Pavlovic:"Zagabria ha cambiato tutto. Io al Milan..."

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Pavlovic a Mozzart Sport:"Il possibilie addio a gennaio? La gente scriveva quello che voleva. A proposito, ho un ottimo rapporto con i media e quando c'era bisogno di qualcosa rispondevo sempre, ma in quella situazione mi sono sinceramente irritato un po', perché nessuno mi ha chiesto: 'Sta succedendo qualcosa?'. Sono state scritte cose di ogni tipo, e sinceramente non ho avuto contatti con nessun altro club. Non ho giocato e di solito dopo sette, otto o dieci partite in cui non ho giocato c'è qualche dubbio, ma in realtà non è stato così nel mio caso, ero qui e mi allenavo e non avevo offerte specifiche in mente, né il club ha trattato con nessuno".
Sull'arrivo al Milan: "Il Milan è stato il primo club a cercarmi. C'erano anche club inglesi, anche se non non li nomino ora. Prima dell'inizio dell'Europeo, ho sentito Zlatan Ibrahimović per la prima volta. Per caso, l'avevo visto qualche giorno prima e non avevo idea di essere nel mirino del Milan. Quando mi ha chiamato e quando ho visto quanto mi volevano, non ho pensato a nessun altro club".
Sull'interesse dell'Atletico Madrid: "Non ho parlato con Simeone, né con nessun altro del club. Sapevo dell'interesse tramite l'agente e altre persone, ma prima ancora avevo detto a Zlatan che volevo andare al Milan".


Ibrahimovic e il sì al Milan: "Perchè ho detto sì al Milan? Per Zlatan, per la grandezza del club, per la Serie A, per tutto. Ho avuto diverse conversazioni con Ibra in cui mi ha detto che gli piace il mio carattere, che gli piace quello che sono e che voleva vedermi qui a qualsiasi costo. Ci si aspettava che la trattativa finisse prima, ma poi abbiamo avuto piccoli problemi a Salisburgo, non è andata come doveva andare, ma alla fine, grazie a Dio, è finito tutto bene e sono arrivato qui".

Sui primi mesi al Milan: "Individualmente ho iniziato bene, poi è arrivata quella brutta partita contro il Liverpool... A Paulo Fonseca piaceva cambiare. Uno giocherà la Champions League, uno in Serie A, uno in Coppa e così via. Ora che ci ripenso, non è poi così male. Ci sono state ottime partite, ma è molto difficile per un singolo essere perfetto se la squadra non è a un buon livello come non siamo noi ora".

Sulla stagione del Milan: "E' una stagione estremamente negativa per un club come il Milan. Abbiamo vinto la Supercoppa quando è arrivato il nuovo allenatore. Quindi abbiamo battuto la Roma in Coppa Italia, due partite in casa, abbiamo pareggiato con l'Inter e poi abbiamo avuto quella partita a Zagabria contro la Dinamo, quella sconfitta per 1-2 ha cambiato tutto. Se avessimo vinto, ci saremmo assicurati un posto tra le prime otto di Champions, non avremmo avuto quelle due partite contro il Feyenoord, saremmo stati più freschi per il campionato dove avevamo Torino, Bologna, Lazio".

Sull'affetto dei tifosi: "Lo sento. Mi capita spesso che le persone me lo dicano apertamente, per ringraziarmi del mio atteggiamento. Ne sono estremamente felice".


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kipstar

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scusa eh..... ma la sconfitta di zagabria non può essere così impattante. o comunque non deve esserlo......altrimenti quando mai vincerete ? le sconfitte servono per ripartire più forte...non il contrario....
 
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siccome perdi con la Dinamo Zagabria, poi perdi anche col Feyenoord. Per un motivo che sanno solo i nostri eroi nello spogliatoio.
Senza contare delle magri figure in un'altra competizione come il campionato.
 

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Pavlovic a Mozzart Sport:"Il possibilie addio a gennaio? La gente scriveva quello che voleva. A proposito, ho un ottimo rapporto con i media e quando c'era bisogno di qualcosa rispondevo sempre, ma in quella situazione mi sono sinceramente irritato un po', perché nessuno mi ha chiesto: 'Sta succedendo qualcosa?'. Sono state scritte cose di ogni tipo, e sinceramente non ho avuto contatti con nessun altro club. Non ho giocato e di solito dopo sette, otto o dieci partite in cui non ho giocato c'è qualche dubbio, ma in realtà non è stato così nel mio caso, ero qui e mi allenavo e non avevo offerte specifiche in mente, né il club ha trattato con nessuno".
Sull'arrivo al Milan: "Il Milan è stato il primo club a cercarmi. C'erano anche club inglesi, anche se non non li nomino ora. Prima dell'inizio dell'Europeo, ho sentito Zlatan Ibrahimović per la prima volta. Per caso, l'avevo visto qualche giorno prima e non avevo idea di essere nel mirino del Milan. Quando mi ha chiamato e quando ho visto quanto mi volevano, non ho pensato a nessun altro club".
Sull'interesse dell'Atletico Madrid: "Non ho parlato con Simeone, né con nessun altro del club. Sapevo dell'interesse tramite l'agente e altre persone, ma prima ancora avevo detto a Zlatan che volevo andare al Milan".


Ibrahimovic e il sì al Milan: "Perchè ho detto sì al Milan? Per Zlatan, per la grandezza del club, per la Serie A, per tutto. Ho avuto diverse conversazioni con Ibra in cui mi ha detto che gli piace il mio carattere, che gli piace quello che sono e che voleva vedermi qui a qualsiasi costo. Ci si aspettava che la trattativa finisse prima, ma poi abbiamo avuto piccoli problemi a Salisburgo, non è andata come doveva andare, ma alla fine, grazie a Dio, è finito tutto bene e sono arrivato qui".

Sui primi mesi al Milan: "Individualmente ho iniziato bene, poi è arrivata quella brutta partita contro il Liverpool... A Paulo Fonseca piaceva cambiare. Uno giocherà la Champions League, uno in Serie A, uno in Coppa e così via. Ora che ci ripenso, non è poi così male. Ci sono state ottime partite, ma è molto difficile per un singolo essere perfetto se la squadra non è a un buon livello come non siamo noi ora".

Sulla stagione del Milan: "E' una stagione estremamente negativa per un club come il Milan. Abbiamo vinto la Supercoppa quando è arrivato il nuovo allenatore. Quindi abbiamo battuto la Roma in Coppa Italia, due partite in casa, abbiamo pareggiato con l'Inter e poi abbiamo avuto quella partita a Zagabria contro la Dinamo, quella sconfitta per 1-2 ha cambiato tutto. Se avessimo vinto, ci saremmo assicurati un posto tra le prime otto di Champions, non avremmo avuto quelle due partite contro il Feyenoord, saremmo stati più freschi per il campionato dove avevamo Torino, Bologna, Lazio".

Sull'affetto dei tifosi: "Lo sento. Mi capita spesso che le persone me lo dicano apertamente, per ringraziarmi del mio atteggiamento. Ne sono estremamente felice".


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ariup
 
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