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Apro questo topic per fare una pseudo-recensione su questa pseudo-città o comunque per sfogo, che serva da ammonimento per le persone che hanno pensato (ma non credo proprio) di trasferirsi o comunque passare un periodo di tempo in questo pattume.
Per parlarvi della città, vorrei prima partire dall'appena trascorsa mattinata all'insegna del divertimento e del piacere. Vorrei inoltre avvisare che non è stato "un caso isolato del giorno" ma è capitato più e più volte. Io sono un universitario, precisamente studio Ingegneria Informatica alla Federico II e pur di frequentare questa facoltà sono disposto a fare 4 ore di viaggio tra andata e ritorno per seguire i corsi. Stamattina sveglia alle 5:50, faccio le mie dovute azioni mattutine e scendo alle 6:50, perchè tanto ci sono due pullman tra le 7 e le 7:05, di cui il primo fa solitamente un pò di anticipo perchè l'importante non è passare in orario ma farsi il giro il più presto possibile per non incontrare nè gente da far salire sul pullman nè traffico per strada. Arrivo alle 6:58 alla fermata e mi assicuro che non sia già passato il primo, ok non è ancora passato, "perfetto, sono in orario" (penso da illuso). Passano ben 10 minuti e dei pullman nemmeno l'ombra. Alle 7:15 finalmente passa (era un pullman totalmente diverso da quelli che sarebbero dovuti passare 10 minuti prima). Pullman già pieno alla terza fermata del giro totale e per pieno intendo che gli ebrei deportati stavano comodi. Vabbè, dico io, almeno riuscirò ad arrivare in orario all'università. Arrivo alla stazione della metropolitana in Piazza Garibaldi e lì capisco che non è proprio giornata: stazione stracolma di gente. Passa il treno dopo 15 minuti di attesa (e sentivo gente lamentarsi che non ne passavano da circa venti-venticinque minuti) e con tutta la buona volontà e con tanta violenza, non riesco ad entrare. Sono le 8:05, se aspetto un altro treno non arriverò mai, dato che poi da Piazza Garibaldi alla mia fermata ci mette 30 minuti belli corposi (in quanto i treni, non voglio sapere per quale motivo, sono lenti come mia nonna in carriola). Vedendo che c'era comunque la stessa folla precedente, decido disperato di andare a prendere la Cumana, un'altra ferrovia, per farlo però devo prendere un altro pullman e già le mie speranze svaniscono dopo 15 minuti di attesa in cui passano QUATTRO PULLMAN UGUALI.
Poichè avevo lezione dalle 8:30 alle 10:30 (ingegneria del software, non partite a carte), essendo ormai le 8:20 perdo ogni minima speranza, calcolando tempi di attesa e tempi di viaggio. Aspetto altri 20 minuti per il pullman che poi mi porterà a casa.
Ora, già da questa breve ma interminabile esperienza, possiamo dividere i napoletani in due macro-gruppi:
- I napoletani Veri, quelli che incarnano in ogni loro aspetto fisico e comportamentale le peculiarità più interessanti della città, quindi inseriamo: personaggi dall'intelligenza discutibile che al ritardo del pullman sperano che non passi per niente per così tornarsene a casa; poi abbiamo gente che non paga il biglietto, che non l'ha mai pagato e che se (quella volta rara) c'è il controllore, con tutta tranquillità prendono la multa che poi non verrà mai e poi mai pagata; ancora troviamo quelli che parcheggiano in doppia e tripla fila nella credenza diffusa che mettere le 4 frecce sia sinonimo di protezione divina, in pratica se tu metti le 4 frecce sei protetto dal Signore e in caso di multa, come sopra, non verrà mai pagata; quelli che i segnali stradali sono fatti per abbellire le strade, ovvero quelli che allo stop non solo non si fermano, non solo non rallentano, ma non guardano nemmeno che stai arrivando in contemporanea o che al semaforo giallo accelerano e che ti mandano a ****** se rischi l'incidente con loro; ancora abbiamo i ladri e quelli li riconosci subito dalla faccia, dalla faccia già puoi capire che quello ha un coltello (o peggio) in tasca, ormai non si fanno più problemi tra il dì e la notte, a qualunque orario pure sotto casa tua devi guardarti sempre intorno e non stare troppo e per troppo tempo isolato; i bambini in sovrappeso che a 12 anni già tentano di guardarti con aria di superiorità e di sfida, prendendo spunto dai loro padri luridi; i tamarri, fatti con lo stampino, tutti uguali, tutti con le stesse pettinature e gli stessi vestiti e che parlano allo stesso modo; quelli che pur di comprarsi l'iPhone 5 fanno debiti su debiti quando poi non arrivano a fine mese; quelli che si lamentano dei pregiudizi che gli altri italiani e gli altri Paesi hanno sui napoletani e poi giorno dopo giorno confermano quei pregiudizi.... E tanti altri ancora
- I napoletani incazzati, quelli come me che non ne possono più di vivere in questo pattume che vorrebbero scappare il prima possibile ed alcuni, tra cui sempre me, a cui da fastidio che sulla propria carta d'identità ci sia scritto "Nato a Napoli"
E' palese come il primo gruppo sia assolutamente dominante, se così non fosse, questa città non farebbe così schifo.
Un altro problema è la presenza massiccia di extracomunitari, chiamiamoli direttamente per quello che sono, zingari. Troppi, un'infinità. A me da fastidio che queste persone salgano sui pullman e si siedano lasciandomi in piedi, quando io ho un abbonamento costato non poco e loro portano con se solo puzza e malattie. E non sono razzista nei loro confronti, non lo sono mai stato, ma odio le scorrettezze e i furti. Perchè non permettermi di prendere pullman e treno (pagati) per andare all'università (pagata) è un furto in piena regola, proprio come quando hai preso il cellulare da una settimana, magari c'hai fatto sacrifici a prenderlo (e non DEBITI) e ti puntano il coltello alla gola per sfilartelo.
Non credete a chi dice che Napoli è recuperabile, perchè Napoli è morta ed è in rapidissima decomposizione. I pochi aspetti che un tempo salvavano il salvabile (cibo, storia, monumenti, mare, clima), sono ormai affossati da tutto il resto.
Io sono stanco, vorrei tanto emigrare con i miei pochi cari e sperare che tutta questa roba esploda e scompaia per sempre.
Per parlarvi della città, vorrei prima partire dall'appena trascorsa mattinata all'insegna del divertimento e del piacere. Vorrei inoltre avvisare che non è stato "un caso isolato del giorno" ma è capitato più e più volte. Io sono un universitario, precisamente studio Ingegneria Informatica alla Federico II e pur di frequentare questa facoltà sono disposto a fare 4 ore di viaggio tra andata e ritorno per seguire i corsi. Stamattina sveglia alle 5:50, faccio le mie dovute azioni mattutine e scendo alle 6:50, perchè tanto ci sono due pullman tra le 7 e le 7:05, di cui il primo fa solitamente un pò di anticipo perchè l'importante non è passare in orario ma farsi il giro il più presto possibile per non incontrare nè gente da far salire sul pullman nè traffico per strada. Arrivo alle 6:58 alla fermata e mi assicuro che non sia già passato il primo, ok non è ancora passato, "perfetto, sono in orario" (penso da illuso). Passano ben 10 minuti e dei pullman nemmeno l'ombra. Alle 7:15 finalmente passa (era un pullman totalmente diverso da quelli che sarebbero dovuti passare 10 minuti prima). Pullman già pieno alla terza fermata del giro totale e per pieno intendo che gli ebrei deportati stavano comodi. Vabbè, dico io, almeno riuscirò ad arrivare in orario all'università. Arrivo alla stazione della metropolitana in Piazza Garibaldi e lì capisco che non è proprio giornata: stazione stracolma di gente. Passa il treno dopo 15 minuti di attesa (e sentivo gente lamentarsi che non ne passavano da circa venti-venticinque minuti) e con tutta la buona volontà e con tanta violenza, non riesco ad entrare. Sono le 8:05, se aspetto un altro treno non arriverò mai, dato che poi da Piazza Garibaldi alla mia fermata ci mette 30 minuti belli corposi (in quanto i treni, non voglio sapere per quale motivo, sono lenti come mia nonna in carriola). Vedendo che c'era comunque la stessa folla precedente, decido disperato di andare a prendere la Cumana, un'altra ferrovia, per farlo però devo prendere un altro pullman e già le mie speranze svaniscono dopo 15 minuti di attesa in cui passano QUATTRO PULLMAN UGUALI.
Poichè avevo lezione dalle 8:30 alle 10:30 (ingegneria del software, non partite a carte), essendo ormai le 8:20 perdo ogni minima speranza, calcolando tempi di attesa e tempi di viaggio. Aspetto altri 20 minuti per il pullman che poi mi porterà a casa.
Ora, già da questa breve ma interminabile esperienza, possiamo dividere i napoletani in due macro-gruppi:
- I napoletani Veri, quelli che incarnano in ogni loro aspetto fisico e comportamentale le peculiarità più interessanti della città, quindi inseriamo: personaggi dall'intelligenza discutibile che al ritardo del pullman sperano che non passi per niente per così tornarsene a casa; poi abbiamo gente che non paga il biglietto, che non l'ha mai pagato e che se (quella volta rara) c'è il controllore, con tutta tranquillità prendono la multa che poi non verrà mai e poi mai pagata; ancora troviamo quelli che parcheggiano in doppia e tripla fila nella credenza diffusa che mettere le 4 frecce sia sinonimo di protezione divina, in pratica se tu metti le 4 frecce sei protetto dal Signore e in caso di multa, come sopra, non verrà mai pagata; quelli che i segnali stradali sono fatti per abbellire le strade, ovvero quelli che allo stop non solo non si fermano, non solo non rallentano, ma non guardano nemmeno che stai arrivando in contemporanea o che al semaforo giallo accelerano e che ti mandano a ****** se rischi l'incidente con loro; ancora abbiamo i ladri e quelli li riconosci subito dalla faccia, dalla faccia già puoi capire che quello ha un coltello (o peggio) in tasca, ormai non si fanno più problemi tra il dì e la notte, a qualunque orario pure sotto casa tua devi guardarti sempre intorno e non stare troppo e per troppo tempo isolato; i bambini in sovrappeso che a 12 anni già tentano di guardarti con aria di superiorità e di sfida, prendendo spunto dai loro padri luridi; i tamarri, fatti con lo stampino, tutti uguali, tutti con le stesse pettinature e gli stessi vestiti e che parlano allo stesso modo; quelli che pur di comprarsi l'iPhone 5 fanno debiti su debiti quando poi non arrivano a fine mese; quelli che si lamentano dei pregiudizi che gli altri italiani e gli altri Paesi hanno sui napoletani e poi giorno dopo giorno confermano quei pregiudizi.... E tanti altri ancora
- I napoletani incazzati, quelli come me che non ne possono più di vivere in questo pattume che vorrebbero scappare il prima possibile ed alcuni, tra cui sempre me, a cui da fastidio che sulla propria carta d'identità ci sia scritto "Nato a Napoli"
E' palese come il primo gruppo sia assolutamente dominante, se così non fosse, questa città non farebbe così schifo.
Un altro problema è la presenza massiccia di extracomunitari, chiamiamoli direttamente per quello che sono, zingari. Troppi, un'infinità. A me da fastidio che queste persone salgano sui pullman e si siedano lasciandomi in piedi, quando io ho un abbonamento costato non poco e loro portano con se solo puzza e malattie. E non sono razzista nei loro confronti, non lo sono mai stato, ma odio le scorrettezze e i furti. Perchè non permettermi di prendere pullman e treno (pagati) per andare all'università (pagata) è un furto in piena regola, proprio come quando hai preso il cellulare da una settimana, magari c'hai fatto sacrifici a prenderlo (e non DEBITI) e ti puntano il coltello alla gola per sfilartelo.
Non credete a chi dice che Napoli è recuperabile, perchè Napoli è morta ed è in rapidissima decomposizione. I pochi aspetti che un tempo salvavano il salvabile (cibo, storia, monumenti, mare, clima), sono ormai affossati da tutto il resto.
Io sono stanco, vorrei tanto emigrare con i miei pochi cari e sperare che tutta questa roba esploda e scompaia per sempre.