Milan: rischio effetto Qatar. In undici cercano spazio.

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Come riportato dal CorSport, il Milan mai è stato così straniero e il rischio è l’effetto Qatar. In dieci andranno al Mondiale, mentre il Napoli, l’Inter e le altre big potranno far riposare per un mese e mezzo i tanti azzurri in rosa. Il club rossonero ha deciso di correre un rischio calcolato puntando in estate su giovani provenienti dall’estero: sono rimasti sei i giocatori italiani nell’organico del Diavolo. Le eccezioni a un Milan che parla straniero stanno nell’ossatura: Calabria, il capitano, e Tonali. Pobega, il nuovo che avanza, resta comunque un’alternativa nello scacchiere rossonero. Come pure Florenzi, Mirante e un Gabbia rimasto a Milano soltanto perché il mercato imponeva fino all’ultimo di non scoprire troppo il reparto. Le recenti uscite di Romagnoli, Conti e Maldini hanno abbassato notevolmente il numero dei “nostri”. Gli italiani riposeranno per un mese e mezzo, durante il Mondiale, ma il Milan va controcorrente. Nel tragitto verso la seconda stella, andranno inevitabilmente moltiplicate le energie.

Sono undici i rossoneri che non sono mai partiti dal primo minuto e che hanno voglia di rilanciarsi: Thiaw, Bakayoko e il giovane Lazetic non hanno ancora giocato un minuto nel nuovo Milan mentre Gabbia, Vranckx, Adli e Origi sono gli altri che hanno saputo ritagliarsi spazio soltanto da subentrati. Tutto questo, nonostante gli incoraggianti presupposti estivi che indicavano Adli come astro nascente del Milan tra centrocampo e trequarti. Un gioiellino in fase di decollo, escluso però dal primo segmento di stagione. E pure dai nomi arruolabili per la Champions League rossonera. Tatarusanu prenderà il posto di Maignan. Ballo Tourè potrebbe ritagliarsi spazio grazie al KO di Theo.
 

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Come riportato dal CorSport, il Milan mai è stato così straniero e il rischio è l’effetto Qatar. In dieci andranno al Mondiale, mentre il Napoli, l’Inter e le altre big potranno far riposare per un mese e mezzo i tanti azzurri in rosa. Il club rossonero ha deciso di correre un rischio calcolato puntando in estate su giovani provenienti dall’estero: sono rimasti sei i giocatori italiani nell’organico del Diavolo. Le eccezioni a un Milan che parla straniero stanno nell’ossatura: Calabria, il capitano, e Tonali. Pobega, il nuovo che avanza, resta comunque un’alternativa nello scacchiere rossonero. Come pure Florenzi, Mirante e un Gabbia rimasto a Milano soltanto perché il mercato imponeva fino all’ultimo di non scoprire troppo il reparto. Le recenti uscite di Romagnoli, Conti e Maldini hanno abbassato notevolmente il numero dei “nostri”. Gli italiani riposeranno per un mese e mezzo, durante il Mondiale, ma il Milan va controcorrente. Nel tragitto verso la seconda stella, andranno inevitabilmente moltiplicate le energie.

Sono undici i rossoneri che non sono mai partiti dal primo minuto e che hanno voglia di rilanciarsi: Thiaw, Bakayoko e il giovane Lazetic non hanno ancora giocato un minuto nel nuovo Milan mentre Gabbia, Vranckx, Adli e Origi sono gli altri che hanno saputo ritagliarsi spazio soltanto da subentrati. Tutto questo, nonostante gli incoraggianti presupposti estivi che indicavano Adli come astro nascente del Milan tra centrocampo e trequarti. Un gioiellino in fase di decollo, escluso però dal primo segmento di stagione. E pure dai nomi arruolabili per la Champions League rossonera. Tatarusanu prenderà il posto di Maignan. Ballo Tourè potrebbe ritagliarsi spazio grazie al KO di Theo.
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Come riportato dal CorSport, il Milan mai è stato così straniero e il rischio è l’effetto Qatar. In dieci andranno al Mondiale, mentre il Napoli, l’Inter e le altre big potranno far riposare per un mese e mezzo i tanti azzurri in rosa. Il club rossonero ha deciso di correre un rischio calcolato puntando in estate su giovani provenienti dall’estero: sono rimasti sei i giocatori italiani nell’organico del Diavolo. Le eccezioni a un Milan che parla straniero stanno nell’ossatura: Calabria, il capitano, e Tonali. Pobega, il nuovo che avanza, resta comunque un’alternativa nello scacchiere rossonero. Come pure Florenzi, Mirante e un Gabbia rimasto a Milano soltanto perché il mercato imponeva fino all’ultimo di non scoprire troppo il reparto. Le recenti uscite di Romagnoli, Conti e Maldini hanno abbassato notevolmente il numero dei “nostri”. Gli italiani riposeranno per un mese e mezzo, durante il Mondiale, ma il Milan va controcorrente. Nel tragitto verso la seconda stella, andranno inevitabilmente moltiplicate le energie.

Sono undici i rossoneri che non sono mai partiti dal primo minuto e che hanno voglia di rilanciarsi: Thiaw, Bakayoko e il giovane Lazetic non hanno ancora giocato un minuto nel nuovo Milan mentre Gabbia, Vranckx, Adli e Origi sono gli altri che hanno saputo ritagliarsi spazio soltanto da subentrati. Tutto questo, nonostante gli incoraggianti presupposti estivi che indicavano Adli come astro nascente del Milan tra centrocampo e trequarti. Un gioiellino in fase di decollo, escluso però dal primo segmento di stagione. E pure dai nomi arruolabili per la Champions League rossonera. Tatarusanu prenderà il posto di Maignan. Ballo Tourè potrebbe ritagliarsi spazio grazie al KO di Theo.
Ma quali sono i tanti italiani delle big? Barella, Di Lorenzo, Bonucci e Zaniolo?
Forze della natura.
 
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Ma quali sono i tanti italiani delle big? Barella, Di Lorenzo, Bonucci e Zaniolo?
Forze della natura.
Pur di darci addosso, alterano anche la realtà.

Handanovic, Skriniar, De Vrij, Bastoni, Dumfries, Calhanoglu, Barella, Brozovic, Darmian, Martinez, Lukaku. 9 stranieri su 11.
Szczesny, Danilo, Bonucci, Bremer, Alex Sandro, Rabiot, Pogba, Paredes, Di Maria, Vlahovic, Chiesa.
Meret, Di Lorenzo, Rrhamani, Kim, Mario Rui, Anguissa, Lobotka, Zielinski, Politano, Osimhen, Kvaracoso.

Pieno di talenti italiani che si riposeranno, pullulano proprio.
Fanno veramente ridere.
 

Super_Lollo

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Pur di darci addosso, alterano anche la realtà.

Handanovic, Skriniar, De Vrij, Bastoni, Dumfries, Calhanoglu, Barella, Brozovic, Darmian, Martinez, Lukaku. 9 stranieri su 11.
Szczesny, Danilo, Bonucci, Bremer, Alex Sandro, Rabiot, Pogba, Paredes, Di Maria, Vlahovic, Chiesa.
Meret, Di Lorenzo, Rrhamani, Kim, Mario Rui, Anguissa, Lobotka, Zielinski, Politano, Osimhen, Kvaracoso.

Pieno di talenti italiani che si riposeranno, pullulano proprio.
Fanno veramente ridere.
La prima cosa che ho pensato pure io.
 
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Come riportato dal CorSport, il Milan mai è stato così straniero e il rischio è l’effetto Qatar. In dieci andranno al Mondiale, mentre il Napoli, l’Inter e le altre big potranno far riposare per un mese e mezzo i tanti azzurri in rosa. Il club rossonero ha deciso di correre un rischio calcolato puntando in estate su giovani provenienti dall’estero: sono rimasti sei i giocatori italiani nell’organico del Diavolo. Le eccezioni a un Milan che parla straniero stanno nell’ossatura: Calabria, il capitano, e Tonali. Pobega, il nuovo che avanza, resta comunque un’alternativa nello scacchiere rossonero. Come pure Florenzi, Mirante e un Gabbia rimasto a Milano soltanto perché il mercato imponeva fino all’ultimo di non scoprire troppo il reparto. Le recenti uscite di Romagnoli, Conti e Maldini hanno abbassato notevolmente il numero dei “nostri”. Gli italiani riposeranno per un mese e mezzo, durante il Mondiale, ma il Milan va controcorrente. Nel tragitto verso la seconda stella, andranno inevitabilmente moltiplicate le energie.

Sono undici i rossoneri che non sono mai partiti dal primo minuto e che hanno voglia di rilanciarsi: Thiaw, Bakayoko e il giovane Lazetic non hanno ancora giocato un minuto nel nuovo Milan mentre Gabbia, Vranckx, Adli e Origi sono gli altri che hanno saputo ritagliarsi spazio soltanto da subentrati. Tutto questo, nonostante gli incoraggianti presupposti estivi che indicavano Adli come astro nascente del Milan tra centrocampo e trequarti. Un gioiellino in fase di decollo, escluso però dal primo segmento di stagione. E pure dai nomi arruolabili per la Champions League rossonera. Tatarusanu prenderà il posto di Maignan. Ballo Tourè potrebbe ritagliarsi spazio grazie al KO di Theo.
Per molti il mondiale finirà dopo 3 partite.

Ma poi, fatemi capire , stanno lodando gli italiani che guardano il mondiale dalla tv?
Dovrebbero nascondersi dalla vergogna quegli eroi, loro e chi ha il coraggio di scrivere certe cose.
 

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Come riportato dal CorSport, il Milan mai è stato così straniero e il rischio è l’effetto Qatar. In dieci andranno al Mondiale, mentre il Napoli, l’Inter e le altre big potranno far riposare per un mese e mezzo i tanti azzurri in rosa. Il club rossonero ha deciso di correre un rischio calcolato puntando in estate su giovani provenienti dall’estero: sono rimasti sei i giocatori italiani nell’organico del Diavolo. Le eccezioni a un Milan che parla straniero stanno nell’ossatura: Calabria, il capitano, e Tonali. Pobega, il nuovo che avanza, resta comunque un’alternativa nello scacchiere rossonero. Come pure Florenzi, Mirante e un Gabbia rimasto a Milano soltanto perché il mercato imponeva fino all’ultimo di non scoprire troppo il reparto. Le recenti uscite di Romagnoli, Conti e Maldini hanno abbassato notevolmente il numero dei “nostri”. Gli italiani riposeranno per un mese e mezzo, durante il Mondiale, ma il Milan va controcorrente. Nel tragitto verso la seconda stella, andranno inevitabilmente moltiplicate le energie.

Sono undici i rossoneri che non sono mai partiti dal primo minuto e che hanno voglia di rilanciarsi: Thiaw, Bakayoko e il giovane Lazetic non hanno ancora giocato un minuto nel nuovo Milan mentre Gabbia, Vranckx, Adli e Origi sono gli altri che hanno saputo ritagliarsi spazio soltanto da subentrati. Tutto questo, nonostante gli incoraggianti presupposti estivi che indicavano Adli come astro nascente del Milan tra centrocampo e trequarti. Un gioiellino in fase di decollo, escluso però dal primo segmento di stagione. E pure dai nomi arruolabili per la Champions League rossonera. Tatarusanu prenderà il posto di Maignan. Ballo Tourè potrebbe ritagliarsi spazio grazie al KO di Theo.
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Non rischiamo nessun effetto Qatar,almeno non più di altri.I rischi che corriamo sono dovuti ad una rosa composta da molti fracichi e ospedalizzati e quest'anno una roba del genere la si paga.
 

7AlePato7

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Come riportato dal CorSport, il Milan mai è stato così straniero e il rischio è l’effetto Qatar. In dieci andranno al Mondiale, mentre il Napoli, l’Inter e le altre big potranno far riposare per un mese e mezzo i tanti azzurri in rosa. Il club rossonero ha deciso di correre un rischio calcolato puntando in estate su giovani provenienti dall’estero: sono rimasti sei i giocatori italiani nell’organico del Diavolo. Le eccezioni a un Milan che parla straniero stanno nell’ossatura: Calabria, il capitano, e Tonali. Pobega, il nuovo che avanza, resta comunque un’alternativa nello scacchiere rossonero. Come pure Florenzi, Mirante e un Gabbia rimasto a Milano soltanto perché il mercato imponeva fino all’ultimo di non scoprire troppo il reparto. Le recenti uscite di Romagnoli, Conti e Maldini hanno abbassato notevolmente il numero dei “nostri”. Gli italiani riposeranno per un mese e mezzo, durante il Mondiale, ma il Milan va controcorrente. Nel tragitto verso la seconda stella, andranno inevitabilmente moltiplicate le energie.

Sono undici i rossoneri che non sono mai partiti dal primo minuto e che hanno voglia di rilanciarsi: Thiaw, Bakayoko e il giovane Lazetic non hanno ancora giocato un minuto nel nuovo Milan mentre Gabbia, Vranckx, Adli e Origi sono gli altri che hanno saputo ritagliarsi spazio soltanto da subentrati. Tutto questo, nonostante gli incoraggianti presupposti estivi che indicavano Adli come astro nascente del Milan tra centrocampo e trequarti. Un gioiellino in fase di decollo, escluso però dal primo segmento di stagione. E pure dai nomi arruolabili per la Champions League rossonera. Tatarusanu prenderà il posto di Maignan. Ballo Tourè potrebbe ritagliarsi spazio grazie al KO di Theo.
La maggior parte degli italiani di Napoli e Inter sono gregari, la situazione non è molto diversa dalla nostra in cui gli italiani nella formazione titolare sono pochi. Valuteremo dopo il mondiale chi avrà pagato dazio maggiormente, io son più preoccupato dalle condizioni di Origi e Rebic e che al momento abbiamo un solo attaccante arruolabile più che dai giocatori che andranno al mondiale.
 
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