Scaroni:"Leao, Ibra resti. I conti, Pioli e CDK".

Jack92

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Io sto a pezzi per il risultato di ieri e alla nostra proprietà interessa soltanto l’incasso.
Che poi questo incasso è fatto sulle spalle di persone che hanno fatto sacrifici per vedere la partita e poi sorbirsi uno scempio di una prestazione del genere.
Vergogna, meritate di uscire e di andare in conference.
 

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L'imbarazzante Scaroni su Leao:"Il rinnovo di Leao, come tutti i dossier legati ai calciatori, è nelle mani del nostro amministratore delegato Furlani e di Maldini. Non so i dettagli, ma vedo Furlani rilassato e sorridente".

"Se Ibra sta bene deve restare al Milan, ma questo lo deve dire lui. A Milano si torva bene, e' sempre coinvolto".

"Lo stile del Milan è che i nostri tifosi si comportano in modo corretto, noi non protestiamo mai. I capennelli intorno agli arbitri non sono il nostro stile. Non cerchiamo mai scuse, mi piace molto che Pioli non si sia lamentato dell'assenza di Leao".

"Diamo fiducia a De Ketelaere e a tutti. Come già successo con Tonali, ad esempio, è servito del tempo, e lui già veniva dall'Italia. Non è facile per un giovanissimo che arriva dall'estero, serve del tempo. Abbiamo fiducia in De Keteleaere".

"Perché non rinuncio alla presidenza? Intanto perché sono tifoso del Milan e poi perché il Milan, nel bene e nel male, dà emozioni uniche. Ieri ci ha dato un'emozione non positiva, ma tante volte ci sono anche emozioni positive. Ho iniziato questo percorso cinque anni fa, ma ho ancora tante cose da fare e ancora voglia di fare. Ci sono stati milgioramenti nei risultati sportivi e anche economici. Se vogliamo avere grandi giocaori, dobbiamo avere i conti in ordine".

"Ieri grande incasso? Sì, gli incassi sono la benzina della nostra attività. Con un nuovo stadio, per società che usano questi grandi eventi per i loro clienti e i loro consulenti, si potrebbero vendere biglietti alle aziende per 5.000 euro l'una. Non parlo delle persone, ma delle aziende: poter spendere per posti speciali, dove magari possono stringere la mano ai protagonisti, non è impensabile".

"Stadio? Avete fatto la stessa domanda ad Antonello? Noi, come Milan, valutiamo tante possibilità. San Siro ha grandi punti di domanda, ogni passaggio col Comune rende tutto economicamente meno attrattivo. A parte questo, abbiamo degli interrogativi che cominceremo ad affrontare presto. In parallelo, noi del Milan non rinunciamo a studiare altre ipotesi: ne abbiamo in mente un paio, realistiche, fuori dal comune di Milano. Lavoriamo anche su queste, perché non possiamo limitarci ad avere un'unica ipotesi su un tema così importante. Certo, costruire uno stadio è un'esperienza titanica: in qualunque situazione ci sono delle opposizioni agguerrite che obbligano a fare un passo indietro".
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L'imbarazzante Scaroni su Leao:"Il rinnovo di Leao, come tutti i dossier legati ai calciatori, è nelle mani del nostro amministratore delegato Furlani e di Maldini. Non so i dettagli, ma vedo Furlani rilassato e sorridente".

"Se Ibra sta bene deve restare al Milan, ma questo lo deve dire lui. A Milano si torva bene, e' sempre coinvolto".

"Lo stile del Milan è che i nostri tifosi si comportano in modo corretto, noi non protestiamo mai. I capennelli intorno agli arbitri non sono il nostro stile. Non cerchiamo mai scuse, mi piace molto che Pioli non si sia lamentato dell'assenza di Leao".

"Diamo fiducia a De Ketelaere e a tutti. Come già successo con Tonali, ad esempio, è servito del tempo, e lui già veniva dall'Italia. Non è facile per un giovanissimo che arriva dall'estero, serve del tempo. Abbiamo fiducia in De Keteleaere".

"Perché non rinuncio alla presidenza? Intanto perché sono tifoso del Milan e poi perché il Milan, nel bene e nel male, dà emozioni uniche. Ieri ci ha dato un'emozione non positiva, ma tante volte ci sono anche emozioni positive. Ho iniziato questo percorso cinque anni fa, ma ho ancora tante cose da fare e ancora voglia di fare. Ci sono stati milgioramenti nei risultati sportivi e anche economici. Se vogliamo avere grandi giocaori, dobbiamo avere i conti in ordine".

"Ieri grande incasso? Sì, gli incassi sono la benzina della nostra attività. Con un nuovo stadio, per società che usano questi grandi eventi per i loro clienti e i loro consulenti, si potrebbero vendere biglietti alle aziende per 5.000 euro l'una. Non parlo delle persone, ma delle aziende: poter spendere per posti speciali, dove magari possono stringere la mano ai protagonisti, non è impensabile".

"Stadio? Avete fatto la stessa domanda ad Antonello? Noi, come Milan, valutiamo tante possibilità. San Siro ha grandi punti di domanda, ogni passaggio col Comune rende tutto economicamente meno attrattivo. A parte questo, abbiamo degli interrogativi che cominceremo ad affrontare presto. In parallelo, noi del Milan non rinunciamo a studiare altre ipotesi: ne abbiamo in mente un paio, realistiche, fuori dal comune di Milano. Lavoriamo anche su queste, perché non possiamo limitarci ad avere un'unica ipotesi su un tema così importante. Certo, costruire uno stadio è un'esperienza titanica: in qualunque situazione ci sono delle opposizioni agguerrite che obbligano a fare un passo indietro".
Sparisci ché sporchi la nostra storia.
 

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L'imbarazzante Scaroni su Leao:"Il rinnovo di Leao, come tutti i dossier legati ai calciatori, è nelle mani del nostro amministratore delegato Furlani e di Maldini. Non so i dettagli, ma vedo Furlani rilassato e sorridente".

"Se Ibra sta bene deve restare al Milan, ma questo lo deve dire lui. A Milano si torva bene, e' sempre coinvolto".

"Lo stile del Milan è che i nostri tifosi si comportano in modo corretto, noi non protestiamo mai. I capennelli intorno agli arbitri non sono il nostro stile. Non cerchiamo mai scuse, mi piace molto che Pioli non si sia lamentato dell'assenza di Leao".

"Diamo fiducia a De Ketelaere e a tutti. Come già successo con Tonali, ad esempio, è servito del tempo, e lui già veniva dall'Italia. Non è facile per un giovanissimo che arriva dall'estero, serve del tempo. Abbiamo fiducia in De Keteleaere".

"Perché non rinuncio alla presidenza? Intanto perché sono tifoso del Milan e poi perché il Milan, nel bene e nel male, dà emozioni uniche. Ieri ci ha dato un'emozione non positiva, ma tante volte ci sono anche emozioni positive. Ho iniziato questo percorso cinque anni fa, ma ho ancora tante cose da fare e ancora voglia di fare. Ci sono stati milgioramenti nei risultati sportivi e anche economici. Se vogliamo avere grandi giocaori, dobbiamo avere i conti in ordine".

"Ieri grande incasso? Sì, gli incassi sono la benzina della nostra attività. Con un nuovo stadio, per società che usano questi grandi eventi per i loro clienti e i loro consulenti, si potrebbero vendere biglietti alle aziende per 5.000 euro l'una. Non parlo delle persone, ma delle aziende: poter spendere per posti speciali, dove magari possono stringere la mano ai protagonisti, non è impensabile".

"Stadio? Avete fatto la stessa domanda ad Antonello? Noi, come Milan, valutiamo tante possibilità. San Siro ha grandi punti di domanda, ogni passaggio col Comune rende tutto economicamente meno attrattivo. A parte questo, abbiamo degli interrogativi che cominceremo ad affrontare presto. In parallelo, noi del Milan non rinunciamo a studiare altre ipotesi: ne abbiamo in mente un paio, realistiche, fuori dal comune di Milano. Lavoriamo anche su queste, perché non possiamo limitarci ad avere un'unica ipotesi su un tema così importante. Certo, costruire uno stadio è un'esperienza titanica: in qualunque situazione ci sono delle opposizioni agguerrite che obbligano a fare un passo indietro".
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