Gli avvoltoi aspettano la carcassa per banchettare e sui social di avvoltoi ce ne sono tanti.
Bravi amministratori e moderatori nel decidere di non alimentare la macchina perversa almeno qui.
Detto ciò, qualcosa di grave è successo sicuramente, alla favola dello spogliatoio del mulino bianco non può credere nessuno.
E continuo a ripetere che la cartina di tornasole è theo hernandez.
Chi volesse provi a fare un esercizio, bastano le sintesi delle partite sul tubo.
Torniamo anzitutto al gol di pobega con la Roma, guardate la sovrapposizione di theo a leao e soprattutto la successiva esultanza. È l'ultima istantanea, spero solo sinora, del Milan che abbiamo ammirato in questi ultimi 3 anni.
Dopo quella partita maledetta il Milan ha giocato:
- Lecce Milan, theo autogol e sostituito al 45' sotto di 2 gol. In condizioni normali sarebbe stato l'ultimo ad esser tolto dovendo rimontare, dopo leao
- Supercoppa, stuprato fisicamente da darmian
- esclusione misteriosa con la Lazio, dopo che a due ore delle convocazioni l'allenatore aveva detto che stava bene
- (soprattutto) Milan sassuolo. Theo ha un atteggiamento assurdo, da uno che fosse capitato lì per caso in tutti i gol, escluso quello preso da corner. Sembra rifiutarsi di partecipare a ciò che sta avvenendo.
Ma, in modo ancor più vistoso, guardate la sua non partecipazione all'esultanza dei compagni nei due gol di giroud. Nel primo, quello poi annullato minuti dopo per fuorigioco millimetrico, theo ha fatto assist: ebbene, mentre tutti i compagni festeggiano, lui si mette le mani sulle cosce e torna a centrocampo.
Scena molto simile sul gol dell'1 a 2.
Difficile dire esattamente cosa possa esser successo ma è a mio parere è evidente che qualcosa di grosso si sia verificato dopo la Roma e che theo ci sia in mezzo.
Poi, con ogni probabilità, da un problema circoscritto la cosa è deflagrata e theo ci ha messo in mezzo di tutto, incluso offerte, vere o presunte, della società per il rinnovo di leao.
Queste cose capitano ovunque, la differenza la fa avere o meno campioni e leader in squadra. Evidentemente i nostri migliori giocatori non appartengono, almeno al momento, a questa categoria, ma possono esser al massimo campioni di tecnica e/o atletici ma non per ruolo nella squadra.
Non a caso hanno dovuto richiamare in fretta e furia Zlatan, che per stessa ammissione di Pioli non è assolutamente in grado di giocare.