Sacchi e Capello sul Milan e sulla lotta scudetto.

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Sacchi e Capello intervistati per l'ennesima volta dalla GDS sulla lotta per lo scudetto e sul Milan

Sacchi

Adesso per i rossoneri si apre un’autostrada.

«È così, ma a una condizione: che siano un gruppo, una squadra, undici uomini che attacca- no e difendono, compatti, sinergici. Pioli, negli ultimi anni, ha aggiunto idee che vanno oltre il classico tatticismo italiano. In Europa e nel mondo si vince con la strategia, non con la tattica. E non soltanto nel calcio, ma nella vita. Il Milan ci sta provando, an- che se non sempre mantiene le giuste distanze. Non è la squadra più forte, ma quella che più s’avvicina a un calcio di strategia».

Sarà un finale di campionato appassionante.

«Direi di sì, le sorprese nel calcio sono all’ordine del giorno. Ho parlato recentemente con Paolo Maldini e gli ho fatto i compli- menti. Gli ho detto: “Sei stato un fuoriclasse da giocatore, stai dimostrando di esserlo anche da dirigente. ma li hai tirati fuori tutti quei giocatori che nessuno conosceva?”».

E Maldini che cosa le ha risposto?

«Che quando ci sono meno soldi bisogna fare andare il cervello e farsi venire delle idee. Be’, devo dire che al Milan sono stati bravi: hanno tenuto a bada il bilancio e hanno costruito una squadra competitiva. Pioli sta compiendo un autentico capolavoro. In Italia è sufficiente fare le cose semplici per essere considerati dei rivoluzionari, perché il nostro è un Paese vecchio. Per fortuna ci sono delle eccezioni, e il Milan è una di queste. Io sono per un football offensivo, coraggioso, creativo, bello. E per fare questo è necessario prendersi dei rischi. Il Milan lo fa»

Capello:"Il Milan? È quello con i migliori solisti: Leao e Theo inventano, sono uno spettacolo. Il grande merito di Pioli è stato far giocare al massimo questi solisti e renderli squadra. Ma le distanze con gli altri aumentano. Guardiola può spendere 110 milioni per tenere
in panchina Grealish che tra un anno, magari, capirà meglio cosa vuole da lui. Noi non possiamo".
 
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Sacchi e Capello intervistati per l'ennesima volta dalla GDS sulla lotta per lo scudetto e sul Milan

Sacchi

Adesso per i rossoneri si apre un’autostrada.

«È così, ma a una condizione: che siano un gruppo, una squadra, undici uomini che attacca- no e difendono, compatti, sinergici. Pioli, negli ultimi anni, ha aggiunto idee che vanno oltre il classico tatticismo italiano. In Europa e nel mondo si vince con la strategia, non con la tattica. E non soltanto nel calcio, ma nella vita. Il Milan ci sta provando, an- che se non sempre mantiene le giuste distanze. Non è la squadra più forte, ma quella che più s’avvicina a un calcio di strategia».

Sarà un finale di campionato appassionante.

«Direi di sì, le sorprese nel calcio sono all’ordine del giorno. Ho parlato recentemente con Paolo Maldini e gli ho fatto i compli- menti. Gli ho detto: “Sei stato un fuoriclasse da giocatore, stai dimostrando di esserlo anche da dirigente. ma li hai tirati fuori tutti quei giocatori che nessuno conosceva?”».

E Maldini che cosa le ha risposto?

«Che quando ci sono meno soldi bisogna fare andare il cervello e farsi venire delle idee. Be’, devo dire che al Milan sono stati bravi: hanno tenuto a bada il bilancio e hanno costruito una squadra competitiva. Pioli sta compiendo un autentico capolavoro. In Italia è sufficiente fare le cose semplici per essere considerati dei rivoluzionari, perché il nostro è un Paese vecchio. Per fortuna ci sono delle eccezioni, e il Milan è una di queste. Io sono per un football offensivo, coraggioso, creativo, bello. E per fare questo è necessario prendersi dei rischi. Il Milan lo fa»

Capello:"Il Milan? È quello con i migliori solisti: Leao e Theo inventano, sono uno spettacolo. Il grande merito di Pioli è stato far giocare al massimo questi solisti e renderli squadra. Ma le distanze con gli altri aumentano. Guardiola può spendere 110 milioni per tenere
in panchina Grealish che tra un anno, magari, capirà meglio cosa vuole da lui. Noi non possiamo".
Il dramma è che il milan con la sua ventata di novità viene prima rinnegato e poi bastonato.
Ma vi faremo scoppiare tutti...

Sacchi e Capello esprimono concetti per molti versi diversi : Don Fabio parla di singoli e di qualità importanti.
Vuoi vedere che il lanciano ha dei valori??
 
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1000 puntata delle considerazioni personali di sacchi e capello sulla lotta per lo scudetto..to be conitnued..
 

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Sacchi e Capello intervistati per l'ennesima volta dalla GDS sulla lotta per lo scudetto e sul Milan

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Adesso per i rossoneri si apre un’autostrada.

«È così, ma a una condizione: che siano un gruppo, una squadra, undici uomini che attacca- no e difendono, compatti, sinergici. Pioli, negli ultimi anni, ha aggiunto idee che vanno oltre il classico tatticismo italiano. In Europa e nel mondo si vince con la strategia, non con la tattica. E non soltanto nel calcio, ma nella vita. Il Milan ci sta provando, an- che se non sempre mantiene le giuste distanze. Non è la squadra più forte, ma quella che più s’avvicina a un calcio di strategia».

Sarà un finale di campionato appassionante.

«Direi di sì, le sorprese nel calcio sono all’ordine del giorno. Ho parlato recentemente con Paolo Maldini e gli ho fatto i compli- menti. Gli ho detto: “Sei stato un fuoriclasse da giocatore, stai dimostrando di esserlo anche da dirigente. ma li hai tirati fuori tutti quei giocatori che nessuno conosceva?”».

E Maldini che cosa le ha risposto?

«Che quando ci sono meno soldi bisogna fare andare il cervello e farsi venire delle idee. Be’, devo dire che al Milan sono stati bravi: hanno tenuto a bada il bilancio e hanno costruito una squadra competitiva. Pioli sta compiendo un autentico capolavoro. In Italia è sufficiente fare le cose semplici per essere considerati dei rivoluzionari, perché il nostro è un Paese vecchio. Per fortuna ci sono delle eccezioni, e il Milan è una di queste. Io sono per un football offensivo, coraggioso, creativo, bello. E per fare questo è necessario prendersi dei rischi. Il Milan lo fa»

Capello:"Il Milan? È quello con i migliori solisti: Leao e Theo inventano, sono uno spettacolo. Il grande merito di Pioli è stato far giocare al massimo questi solisti e renderli squadra. Ma le distanze con gli altri aumentano. Guardiola può spendere 110 milioni per tenere
in panchina Grealish che tra un anno, magari, capirà meglio cosa vuole da lui. Noi non possiamo".
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1000 puntata delle considerazioni personali di sacchi e capello sulla lotta per lo scudetto..to be conitnued..
Come i campioni del mundial 82 prima che arrivasse la vittoria del 2006.
I giornalisti quando si parla di milan pensano a quel milan.

Quando dico che il lanciano non esiste mi riferisco anche a queste dinamiche.
Opera di mente fine.

Bisogna cambiare proprietà, vincere e rompere col passato.
Siamo dentro un incantesimo o una maledizione che dir si voglia.
Quest'anno si festeggia qualche ventennale di coppa??
 
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Sacchi e Capello intervistati per l'ennesima volta dalla GDS sulla lotta per lo scudetto e sul Milan

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Adesso per i rossoneri si apre un’autostrada.

«È così, ma a una condizione: che siano un gruppo, una squadra, undici uomini che attacca- no e difendono, compatti, sinergici. Pioli, negli ultimi anni, ha aggiunto idee che vanno oltre il classico tatticismo italiano. In Europa e nel mondo si vince con la strategia, non con la tattica. E non soltanto nel calcio, ma nella vita. Il Milan ci sta provando, an- che se non sempre mantiene le giuste distanze. Non è la squadra più forte, ma quella che più s’avvicina a un calcio di strategia».

Sarà un finale di campionato appassionante.

«Direi di sì, le sorprese nel calcio sono all’ordine del giorno. Ho parlato recentemente con Paolo Maldini e gli ho fatto i compli- menti. Gli ho detto: “Sei stato un fuoriclasse da giocatore, stai dimostrando di esserlo anche da dirigente. ma li hai tirati fuori tutti quei giocatori che nessuno conosceva?”».

E Maldini che cosa le ha risposto?

«Che quando ci sono meno soldi bisogna fare andare il cervello e farsi venire delle idee. Be’, devo dire che al Milan sono stati bravi: hanno tenuto a bada il bilancio e hanno costruito una squadra competitiva. Pioli sta compiendo un autentico capolavoro. In Italia è sufficiente fare le cose semplici per essere considerati dei rivoluzionari, perché il nostro è un Paese vecchio. Per fortuna ci sono delle eccezioni, e il Milan è una di queste. Io sono per un football offensivo, coraggioso, creativo, bello. E per fare questo è necessario prendersi dei rischi. Il Milan lo fa»

Capello:"Il Milan? È quello con i migliori solisti: Leao e Theo inventano, sono uno spettacolo. Il grande merito di Pioli è stato far giocare al massimo questi solisti e renderli squadra. Ma le distanze con gli altri aumentano. Guardiola può spendere 110 milioni per tenere
in panchina Grealish che tra un anno, magari, capirà meglio cosa vuole da lui. Noi non possiamo".
Capello è Sacchi hanno idee di calcio identiche.
 

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Sacchi e Capello intervistati per l'ennesima volta dalla GDS sulla lotta per lo scudetto e sul Milan

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Adesso per i rossoneri si apre un’autostrada.

«È così, ma a una condizione: che siano un gruppo, una squadra, undici uomini che attacca- no e difendono, compatti, sinergici. Pioli, negli ultimi anni, ha aggiunto idee che vanno oltre il classico tatticismo italiano. In Europa e nel mondo si vince con la strategia, non con la tattica. E non soltanto nel calcio, ma nella vita. Il Milan ci sta provando, an- che se non sempre mantiene le giuste distanze. Non è la squadra più forte, ma quella che più s’avvicina a un calcio di strategia».

Sarà un finale di campionato appassionante.

«Direi di sì, le sorprese nel calcio sono all’ordine del giorno. Ho parlato recentemente con Paolo Maldini e gli ho fatto i compli- menti. Gli ho detto: “Sei stato un fuoriclasse da giocatore, stai dimostrando di esserlo anche da dirigente. ma li hai tirati fuori tutti quei giocatori che nessuno conosceva?”».

E Maldini che cosa le ha risposto?

«Che quando ci sono meno soldi bisogna fare andare il cervello e farsi venire delle idee. Be’, devo dire che al Milan sono stati bravi: hanno tenuto a bada il bilancio e hanno costruito una squadra competitiva. Pioli sta compiendo un autentico capolavoro. In Italia è sufficiente fare le cose semplici per essere considerati dei rivoluzionari, perché il nostro è un Paese vecchio. Per fortuna ci sono delle eccezioni, e il Milan è una di queste. Io sono per un football offensivo, coraggioso, creativo, bello. E per fare questo è necessario prendersi dei rischi. Il Milan lo fa»

Capello:"Il Milan? È quello con i migliori solisti: Leao e Theo inventano, sono uno spettacolo. Il grande merito di Pioli è stato far giocare al massimo questi solisti e renderli squadra. Ma le distanze con gli altri aumentano. Guardiola può spendere 110 milioni per tenere
in panchina Grealish che tra un anno, magari, capirà meglio cosa vuole da lui. Noi non possiamo".
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Come i campioni del mundial 82 prima che arrivasse la vittoria del 2006.
I giornalisti quando si parla di milan pensano a quel milan.

Quando dico che il lanciano non esiste mi riferisco anche a queste dinamiche.
Opera di mente fine.

Bisogna cambiare proprietà, vincere e rompere col passato.
Siamo dentro un incantesimo o una maledizione che dir si voglia.
Quest'anno si festeggia qualche ventennale di coppa??
sarebbe anche ora che una nuova generazione di milanisti si possa godere i trionfi come abbiamo fatto noi nel passato..non dico che non debbano esprimere le loro opinioni ma è come se a me quando ero giovane mi avessero propinato in conitnuazione interviste di rocco e rivera..
per carità massimo rispetto ed affetto..però non le posso sentire mie perchè smeplicemente non esistevo..
abbiamo tutti bisogno di una nuova pagina di vittorie e successi
 
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sarebbe anche ora che una nuova generazione di milanisti si possa godere i trionfi come abbiamo fatto noi nel passato..non dico che non debbano esprimere le loro opinioni ma è come se a me quando ero giovane mi avessero propinato in conitnuazione interviste di rocco e rivera..
per carità massimo rispetto ed affetto..però non le posso sentire mie perchè smeplicemente non esistevo..
abbiamo tutti bisogno di una nuova pagina di vittorie e successi
Ma infatti nessuno va da rivera.
Abbiamo sempre gli stessi giornalisti che vanno sempre da sacchi e capello, come se il milan fosse solo quello dell'arco temporale berlusconiano.
Magari tra qualche mese festeggiamo qualche ricorrenza di quei cicli ...

I primi che rinnegano il milan sono i giornalisti di quei tempi.
 
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