Scaroni:"Preferisco un Milan in Champions che campione d'Italia".

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Scaroni:"Preferisco un Milan in Champions che campione d'Italia".

Paolo Scaroni, intervistato dalla Gazzetta dello Sport in edicola oggi, 16 novembre, ha parlato di Milan, di Ibrahimovic e di mercato. Ecco le dichiarazioni:"Quanto manca per arrivare all'obiettivo? Nel calcio ci sono due montagne da scalare contemporaneamente, quella sportiva e quella economica: sono intrecciate e tenute insieme dal Fair play. Il ragionamento è complessivo e deve portare a cambiare le logiche di espansione del nostro campionato. Dobbiamo guardare all’Oriente e in America, perché per riportare qui i gran-di campioni tutto passa dall’audience mondiale. Il Milan potrebbe essere avvantaggiato: è il club italiano con il maggior numero di tifosi sparsi nel pianeta. Non vogliamo restino vecchi signori che ricordano vecchie glorie, vogliamo tornare a livelli economici e sportivi eccellenti. Juve modello? E' l'unica società che si è messa a a percorrere la strada dei club inglesi, nello stadio, nel gestire la tifoseria a livello internazionale, nella preparazione digitale. È un modello, certo. Ma lo dico anche se Agnelli non condividerà: vincere sette scudetti di fila è un bellissimo record, ma ormai i titoli nazionali perdono peso in favore delle competizioni europee. In Cina o in Brasile guardano le coppe più che i campionati. Per questo preferisco un Milan qualificato tre volte in Champions piuttosto che vincere uno scudetto. Deluso dal KO contro la Juve? Il Milan non mi è spiaciuto, e oggi perdere contro la Juve ci sta. Noi lo abbiamo fatto per colpa di due episodi. Nell’insieme ho visto carattere e voglia di combattere nonostante le tante assenze che ci penalizzano. Aver interrotto una serie positiva non mi allarma, al contrario degli infortuni. Higuain subirà una multa? Salvini ha espresso un parere durissimo ma ha parlato da tifoso. Anch’io lo sono ma in certe situazioni devo vedere le cose con distanza, ho la necessità di prendere delle decisioni. Higuain è normalmente piutto stonervoso, con la Juve a maggior ragione. E dopo aver sbagliato un rigore cruciale era nervoso al quadrato. Guardo all’episodio da due diversi punti di vista. Da quello negativo parliamo di un professionista di 30anni e non di 18, deve sapersi.trattenere. Da quello positivo, e il ricorso viene da qui, non ha insultato nessuno, ha controllato meglio la sua lingua del suo corpo. Sarà poi lui stesso a spiegare la propria versione alla corte. Sottolineo che di questo momento di sbandamento ha chiesto scusa, a noi tutti e al- l’arbitro. Era davvero costernato. Alla fine del processo, non a metà, vedremo se intervenire anche noi come società. Milan in Uefa, quale la strategia? Vado in Svizzera lunedì, l’audizione sarà martedì mattina alle nove e mezza. In queste ore invieremo tutta la documentazione e ci auguriamo che ogni cosa proceda per il verso giusto. A decidere saranno magistrati della corte europea, totalmente indipendenti. In più non hanno un compito difficilissimo: sul fatto che nel periodo tra il 2014 e il 2017 la società abbia violato i vincoli del Financial Fair play entrambe le parti concordano. Va solo stabilita una sanzione proporzionata alla colpa, come ha chiesto il Tas di Losanna. L’analisi del bilancio futuro è uno step successivo e avverrà in primavera. L'Uefa Ha fatto bene a dotarsi di questo strumento, anche se certi meccanismi devono essere affinati. Buttare valanghe di soldisenza dover rendere conto a nessuno e poter giocare un campionato senza contendenti non va bene. In casi come il nostro è difficile star dentro certi parametri: se vuoi riprendere la posizione sportiva che credi ti competa, devi fare degli investimenti. Ma oggi è inutile comprare perfino Messi, se poi ti possono vietare di farlo giocare. Bisogna puntare sui giovani, crescerli a zero euro e rivenderli a 30- 40 milioni è il modo migliore per realizzare profitti che poi ti permettono di fare altri acquisti. E i tifosi capirebbero. Pato e Ibrahimovic? È un altro discorso, Ibrahimovic per esempio sarà libero di scegliere la sua nuova squadra.È un giocatore fantastico, da tifoso lo adoro per l’altezza abbinata all’agilità. Sul mercato però non decido io. E il mio giocatore preferito in assoluto ce l’ho già in squadra: Suso . Ho chiesto l'esonero di Gattuso dopo Milan - Betis? Gli allenatori si valutano sui risultati. Oggi il Milan va più forte dell’anno scorso e Rino ha fatto meglio del suo predecessore. Dunque il tema non si pone. In più vedo che la squadra ha assorbito la sua grinta, anche se sarebbe meglio non si trasformasse in proteste. È vero che il primo tempo con il Betis mi ha rattristato profondamente ma, seppur con i lacrimoni, non mi è mai sfuggita alcuna battuta sull’esonero. E il Betis s’è rivelato una gran bella squadra: Lo Celso è fortissimo e ultimamente i nostri avversari europei sono stati capaci di farne quattro al Barcellona. Il prossimo derby voglio vincerlo, ma quando gli interisti non sono un mio competitor diretto non ho ostilità particolari. Contro il Tottenham tifavo per loro. Mi piacciono perché sono grandi, grossi e forti. Ma per essere l’anti Juve hanno troppi inciampi. Con Marotta non c’è mai stata trattativa, avevamo già scelto il nostro a.d.. Lo stesso vale per Paratici:
l’ho visto una volta, ma allo stadio. Abbiamo mai cercato Conte? Magari non me l’hanno detto, ma io non l’ho mai sentito menzionare da nessuno. E personalmente non ho nemmeno il suo numero di cellulare. Champions decisiva per tirare le somme? In tutte le carte del nostro business plan di quest’anno non prevediamo la Champions. L’anno prossimo sì, se non la centrassimo servirebbe un pia- no B. È chiaro che noi dovremmo esserci sempre, perché è il traino che tira dietro tutto. Leo e Maldini? Sono un nostro grande successo, hanno dato stabilità e competenza a un club che negli ultimi anni le aveva perse per strada. Paolo l’ho visto benissimo, è sereno. Essere in tandem con Leo gli ha semplificato le cose. Gazidis?Ha svolto per nove anni lo stesso incarico all’Arsenal, e lo ha fatto bene. Sa di sport e non perché giocava bene a pallone, e in più arriva da un mondo colto, è laureato in legge a Oxford. Sarà lui a gestire la macchina: io farò un passo indietro. Il Milan ha il problema vitale di aumentare ricavi, che oggi sono gli stessi del 2003 a fronte di spese per pagare i giocatori doppie o triple. Siccome non c’è più un mecenate che copre le uscite, occorre un’altra filosofia: Gazidis con l’Arsenal l’ha percorsa. In generale in Premier sono partiti prima di noi nel trasformare il calcio in business, per esempio vendono i diritti tv diversamente dalla nostra Lega. Però ho fiducia che la Serie A torni a essere quello che era. Le nostre squadre impegnate in coppa, è un’idea, potrebbero giocare in
giorni e orari, magari nel week end a mezzogiorno, che favoriscano i mercati orientali o americani. Questione stadio? E’ al primo posto. Io ho fatto 1909 un’inversione a “U” rispetto al-
la precedente proprietà, vorrei uno stadio nuovo insieme all’Inter: un modo per dimezzare investimenti e manutenzioni raddoppiando il valore degli sponsor. Con più partite ogni settimana tra coppa e visibilità sarebbe pazzesca. Lo stadio aumenta i ricavi di 40-50 milioni l’anno e un grande sponsor potrebbe dargli il nome, avremmo la coda di aziende internazionali interessate all’investimento. incasseremmo molto più di quello che fanno a Torino con l’Allianz. Socio di minoranza? Non ci sono trattative, zero
nessun socio in vista e nemmeno lo si cerca. Elliott ha un disegno di ampio respiro da realizzare in 3-5 anni. Deve prima creare valore se un giorno vorrà disinvestire. È quello che un fondo fa di mestiere e i loro numeri, dal 1978 a oggi, dicono che lo fanno benissimo. Se poi arriva un compratore fantastico chissà, ma ora non esiste una simile prospettiva. Gordon Singer segue attentamente la parte investimenti, acquisti e cessioni. Berlusconi e Galliani? Ho una quota del Vicenza e quando abbiamo battuto il Monza sembravamo il Real. Adriano è un tifosissimo rossonero e un grande esperto di calcio, se parla lo ascolto. Berlusconi mi chiama ogni tanto, ha le sue idee, molto decise. Yonghong LI? Non so dove sia finito. A posteriori non è stata un'operazione di successo nè per il Milan nè per lui".
 

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Paolo Scaroni, intervistato dalla Gazzetta dello Sport in edicola oggi, 16 novembre, ha parlato di Milan, di Ibrahimovic e di mercato. Ecco le dichiarazioni:"Quanto manca per arrivare all'obiettivo? Nel calcio ci sono due montagne da scalare contemporaneamente, quella sportiva e quella economica: sono intrecciate e tenute insieme dal Fair play. Il ragionamento è complessivo e deve portare a cambiare le logiche di espansione del nostro campionato. Dobbiamo guardare all’Oriente e in America, perché per riportare qui i gran-di campioni tutto passa dall’audience mondiale. Il Milan potrebbe essere avvantaggiato: è il club italiano con il maggior numero di tifosi sparsi nel pianeta. Non vogliamo restino vecchi signori che ricordano vecchie glorie, vogliamo tornare a livelli economici e sportivi eccellenti. Juve modello? E' l'unica società che si è messa a a percorrere la strada dei club inglesi, nello stadio, nel gestire la tifoseria a livello internazionale, nella preparazione digitale. È un modello, certo. Ma lo dico anche se Agnelli non condividerà: vincere sette scudetti di fila è un bellissimo record, ma ormai i titoli nazionali perdono peso in favore delle competizioni europee. In Cina o in Brasile guardano le coppe più che i campionati. Per questo preferisco un Milan qualificato tre volte in Champions piuttosto che vincere uno scudetto.

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Con sta mentalità.... pfffffff
 

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Se vabbè...
 

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Paolo Scaroni, intervistato dalla Gazzetta dello Sport in edicola oggi, 16 novembre, ha parlato di Milan, di Ibrahimovic e di mercato. Ecco le dichiarazioni:"Quanto manca per arrivare all'obiettivo? Nel calcio ci sono due montagne da scalare contemporaneamente, quella sportiva e quella economica: sono intrecciate e tenute insieme dal Fair play. Il ragionamento è complessivo e deve portare a cambiare le logiche di espansione del nostro campionato. Dobbiamo guardare all’Oriente e in America, perché per riportare qui i gran-di campioni tutto passa dall’audience mondiale. Il Milan potrebbe essere avvantaggiato: è il club italiano con il maggior numero di tifosi sparsi nel pianeta. Non vogliamo restino vecchi signori che ricordano vecchie glorie, vogliamo tornare a livelli economici e sportivi eccellenti. Juve modello? E' l'unica società che si è messa a a percorrere la strada dei club inglesi, nello stadio, nel gestire la tifoseria a livello internazionale, nella preparazione digitale. È un modello, certo. Ma lo dico anche se Agnelli non condividerà: vincere sette scudetti di fila è un bellissimo record, ma ormai i titoli nazionali perdono peso in favore delle competizioni europee. In Cina o in Brasile guardano le coppe più che i campionati. Per questo preferisco un Milan qualificato tre volte in Champions piuttosto che vincere uno scudetto. Deluso dal KO contro la Juve? Il Milan non mi è spiaciuto, e oggi perdere contro la Juve ci sta. Noi lo abbiamo fatto per colpa di due episodi. Nell’insieme ho visto carattere e voglia di combattere nonostante le tante assenze che ci penalizzano. Aver interrotto una serie positiva non mi allarma, al contrario degli infortuni. Higuain subirà una multa? Salvini ha espresso un parere durissimo ma ha parlato da tifoso. Anch’io lo sono ma in certe situazioni devo vedere le cose con distanza, ho la necessità di prendere delle decisioni. Higuain è normalmente piutto stonervoso, con la Juve a maggior ragione. E dopo aver sbagliato un rigore cruciale era nervoso al quadrato. Guardo all’episodio da due diversi punti di vista. Da quello negativo parliamo di un professionista di 30anni e non di 18, deve sapersi.trattenere. Da quello positivo, e il ricorso viene da qui, non ha insultato nessuno, ha controllato meglio la sua lingua del suo corpo. Sarà poi lui stesso a spiegare la propria versione alla corte. Sottolineo che di questo momento di sbandamento ha chiesto scusa, a noi tutti e al- l’arbitro. Era davvero costernato. Alla fine del processo, non a metà, vedremo se intervenire anche noi come società".
Vincere il campionato nazionale forma la mentalità vincente che consente di competere in Champions League. In troppi sottovalutano l'impatto in termini di autostima di gruppo che ebbe quel singolo, meraviglioso scudetto del Milan di Sacchi nella preparazione dei successi internazionali degli anni seguenti. La serie A di allora era certamente di livello più elevato di quella attuale, che non ha consegnato tuttora alla Champions League una squadra vincente, seppur trionfatrice degli ultimi sette scudetti. La grandezza internazionale è il fattore di svolta nella crescita di un club, per il Milan un ricorrente appuntamento con la sua storia. :)
 

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È un modello, certo. Ma lo dico anche se Agnelli non condividerà: vincere sette scudetti di fila è un bellissimo record, ma ormai i titoli nazionali perdono peso in favore delle competizioni europee. In Cina o in Brasile guardano le coppe più che i campionati. Per questo preferisco un Milan qualificato tre volte in Champions piuttosto che vincere uno scudetto. Deluso dal KO contro la Juve? Il Milan non mi è spiaciuto, e oggi perdere contro la Juve ci sta. Noi lo abbiamo fatto per colpa di due episodi. Nell’insieme ho visto carattere e voglia di combattere nonostante le tante assenze che ci penalizzano. Aver interrotto una serie positiva non mi allarma, al contrario degli infortuni. Higuain subirà una multa? Salvini ha espresso un parere durissimo ma ha parlato da tifoso. Anch’io lo sono ma in certe situazioni devo vedere le cose con distanza, ho la necessità di prendere delle decisioni. Higuain è normalmente piutto stonervoso, con la Juve a maggior ragione. E dopo aver sbagliato un rigore cruciale era nervoso al quadrato. Guardo all’episodio da due diversi punti di vista. Da quello negativo parliamo di un professionista di 30anni e non di 18, deve sapersi.trattenere. Da quello positivo, e il ricorso viene da qui, non ha insultato nessuno, ha controllato meglio la sua lingua del suo corpo. Sarà poi lui stesso a spiegare la propria versione alla corte. Sottolineo che di questo momento di sbandamento ha chiesto scusa, a noi tutti e al- l’arbitro. Era davvero costernato. Alla fine del processo, non a metà, vedremo se intervenire anche noi come società. Milan in Uefa, quale la strategia? Vado in Svizzera lunedì, l’audizione sarà martedì mattina alle nove e mezza. In queste ore invieremo tutta la documentazione e ci auguriamo che ogni cosa proceda per il verso giusto. A decidere saranno magistrati della corte europea, totalmente indipendenti. In più non hanno un compito difficilissimo: sul fatto che nel periodo tra il 2014 e il 2017 la società abbia violato i vincoli del Financial Fair play entrambe le parti concordano. Va solo stabilita una sanzione proporzionata alla colpa, come ha chiesto il Tas di Losanna. L’analisi del bilancio futuro è uno step successivo e avverrà in primavera. L'Uefa Ha fatto bene a dotarsi di questo strumento, anche se certi meccanismi devono essere affinati. Buttare valanghe di soldisenza dover rendere conto a nessuno e poter giocare un campionato senza contendenti non va bene. In casi come il nostro è difficile star dentro certi parametri: se vuoi riprendere la posizione sportiva che credi ti competa, devi fare degli investimenti. Ma oggi è inutile comprare perfino Messi, se poi ti possono vietare di farlo giocare. Bisogna puntare sui giovani, crescerli a zero euro e rivenderli a 30- 40 milioni è il modo migliore per realizzare profitti che poi ti permettono di fare altri acquisti. E i tifosi capirebbero. Pato e Ibrahimovic? È un altro discorso, Ibrahimovic per esempio sarà libero di scegliere la sua nuova squadra.È un giocatore fantastico, da tifoso lo adoro per l’altezza abbinata all’agilità. Sul mercato però non decido io. E il mio giocatore preferito in assoluto ce l’ho già in squadra: Suso . Ho chiesto l'esonero di Gattuso dopo Milan - Betis? Gli allenatori si valutano sui risultati. Oggi il Milan va più forte dell’anno scorso e Rino ha fatto meglio del suo predecessore. Dunque il tema non si pone. In più vedo che la squadra ha assorbito la sua grinta, anche se sarebbe meglio non si trasformasse in proteste. È vero che il primo tempo con il Betis mi ha rattristato profondamente ma, seppur con i lacrimoni, non mi è mai sfuggita alcuna battuta sull’esonero. E il Betis s’è rivelato una gran bella squadra: Lo Celso è fortissimo e ultimamente i nostri avversari europei sono stati capaci di farne quattro al Barcellona. Il prossimo derby voglio vincerlo, ma quando gli interisti non sono un mio competitor diretto non ho ostilità particolari. Contro il Tottenham tifavo per loro. Mi piacciono perché sono grandi, grossi e forti. Ma per essere l’anti Juve hanno troppi inciampi. Con Marotta non c’è mai stata trattativa, avevamo già scelto il nostro a.d.. Lo stesso vale per Paratici:
l’ho visto una volta, ma allo stadio. Abbiamo mai cercato Conte? Magari non me l’hanno detto, ma io non l’ho mai sentito menzionare da nessuno. E personalmente non ho nemmeno il suo numero di cellulare. Champions decisiva per tirare le somme? In tutte le carte del nostro business plan di quest’anno non prevediamo la Champions. L’anno prossimo sì, se non la centrassimo servirebbe un pia- no B. È chiaro che noi dovremmo esserci sempre, perché è il traino che tira dietro tutto. Leo e Maldini? Sono un nostro grande successo, hanno dato stabilità e competenza a un club che negli ultimi anni le aveva perse per strada. Paolo l’ho visto benissimo, è sereno. Essere in tandem con Leo gli ha semplificato le cose. Gazidis?Ha svolto per nove anni lo stesso incarico all’Arsenal, e lo ha fatto bene. Sa di sport e non perché giocava bene a pallone, e in più arriva da un mondo colto, è laureato in legge a Oxford. Sarà lui a gestire la macchina: io farò un passo indietro. Il Milan ha il problema vitale di aumentare ricavi, che oggi sono gli stessi del 2003 a fronte di spese per pagare i giocatori doppie o triple. Siccome non c’è più un mecenate che copre le uscite, occorre un’altra filosofia: Gazidis con l’Arsenal l’ha percorsa. In generale in Premier sono partiti prima di noi nel trasformare il calcio in business, per esempio vendono i diritti tv diversamente dalla nostra Lega. Però ho fiducia che la Serie A torni a essere quello che era. Le nostre squadre impegnate in coppa, è un’idea, potrebbero giocare in
giorni e orari, magari nel week end a mezzogiorno, che favoriscano i mercati orientali o americani. Questione stadio? E’ al primo posto. Io ho fatto 1909 un’inversione a “U” rispetto al-
la precedente proprietà, vorrei uno stadio nuovo insieme all’Inter: un modo per dimezzare investimenti e manutenzioni raddoppiando il valore degli sponsor. Con più partite ogni settimana tra coppa e visibilità sarebbe pazzesca. Lo stadio aumenta i ricavi di 40-50 milioni l’anno e un grande sponsor potrebbe dargli il nome, avremmo la coda di aziende internazionali interessate all’investimento. incasseremmo molto più di quello che fanno a Torino con l’Allianz. Socio di minoranza? Non ci sono trattative, zero
nessun socio in vista e nemmeno lo si cerca. Elliott ha un disegno di ampio respiro da realizzare in 3-5 anni. Deve prima creare valore se un giorno vorrà disinvestire. È quello che un fondo fa di mestiere e i loro numeri, dal 1978 a oggi, dicono che lo fanno benissimo. Se poi arriva un compratore fantastico chissà, ma ora non esiste una simile prospettiva. Gordon Singer segue attentamente la parte investimenti, acquisti e cessioni. Berlusconi e Galliani? Ho una quota del Vicenza e quando abbiamo battuto il Monza sembravamo il Real. Adriano è un tifosissimo rossonero e un grande esperto di calcio, se parla lo ascolto. Berlusconi mi chiama ogni tanto, ha le sue idee, molto decise. Yonghong LI? Non so dove sia finito. A posteriori non è stata un'operazione di successo nè per il Milan nè per lui".

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È un modello, certo. Ma lo dico anche se Agnelli non condividerà: vincere sette scudetti di fila è un bellissimo record, ma ormai i titoli nazionali perdono peso in favore delle competizioni europee. In Cina o in Brasile guardano le coppe più che i campionati. Per questo preferisco un Milan qualificato tre volte in Champions piuttosto che vincere uno scudetto. Deluso dal KO contro la Juve? Il Milan non mi è spiaciuto, e oggi perdere contro la Juve ci sta. Noi lo abbiamo fatto per colpa di due episodi. Nell’insieme ho visto carattere e voglia di combattere nonostante le tante assenze che ci penalizzano. Aver interrotto una serie positiva non mi allarma, al contrario degli infortuni. Higuain subirà una multa? Salvini ha espresso un parere durissimo ma ha parlato da tifoso. Anch’io lo sono ma in certe situazioni devo vedere le cose con distanza, ho la necessità di prendere delle decisioni. Higuain è normalmente piutto stonervoso, con la Juve a maggior ragione. E dopo aver sbagliato un rigore cruciale era nervoso al quadrato. Guardo all’episodio da due diversi punti di vista. Da quello negativo parliamo di un professionista di 30anni e non di 18, deve sapersi.trattenere. Da quello positivo, e il ricorso viene da qui, non ha insultato nessuno, ha controllato meglio la sua lingua del suo corpo. Sarà poi lui stesso a spiegare la propria versione alla corte. Sottolineo che di questo momento di sbandamento ha chiesto scusa, a noi tutti e al- l’arbitro. Era davvero costernato. Alla fine del processo, non a metà, vedremo se intervenire anche noi come società. Milan in Uefa, quale la strategia? Vado in Svizzera lunedì, l’audizione sarà martedì mattina alle nove e mezza. In queste ore invieremo tutta la documentazione e ci auguriamo che ogni cosa proceda per il verso giusto. A decidere saranno magistrati della corte europea, totalmente indipendenti. In più non hanno un compito difficilissimo: sul fatto che nel periodo tra il 2014 e il 2017 la società abbia violato i vincoli del Financial Fair play entrambe le parti concordano. Va solo stabilita una sanzione proporzionata alla colpa, come ha chiesto il Tas di Losanna. L’analisi del bilancio futuro è uno step successivo e avverrà in primavera. L'Uefa Ha fatto bene a dotarsi di questo strumento, anche se certi meccanismi devono essere affinati. Buttare valanghe di soldisenza dover rendere conto a nessuno e poter giocare un campionato senza contendenti non va bene. In casi come il nostro è difficile star dentro certi parametri: se vuoi riprendere la posizione sportiva che credi ti competa, devi fare degli investimenti. Ma oggi è inutile comprare perfino Messi, se poi ti possono vietare di farlo giocare. Bisogna puntare sui giovani, crescerli a zero euro e rivenderli a 30- 40 milioni è il modo migliore per realizzare profitti che poi ti permettono di fare altri acquisti. E i tifosi capirebbero. Pato e Ibrahimovic? È un altro discorso, Ibrahimovic per esempio sarà libero di scegliere la sua nuova squadra.È un giocatore fantastico, da tifoso lo adoro per l’altezza abbinata all’agilità. Sul mercato però non decido io. E il mio giocatore preferito in assoluto ce l’ho già in squadra: Suso . Ho chiesto l'esonero di Gattuso dopo Milan - Betis? Gli allenatori si valutano sui risultati. Oggi il Milan va più forte dell’anno scorso e Rino ha fatto meglio del suo predecessore. Dunque il tema non si pone. In più vedo che la squadra ha assorbito la sua grinta, anche se sarebbe meglio non si trasformasse in proteste. È vero che il primo tempo con il Betis mi ha rattristato profondamente ma, seppur con i lacrimoni, non mi è mai sfuggita alcuna battuta sull’esonero. E il Betis s’è rivelato una gran bella squadra: Lo Celso è fortissimo e ultimamente i nostri avversari europei sono stati capaci di farne quattro al Barcellona. Il prossimo derby voglio vincerlo, ma quando gli interisti non sono un mio competitor diretto non ho ostilità particolari. Contro il Tottenham tifavo per loro. Mi piacciono perché sono grandi, grossi e forti. Ma per essere l’anti Juve hanno troppi inciampi. Con Marotta non c’è mai stata trattativa, avevamo già scelto il nostro a.d.. Lo stesso vale per Paratici:
l’ho visto una volta, ma allo stadio. Abbiamo mai cercato Conte? Magari non me l’hanno detto, ma io non l’ho mai sentito menzionare da nessuno. E personalmente non ho nemmeno il suo numero di cellulare. Champions decisiva per tirare le somme? In tutte le carte del nostro business plan di quest’anno non prevediamo la Champions. L’anno prossimo sì, se non la centrassimo servirebbe un pia- no B. È chiaro che noi dovremmo esserci sempre, perché è il traino che tira dietro tutto. Leo e Maldini? Sono un nostro grande successo, hanno dato stabilità e competenza a un club che negli ultimi anni le aveva perse per strada. Paolo l’ho visto benissimo, è sereno. Essere in tandem con Leo gli ha semplificato le cose. Gazidis?Ha svolto per nove anni lo stesso incarico all’Arsenal, e lo ha fatto bene. Sa di sport e non perché giocava bene a pallone, e in più arriva da un mondo colto, è laureato in legge a Oxford. Sarà lui a gestire la macchina: io farò un passo indietro. Il Milan ha il problema vitale di aumentare ricavi, che oggi sono gli stessi del 2003 a fronte di spese per pagare i giocatori doppie o triple. Siccome non c’è più un mecenate che copre le uscite, occorre un’altra filosofia: Gazidis con l’Arsenal l’ha percorsa. In generale in Premier sono partiti prima di noi nel trasformare il calcio in business, per esempio vendono i diritti tv diversamente dalla nostra Lega. Però ho fiducia che la Serie A torni a essere quello che era. Le nostre squadre impegnate in coppa, è un’idea, potrebbero giocare in
giorni e orari, magari nel week end a mezzogiorno, che favoriscano i mercati orientali o americani. Questione stadio? E’ al primo posto. Io ho fatto 1909 un’inversione a “U” rispetto al-
la precedente proprietà, vorrei uno stadio nuovo insieme all’Inter: un modo per dimezzare investimenti e manutenzioni raddoppiando il valore degli sponsor. Con più partite ogni settimana tra coppa e visibilità sarebbe pazzesca. Lo stadio aumenta i ricavi di 40-50 milioni l’anno e un grande sponsor potrebbe dargli il nome, avremmo la coda di aziende internazionali interessate all’investimento. incasseremmo molto più di quello che fanno a Torino con l’Allianz. Socio di minoranza? Non ci sono trattative, zero
nessun socio in vista e nemmeno lo si cerca. Elliott ha un disegno di ampio respiro da realizzare in 3-5 anni. Deve prima creare valore se un giorno vorrà disinvestire. È quello che un fondo fa di mestiere e i loro numeri, dal 1978 a oggi, dicono che lo fanno benissimo. Se poi arriva un compratore fantastico chissà, ma ora non esiste una simile prospettiva. Gordon Singer segue attentamente la parte investimenti, acquisti e cessioni. Berlusconi e Galliani? Ho una quota del Vicenza e quando abbiamo battuto il Monza sembravamo il Real. Adriano è un tifosissimo rossonero e un grande esperto di calcio, se parla lo ascolto. Berlusconi mi chiama ogni tanto, ha le sue idee, molto decise. Yonghong LI? Non so dove sia finito. A posteriori non è stata un'operazione di successo nè per il Milan nè per lui".

Purtroppo il loro grande modello è l'Arsenal. Ciò che abbiamo sempre e giustamente sbeffeggiato e deriso...
 

Milanforever26

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Con sta mentalità.... pfffffff

La peggiore intervista di Scaroni da quando è presidente del Milan..

Meglio che corregga il tiro perché io credo i tifosi certi ragionamenti non li sopportino..senza contare che è proprio un ossimoro il suo ragionamento sullo scudetto..

Un Milan che vincesse lo scudetto di certo non avrebbe problemi a qualificarsi in champions per tre anni di fila..semmai è puntando al 4° posto che alla fine finisci per andarci un anno si e 3 no come una Lazio qualunque..
 

admin

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La peggiore intervista di Scaroni da quando è presidente del Milan..

Meglio che corregga il tiro perché io credo i tifosi certi ragionamenti non li sopportino..senza contare che è proprio un ossimoro il suo ragionamento sullo scudetto..

Un Milan che vincesse lo scudetto di certo non avrebbe problemi a qualificarsi in champions per tre anni di fila..semmai è puntando al 4° posto che alla fine finisci per andarci un anno si e 3 no come una Lazio qualunque..

Ecco, appunto.

Poi chiediamoci cosa sarebbe successo se un'intervista del genere l'avrebbe fatta il presidente dei gobbi o quello del Real Madrid. La guerra civile.

A me pare una resa, ad alti livelli.
 

Giek

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Ecco che si svelano. Diventeremo una specie di Fiorentina, solo un po’ più forte. Chapeau
 

Casnop

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La peggiore intervista di Scaroni da quando è presidente del Milan..

Meglio che corregga il tiro perché io credo i tifosi certi ragionamenti non li sopportino..senza contare che è proprio un ossimoro il suo ragionamento sullo scudetto..

Un Milan che vincesse lo scudetto di certo non avrebbe problemi a qualificarsi in champions per tre anni di fila..semmai è puntando al 4° posto che alla fine finisci per andarci un anno si e 3 no come una Lazio qualunque..
Corretto, va però considerato che ora vincere il campionato significa avere a che fare con una squadra che è attualmente la più forte in Europa. Nella serie A di questa epoca vi è un forte dislivello tra il primo ed il secondo posto, e quest'ultimo risulta più facilmente raggiungibile del primo. Alla fine, si tratta di una professione di realismo, occorre progredire anno dopo anno nell'incremento di fatturato, tramite attività extrasportive e la stabile partecipazione alla Champions League, che consenta l'acquisizione di giocatori che, a medio termine, azzerino il gap con la Juventus. Non è esaltante per il tifoso, ma è razionale. :sisi:
 
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