra A e CL".

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Mario Sconcerti sul pareggio tra Milan e Porto:"...Sul Milan bisogna ricordare che il girone era pessimo. Ma non può esserci una differenza così netta tra campionato e Champions. Questa distanza del Milan dai buoni risultati, così costante, così automatica e generica, è ormai troppa, non ha niente di tecnico, segna solo un confine che va scoperto e superato. Il Milan non ha avuto fortuna nella somma delle partite, dai gol improvvisi di Liverpool al rigore contro l’Atletico. Ma c’è qualcosa di più profondo e non può essere che mentale. Sembrala sindrome del cucciolo che non si fida a lasciare la tana, una piccola paura di volare, ma non è più naturale, è diventato un limite. Il Porto è una buona squadra collaudata, ma non vale il Milan sulle due partite. C’è stata invece una differenza di temperamento, come se il Milan non sentisse l’obbligo della Champions e fosse pieno dei suoi risultati in campionato, il suo vero dovere. Non avrà comunque conseguenze sul derby, se vincerà o perderà non sarà per questa delusione. È molto avanti all’Inter, la responsabilità di vincere sarà degli altri. La Champions di entrambi sarà dimenticata".
 

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Mario Sconcerti sul pareggio tra Milan e Porto:"...Sul Milan bisogna ricordare che il girone era pessimo. Ma non può esserci una differenza così netta tra campionato e Champions. Questa distanza del Milan dai buoni risultati, così costante, così automatica e generica, è ormai troppa, non ha niente di tecnico, segna solo un confine che va scoperto e superato. Il Milan non ha avuto fortuna nella somma delle partite, dai gol improvvisi di Liverpool al rigore contro l’Atletico. Ma c’è qualcosa di più profondo e non può essere che mentale. Sembrala sindrome del cucciolo che non si fida a lasciare la tana, una piccola paura di volare, ma non è più naturale, è diventato un limite. Il Porto è una buona squadra collaudata, ma non vale il Milan sulle due partite. C’è stata invece una differenza di temperamento, come se il Milan non sentisse l’obbligo della Champions e fosse pieno dei suoi risultati in campionato, il suo vero dovere. Non avrà comunque conseguenze sul derby, se vincerà o perderà non sarà per questa delusione. È molto avanti all’Inter, la responsabilità di vincere sarà degli altri. La Champions di entrambi sarà dimenticata".
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Mario Sconcerti sul pareggio tra Milan e Porto:"...Sul Milan bisogna ricordare che il girone era pessimo. Ma non può esserci una differenza così netta tra campionato e Champions. Questa distanza del Milan dai buoni risultati, così costante, così automatica e generica, è ormai troppa, non ha niente di tecnico, segna solo un confine che va scoperto e superato. Il Milan non ha avuto fortuna nella somma delle partite, dai gol improvvisi di Liverpool al rigore contro l’Atletico. Ma c’è qualcosa di più profondo e non può essere che mentale. Sembrala sindrome del cucciolo che non si fida a lasciare la tana, una piccola paura di volare, ma non è più naturale, è diventato un limite. Il Porto è una buona squadra collaudata, ma non vale il Milan sulle due partite. C’è stata invece una differenza di temperamento, come se il Milan non sentisse l’obbligo della Champions e fosse pieno dei suoi risultati in campionato, il suo vero dovere. Non avrà comunque conseguenze sul derby, se vincerà o perderà non sarà per questa delusione. È molto avanti all’Inter, la responsabilità di vincere sarà degli altri. La Champions di entrambi sarà dimenticata".
Il Milan in Champions oggi è quel che era il Milan prima dell'arrivo di ibra..
Questa esperienza ci serviva e ci servirà per il futuro , comunque andrà a finire il girone.
Non ci si inventa protagonisti in una competizione a tutti i nostri sconosciuta.

Fa male vedere il Milan in Europa sciogliersi come neve al sole ma ancor più male fa vedere come gli arbitri ci trattano.

Anche oggi un sentito grazie a chi questo Milan lo ha annichilito anno dopo anno.
 

Lineker10

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Mario Sconcerti sul pareggio tra Milan e Porto:"...Sul Milan bisogna ricordare che il girone era pessimo. Ma non può esserci una differenza così netta tra campionato e Champions. Questa distanza del Milan dai buoni risultati, così costante, così automatica e generica, è ormai troppa, non ha niente di tecnico, segna solo un confine che va scoperto e superato. Il Milan non ha avuto fortuna nella somma delle partite, dai gol improvvisi di Liverpool al rigore contro l’Atletico. Ma c’è qualcosa di più profondo e non può essere che mentale. Sembrala sindrome del cucciolo che non si fida a lasciare la tana, una piccola paura di volare, ma non è più naturale, è diventato un limite. Il Porto è una buona squadra collaudata, ma non vale il Milan sulle due partite. C’è stata invece una differenza di temperamento, come se il Milan non sentisse l’obbligo della Champions e fosse pieno dei suoi risultati in campionato, il suo vero dovere. Non avrà comunque conseguenze sul derby, se vincerà o perderà non sarà per questa delusione. È molto avanti all’Inter, la responsabilità di vincere sarà degli altri. La Champions di entrambi sarà dimenticata".
L'Inda campione d'Italia l'anno scorso è arrivata quarta in un girone molto piu facile del nostro.

Io tutti questi discorsi proprio non li capisco.

Tra l'altro esclusa l'eccezione dell'Atalanta le italiane è da tempo che ne prendono in CL, uscendo al piu tardi agli ottavi. La Juve proprio col Porto, tra l'altro.

Pare che solo col Milan si veda la differenza di livello tra campionato e Champions...
 
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Eppure pensavo di essere il solo a ritenere la serie A al livello del campionato del Congo,mi par di capire che anche Sconcerti la pensa uguale.
 
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Mario Sconcerti sul pareggio tra Milan e Porto:"...Sul Milan bisogna ricordare che il girone era pessimo. Ma non può esserci una differenza così netta tra campionato e Champions. Questa distanza del Milan dai buoni risultati, così costante, così automatica e generica, è ormai troppa, non ha niente di tecnico, segna solo un confine che va scoperto e superato. Il Milan non ha avuto fortuna nella somma delle partite, dai gol improvvisi di Liverpool al rigore contro l’Atletico. Ma c’è qualcosa di più profondo e non può essere che mentale. Sembrala sindrome del cucciolo che non si fida a lasciare la tana, una piccola paura di volare, ma non è più naturale, è diventato un limite. Il Porto è una buona squadra collaudata, ma non vale il Milan sulle due partite. C’è stata invece una differenza di temperamento, come se il Milan non sentisse l’obbligo della Champions e fosse pieno dei suoi risultati in campionato, il suo vero dovere. Non avrà comunque conseguenze sul derby, se vincerà o perderà non sarà per questa delusione. È molto avanti all’Inter, la responsabilità di vincere sarà degli altri. La Champions di entrambi sarà dimenticata".
Stiamo pagando lo scotto di mancare dalla competizione da troppo tempo, e il ranking UEFA non ci ha certo giovato per il sorteggio del girone. Abbiamo inoltre una squadra giovane alla quale questa esperienza in Champions servirà per i prossimi anni. Tutti hanno pagato lo scotto del ritorno in CL il prim anno, dalla Juve, all'Inter, all'Atalanta. Il prossimo anno avremo sicuramente una squadra più matura e più consapevole che sicuramente non avrà le difficoltà di quest'anno.
 
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Eppure pensavo di essere il solo a ritenere la serie A al livello del campionato del Congo,mi par di capire che anche Sconcerti la pensa uguale.
La Serie A è il secondo campionato al mondo, alla peggio il quarto.
Dai.

Di certo il paragone col Congo è strumentale, ma pure con gli altri 200 campionati esistenti sulla Terra.
 
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Mario Sconcerti sul pareggio tra Milan e Porto:"...Sul Milan bisogna ricordare che il girone era pessimo. Ma non può esserci una differenza così netta tra campionato e Champions. Questa distanza del Milan dai buoni risultati, così costante, così automatica e generica, è ormai troppa, non ha niente di tecnico, segna solo un confine che va scoperto e superato. Il Milan non ha avuto fortuna nella somma delle partite, dai gol improvvisi di Liverpool al rigore contro l’Atletico. Ma c’è qualcosa di più profondo e non può essere che mentale. Sembrala sindrome del cucciolo che non si fida a lasciare la tana, una piccola paura di volare, ma non è più naturale, è diventato un limite. Il Porto è una buona squadra collaudata, ma non vale il Milan sulle due partite. C’è stata invece una differenza di temperamento, come se il Milan non sentisse l’obbligo della Champions e fosse pieno dei suoi risultati in campionato, il suo vero dovere. Non avrà comunque conseguenze sul derby, se vincerà o perderà non sarà per questa delusione. È molto avanti all’Inter, la responsabilità di vincere sarà degli altri. La Champions di entrambi sarà dimenticata".

non c'è molto da capire. Avevamo nel girone una delle tre squadre più forti al mondo (Liverpool), i campioni di Spagna (Atletico) e una squadra che è 15esima nel ranking UEFA e ai quarti di CL lo scorso anno (Porto). Abbiamo solo 1 punto, abbiamo giocato male, detto ciò gli ultimi 3 gol presi sono stati dell'arbitro.
 
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