Arrigo Sacchi intervistato da Repubblica lancia bordate dal Milan:"Non c’è stato molto da guardare: una Ferrari contro una Cinquecento! In questo momento il Milan è una squadra di sconosciuti che fanno quel che possono. Nessuno ci avrebbe scommesso un soldo che l’anno scorso vincessero lo scudetto e quest’anno arrivassero in semifinale di Champions League”.
A me Arrigo sembra parecchio rinko e anche lui si è messo ad inseguire le correnti. Adesso secondo lui il nome scritto sulle magliette diventa determinante, quando invece ha sempre esaltato il concetto di squadra, idee, filosofia, ecc. E che dopo lo scudetto milanista aveva elogiato.
Per me le due semifinali non hanno affatto evidenziato tutta la distanza propagandata dai media. Hanno meritato di passare, indubbiamente sì, ma a me è sembrata più netta la distanza fra City e Real, se non vogliamo andare troppo lontani. L'Inter ha una squadra esperta e fisica, il Milan si è presentato all'appuntamento claudicante, incompleto e insicuro.
Troppo spesso si dimentica che l'età media del Milan è bassissima, soprattutto se si toglie Ibra e quegli altri 2 quarantenni in rosa, e che nonostante questo si è già fatta grandissima esperienza di qualità con uno scudetto vinto e una semifinale. Pazzesco.