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Un autentico terremoto politico ha scosso il Portogallo ieri sera alle terze elezioni di fila senza una maggioranza assoluta per uno dei due storici blocchi parlamentari.
Elezioni anticipate provocate dal voto dell'opposizione, che per alcuni mesi ha tenuto in vita un governo di minoranza del centro-destra.
E' la prima volta nella storia che rischia di non arrivare neanche secondo il partito socialista, tanti nomi di primo piano hanno parlato di disastro storico chiedendo al candidato di fare un passo indietro.
E così è stato, ha chiesto un congresso e detto che non si ricandiderà.
Fino alla notte Chega è stato sempre avanti, poi con gli ultimi voti qualche migliaio avanti il PS ma non sufficiente a una differenza di seggi.
Clamoroso successo per un partito nato appena nel 2019
Mancano i voti all'estero con quattro parlamentari, al momento il centro-destra ha 89 seggi mentre Chega e socialisti hanno 58 seggi ciascuno.
Il centro-destra non può avere i numeri, anche alleandosi con il piccolo partito liberale.
Montenegro, di nuovo candidato primo ministro, ha ripetuto di non voler governare con l'estrema destra e quindi la via che proverà è nuovamente il sostegno esterno per avere un governo di minoranza.
Il problema è che la legge portoghese impedisce sia elezioni prima di sei mesi sia elezioni a meno di sei mesi di scadenza del mandato presidenziale, siccome quest'ultimo scadrà a marzo 2026 vuol dire che il governo dovrebbe reggere minimo fino ad aprile dell'anno prossimo e non sembrano esserci le basi.
Il leader di Chega, addirittura ricoverato durante la campagna elettorale, ha aperto a governare con il centro-destra ed ha esultando asserendo di aver affossato il bipartitismo portoghese.
La palla passa a Montenegro.
Elezioni anticipate provocate dal voto dell'opposizione, che per alcuni mesi ha tenuto in vita un governo di minoranza del centro-destra.
E' la prima volta nella storia che rischia di non arrivare neanche secondo il partito socialista, tanti nomi di primo piano hanno parlato di disastro storico chiedendo al candidato di fare un passo indietro.
E così è stato, ha chiesto un congresso e detto che non si ricandiderà.
Fino alla notte Chega è stato sempre avanti, poi con gli ultimi voti qualche migliaio avanti il PS ma non sufficiente a una differenza di seggi.
Clamoroso successo per un partito nato appena nel 2019
Mancano i voti all'estero con quattro parlamentari, al momento il centro-destra ha 89 seggi mentre Chega e socialisti hanno 58 seggi ciascuno.
Il centro-destra non può avere i numeri, anche alleandosi con il piccolo partito liberale.
Montenegro, di nuovo candidato primo ministro, ha ripetuto di non voler governare con l'estrema destra e quindi la via che proverà è nuovamente il sostegno esterno per avere un governo di minoranza.
Il problema è che la legge portoghese impedisce sia elezioni prima di sei mesi sia elezioni a meno di sei mesi di scadenza del mandato presidenziale, siccome quest'ultimo scadrà a marzo 2026 vuol dire che il governo dovrebbe reggere minimo fino ad aprile dell'anno prossimo e non sembrano esserci le basi.
Il leader di Chega, addirittura ricoverato durante la campagna elettorale, ha aperto a governare con il centro-destra ed ha esultando asserendo di aver affossato il bipartitismo portoghese.
La palla passa a Montenegro.