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Pato a Fanpage ricorda Silvio Berlusconi:
"Ricordo che ogni volta che si avvicinavano le elezioni ingaggiava due stelle. Ha investito molto nel Milan e allo stesso tempo ha messo un uomo che era un genio, e lo è ancora oggi, Galliani. Era il suo braccio destro.
Quando lasciai Barbara dovevo temerlo? No, nemmeno a parlarne. È sempre stato molto simpatico. Ricordo ancora che… una volta ha riunito tutti sul campo e ci ha detto: 'se vincete il campionato, organizzo una festa per tutti. E per te no, Pato.
Stavamo andando in autobus verso lo stadio. All'improvviso ricevo una telefonata e rispondo: ‘Chi è?', ‘Ciao, Berlusconi vuole parlare con te'. Io dico: ‘Eh? All'ora della partita?'". A quel punto risuona inconfondibile voce dal capo: "Senti, ti chiedo di giocare in posizione più centrale".Come faccio, il mio allenatore è lì davanti a (Leonardo).Allora gli dico: ‘Silvio, ma come faccio? Devo fare quello che mi dice l'allenatore'. Berlusconi mi dice: ‘Tranquillo, vai al centro, te lo dico io'. Io rispondo: ‘Va bene'. Allora dico a Leonardo: ‘Ehi Leo, lui (Berlusconi) mi ha chiamato e mi ha detto di giocare al centro'". Leonardo non polemizzò "Vai tranquillo, gioca al centro".
"Ricordo che ogni volta che si avvicinavano le elezioni ingaggiava due stelle. Ha investito molto nel Milan e allo stesso tempo ha messo un uomo che era un genio, e lo è ancora oggi, Galliani. Era il suo braccio destro.
Quando lasciai Barbara dovevo temerlo? No, nemmeno a parlarne. È sempre stato molto simpatico. Ricordo ancora che… una volta ha riunito tutti sul campo e ci ha detto: 'se vincete il campionato, organizzo una festa per tutti. E per te no, Pato.
Stavamo andando in autobus verso lo stadio. All'improvviso ricevo una telefonata e rispondo: ‘Chi è?', ‘Ciao, Berlusconi vuole parlare con te'. Io dico: ‘Eh? All'ora della partita?'". A quel punto risuona inconfondibile voce dal capo: "Senti, ti chiedo di giocare in posizione più centrale".Come faccio, il mio allenatore è lì davanti a (Leonardo).Allora gli dico: ‘Silvio, ma come faccio? Devo fare quello che mi dice l'allenatore'. Berlusconi mi dice: ‘Tranquillo, vai al centro, te lo dico io'. Io rispondo: ‘Va bene'. Allora dico a Leonardo: ‘Ehi Leo, lui (Berlusconi) mi ha chiamato e mi ha detto di giocare al centro'". Leonardo non polemizzò "Vai tranquillo, gioca al centro".

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