Come da titolo!
Stanotte ho sognato un'invasione di demoni sulla terra, che avrebbe portato a una sorta di Apocalisse che sarebbe stata annunciata dal passaggio di due splendidi cavalli bianchi. Allora ero al mare con alcune amiche e amici, e una delle demoni con sembianze umane seduceva un mio amico che diveniva loro complice. Noi provavamo a prendergli il telefono per indagare e fermare tutto ma io lo facevo cadere per terra facendomi scoprire. Arrivava l'ora della distruzione. Ero sul letto di casa mia, inizavo a notare che fuori dalla finestra era tutto rosso sangue, c'erano grandi rumori: ecco che passavano da dentro casa mia dirigendosi fuori dalla finestra i due cavalli bianchi. Allora cominciavo a piangere ma poi mi sono svegliato.
Di sogni strani ne ho fatti diversi. Così, su due piedi, me ne sovvengono due.
Il più recente data alla primavera del 2022. Ero a casa insieme a mia madre quando, a un certo punto, scorgo fuori dal cancello di casa la nostra vicina, morta nell’autunno dell’anno precedente, con cui abbiamo sempre avuto ottimi rapporti. Chiamo mia madre e, insieme, ci dirigiamo verso di lei: l’atmosfera si fa sempre più sfumata e sospesa, il tempo sembra quasi fermarsi e ci siamo solo noi tre in tutto il quartiere. La nostra vicina indossa una tunica candida e intorno a lei c’è una luce altrettanto bianca, ma che non dà fastidio agli occhi. Una volta che siamo di fronte a lei, inizia a parlarci dicendoci di essere contenta di vederci e poi ci rivela due dettagli sulla nostra vita futura: uno si è già realizzato e l’altro, pare, è in procinto di realizzarsi…
Il secondo è di almeno tredici anni fa, dal momento che ero ancora alle superiori: perciò i contorni sono molto più vaghi. Ricordo di essere stato un soldato impegnato sul fronte orientale (?) durante la seconda guerra mondiale, parte integrante di una colonna di carri armati insieme a qualche mio amico. Dopo lotte, fatiche e combattimenti, mi metto insieme ai miei commilitoni, esausti, vicino a una staccionata. Qui, con l’aria stravolta, vedo i loro corpi svanire poco alla volta nel nulla; poi, quasi senza più fiato, guardo le mie mani e mi accorgo che si stanno smaterializzando.