Partiamo dal presupposto che a difendere in area siamo scarsi da almeno un lustro ma questo non giustifica che lo debbano essere anche i nuovi arrivati, tipo Pavlovic.
Il Cagliari ha giocato con la bava alla bocca.
Una partita di rara ferocia agonistica e fame di risultato.
Eppure il loro piano gara non era nulla di trascendentale : palla in verticale, lotta selvaggia sulle seconde palle , bombardare di cross l'area.
Le partite post Champions e prima della sosta sono mentalmente e fisicamente le più difficili da giocare e quindi mi fidavo zero ma aspettavo i nostri al varco.
In questo tipo di partite o pareggi il livello di agonismo e di corsa o sei talmente superiore e dominante da disinnescare il ritmo col palleggio e poi vincere i duelli individuali.
Non ci è riuscito ne l'una ne l'altra.
Sballottolati nel corso della partita come una barchetta in un fiume.
Ma il vero dramma non è aver fatto 3-3, aver preso 3 gol e aver lasciato due punti sull'isola, no , il vero dramma è che siamo riusciti a perdere 3 partite perché, come dico sempre, le partite sono come le bamboline russe.
Abbiamo perso sullo zero a zero la partita della tattica ,dello studio , dell'attenzione e l'approccio, abbiamo perso sull'1-2 la partita della gestione e della ripartenza, abbiamo perso sul 2-3 la partita della difesa solida in area del fortino.
Abbiamo perso tutto e sempre in ogni situazione di gioco e di risultato, in ogni modulo, con tutti i giocatori e in ogni livello di baricentro alto/basso.
Torniamo da Cagliari con la percezione forte che non bastino il 4231 , il 433 e nemmeno il 532 , per quel che possano valere i numeri.
Questa squadra è molle e con la testa fra le nuvole ed è molle anche oltre i gol e la prestazione di leao.
Si reagisce solo dopo aver incassato il cazzotto come fanno i perdenti.
L'ambiente è molle , c'è poco da fare.
I disastri sono tecnico/tattici ma la soglia dell'attenzione e l'agonismo di una squadra solitamente dipendono dalla forza del gruppo e dal carisma dell'allenatore.
Il Milan oggi è come un bacio da scartare: il dolce c'è sempre ma per la frase ti devi affidare al destino.
E ieri il cioccolato è stato amarissimo tra le righe e le pieghe della partita.
Il Cagliari viaggiava a una media di nemmeno un gol a partita ma nella ricorrenza del compleanno di rombo di tuono avrebbe potuto realizzarne tranquillamente 6 o 7.
Finisce a Cagliari praticamente il nostro campionato.
Scarteremo settimanalmente cioccolatini e ci godremo solo il piacere effimero del momento ma mai la gioia di poter essere protagonisti.
Alla terza sosta ci siamo fermati definitivamente.