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La Gazzetta dello Sport riporta oggi un retroscena del 2003, con protagonisti Cristiano Ronaldo e il Parma. All'epoca 18enne, sul portoghese c'era forte il club ducale. Mentre veniva perfezionata la cessione di Mutu al Chelsea per più di 20 milioni, una parte di tale ricavo stava per essere reinvestita sul mercato per volere di Stefano Tanzi, figlio di Calisto. E l'obiettivo era, appunto, CR7. Lo Sporting Lisbona voleva 13 milioni, il Parma ne offriva 10. L'affare era vicino a chiudersi dato il poco margine, ma il grande capo Calisto Tanzi bloccò tutto perché i soldi dovevano essere utilizzati per coprire i buchi che da lì a poco si sarebbero scoperti essere voragini: alla fine dell'anno ci fu il crac della Parmalat.
Nel frattempo l'allenatore Prandelli, ammirato CR7 nell'amichevole Sporting - Manchester, pressò per il suo acquisto. Il Parma, nonostante il no di Calisto Tanzi, presentò comunque un'offerta ai portoghesi: 11 milioni. Ma era troppo tardi: i red devils erano rimasti affascinati da Cristiano Ronaldo e Ferguson, dopo l'amichevole, fece partire una trattativa lampo con la quale portò il portoghese a Manchester.
Nel frattempo l'allenatore Prandelli, ammirato CR7 nell'amichevole Sporting - Manchester, pressò per il suo acquisto. Il Parma, nonostante il no di Calisto Tanzi, presentò comunque un'offerta ai portoghesi: 11 milioni. Ma era troppo tardi: i red devils erano rimasti affascinati da Cristiano Ronaldo e Ferguson, dopo l'amichevole, fece partire una trattativa lampo con la quale portò il portoghese a Manchester.