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Tuttosport: sul volo per Milano, questa sera, il Newcastle United porta tre punti freschi, giusto quelli, ottenuti in un tardo pomeriggio, quello di sabato, che per la squadra di Eddie Howe ha detto poco altro di positivo. Una squadra psicologicamente danneggiata dalle tre sconfitte consecutive, specialmente quella del 27 agosto contro il Liverpool con rimonta subita nel finale, una squadra messa in difficoltà da un Brentford ben schierato, 3-5-2, attento a coprire e rapido a ripartire. Nulla che non possa fare il Milan, nonostante il modulo diverso. Ma, come ovvio, la partita di domani poggia su basi completamente diverse, complicate anche dal dilemma sull’utilizzo di Sandro Tonali, sabato per la prima volta fuori dai titolari per scelta tecnica (e recupero dal problema muscolare), così come Miguel Almiron e Aleksander Isak, mentre Joelinton è tornato infortunato al ginocchio dall’impegno con il Brasile e sarà dunque indisponibile per almeno due settimane.
Non è stata pretattica, quella di Howe, che non poteva permettersi distrazioni: semplicemente, ha messo in campo i giocatori che, non convocati o tornati subito da impegni con le nazionali, avevano potuto lavorare con lui per rimettere assieme i cocci. Tra di loro il mediano Elliott Anderson, che aveva lasciato il ritiro della Scozia dopo due soli allenamenti, sostenendo di avere un infortunio che in realtà copre la volontà di accettare una futura convocazione da Gareth Southgate per l’Inghilterra. Dovrebbe essere proprio Anderson a sostituire Joelinton come mediano sinistro, con Bruno Guimaraes centrale e, appunto, Tonali a destra a sostenere Almiron. Sicuramente, l’ultimo allenamento si svolgerà lontano da occhi indiscreti: il Newcastle infatti lavorerà oggi al proprio centro tecnico e partirà solo dopo pranzo, per precisa volontà dello staff che, in questa stagione di maggiori impegn,i vuole ridurre al massimo il tempo trascorso in trasferta.
Tutto fa brodo, in un periodo di incertezze come quello attuale, solo attenuato dal successo sul Brentford: poco brillante ma utilissimo, secondo Howe e il difensore Dan Burn (tornato terzino sinistro, con il rientro di Botman a centrale di sinistra) a far capire che si può fare risultato anche in serate macchinose e poco fluide. A pensarci bene, del resto, il Newcastle finora è stato brillante solo all’inizio e nella seconda metà della ripresa della prima di campionato contro l’Aston Villa (5-1) e (in 11 contro 10) contro il Liverpool, restando al di sotto delle attese nel resto del tempo, anche quando Anthony Gordon è parso inarrestabile sulla fascia sinistra, la sua preferita, quella che tornerà quasi certamente ad occupare domani sera, dopo lo spostamento dal lato opposto di sabato per far posto a Harvey Barnes. Sul piano logistico, previsti 4.200 tifosi con biglietto e un numero non precisato senza, presumibilmente con quello spirito trasfertistico da addio al celibato che può presto trascendere o essere equivocato, nel contesto sbagliato.

Non è stata pretattica, quella di Howe, che non poteva permettersi distrazioni: semplicemente, ha messo in campo i giocatori che, non convocati o tornati subito da impegni con le nazionali, avevano potuto lavorare con lui per rimettere assieme i cocci. Tra di loro il mediano Elliott Anderson, che aveva lasciato il ritiro della Scozia dopo due soli allenamenti, sostenendo di avere un infortunio che in realtà copre la volontà di accettare una futura convocazione da Gareth Southgate per l’Inghilterra. Dovrebbe essere proprio Anderson a sostituire Joelinton come mediano sinistro, con Bruno Guimaraes centrale e, appunto, Tonali a destra a sostenere Almiron. Sicuramente, l’ultimo allenamento si svolgerà lontano da occhi indiscreti: il Newcastle infatti lavorerà oggi al proprio centro tecnico e partirà solo dopo pranzo, per precisa volontà dello staff che, in questa stagione di maggiori impegn,i vuole ridurre al massimo il tempo trascorso in trasferta.
Tutto fa brodo, in un periodo di incertezze come quello attuale, solo attenuato dal successo sul Brentford: poco brillante ma utilissimo, secondo Howe e il difensore Dan Burn (tornato terzino sinistro, con il rientro di Botman a centrale di sinistra) a far capire che si può fare risultato anche in serate macchinose e poco fluide. A pensarci bene, del resto, il Newcastle finora è stato brillante solo all’inizio e nella seconda metà della ripresa della prima di campionato contro l’Aston Villa (5-1) e (in 11 contro 10) contro il Liverpool, restando al di sotto delle attese nel resto del tempo, anche quando Anthony Gordon è parso inarrestabile sulla fascia sinistra, la sua preferita, quella che tornerà quasi certamente ad occupare domani sera, dopo lo spostamento dal lato opposto di sabato per far posto a Harvey Barnes. Sul piano logistico, previsti 4.200 tifosi con biglietto e un numero non precisato senza, presumibilmente con quello spirito trasfertistico da addio al celibato che può presto trascendere o essere equivocato, nel contesto sbagliato.
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