San Siro out: polemiche da Monguzzi e Giunti. Le dichiarazioni

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Repubblica: è già polemica tra chi, in Consiglio comunale e non solo, si è sempre opposto in questi anni alla demolizione del Meazza.

Per il capogruppo dei Verdi Carlo Monguzzi "se fossimo in una democrazia matura i consiglieri comunali avrebbero dovuto essere informati del progetto, dovendo poi votarlo o meno, ma il Consiglio comunale è da tempo un ente inutile".

Gli fa eco il consigliere del Pd Alessandro Giungi: "Nel progetto di Milan e Inter non esiste più San Siro. Neppure miniaturizzato. Ma in Consiglio comunale era stato votato un ordine del giorno in cui uno dei paletti era quello di tenere San Siro in una qualche forma. Io avevo votato contro perché sono contrario all'abbattimento dello stadio tout court. E davanti ad una simile decisione delle squadre non posso che confermare la mia opposizione. Se possibile con ancora più forza".

 

[Swaitak]

Repubblica: è già polemica tra chi, in Consiglio comunale e non solo, si è sempre opposto in questi anni alla demolizione del Meazza.

Per il capogruppo dei Verdi Carlo Monguzzi "se fossimo in una democrazia matura i consiglieri comunali avrebbero dovuto essere informati del progetto, dovendo poi votarlo o meno, ma il Consiglio comunale è da tempo un ente inutile".

Gli fa eco il consigliere del Pd Alessandro Giungi: "Nel progetto di Milan e Inter non esiste più San Siro. Neppure miniaturizzato. Ma in Consiglio comunale era stato votato un ordine del giorno in cui uno dei paletti era quello di tenere San Siro in una qualche forma. Io avevo votato contro perché sono contrario all'abbattimento dello stadio tout court. E davanti ad una simile decisione delle squadre non posso che confermare la mia opposizione. Se possibile con ancora più forza".

progressisti regressisti

 

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Repubblica: è già polemica tra chi, in Consiglio comunale e non solo, si è sempre opposto in questi anni alla demolizione del Meazza.

Per il capogruppo dei Verdi Carlo Monguzzi "se fossimo in una democrazia matura i consiglieri comunali avrebbero dovuto essere informati del progetto, dovendo poi votarlo o meno, ma il Consiglio comunale è da tempo un ente inutile".

Gli fa eco il consigliere del Pd Alessandro Giungi: "Nel progetto di Milan e Inter non esiste più San Siro. Neppure miniaturizzato. Ma in Consiglio comunale era stato votato un ordine del giorno in cui uno dei paletti era quello di tenere San Siro in una qualche forma. Io avevo votato contro perché sono contrario all'abbattimento dello stadio tout court. E davanti ad una simile decisione delle squadre non posso che confermare la mia opposizione. Se possibile con ancora più forza".

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[TheKombo]

Repubblica: è già polemica tra chi, in Consiglio comunale e non solo, si è sempre opposto in questi anni alla demolizione del Meazza.

Per il capogruppo dei Verdi Carlo Monguzzi "se fossimo in una democrazia matura i consiglieri comunali avrebbero dovuto essere informati del progetto, dovendo poi votarlo o meno, ma il Consiglio comunale è da tempo un ente inutile".

Gli fa eco il consigliere del Pd Alessandro Giungi: "Nel progetto di Milan e Inter non esiste più San Siro. Neppure miniaturizzato. Ma in Consiglio comunale era stato votato un ordine del giorno in cui uno dei paletti era quello di tenere San Siro in una qualche forma. Io avevo votato contro perché sono contrario all'abbattimento dello stadio tout court. E davanti ad una simile decisione delle squadre non posso che confermare la mia opposizione. Se possibile con ancora più forza".

Povera la mia Milano ??‍

 

[Mauricio]

Capisco che Sesto sia il piano B e non abbia lo stesso appeal economico, ma tra non fare il nuovo stadio o farlo in una zona peggiore, è meglio la seconda.

 

[Baba]

Addirittura Milan e Inter si rifiutano di tenere in considerazione un San Siro miniaturizzato, da non credere!! Ma dove vive questo?!

 

[Zosimo2410]

Capisco che Sesto sia il piano B e non abbia lo stesso appeal economico, ma tra non fare il nuovo stadio o farlo in una zona peggiore, è meglio la seconda.

Non capisco questa questione “non farlo”.

Lamgiunta comunale ha approvato tutto quello che doveva approvare, l’iter sta andando avanti.
Qui siamo ad 1 anno e pochi mesi dall’inizio lavori con solo gli inevitabili ricorsi dei “no tutto“ di mezzo.

A Sesto manca addirittura il completamento e l’approvazione della nuova linea metropolitana (che come il sindaco ha detto deve essere approvata prima di parlare dello stadio). Poi bisogna accordarsi per l’acquisizione dei diritti delll’area con il privato che li detiene, trovare un nuovo accordo con l’Inter hche si é giá fatto avanti), finanziato il progetto, poi fa presentato e approvatomlo studio di fattibilitá, poi il progetto definitivo che deve passare la conferenza dei servizi, poi le azioni degli inevitabili gruppi no-stadio (si sono giá annunciati), poi il progetto esecutivo, poi le autorizzazioni, poi la,costruzione della viabilitá e logistica di servizio, poi finalmente la prima pietra. Se va bene se ne parla a fine 2025 come inizio lavori.

Eppure qui, basta una parola di un consigliere o di un comitato e tutti “via,via, a Sesto!”.

Si deve completare l’iter qui.

 

[bmb]

Repubblica: è già polemica tra chi, in Consiglio comunale e non solo, si è sempre opposto in questi anni alla demolizione del Meazza.

Per il capogruppo dei Verdi Carlo Monguzzi "se fossimo in una democrazia matura i consiglieri comunali avrebbero dovuto essere informati del progetto, dovendo poi votarlo o meno, ma il Consiglio comunale è da tempo un ente inutile".

Gli fa eco il consigliere del Pd Alessandro Giungi: "Nel progetto di Milan e Inter non esiste più San Siro. Neppure miniaturizzato. Ma in Consiglio comunale era stato votato un ordine del giorno in cui uno dei paletti era quello di tenere San Siro in una qualche forma. Io avevo votato contro perché sono contrario all'abbattimento dello stadio tout court. E davanti ad una simile decisione delle squadre non posso che confermare la mia opposizione. Se possibile con ancora più forza".

Se invece fossimo in ditattaura vi ha avrebbero legati e imbavagliati. E sarebbe meglio così.

 

[7AlePato7]

Non capisco questa questione “non farlo”.

Lamgiunta comunale ha approvato tutto quello che doveva approvare, l’iter sta andando avanti.
Qui siamo ad 1 anno e pochi mesi dall’inizio lavori con solo gli inevitabili ricorsi dei “no tutto“ di mezzo.

A Sesto manca addirittura il completamento e l’approvazione della nuova linea metropolitana (che come il sindaco ha detto deve essere approvata prima di parlare dello stadio). Poi bisogna accordarsi per l’acquisizione dei diritti delll’area con il privato che li detiene, trovare un nuovo accordo con l’Inter hche si é giá fatto avanti), finanziato il progetto, poi fa presentato e approvatomlo studio di fattibilitá, poi il progetto definitivo che deve passare la conferenza dei servizi, poi le azioni degli inevitabili gruppi no-stadio (si sono giá annunciati), poi il progetto esecutivo, poi le autorizzazioni, poi la,costruzione della viabilitá e logistica di servizio, poi finalmente la prima pietra. Se va bene se ne parla a fine 2025 come inizio lavori.

Eppure qui, basta una parola di un consigliere o di un comitato e tutti “via,via, a Sesto!”.

Si deve completare l’iter qui.

Il problema a Sesto è praticamente solo la questione della metropolitana, per il resto sarebbe un percorso in discesa, anche perché si costruirebbe su un terreno privato. Se costruisci su un terreno pubblico l'iter è molto più complesso.
Poi fare uno stadio in comune con l'Inter non solletica chissà quanto, mi piacerebbe che il Milan avesse uno stadio tutto suo.
Sono anni che si parla dello stadio e non si è concluso nulla, io mi auguro che naufraghi tutto e si vada a Sesto da soli.

 

[Franco]

I terreni a Sesto valgono meno che a Milano. E visto che ciò che interessa non è lo stadio, ma la speculazione edilizia legata allo stadio, costruiranno a Milano.