Scaroni:"San Siro o Sesto? Chi arriva prima. Foster e Populous...".

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Ancora Scaroni, questa volta alla GDS, sul nuovo stadio:"Sia il nuovo San Siro che un impianto a Sesto restano ipotesi attuali: niente è stato ancora deciso, ma è chiaro che la prima che entrerà nella fase esecutiva risulterà per noi la più attrattiva. Sapevamo che un progetto di simili dimensioni richiede un determinato processo autorizzativo. Ha modalità precise, anche se alcune ci auguravamo
potessero essere già superate, ma è chiaro che se ci sono delle norme vanno seguite. San Siro è sempre stata la nostra prima
scelta, abbiamo investito molto denaro. Entro fine settembre dovrebbe concludersi il dibattito pubblico. Ed entro fine anno an-
che i ricorsi al Tar presentati potrebbero avere definizione. Ci auguriamo in termini positivi per noi. Sesto ha il vantaggio di prevedere
una proprietà privata dei terreni ma nella progettualità siamo più indietro. C’è un master plan fatto dall’architetto Norman Foster
che in quell’area aveva immaginato un piccolo Wembley. Ma non abbiamo ancora deciso: siamo già legati a Populous e in più abbiamo un nuovo azionista, Cardinale, che è un super esperto di stadi e dirà la sua. Di certo abbiamo urgenza di avere una struttura adeguata alle nostre ambizioni".
 

Eliott

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Fate fare a RedBird e Cardinale, su queste cose mi fido di loro. Di positivo ce che lo stadio lo faremo a tutti i costi, i punti di domanda sono dove e quando.
 

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Ancora Scaroni, questa volta alla GDS, sul nuovo stadio:"Sia il nuovo San Siro che un impianto a Sesto restano ipotesi attuali: niente è stato ancora deciso, ma è chiaro che la prima che entrerà nella fase esecutiva risulterà per noi la più attrattiva. Sapevamo che un progetto di simili dimensioni richiede un determinato processo autorizzativo. Ha modalità precise, anche se alcune ci auguravamo
potessero essere già superate, ma è chiaro che se ci sono delle norme vanno seguite. San Siro è sempre stata la nostra prima
scelta, abbiamo investito molto denaro. Entro fine settembre dovrebbe concludersi il dibattito pubblico. Ed entro fine anno an-
che i ricorsi al Tar presentati potrebbero avere definizione. Ci auguriamo in termini positivi per noi. Sesto ha il vantaggio di prevedere
una proprietà privata dei terreni ma nella progettualità siamo più indietro. C’è un master plan fatto dall’architetto Norman Foster
che in quell’area aveva immaginato un piccolo Wembley. Ma non abbiamo ancora deciso: siamo già legati a Populous e in più abbiamo un nuovo azionista, Cardinale, che è un super esperto di stadi e dirà la sua. Di certo abbiamo urgenza di avere una struttura adeguata alle nostre ambizioni".
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Ancora Scaroni, questa volta alla GDS, sul nuovo stadio:"Sia il nuovo San Siro che un impianto a Sesto restano ipotesi attuali: niente è stato ancora deciso, ma è chiaro che la prima che entrerà nella fase esecutiva risulterà per noi la più attrattiva. Sapevamo che un progetto di simili dimensioni richiede un determinato processo autorizzativo. Ha modalità precise, anche se alcune ci auguravamo
potessero essere già superate, ma è chiaro che se ci sono delle norme vanno seguite. San Siro è sempre stata la nostra prima
scelta, abbiamo investito molto denaro. Entro fine settembre dovrebbe concludersi il dibattito pubblico. Ed entro fine anno an-
che i ricorsi al Tar presentati potrebbero avere definizione. Ci auguriamo in termini positivi per noi. Sesto ha il vantaggio di prevedere
una proprietà privata dei terreni ma nella progettualità siamo più indietro. C’è un master plan fatto dall’architetto Norman Foster
che in quell’area aveva immaginato un piccolo Wembley. Ma non abbiamo ancora deciso: siamo già legati a Populous e in più abbiamo un nuovo azionista, Cardinale, che è un super esperto di stadi e dirà la sua. Di certo abbiamo urgenza di avere una struttura adeguata alle nostre ambizioni".
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Ancora Scaroni, questa volta alla GDS, sul nuovo stadio:"Sia il nuovo San Siro che un impianto a Sesto restano ipotesi attuali: niente è stato ancora deciso, ma è chiaro che la prima che entrerà nella fase esecutiva risulterà per noi la più attrattiva. Sapevamo che un progetto di simili dimensioni richiede un determinato processo autorizzativo. Ha modalità precise, anche se alcune ci auguravamo
potessero essere già superate, ma è chiaro che se ci sono delle norme vanno seguite. San Siro è sempre stata la nostra prima
scelta, abbiamo investito molto denaro. Entro fine settembre dovrebbe concludersi il dibattito pubblico. Ed entro fine anno an-
che i ricorsi al Tar presentati potrebbero avere definizione. Ci auguriamo in termini positivi per noi. Sesto ha il vantaggio di prevedere
una proprietà privata dei terreni ma nella progettualità siamo più indietro. C’è un master plan fatto dall’architetto Norman Foster
che in quell’area aveva immaginato un piccolo Wembley. Ma non abbiamo ancora deciso: siamo già legati a Populous e in più abbiamo un nuovo azionista, Cardinale, che è un super esperto di stadi e dirà la sua. Di certo abbiamo urgenza di avere una struttura adeguata alle nostre ambizioni".
Beh, direi che pure Scaroni, coi suoi modi, ha detto che si punta a Sesto.
 
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Ancora Scaroni, questa volta alla GDS, sul nuovo stadio:"Sia il nuovo San Siro che un impianto a Sesto restano ipotesi attuali: niente è stato ancora deciso, ma è chiaro che la prima che entrerà nella fase esecutiva risulterà per noi la più attrattiva. Sapevamo che un progetto di simili dimensioni richiede un determinato processo autorizzativo. Ha modalità precise, anche se alcune ci auguravamo
potessero essere già superate, ma è chiaro che se ci sono delle norme vanno seguite. San Siro è sempre stata la nostra prima
scelta, abbiamo investito molto denaro. Entro fine settembre dovrebbe concludersi il dibattito pubblico. Ed entro fine anno an-
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una proprietà privata dei terreni ma nella progettualità siamo più indietro. C’è un master plan fatto dall’architetto Norman Foster
che in quell’area aveva immaginato un piccolo Wembley. Ma non abbiamo ancora deciso: siamo già legati a Populous e in più abbiamo un nuovo azionista, Cardinale, che è un super esperto di stadi e dirà la sua. Di certo abbiamo urgenza di avere una struttura adeguata alle nostre ambizioni".
dirà la sua....

credo e spero che deciderà completamente in autonomia, dato che fino ad ora han fatto solo disastri.
 

Lineker10

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Ancora Scaroni, questa volta alla GDS, sul nuovo stadio:"Sia il nuovo San Siro che un impianto a Sesto restano ipotesi attuali: niente è stato ancora deciso, ma è chiaro che la prima che entrerà nella fase esecutiva risulterà per noi la più attrattiva. Sapevamo che un progetto di simili dimensioni richiede un determinato processo autorizzativo. Ha modalità precise, anche se alcune ci auguravamo
potessero essere già superate, ma è chiaro che se ci sono delle norme vanno seguite. San Siro è sempre stata la nostra prima
scelta, abbiamo investito molto denaro. Entro fine settembre dovrebbe concludersi il dibattito pubblico. Ed entro fine anno an-
che i ricorsi al Tar presentati potrebbero avere definizione. Ci auguriamo in termini positivi per noi. Sesto ha il vantaggio di prevedere
una proprietà privata dei terreni ma nella progettualità siamo più indietro. C’è un master plan fatto dall’architetto Norman Foster
che in quell’area aveva immaginato un piccolo Wembley. Ma non abbiamo ancora deciso: siamo già legati a Populous e in più abbiamo un nuovo azionista, Cardinale, che è un super esperto di stadi e dirà la sua. Di certo abbiamo urgenza di avere una struttura adeguata alle nostre ambizioni".
Vediamo. Lo stadio sembra una priorità assoluta di Redbird e Elliott. Sembra quasi siano al Milan apposta per quello...

Io resto dell'idea che lo stadio a Sesto spererei di vederlo prima del 2050 in modo da andarci con le mie gambe, il nuovo San Siro invece non me lo aspetto prima del 2100 :D
 
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Vediamo. Lo stadio sembra una priorità assoluta di Redbird e Elliott. Sembra quasi siano al Milan apposta per quello...

Io resto dell'idea che lo stadio a Sesto spererei di vederlo prima del 2050 in modo da andarci con le mie gambe, il nuovo San Siro invece non me lo aspetto prima del 2100 :D
Non sembra, lo sono. Non paghi quella cifra se lo stadio non è una priorità, economicamente sarebbe un suicidio.
 

7AlePato7

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Ancora Scaroni, questa volta alla GDS, sul nuovo stadio:"Sia il nuovo San Siro che un impianto a Sesto restano ipotesi attuali: niente è stato ancora deciso, ma è chiaro che la prima che entrerà nella fase esecutiva risulterà per noi la più attrattiva. Sapevamo che un progetto di simili dimensioni richiede un determinato processo autorizzativo. Ha modalità precise, anche se alcune ci auguravamo
potessero essere già superate, ma è chiaro che se ci sono delle norme vanno seguite. San Siro è sempre stata la nostra prima
scelta, abbiamo investito molto denaro. Entro fine settembre dovrebbe concludersi il dibattito pubblico. Ed entro fine anno an-
che i ricorsi al Tar presentati potrebbero avere definizione. Ci auguriamo in termini positivi per noi. Sesto ha il vantaggio di prevedere
una proprietà privata dei terreni ma nella progettualità siamo più indietro. C’è un master plan fatto dall’architetto Norman Foster
che in quell’area aveva immaginato un piccolo Wembley. Ma non abbiamo ancora deciso: siamo già legati a Populous e in più abbiamo un nuovo azionista, Cardinale, che è un super esperto di stadi e dirà la sua. Di certo abbiamo urgenza di avere una struttura adeguata alle nostre ambizioni".
A me al solito l'idea di avere la casa in comune con i nati dopo, nati male, prescritti, cartonati, onestoni non piace, è una roba indegna preferisco naufraghi e si vada a Sesto per i fatti propri. Tanto MelANO non può avere due stadi, anzi forse neanche uno.
 

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Ancora Scaroni, questa volta alla GDS, sul nuovo stadio:"Sia il nuovo San Siro che un impianto a Sesto restano ipotesi attuali: niente è stato ancora deciso, ma è chiaro che la prima che entrerà nella fase esecutiva risulterà per noi la più attrattiva. Sapevamo che un progetto di simili dimensioni richiede un determinato processo autorizzativo. Ha modalità precise, anche se alcune ci auguravamo
potessero essere già superate, ma è chiaro che se ci sono delle norme vanno seguite. San Siro è sempre stata la nostra prima
scelta, abbiamo investito molto denaro. Entro fine settembre dovrebbe concludersi il dibattito pubblico. Ed entro fine anno an-
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una proprietà privata dei terreni ma nella progettualità siamo più indietro. C’è un master plan fatto dall’architetto Norman Foster
che in quell’area aveva immaginato un piccolo Wembley. Ma non abbiamo ancora deciso: siamo già legati a Populous e in più abbiamo un nuovo azionista, Cardinale, che è un super esperto di stadi e dirà la sua. Di certo abbiamo urgenza di avere una struttura adeguata alle nostre ambizioni".
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