Ocean Vikings sbarca a Lampedusa

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Onestamente non ho capito la tua risposta. Se uno Stato serio non vuol far entrare veramente i gommoni questi non entrano. Ci fosse una volontà reale e condivisa di tutte le autorità italiane, tutte le robe sulle leggi europee e affini non sarebbero manco prese in considerazione.Il senso del mio intervento era questo. Di Salvini e affini frega nulla. E' proprio un discorso scevro da considerazioni politiche e su cosa bisogna fare.

Se le navi sbarcano è perché a più livelli dentro lo Stato c'è gente che lavora perché questo possa accadere. L'Europa non ci imporrebbe niente nei fatti, il problema è che non siamo uno Stato serio e tanta gente nelle nostre istituzioni rema contro.

Metti caso che da domani si decida per un blocco navale e non può più entrare nessuno, decisione condivisa da tutte le autorità dello Stato Italiano a favore di questa decisione, esercito, marina, politici, magistratura ecc... Cosa succede in Europa? Nulla. Ci bombardano? Non frega nulla a nessuno. Anzi, sotto sotto sarebbero contenti che a prendersi tutta la melma mediatica per una scelta impopolare ma che risolve anche un loro problema sarebbe l'Italia.

I politici europei si limiterebbero a sparlare tramite media, fine. Partirebbero i soliti caroselli peace and love, personaggi famosi che fanno le solite sparate ecc...

Nei fatti tutto l'ambaradam europeo per questa situazione (per altre cose no) non serve a una sega se ci fosse uno Stato serio e coeso.

Ciò che frega è la gente che rema contro

L'Italia fa parte della UE e di svariati Trattati internazionali. Le norme europee e quelle internazionali sono a tutti gli effetti norme dell'ordinamento italiano e, per di più, sovraordinate alle leggi ordinarie nazionali per espressa previsione costituzionale. In soldoni questo significa che se la legge nazionale X è in contrasto con la norma europea o internazionale Y, la norma nazionale X è carta straccia e non può essere applicata dalle autorità nazionali che, se l'applicassero, violerebbero la legge.
Ora, ipotizzando che tutte le autorità italiane decidessero di agire nell'illegalità, cosa accadrebbe? Al di là delle sanzioni economiche che sicuramente ci verrebbero inflitte, le conseguenze più gravi sarebbero: un ulteriore isolamento italiano e un'ulteriore perdita di peso politico a livello europeo e internazionale. Senza contare l'immagine di totale inaffidabilità che darebbe uno Stato che non rispetta le sue stesse regole.
Come ho scritto in altre occasioni, l'Italia deve prima risolvere i REALI PROBLEMI che affliggono il nostro Paese. Fatto questo, potremo pensare di ottenere il peso politico che ci competerebbe per tradizione, forza economica ecc. E solo allora potremo pensare di "fare la voce grossa" per risolvere problemi marginali come quello degli sbarchi e altri.
 

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Beh, qualcuno aveva dubbi sul fatto che col PD ripartisse la mangiatoia? Siamo solo all’inizio
 

Clarenzio

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Come ho scritto in altre occasioni, l'Italia deve prima risolvere i REALI PROBLEMI che affliggono il nostro Paese. Fatto questo, potremo pensare di ottenere il peso politico che ci competerebbe per tradizione, forza economica ecc. E solo allora potremo pensare di "fare la voce grossa" per risolvere problemi marginali come quello degli sbarchi e altri.

Quello degli sbarchi è un problema reale se non si vive sulla luna. Se non si fossero raggiunti accordi trasversali al di fuori della retorica europea (in Italia prima con Berlusconi poi, dopo i disastri in Libia, con Minniti, infine quelli fondamentali con il dittatore Erdogan) godremmo ancora annualmente, come nel 2015, di un 1 milione di "forza lavoro" maschile, sbarcata e poi trattenuta in base alle convenzioni di Dublino II-III firmate rispettivamente da Berlusconi e Letta, per oltre il 90% in Italia e Grecia, Paesi in crisi che già vantano un tasso di disoccupazione giovanile rispettivamente del 30% e 40% (tra l'altro fittizia, perchè considera i precari).
Se questi non sono problemi reali non so cosa lo siano.
 
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Quello degli sbarchi è un problema reale se non si vive sulla luna. Se non si fossero raggiunti accordi trasversali al di fuori della retorica europea (in Italia prima con Berlusconi poi, dopo i disastri in Libia, con Minniti, infine quelli fondamentali con il dittatore Erdogan) godremmo ancora annualmente, come nel 2015, di un 1 milione di "forza lavoro" maschile, sbarcata e poi trattenuta in base alle convenzioni di Dublino II-III firmate rispettivamente da Berlusconi e Letta, per oltre il 90% in Italia e Grecia, Paesi in crisi che già vantano un tasso di disoccupazione giovanile rispettivamente del 30% e 40% (tra l'altro fittizia, perchè considera i precari).
Se questi non sono problemi reali non so cosa lo siano.
E' marginale rispetto alle infiltrazioni della criminalità oraganizzata nella vita pubblica, rispetto al fatto che se oso chiedere una fattura un altro po' mi becco una denuncia per estorsione, rispetto al fatto che siamo un Paese con zero innovazione e infrastrutture da secolo scorso, rispetto al fatto che abbiamo una classe imprenditoriale ferma a modelli degli anni '60 del Novecento, rispetto al fatto che un ente pubblico per fare una strada o anche solo per acquistare una siringa spenda cifre tre o quattro volte superiori al normale, rispetto al fatto che abbiamo decine di miliardi di fondi europei bloccati da liti da pollaio fra i diversi livelli di amministrazione... Potrei andare avanti all'infinito, ma mi fermo, se no mi dicono che non sono abbastanza patriottico.
 

bmb

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Ora che non c'è più il Demonio l'Europ ehm il Governo può fare ciò che vuole.
 

Clarenzio

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E' marginale rispetto alle infiltrazioni della criminalità oraganizzata nella vita pubblica, rispetto al fatto che se oso chiedere una fattura un altro po' mi becco una denuncia per estorsione, rispetto al fatto che siamo un Paese con zero innovazione e infrastrutture da secolo scorso, rispetto al fatto che abbiamo una classe imprenditoriale ferma a modelli degli anni '60 del Novecento, rispetto al fatto che un ente pubblico per fare una strada o anche solo per acquistare una siringa spenda cifre tre o quattro volte superiori al normale, rispetto al fatto che abbiamo decine di miliardi di fondi europei bloccati da liti da pollaio fra i diversi livelli di amministrazione... Potrei andare avanti all'infinito, ma mi fermo, se no mi dicono che non sono abbastanza patriottico.

Citi correttamente problemi atavici della nostra società, ma resto dell'idea che sottostimi una realtà problematica, nuova e contingente che avrà ripercussioni non indifferenti sul nostro prossimo futuro se non sarà affrontata ora.
La verità è sotto gli occhi di tutti, basti pensare al cambiamento sociale, supportato anche da una crisi economica senza precedenti, avvenuto soprattutto nei grossi centri urbani negli ultimi anni. Quello che sta avvenendo è una migrazione lavorativa che si basa su ben altri presupposti e prospettive rispetto alla prima avvenuta circa 20 anni fa, sottovalutarla pensando solo al presente sarebbe un gravissimo errore.
 
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