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Conte nella sua conferenza è stato categorico,lo stesso vale per il Garante degli scioperi.
Nel pomeriggio di ieri si erano formate code di gente in tutta Italia per fare il pieno per timore di non poter più circolare con l'auto da stasera per via di uno sciopero annunciato.
Alla fine le sigle sindacali dei gestori hanno ceduto dicendo che il loro era solo un grido di allarme per non essere condannati all'invisibilità con oltre 100 mila lavoratori sul territorio nazionale.
Resta comunque un rischio per la mancanza di liquidità dei distributori con meno auto in circolazione,come espresso in tarda sera dal segretario generali FEGICA-CISL Alessandro Zavalloni:
"Non incroceremo le braccia, ma resta il rischio di chiusura delle stazioni di servizio perché manca liquidità"
I ministri dei trasporti e dello sviluppo economico sono al lavoro per trovare delle intese tra concessionari e gestori.
Massimo Terzi,presidente di FIGISC-ANISA,chiarisce la situazione:
"C'è stato un calo molto forte dell'erogato nell'ordine dell'85% e per ora non è arrivato nessun aiuto.
Dai 10-11.000 litri venduti al giorno sulla rete autostradale siamo passati a 1.000 litri.
Dobbiamo pagare almeno sei persone che fanno i turni visto che un impianto autostradale è aperto 24 ore al giorno.
In questo momento non ce la facciamo, non vendiamo a sufficienza per pagare quei dipendenti.
Le società concessionarie autostradali che devono mettere sul piatto qualcosa per non farci andare in perdita.
Il self service può essere una buona soluzione sulla rete stradale ordinaria,non nelle autostrade dove c'è sempre un operatore fisico a presidio
C’è una categoria di persone, oltre 100.000 in tutta Italia, che, senza alcuna menzione, ha finora assicurato, senza alcun sostegno né di natura economica, né con attrezzatura sanitaria adeguata, il pubblico servizio essenziale di distribuzione di energia e carburanti per il trasporto di beni e persone"
Agi
Nel pomeriggio di ieri si erano formate code di gente in tutta Italia per fare il pieno per timore di non poter più circolare con l'auto da stasera per via di uno sciopero annunciato.
Alla fine le sigle sindacali dei gestori hanno ceduto dicendo che il loro era solo un grido di allarme per non essere condannati all'invisibilità con oltre 100 mila lavoratori sul territorio nazionale.
Resta comunque un rischio per la mancanza di liquidità dei distributori con meno auto in circolazione,come espresso in tarda sera dal segretario generali FEGICA-CISL Alessandro Zavalloni:
"Non incroceremo le braccia, ma resta il rischio di chiusura delle stazioni di servizio perché manca liquidità"
I ministri dei trasporti e dello sviluppo economico sono al lavoro per trovare delle intese tra concessionari e gestori.
Massimo Terzi,presidente di FIGISC-ANISA,chiarisce la situazione:
"C'è stato un calo molto forte dell'erogato nell'ordine dell'85% e per ora non è arrivato nessun aiuto.
Dai 10-11.000 litri venduti al giorno sulla rete autostradale siamo passati a 1.000 litri.
Dobbiamo pagare almeno sei persone che fanno i turni visto che un impianto autostradale è aperto 24 ore al giorno.
In questo momento non ce la facciamo, non vendiamo a sufficienza per pagare quei dipendenti.
Le società concessionarie autostradali che devono mettere sul piatto qualcosa per non farci andare in perdita.
Il self service può essere una buona soluzione sulla rete stradale ordinaria,non nelle autostrade dove c'è sempre un operatore fisico a presidio
C’è una categoria di persone, oltre 100.000 in tutta Italia, che, senza alcuna menzione, ha finora assicurato, senza alcun sostegno né di natura economica, né con attrezzatura sanitaria adeguata, il pubblico servizio essenziale di distribuzione di energia e carburanti per il trasporto di beni e persone"
Agi