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Ieri in un'editoriale il New York Times ha riportato le informazioni ricevute da una fonte interna che sta lavorando al gasdotto Nord Stream, che è stato sabotato a settembre.
La stima dei danni è almeno 500 milioni di dollari e la Russia ha la volontà di ripararlo, per cui si sta studiando quanto possa resistere all'acqua salata in queste condizioni e come agire tecnicamente.
Lo stesso media riferimento dei liberal democratici si interroga dunque sul motivo per cui la Russia, secondo accuse occidentali colpevole del sabotaggio, starebbe ora con squadre di tecnici e consulenti per vedere di farlo tornare attivo.
Evidentemente non ha senso, se prendiamo per buone le accuse, eppure è calato abbastanza il silenzio sulle indagini.
La stima dei danni è almeno 500 milioni di dollari e la Russia ha la volontà di ripararlo, per cui si sta studiando quanto possa resistere all'acqua salata in queste condizioni e come agire tecnicamente.
Lo stesso media riferimento dei liberal democratici si interroga dunque sul motivo per cui la Russia, secondo accuse occidentali colpevole del sabotaggio, starebbe ora con squadre di tecnici e consulenti per vedere di farlo tornare attivo.
Evidentemente non ha senso, se prendiamo per buone le accuse, eppure è calato abbastanza il silenzio sulle indagini.