Nocerino:"Milan da Champions. Pensa come Ibra".

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Antonio Nocerino alla GDS in edicola oggi, 6 ottobre, sul Milan:"Punti di contatto tra questo ed il mio Milan? Sono due squadre totalmente diverse, per potenziale e obiettivi, ma in comune hanno il concetto di gruppo: Pioli ha fatto un lavoro eccezionale, ne ha costruito uno giovane ma già molto molto compatto. E in campo questo è un aspetto che fa la differenza. I risultati arrivano anche senza Ibra? Ma Zlatan è un trascinatore a prescindere. Ha cambiato la mentalità dei compagni già in allenamento: è da lì che comincia a “lavorare” su chi gioca con lui. Gli anni passano ma Ibra non cambia, tira il gruppo esattamente come faceva ai tempi di Allegri. Però penso che stavolta Kjaer gli abbia dato una mano: ha portato esperienza e tranquillità in difesa. Tonali era ciò che serviva? Con me sfonda una porta aperta, Tonali è un calciatore che mi piace da impazzire. È già molto maturo nonostante abbia solo vent’anni, e soprattutto è un centrocampista completo, in grado di fare tutto in mezzo al campo. Con lui Pioli può giocare con qualunque assetto: che stia in una mediana a tre o a due, Tonali alza il livello sempre e comunque. E va detto che il Milan in quel reparto era già messo piuttosto bene con Kessie e Bennacer... In generale, comunque, credo che i dirigenti abbiano operato bene sul mercato. Dove può arrivare questo Milan? Tra le prime quattro. E' da Champions League. La continuità, sia a livello sportivo sia manageriale, darà i suoi frutti. Cosa ha il Milan in più delle altre squadre? Un’identità di gioco ben precisa: tutti sanno sempre cosa fare. Il Milan oggi è una squadra tremendamente difficile da affrontare: sono nelle condizioni di poter battere chiunque. Inter compresa, ovviamente".
 

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Antonio Nocerino alla GDS in edicola oggi, 6 ottobre, sul Milan:"Punti di contatto tra questo ed il mio Milan? Sono due squadre totalmente diverse, per potenziale e obiettivi, ma in comune hanno il concetto di gruppo: Pioli ha fatto un lavoro eccezionale, ne ha costruito uno giovane ma già molto molto compatto. E in campo questo è un aspetto che fa la differenza. I risultati arrivano anche senza Ibra? Ma Zlatan è un trascinatore a prescindere. Ha cambiato la mentalità dei compagni già in allenamento: è da lì che comincia a “lavorare” su chi gioca con lui. Gli anni passano ma Ibra non cambia, tira il gruppo esattamente come faceva ai tempi di Allegri. Però penso che stavolta Kjaer gli abbia dato una mano: ha portato esperienza e tranquillità in difesa. Tonali era ciò che serviva? Con me sfonda una porta aperta, Tonali è un calciatore che mi piace da impazzire. È già molto maturo nonostante abbia solo vent’anni, e soprattutto è un centrocampista completo, in grado di fare tutto in mezzo al campo. Con lui Pioli può giocare con qualunque assetto: che stia in una mediana a tre o a due, Tonali alza il livello sempre e comunque. E va detto che il Milan in quel reparto era già messo piuttosto bene con Kessie e Bennacer... In generale, comunque, credo che i dirigenti abbiano operato bene sul mercato. Dove può arrivare questo Milan? Tra le prime quattro. E' da Champions League. La continuità, sia a livello sportivo sia manageriale, darà i suoi frutti. Cosa ha il Milan in più delle altre squadre? Un’identità di gioco ben precisa: tutti sanno sempre cosa fare. Il Milan oggi è una squadra tremendamente difficile da affrontare: sono nelle condizioni di poter battere chiunque. Inter compresa, ovviamente".

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