Milan: mercato bocciato. 50 mln a vuoto. Chi resta e chi va.

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Come riportato dalla GDS in edicola, i rinforzi in casa Milan non funzionano. Il mercto estivo può considerarsi bocciato. L’errore di Vranckx di domenica riapre i dubbi sul mercato Sei innesti da 48 milioni che stanno aiutando poco Pioli.


Charles De Ketelaere è inevitabilmente l’acquisto più deludente di questa stagione milanista: era partito bene (manca solo il gol, si diceva) ma giornata dopo giornata è entrato in un tunnel psicologico da cui pareva uscito con i due tiri in porta di Salerno. Niente, Milan-Roma ha riportato i problemi sul tavolo. Su tutti, il linguaggio del corpo: CDK è soft, è tutto tranne che un agonista e in diverse partite è sembrato cercare poco la palla. Pioli gli ha dato molta fiducia all’inizio, poi lo ha usato da alternativa: l’ultima partita da titolare in A è del primo ottobre, contro l’Empoli. Charles ha giocato (male) dall’inizio a Zagabria e avrà certamente una nuova chance domani sera, in Coppa contro il Torino. Da capire in quale ruolo, se da attaccante centrale - Giroud non può giocare sempre - oppure da 10. È solo all’inizio della sua storia milanista ma il Milan si aspettava decisamente di più. Possibilità di restare a luglio: 90%

Jacine Adli a oggi è un giocatore ai margini del progetto di Pioli. Una riserva: una sola partita da titolare, in trasferta contro il Verona il 16 ottobre, che resta l’ultima sua presenza in Serie A. Pioli evidentemente non lo considera pronto e l’ultima uscita contro il Psv, a Eindhoven nell’amichevole del 30 dicembre, conferma: Adli, schierato a sinistra, è stato tra i peggiori. Il francese, piccolo cult estivo dei tifosi, ha fatto vedere qualcosa di buono nel ritiro invernale di Dubai ma è poco intenso e fisicamente va in difficoltà contro tutti. Ha cominciato da candidato trequartista ma in quella posizione gioca Diaz, entra De Ketelaere, si ritaglia minuti Pobega. Lui, nulla. Giocherà domani col Toro, in mezzo o a sinistra, e la partita vale per lui più che per altri: se vuole garantirsi un futuro al Milan, deve mostrare qualcosa. Possibilità di restare a luglio: 20%

Divock Origi ieri si è allenato ancora a parte e il suo rientro, che slitterà probabilmente a Lecce, è tra i più attesi. Il belga è fondamentale per dare un cambio in attacco a Olivier Giroud, che a 36 anni va gestito. Origi è arrivato da svincolato in estate ma ha un contratto da circa 4 milioni a stagione, da calciatore forte quale è stato e quale i compagni dicono di vedere in allenamento: ha fisico, conoscenza del gioco e un tiro da attaccante livello Champions. In stagione però gli infortunilohanno condizionato: gli hanno tolto qualche partita - le presenze in A sono comunque 10 - ma soprattutto hanno rallentato crescita e condizione. Il suo fisico, inevitabilmente, lo obbliga a tempi più lunghi e, per questo o per alcune prestazioni negative, Origi finora ha deluso spesso e segnato solo una volta, a San Siro contro il Monza. E adesso? La differenza tra potenziale e resa è la più alta dei nuovi arrivi e Pioli gli darà di nuovi minuti, per convinzione o necessità, appena sarà possibile. Possibilità di restare a luglio: 75%

Sergiño Dest è arrivato al Milan in prestito gratuito con diritto di riscatto a 20 milioni. Per questo, è uno dei nuoviarrivi con meno possibilità di restare per la prossima stagione: per tenerlo, a meno di accordi rinegoziato, servirebbe un investimento importante. Dest in stagione ha avuto alti e bassi - male a Stamford Bridge, ad esempio - e in campionato ha giocato dall’inizio soltanto contro il Monza. Su di lui, il giudizio è sospeso più che per altri: è un esterno che attacca meglio di come difende, e questo si sapeva, ed è stato utilizzato sia a destra sia a sinistra. Significativo però che Pioli, con Calabria e Saelemaekers a lungo infortunati, abbia giocato quasi sempre con Kalulu terzino e un esterno offensivo differente (Messias, finché è stato disponibile). Per Sergiño, solo 191 minuti, quasi tutti da sostituto. Difficile che l’americano trovi spazio ora, con i titolari che sono tornati o stanno tornando a disposizione. Per lui, l’avvocato difensore è il Mondiale: con gli Stati Uniti, in Qatar, ha fatto bene. Possibilità di restare a luglio: 20%


Aster Vranckx è l’accusato del weekend: contro la Roma è entrato nel finale ed è entrato male. In un momento in cui il Milan doveva soprattutto evitare di concedere punizioni alla Roma, ha offerto a Dybala il fallo che voleva. Il2-2ènatolì.Perlui,èun testacoda: nell’ultima partita prima del Mondiale, contro la Fiorentina a San Siro, aveva giocato nel finale aiutando il Milan a vincere nel recupero. Contro la Roma, stesso spazio ma esito opposto. In prospettiva, però, la sua stagione ha un senso: sta giocando di più, ha fisicità, può giocare davanti alla difesa o da falso trequartista. Il Milan lo può riscattare per 12 milioni e l’investimento, comunque non banale, pare sensato. Vranckx ha vent’anni, è fuori dalla lista Champions ma in Champions ha già giocato, con il Wolfsburg. Domani sera, poco ma sicuro, lo rivedremo contro il Torino. Possibilità di restare a luglio 50%

Malick Thiaw ha preso i titoli dei giornali dopo Verona-Milan, un finale di partita che ha premiato il Milan. Thiaw, entrato per difendere il risultato, salvò due volte sulla linea. Quasi tre mesi dopo, la sua crescita resta lenta, graduale: quattro partite in A, nessuna in Champions perché è fuori lista. Pioli due sere fa ha fatto entrare Gabbia, non lui, per difendere a tre e, considerato il fisico di Malick, forse può avere un rimpianto. Thiaw è parte del Milan perché è stato acquistato a titolo definitivo (5 milioni + 2 di bonus + 10% sul margine della rivendita) e può permettersi di imparare da Kalulu, Tomori, Kjaer e Gabbia. Senza la squalifica domani sera avrebbe giocato e Pioli ha già dimostrato di non avere paura a lanciare giovani difensori centrali. Guardate dov’era Pierre Kalulu, un anno fa. Possiblità di restare a luglio: 80%

CorSera: Milan col fiato corto. La verità è che diverse cose non stanno funzionando. A partire dal mercato estivo, che non sta portando nulla, anzi. De Ketelaere, Origi, Adli, Vranckx: il contributo dei nuovi è stato fin qui nullo. Minutaggi minimi e gol col contagocce: il risultato è che il Milan è di fatto lo stesso dell’anno scorso. Un problema serio, che alla lunga rischia di fare la differenza.
 
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Come riportato dalla GDS in edicola, i rinforzi in casa Milan non funzionano. Il mercto estivo può considerarsi bocciato. L’errore di Vranckx di domenica riapre i dubbi sul mercato Sei innesti da 48 milioni che stanno aiutando poco Pioli.


Charles De Ketelaere è inevitabilmente l’acquisto più deludente di questa stagione milanista: era partito bene (manca solo il gol, si diceva) ma giornata dopo giornata è entrato in un tunnel psicologico da cui pareva uscito con i due tiri in porta di Salerno. Niente, Milan-Roma ha riportato i problemi sul tavolo. Su tutti, il linguaggio del corpo: CDK è soft, è tutto tranne che un agonista e in diverse partite è sembrato cercare poco la palla. Pioli gli ha dato molta fiducia all’inizio, poi lo ha usato da alternativa: l’ultima partita da titolare in A è del primo ottobre, contro l’Empoli. Charles ha giocato (male) dall’inizio a Zagabria e avrà certamente una nuova chance domani sera, in Coppa contro il Torino. Da capire in quale ruolo, se da attaccante centrale - Giroud non può giocare sempre - oppure da 10. È solo all’inizio della sua storia milanista ma il Milan si aspettava decisamente di più. Possibilità di restare a luglio: 90%

Jacine Adli a oggi è un giocatore ai margini del progetto di Pioli. Una riserva: una sola partita da titolare, in trasferta contro il Verona il 16 ottobre, che resta l’ultima sua presenza in Serie A. Pioli evidentemente non lo considera pronto e l’ultima uscita contro il Psv, a Eindhoven nell’amichevole del 30 dicembre, conferma: Adli, schierato a sinistra, è stato tra i peggiori. Il francese, piccolo cult estivo dei tifosi, ha fatto vedere qualcosa di buono nel ritiro invernale di Dubai ma è poco intenso e fisicamente va in difficoltà contro tutti. Ha cominciato da candidato trequartista ma in quella posizione gioca Diaz, entra De Ketelaere, si ritaglia minuti Pobega. Lui, nulla. Giocherà domani col Toro, in mezzo o a sinistra, e la partita vale per lui più che per altri: se vuole garantirsi un futuro al Milan, deve mostrare qualcosa. Possibilità di restare a luglio: 20%

Divock Origi ieri si è allenato ancora a parte e il suo rientro, che slitterà probabilmente a Lecce, è tra i più attesi. Il belga è fondamentale per dare un cambio in attacco a Olivier Giroud, che a 36 anni va gestito. Origi è arrivato da svincolato in estate ma ha un contratto da circa 4 milioni a stagione, da calciatore forte quale è stato e quale i compagni dicono di vedere in allenamento: ha fisico, conoscenza del gioco e un tiro da attaccante livello Champions. In stagione però gli infortunilohanno condizionato: gli hanno tolto qualche partita - le presenze in A sono comunque 10 - ma soprattutto hanno rallentato crescita e condizione. Il suo fisico, inevitabilmente, lo obbliga a tempi più lunghi e, per questo o per alcune prestazioni negative, Origi finora ha deluso spesso e segnato solo una volta, a San Siro contro il Monza. E adesso? La differenza tra potenziale e resa è la più alta dei nuovi arrivi e Pioli gli darà di nuovi minuti, per convinzione o necessità, appena sarà possibile. Possibilità di restare a luglio: 75%

Sergiño Dest è arrivato al Milan in prestito gratuito con diritto di riscatto a 20 milioni. Per questo, è uno dei nuoviarrivi con meno possibilità di restare per la prossima stagione: per tenerlo, a meno di accordi rinegoziato, servirebbe un investimento importante. Dest in stagione ha avuto alti e bassi - male a Stamford Bridge, ad esempio - e in campionato ha giocato dall’inizio soltanto contro il Monza. Su di lui, il giudizio è sospeso più che per altri: è un esterno che attacca meglio di come difende, e questo si sapeva, ed è stato utilizzato sia a destra sia a sinistra. Significativo però che Pioli, con Calabria e Saelemaekers a lungo infortunati, abbia giocato quasi sempre con Kalulu terzino e un esterno offensivo differente (Messias, finché è stato disponibile). Per Sergiño, solo 191 minuti, quasi tutti da sostituto. Difficile che l’americano trovi spazio ora, con i titolari che sono tornati o stanno tornando a disposizione. Per lui, l’avvocato difensore è il Mondiale: con gli Stati Uniti, in Qatar, ha fatto bene. Possibilità di restare a luglio: 20%


Aster Vranckx è l’accusato del weekend: contro la Roma è entrato nel finale ed è entrato male. In un momento in cui il Milan doveva soprattutto evitare di concedere punizioni alla Roma, ha offerto a Dybala il fallo che voleva. Il2-2ènatolì.Perlui,èun testacoda: nell’ultima partita prima del Mondiale, contro la Fiorentina a San Siro, aveva giocato nel finale aiutando il Milan a vincere nel recupero. Contro la Roma, stesso spazio ma esito opposto. In prospettiva, però, la sua stagione ha un senso: sta giocando di più, ha fisicità, può giocare davanti alla difesa o da falso trequartista. Il Milan lo può riscattare per 12 milioni e l’investimento, comunque non banale, pare sensato. Vranckx ha vent’anni, è fuori dalla lista Champions ma in Champions ha già giocato, con il Wolfsburg. Domani sera, poco ma sicuro, lo rivedremo contro il Torino. Possibilità di restare a luglio 50%

Malick Thiaw ha preso i titoli dei giornali dopo Verona-Milan, un finale di partita che ha premiato il Milan. Thiaw, entrato per difendere il risultato, salvò due volte sulla linea. Quasi tre mesi dopo, la sua crescita resta lenta, graduale: quattro partite in A, nessuna in Champions perché è fuori lista. Pioli due sere fa ha fatto entrare Gabbia, non lui, per difendere a tre e, considerato il fisico di Malick, forse può avere un rimpianto. Thiaw è parte del Milan perché è stato acquistato a titolo definitivo (5 milioni + 2 di bonus + 10% sul margine della rivendita) e può permettersi di imparare da Kalulu, Tomori, Kjaer e Gabbia. Senza la squalifica domani sera avrebbe giocato e Pioli ha già dimostrato di non avere paura a lanciare giovani difensori centrali. Guardate dov’era Pierre Kalulu, un anno fa. Possiblità di restare a luglio: 80%
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Come riportato dalla GDS in edicola, i rinforzi in casa Milan non funzionano. Il mercto estivo può considerarsi bocciato. L’errore di Vranckx di domenica riapre i dubbi sul mercato Sei innesti da 48 milioni che stanno aiutando poco Pioli.


Charles De Ketelaere è inevitabilmente l’acquisto più deludente di questa stagione milanista: era partito bene (manca solo il gol, si diceva) ma giornata dopo giornata è entrato in un tunnel psicologico da cui pareva uscito con i due tiri in porta di Salerno. Niente, Milan-Roma ha riportato i problemi sul tavolo. Su tutti, il linguaggio del corpo: CDK è soft, è tutto tranne che un agonista e in diverse partite è sembrato cercare poco la palla. Pioli gli ha dato molta fiducia all’inizio, poi lo ha usato da alternativa: l’ultima partita da titolare in A è del primo ottobre, contro l’Empoli. Charles ha giocato (male) dall’inizio a Zagabria e avrà certamente una nuova chance domani sera, in Coppa contro il Torino. Da capire in quale ruolo, se da attaccante centrale - Giroud non può giocare sempre - oppure da 10. È solo all’inizio della sua storia milanista ma il Milan si aspettava decisamente di più. Possibilità di restare a luglio: 90%

Jacine Adli a oggi è un giocatore ai margini del progetto di Pioli. Una riserva: una sola partita da titolare, in trasferta contro il Verona il 16 ottobre, che resta l’ultima sua presenza in Serie A. Pioli evidentemente non lo considera pronto e l’ultima uscita contro il Psv, a Eindhoven nell’amichevole del 30 dicembre, conferma: Adli, schierato a sinistra, è stato tra i peggiori. Il francese, piccolo cult estivo dei tifosi, ha fatto vedere qualcosa di buono nel ritiro invernale di Dubai ma è poco intenso e fisicamente va in difficoltà contro tutti. Ha cominciato da candidato trequartista ma in quella posizione gioca Diaz, entra De Ketelaere, si ritaglia minuti Pobega. Lui, nulla. Giocherà domani col Toro, in mezzo o a sinistra, e la partita vale per lui più che per altri: se vuole garantirsi un futuro al Milan, deve mostrare qualcosa. Possibilità di restare a luglio: 20%

Divock Origi ieri si è allenato ancora a parte e il suo rientro, che slitterà probabilmente a Lecce, è tra i più attesi. Il belga è fondamentale per dare un cambio in attacco a Olivier Giroud, che a 36 anni va gestito. Origi è arrivato da svincolato in estate ma ha un contratto da circa 4 milioni a stagione, da calciatore forte quale è stato e quale i compagni dicono di vedere in allenamento: ha fisico, conoscenza del gioco e un tiro da attaccante livello Champions. In stagione però gli infortunilohanno condizionato: gli hanno tolto qualche partita - le presenze in A sono comunque 10 - ma soprattutto hanno rallentato crescita e condizione. Il suo fisico, inevitabilmente, lo obbliga a tempi più lunghi e, per questo o per alcune prestazioni negative, Origi finora ha deluso spesso e segnato solo una volta, a San Siro contro il Monza. E adesso? La differenza tra potenziale e resa è la più alta dei nuovi arrivi e Pioli gli darà di nuovi minuti, per convinzione o necessità, appena sarà possibile. Possibilità di restare a luglio: 75%

Sergiño Dest è arrivato al Milan in prestito gratuito con diritto di riscatto a 20 milioni. Per questo, è uno dei nuoviarrivi con meno possibilità di restare per la prossima stagione: per tenerlo, a meno di accordi rinegoziato, servirebbe un investimento importante. Dest in stagione ha avuto alti e bassi - male a Stamford Bridge, ad esempio - e in campionato ha giocato dall’inizio soltanto contro il Monza. Su di lui, il giudizio è sospeso più che per altri: è un esterno che attacca meglio di come difende, e questo si sapeva, ed è stato utilizzato sia a destra sia a sinistra. Significativo però che Pioli, con Calabria e Saelemaekers a lungo infortunati, abbia giocato quasi sempre con Kalulu terzino e un esterno offensivo differente (Messias, finché è stato disponibile). Per Sergiño, solo 191 minuti, quasi tutti da sostituto. Difficile che l’americano trovi spazio ora, con i titolari che sono tornati o stanno tornando a disposizione. Per lui, l’avvocato difensore è il Mondiale: con gli Stati Uniti, in Qatar, ha fatto bene. Possibilità di restare a luglio: 20%


Aster Vranckx è l’accusato del weekend: contro la Roma è entrato nel finale ed è entrato male. In un momento in cui il Milan doveva soprattutto evitare di concedere punizioni alla Roma, ha offerto a Dybala il fallo che voleva. Il2-2ènatolì.Perlui,èun testacoda: nell’ultima partita prima del Mondiale, contro la Fiorentina a San Siro, aveva giocato nel finale aiutando il Milan a vincere nel recupero. Contro la Roma, stesso spazio ma esito opposto. In prospettiva, però, la sua stagione ha un senso: sta giocando di più, ha fisicità, può giocare davanti alla difesa o da falso trequartista. Il Milan lo può riscattare per 12 milioni e l’investimento, comunque non banale, pare sensato. Vranckx ha vent’anni, è fuori dalla lista Champions ma in Champions ha già giocato, con il Wolfsburg. Domani sera, poco ma sicuro, lo rivedremo contro il Torino. Possibilità di restare a luglio 50%

Malick Thiaw ha preso i titoli dei giornali dopo Verona-Milan, un finale di partita che ha premiato il Milan. Thiaw, entrato per difendere il risultato, salvò due volte sulla linea. Quasi tre mesi dopo, la sua crescita resta lenta, graduale: quattro partite in A, nessuna in Champions perché è fuori lista. Pioli due sere fa ha fatto entrare Gabbia, non lui, per difendere a tre e, considerato il fisico di Malick, forse può avere un rimpianto. Thiaw è parte del Milan perché è stato acquistato a titolo definitivo (5 milioni + 2 di bonus + 10% sul margine della rivendita) e può permettersi di imparare da Kalulu, Tomori, Kjaer e Gabbia. Senza la squalifica domani sera avrebbe giocato e Pioli ha già dimostrato di non avere paura a lanciare giovani difensori centrali. Guardate dov’era Pierre Kalulu, un anno fa. Possiblità di restare a luglio: 80%
Se non vengono impiegati significa che gli acquisti non sono stati perfezionati col benestare dell'allenatore. Sono decisioni unilaterali evidentemente. Da parte di chi, ognuno giudichi da sè visto che le critiche a determinati personaggi sono mal viste evidentemente.
 

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Charles De Ketelaere è inevitabilmente l’acquisto più deludente di questa stagione milanista: era partito bene (manca solo il gol, si diceva) ma giornata dopo giornata è entrato in un tunnel psicologico da cui pareva uscito con i due tiri in porta di Salerno. Niente, Milan-Roma ha riportato i problemi sul tavolo. Su tutti, il linguaggio del corpo: CDK è soft, è tutto tranne che un agonista e in diverse partite è sembrato cercare poco la palla. Pioli gli ha dato molta fiducia all’inizio, poi lo ha usato da alternativa: l’ultima partita da titolare in A è del primo ottobre, contro l’Empoli. Charles ha giocato (male) dall’inizio a Zagabria e avrà certamente una nuova chance domani sera, in Coppa contro il Torino. Da capire in quale ruolo, se da attaccante centrale - Giroud non può giocare sempre - oppure da 10. È solo all’inizio della sua storia milanista ma il Milan si aspettava decisamente di più. Possibilità di restare a luglio: 90%

Jacine Adli a oggi è un giocatore ai margini del progetto di Pioli. Una riserva: una sola partita da titolare, in trasferta contro il Verona il 16 ottobre, che resta l’ultima sua presenza in Serie A. Pioli evidentemente non lo considera pronto e l’ultima uscita contro il Psv, a Eindhoven nell’amichevole del 30 dicembre, conferma: Adli, schierato a sinistra, è stato tra i peggiori. Il francese, piccolo cult estivo dei tifosi, ha fatto vedere qualcosa di buono nel ritiro invernale di Dubai ma è poco intenso e fisicamente va in difficoltà contro tutti. Ha cominciato da candidato trequartista ma in quella posizione gioca Diaz, entra De Ketelaere, si ritaglia minuti Pobega. Lui, nulla. Giocherà domani col Toro, in mezzo o a sinistra, e la partita vale per lui più che per altri: se vuole garantirsi un futuro al Milan, deve mostrare qualcosa. Possibilità di restare a luglio: 20%

Divock Origi ieri si è allenato ancora a parte e il suo rientro, che slitterà probabilmente a Lecce, è tra i più attesi. Il belga è fondamentale per dare un cambio in attacco a Olivier Giroud, che a 36 anni va gestito. Origi è arrivato da svincolato in estate ma ha un contratto da circa 4 milioni a stagione, da calciatore forte quale è stato e quale i compagni dicono di vedere in allenamento: ha fisico, conoscenza del gioco e un tiro da attaccante livello Champions. In stagione però gli infortunilohanno condizionato: gli hanno tolto qualche partita - le presenze in A sono comunque 10 - ma soprattutto hanno rallentato crescita e condizione. Il suo fisico, inevitabilmente, lo obbliga a tempi più lunghi e, per questo o per alcune prestazioni negative, Origi finora ha deluso spesso e segnato solo una volta, a San Siro contro il Monza. E adesso? La differenza tra potenziale e resa è la più alta dei nuovi arrivi e Pioli gli darà di nuovi minuti, per convinzione o necessità, appena sarà possibile. Possibilità di restare a luglio: 75%

Sergiño Dest è arrivato al Milan in prestito gratuito con diritto di riscatto a 20 milioni. Per questo, è uno dei nuoviarrivi con meno possibilità di restare per la prossima stagione: per tenerlo, a meno di accordi rinegoziato, servirebbe un investimento importante. Dest in stagione ha avuto alti e bassi - male a Stamford Bridge, ad esempio - e in campionato ha giocato dall’inizio soltanto contro il Monza. Su di lui, il giudizio è sospeso più che per altri: è un esterno che attacca meglio di come difende, e questo si sapeva, ed è stato utilizzato sia a destra sia a sinistra. Significativo però che Pioli, con Calabria e Saelemaekers a lungo infortunati, abbia giocato quasi sempre con Kalulu terzino e un esterno offensivo differente (Messias, finché è stato disponibile). Per Sergiño, solo 191 minuti, quasi tutti da sostituto. Difficile che l’americano trovi spazio ora, con i titolari che sono tornati o stanno tornando a disposizione. Per lui, l’avvocato difensore è il Mondiale: con gli Stati Uniti, in Qatar, ha fatto bene. Possibilità di restare a luglio: 20%


Aster Vranckx è l’accusato del weekend: contro la Roma è entrato nel finale ed è entrato male. In un momento in cui il Milan doveva soprattutto evitare di concedere punizioni alla Roma, ha offerto a Dybala il fallo che voleva. Il2-2ènatolì.Perlui,èun testacoda: nell’ultima partita prima del Mondiale, contro la Fiorentina a San Siro, aveva giocato nel finale aiutando il Milan a vincere nel recupero. Contro la Roma, stesso spazio ma esito opposto. In prospettiva, però, la sua stagione ha un senso: sta giocando di più, ha fisicità, può giocare davanti alla difesa o da falso trequartista. Il Milan lo può riscattare per 12 milioni e l’investimento, comunque non banale, pare sensato. Vranckx ha vent’anni, è fuori dalla lista Champions ma in Champions ha già giocato, con il Wolfsburg. Domani sera, poco ma sicuro, lo rivedremo contro il Torino. Possibilità di restare a luglio 50%

Malick Thiaw ha preso i titoli dei giornali dopo Verona-Milan, un finale di partita che ha premiato il Milan. Thiaw, entrato per difendere il risultato, salvò due volte sulla linea. Quasi tre mesi dopo, la sua crescita resta lenta, graduale: quattro partite in A, nessuna in Champions perché è fuori lista. Pioli due sere fa ha fatto entrare Gabbia, non lui, per difendere a tre e, considerato il fisico di Malick, forse può avere un rimpianto. Thiaw è parte del Milan perché è stato acquistato a titolo definitivo (5 milioni + 2 di bonus + 10% sul margine della rivendita) e può permettersi di imparare da Kalulu, Tomori, Kjaer e Gabbia. Senza la squalifica domani sera avrebbe giocato e Pioli ha già dimostrato di non avere paura a lanciare giovani difensori centrali. Guardate dov’era Pierre Kalulu, un anno fa. Possiblità di restare a luglio: 80%

CorSera: Milan col fiato corto. La verità è che diverse cose non stanno funzionando. A partire dal mercato estivo, che non sta portando nulla, anzi. De Ketelaere, Origi, Adli, Vranckx: il contributo dei nuovi è stato fin qui nullo. Minutaggi minimi e gol col contagocce: il risultato è che il Milan è di fatto lo stesso dell’anno scorso. Un problema serio, che alla lunga rischia di fare la differenza.
Numeri a caso. :asd:

Le percentuali vere sono

Origi 101%. 4M netti dopo una stagione in infermeria. Invendibile.
CDK 99%. M&M ci puntano, gli danno sicuramente almeno un'altra stagione.
Thiaw 100%. Comprato a titolo definitivo per costruirlo a Milanello. È un progetto a lungo termine.
Vranckx. 95%. A quelle cifre (12M riscatto 1M netto con decreto crescita) difficile trovare di meglio, a meno che non riparti da zero con un'altra giovane scommessa.

Gli unici in bilico sono Dest e Adli. Il francese penso sarà lui a chiedere di andare via se continua a non vedere il campo. Magari in prestito.
Dest costa troppo tra cartellino e ingaggio. Riscatto quasi impossibile a meno che lui e il Barça dimezzino le pretese (e lui migliori le prestazioni).
 

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Charles De Ketelaere è inevitabilmente l’acquisto più deludente di questa stagione milanista: era partito bene (manca solo il gol, si diceva) ma giornata dopo giornata è entrato in un tunnel psicologico da cui pareva uscito con i due tiri in porta di Salerno. Niente, Milan-Roma ha riportato i problemi sul tavolo. Su tutti, il linguaggio del corpo: CDK è soft, è tutto tranne che un agonista e in diverse partite è sembrato cercare poco la palla. Pioli gli ha dato molta fiducia all’inizio, poi lo ha usato da alternativa: l’ultima partita da titolare in A è del primo ottobre, contro l’Empoli. Charles ha giocato (male) dall’inizio a Zagabria e avrà certamente una nuova chance domani sera, in Coppa contro il Torino. Da capire in quale ruolo, se da attaccante centrale - Giroud non può giocare sempre - oppure da 10. È solo all’inizio della sua storia milanista ma il Milan si aspettava decisamente di più. Possibilità di restare a luglio: 90%

Jacine Adli a oggi è un giocatore ai margini del progetto di Pioli. Una riserva: una sola partita da titolare, in trasferta contro il Verona il 16 ottobre, che resta l’ultima sua presenza in Serie A. Pioli evidentemente non lo considera pronto e l’ultima uscita contro il Psv, a Eindhoven nell’amichevole del 30 dicembre, conferma: Adli, schierato a sinistra, è stato tra i peggiori. Il francese, piccolo cult estivo dei tifosi, ha fatto vedere qualcosa di buono nel ritiro invernale di Dubai ma è poco intenso e fisicamente va in difficoltà contro tutti. Ha cominciato da candidato trequartista ma in quella posizione gioca Diaz, entra De Ketelaere, si ritaglia minuti Pobega. Lui, nulla. Giocherà domani col Toro, in mezzo o a sinistra, e la partita vale per lui più che per altri: se vuole garantirsi un futuro al Milan, deve mostrare qualcosa. Possibilità di restare a luglio: 20%

Divock Origi ieri si è allenato ancora a parte e il suo rientro, che slitterà probabilmente a Lecce, è tra i più attesi. Il belga è fondamentale per dare un cambio in attacco a Olivier Giroud, che a 36 anni va gestito. Origi è arrivato da svincolato in estate ma ha un contratto da circa 4 milioni a stagione, da calciatore forte quale è stato e quale i compagni dicono di vedere in allenamento: ha fisico, conoscenza del gioco e un tiro da attaccante livello Champions. In stagione però gli infortunilohanno condizionato: gli hanno tolto qualche partita - le presenze in A sono comunque 10 - ma soprattutto hanno rallentato crescita e condizione. Il suo fisico, inevitabilmente, lo obbliga a tempi più lunghi e, per questo o per alcune prestazioni negative, Origi finora ha deluso spesso e segnato solo una volta, a San Siro contro il Monza. E adesso? La differenza tra potenziale e resa è la più alta dei nuovi arrivi e Pioli gli darà di nuovi minuti, per convinzione o necessità, appena sarà possibile. Possibilità di restare a luglio: 75%

Sergiño Dest è arrivato al Milan in prestito gratuito con diritto di riscatto a 20 milioni. Per questo, è uno dei nuoviarrivi con meno possibilità di restare per la prossima stagione: per tenerlo, a meno di accordi rinegoziato, servirebbe un investimento importante. Dest in stagione ha avuto alti e bassi - male a Stamford Bridge, ad esempio - e in campionato ha giocato dall’inizio soltanto contro il Monza. Su di lui, il giudizio è sospeso più che per altri: è un esterno che attacca meglio di come difende, e questo si sapeva, ed è stato utilizzato sia a destra sia a sinistra. Significativo però che Pioli, con Calabria e Saelemaekers a lungo infortunati, abbia giocato quasi sempre con Kalulu terzino e un esterno offensivo differente (Messias, finché è stato disponibile). Per Sergiño, solo 191 minuti, quasi tutti da sostituto. Difficile che l’americano trovi spazio ora, con i titolari che sono tornati o stanno tornando a disposizione. Per lui, l’avvocato difensore è il Mondiale: con gli Stati Uniti, in Qatar, ha fatto bene. Possibilità di restare a luglio: 20%


Aster Vranckx è l’accusato del weekend: contro la Roma è entrato nel finale ed è entrato male. In un momento in cui il Milan doveva soprattutto evitare di concedere punizioni alla Roma, ha offerto a Dybala il fallo che voleva. Il2-2ènatolì.Perlui,èun testacoda: nell’ultima partita prima del Mondiale, contro la Fiorentina a San Siro, aveva giocato nel finale aiutando il Milan a vincere nel recupero. Contro la Roma, stesso spazio ma esito opposto. In prospettiva, però, la sua stagione ha un senso: sta giocando di più, ha fisicità, può giocare davanti alla difesa o da falso trequartista. Il Milan lo può riscattare per 12 milioni e l’investimento, comunque non banale, pare sensato. Vranckx ha vent’anni, è fuori dalla lista Champions ma in Champions ha già giocato, con il Wolfsburg. Domani sera, poco ma sicuro, lo rivedremo contro il Torino. Possibilità di restare a luglio 50%

Malick Thiaw ha preso i titoli dei giornali dopo Verona-Milan, un finale di partita che ha premiato il Milan. Thiaw, entrato per difendere il risultato, salvò due volte sulla linea. Quasi tre mesi dopo, la sua crescita resta lenta, graduale: quattro partite in A, nessuna in Champions perché è fuori lista. Pioli due sere fa ha fatto entrare Gabbia, non lui, per difendere a tre e, considerato il fisico di Malick, forse può avere un rimpianto. Thiaw è parte del Milan perché è stato acquistato a titolo definitivo (5 milioni + 2 di bonus + 10% sul margine della rivendita) e può permettersi di imparare da Kalulu, Tomori, Kjaer e Gabbia. Senza la squalifica domani sera avrebbe giocato e Pioli ha già dimostrato di non avere paura a lanciare giovani difensori centrali. Guardate dov’era Pierre Kalulu, un anno fa. Possiblità di restare a luglio: 80%

CorSera: Milan col fiato corto. La verità è che diverse cose non stanno funzionando. A partire dal mercato estivo, che non sta portando nulla, anzi. De Ketelaere, Origi, Adli, Vranckx: il contributo dei nuovi è stato fin qui nullo. Minutaggi minimi e gol col contagocce: il risultato è che il Milan è di fatto lo stesso dell’anno scorso. Un problema serio, che alla lunga rischia di fare la differenza.
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Come riportato dalla GDS in edicola, i rinforzi in casa Milan non funzionano. Il mercto estivo può considerarsi bocciato. L’errore di Vranckx di domenica riapre i dubbi sul mercato Sei innesti da 48 milioni che stanno aiutando poco Pioli.


Charles De Ketelaere è inevitabilmente l’acquisto più deludente di questa stagione milanista: era partito bene (manca solo il gol, si diceva) ma giornata dopo giornata è entrato in un tunnel psicologico da cui pareva uscito con i due tiri in porta di Salerno. Niente, Milan-Roma ha riportato i problemi sul tavolo. Su tutti, il linguaggio del corpo: CDK è soft, è tutto tranne che un agonista e in diverse partite è sembrato cercare poco la palla. Pioli gli ha dato molta fiducia all’inizio, poi lo ha usato da alternativa: l’ultima partita da titolare in A è del primo ottobre, contro l’Empoli. Charles ha giocato (male) dall’inizio a Zagabria e avrà certamente una nuova chance domani sera, in Coppa contro il Torino. Da capire in quale ruolo, se da attaccante centrale - Giroud non può giocare sempre - oppure da 10. È solo all’inizio della sua storia milanista ma il Milan si aspettava decisamente di più. Possibilità di restare a luglio: 90%

Jacine Adli a oggi è un giocatore ai margini del progetto di Pioli. Una riserva: una sola partita da titolare, in trasferta contro il Verona il 16 ottobre, che resta l’ultima sua presenza in Serie A. Pioli evidentemente non lo considera pronto e l’ultima uscita contro il Psv, a Eindhoven nell’amichevole del 30 dicembre, conferma: Adli, schierato a sinistra, è stato tra i peggiori. Il francese, piccolo cult estivo dei tifosi, ha fatto vedere qualcosa di buono nel ritiro invernale di Dubai ma è poco intenso e fisicamente va in difficoltà contro tutti. Ha cominciato da candidato trequartista ma in quella posizione gioca Diaz, entra De Ketelaere, si ritaglia minuti Pobega. Lui, nulla. Giocherà domani col Toro, in mezzo o a sinistra, e la partita vale per lui più che per altri: se vuole garantirsi un futuro al Milan, deve mostrare qualcosa. Possibilità di restare a luglio: 20%

Divock Origi ieri si è allenato ancora a parte e il suo rientro, che slitterà probabilmente a Lecce, è tra i più attesi. Il belga è fondamentale per dare un cambio in attacco a Olivier Giroud, che a 36 anni va gestito. Origi è arrivato da svincolato in estate ma ha un contratto da circa 4 milioni a stagione, da calciatore forte quale è stato e quale i compagni dicono di vedere in allenamento: ha fisico, conoscenza del gioco e un tiro da attaccante livello Champions. In stagione però gli infortunilohanno condizionato: gli hanno tolto qualche partita - le presenze in A sono comunque 10 - ma soprattutto hanno rallentato crescita e condizione. Il suo fisico, inevitabilmente, lo obbliga a tempi più lunghi e, per questo o per alcune prestazioni negative, Origi finora ha deluso spesso e segnato solo una volta, a San Siro contro il Monza. E adesso? La differenza tra potenziale e resa è la più alta dei nuovi arrivi e Pioli gli darà di nuovi minuti, per convinzione o necessità, appena sarà possibile. Possibilità di restare a luglio: 75%

Sergiño Dest è arrivato al Milan in prestito gratuito con diritto di riscatto a 20 milioni. Per questo, è uno dei nuoviarrivi con meno possibilità di restare per la prossima stagione: per tenerlo, a meno di accordi rinegoziato, servirebbe un investimento importante. Dest in stagione ha avuto alti e bassi - male a Stamford Bridge, ad esempio - e in campionato ha giocato dall’inizio soltanto contro il Monza. Su di lui, il giudizio è sospeso più che per altri: è un esterno che attacca meglio di come difende, e questo si sapeva, ed è stato utilizzato sia a destra sia a sinistra. Significativo però che Pioli, con Calabria e Saelemaekers a lungo infortunati, abbia giocato quasi sempre con Kalulu terzino e un esterno offensivo differente (Messias, finché è stato disponibile). Per Sergiño, solo 191 minuti, quasi tutti da sostituto. Difficile che l’americano trovi spazio ora, con i titolari che sono tornati o stanno tornando a disposizione. Per lui, l’avvocato difensore è il Mondiale: con gli Stati Uniti, in Qatar, ha fatto bene. Possibilità di restare a luglio: 20%


Aster Vranckx è l’accusato del weekend: contro la Roma è entrato nel finale ed è entrato male. In un momento in cui il Milan doveva soprattutto evitare di concedere punizioni alla Roma, ha offerto a Dybala il fallo che voleva. Il2-2ènatolì.Perlui,èun testacoda: nell’ultima partita prima del Mondiale, contro la Fiorentina a San Siro, aveva giocato nel finale aiutando il Milan a vincere nel recupero. Contro la Roma, stesso spazio ma esito opposto. In prospettiva, però, la sua stagione ha un senso: sta giocando di più, ha fisicità, può giocare davanti alla difesa o da falso trequartista. Il Milan lo può riscattare per 12 milioni e l’investimento, comunque non banale, pare sensato. Vranckx ha vent’anni, è fuori dalla lista Champions ma in Champions ha già giocato, con il Wolfsburg. Domani sera, poco ma sicuro, lo rivedremo contro il Torino. Possibilità di restare a luglio 50%

Malick Thiaw ha preso i titoli dei giornali dopo Verona-Milan, un finale di partita che ha premiato il Milan. Thiaw, entrato per difendere il risultato, salvò due volte sulla linea. Quasi tre mesi dopo, la sua crescita resta lenta, graduale: quattro partite in A, nessuna in Champions perché è fuori lista. Pioli due sere fa ha fatto entrare Gabbia, non lui, per difendere a tre e, considerato il fisico di Malick, forse può avere un rimpianto. Thiaw è parte del Milan perché è stato acquistato a titolo definitivo (5 milioni + 2 di bonus + 10% sul margine della rivendita) e può permettersi di imparare da Kalulu, Tomori, Kjaer e Gabbia. Senza la squalifica domani sera avrebbe giocato e Pioli ha già dimostrato di non avere paura a lanciare giovani difensori centrali. Guardate dov’era Pierre Kalulu, un anno fa. Possiblità di restare a luglio: 80%

CorSera: Milan col fiato corto. La verità è che diverse cose non stanno funzionando. A partire dal mercato estivo, che non sta portando nulla, anzi. De Ketelaere, Origi, Adli, Vranckx: il contributo dei nuovi è stato fin qui nullo. Minutaggi minimi e gol col contagocce: il risultato è che il Milan è di fatto lo stesso dell’anno scorso. Un problema serio, che alla lunga rischia di fare la differenza.
se il mercato è un fallimento vuol dire che i responsabili del mercato hanno fallito

ossia Maldini e Massara

è ovvio che se hai pochi soldi è piu facile sbagliare..ma 35 milioni e mesi appresso a cdk se si rivela un fallimento come sembra è un bell'errore

sennò diamo sempre e solo addosso a Pioli e alla proprietà e non mi sembra giusto..hanno le loro colpe anche i dirigenti
 

Albijol

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Come riportato dalla GDS in edicola, i rinforzi in casa Milan non funzionano. Il mercto estivo può considerarsi bocciato. L’errore di Vranckx di domenica riapre i dubbi sul mercato Sei innesti da 48 milioni che stanno aiutando poco Pioli.


Charles De Ketelaere è inevitabilmente l’acquisto più deludente di questa stagione milanista: era partito bene (manca solo il gol, si diceva) ma giornata dopo giornata è entrato in un tunnel psicologico da cui pareva uscito con i due tiri in porta di Salerno. Niente, Milan-Roma ha riportato i problemi sul tavolo. Su tutti, il linguaggio del corpo: CDK è soft, è tutto tranne che un agonista e in diverse partite è sembrato cercare poco la palla. Pioli gli ha dato molta fiducia all’inizio, poi lo ha usato da alternativa: l’ultima partita da titolare in A è del primo ottobre, contro l’Empoli. Charles ha giocato (male) dall’inizio a Zagabria e avrà certamente una nuova chance domani sera, in Coppa contro il Torino. Da capire in quale ruolo, se da attaccante centrale - Giroud non può giocare sempre - oppure da 10. È solo all’inizio della sua storia milanista ma il Milan si aspettava decisamente di più. Possibilità di restare a luglio: 90%

Jacine Adli a oggi è un giocatore ai margini del progetto di Pioli. Una riserva: una sola partita da titolare, in trasferta contro il Verona il 16 ottobre, che resta l’ultima sua presenza in Serie A. Pioli evidentemente non lo considera pronto e l’ultima uscita contro il Psv, a Eindhoven nell’amichevole del 30 dicembre, conferma: Adli, schierato a sinistra, è stato tra i peggiori. Il francese, piccolo cult estivo dei tifosi, ha fatto vedere qualcosa di buono nel ritiro invernale di Dubai ma è poco intenso e fisicamente va in difficoltà contro tutti. Ha cominciato da candidato trequartista ma in quella posizione gioca Diaz, entra De Ketelaere, si ritaglia minuti Pobega. Lui, nulla. Giocherà domani col Toro, in mezzo o a sinistra, e la partita vale per lui più che per altri: se vuole garantirsi un futuro al Milan, deve mostrare qualcosa. Possibilità di restare a luglio: 20%

Divock Origi ieri si è allenato ancora a parte e il suo rientro, che slitterà probabilmente a Lecce, è tra i più attesi. Il belga è fondamentale per dare un cambio in attacco a Olivier Giroud, che a 36 anni va gestito. Origi è arrivato da svincolato in estate ma ha un contratto da circa 4 milioni a stagione, da calciatore forte quale è stato e quale i compagni dicono di vedere in allenamento: ha fisico, conoscenza del gioco e un tiro da attaccante livello Champions. In stagione però gli infortunilohanno condizionato: gli hanno tolto qualche partita - le presenze in A sono comunque 10 - ma soprattutto hanno rallentato crescita e condizione. Il suo fisico, inevitabilmente, lo obbliga a tempi più lunghi e, per questo o per alcune prestazioni negative, Origi finora ha deluso spesso e segnato solo una volta, a San Siro contro il Monza. E adesso? La differenza tra potenziale e resa è la più alta dei nuovi arrivi e Pioli gli darà di nuovi minuti, per convinzione o necessità, appena sarà possibile. Possibilità di restare a luglio: 75%

Sergiño Dest è arrivato al Milan in prestito gratuito con diritto di riscatto a 20 milioni. Per questo, è uno dei nuoviarrivi con meno possibilità di restare per la prossima stagione: per tenerlo, a meno di accordi rinegoziato, servirebbe un investimento importante. Dest in stagione ha avuto alti e bassi - male a Stamford Bridge, ad esempio - e in campionato ha giocato dall’inizio soltanto contro il Monza. Su di lui, il giudizio è sospeso più che per altri: è un esterno che attacca meglio di come difende, e questo si sapeva, ed è stato utilizzato sia a destra sia a sinistra. Significativo però che Pioli, con Calabria e Saelemaekers a lungo infortunati, abbia giocato quasi sempre con Kalulu terzino e un esterno offensivo differente (Messias, finché è stato disponibile). Per Sergiño, solo 191 minuti, quasi tutti da sostituto. Difficile che l’americano trovi spazio ora, con i titolari che sono tornati o stanno tornando a disposizione. Per lui, l’avvocato difensore è il Mondiale: con gli Stati Uniti, in Qatar, ha fatto bene. Possibilità di restare a luglio: 20%


Aster Vranckx è l’accusato del weekend: contro la Roma è entrato nel finale ed è entrato male. In un momento in cui il Milan doveva soprattutto evitare di concedere punizioni alla Roma, ha offerto a Dybala il fallo che voleva. Il2-2ènatolì.Perlui,èun testacoda: nell’ultima partita prima del Mondiale, contro la Fiorentina a San Siro, aveva giocato nel finale aiutando il Milan a vincere nel recupero. Contro la Roma, stesso spazio ma esito opposto. In prospettiva, però, la sua stagione ha un senso: sta giocando di più, ha fisicità, può giocare davanti alla difesa o da falso trequartista. Il Milan lo può riscattare per 12 milioni e l’investimento, comunque non banale, pare sensato. Vranckx ha vent’anni, è fuori dalla lista Champions ma in Champions ha già giocato, con il Wolfsburg. Domani sera, poco ma sicuro, lo rivedremo contro il Torino. Possibilità di restare a luglio 50%

Malick Thiaw ha preso i titoli dei giornali dopo Verona-Milan, un finale di partita che ha premiato il Milan. Thiaw, entrato per difendere il risultato, salvò due volte sulla linea. Quasi tre mesi dopo, la sua crescita resta lenta, graduale: quattro partite in A, nessuna in Champions perché è fuori lista. Pioli due sere fa ha fatto entrare Gabbia, non lui, per difendere a tre e, considerato il fisico di Malick, forse può avere un rimpianto. Thiaw è parte del Milan perché è stato acquistato a titolo definitivo (5 milioni + 2 di bonus + 10% sul margine della rivendita) e può permettersi di imparare da Kalulu, Tomori, Kjaer e Gabbia. Senza la squalifica domani sera avrebbe giocato e Pioli ha già dimostrato di non avere paura a lanciare giovani difensori centrali. Guardate dov’era Pierre Kalulu, un anno fa. Possiblità di restare a luglio: 80%

CorSera: Milan col fiato corto. La verità è che diverse cose non stanno funzionando. A partire dal mercato estivo, che non sta portando nulla, anzi. De Ketelaere, Origi, Adli, Vranckx: il contributo dei nuovi è stato fin qui nullo. Minutaggi minimi e gol col contagocce: il risultato è che il Milan è di fatto lo stesso dell’anno scorso. Un problema serio, che alla lunga rischia di fare la differenza.

Lo dico da ottobre... E si svegliano a gennaio.
 

danjr

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Come riportato dalla GDS in edicola, i rinforzi in casa Milan non funzionano. Il mercto estivo può considerarsi bocciato. L’errore di Vranckx di domenica riapre i dubbi sul mercato Sei innesti da 48 milioni che stanno aiutando poco Pioli.


Charles De Ketelaere è inevitabilmente l’acquisto più deludente di questa stagione milanista: era partito bene (manca solo il gol, si diceva) ma giornata dopo giornata è entrato in un tunnel psicologico da cui pareva uscito con i due tiri in porta di Salerno. Niente, Milan-Roma ha riportato i problemi sul tavolo. Su tutti, il linguaggio del corpo: CDK è soft, è tutto tranne che un agonista e in diverse partite è sembrato cercare poco la palla. Pioli gli ha dato molta fiducia all’inizio, poi lo ha usato da alternativa: l’ultima partita da titolare in A è del primo ottobre, contro l’Empoli. Charles ha giocato (male) dall’inizio a Zagabria e avrà certamente una nuova chance domani sera, in Coppa contro il Torino. Da capire in quale ruolo, se da attaccante centrale - Giroud non può giocare sempre - oppure da 10. È solo all’inizio della sua storia milanista ma il Milan si aspettava decisamente di più. Possibilità di restare a luglio: 90%

Jacine Adli a oggi è un giocatore ai margini del progetto di Pioli. Una riserva: una sola partita da titolare, in trasferta contro il Verona il 16 ottobre, che resta l’ultima sua presenza in Serie A. Pioli evidentemente non lo considera pronto e l’ultima uscita contro il Psv, a Eindhoven nell’amichevole del 30 dicembre, conferma: Adli, schierato a sinistra, è stato tra i peggiori. Il francese, piccolo cult estivo dei tifosi, ha fatto vedere qualcosa di buono nel ritiro invernale di Dubai ma è poco intenso e fisicamente va in difficoltà contro tutti. Ha cominciato da candidato trequartista ma in quella posizione gioca Diaz, entra De Ketelaere, si ritaglia minuti Pobega. Lui, nulla. Giocherà domani col Toro, in mezzo o a sinistra, e la partita vale per lui più che per altri: se vuole garantirsi un futuro al Milan, deve mostrare qualcosa. Possibilità di restare a luglio: 20%

Divock Origi ieri si è allenato ancora a parte e il suo rientro, che slitterà probabilmente a Lecce, è tra i più attesi. Il belga è fondamentale per dare un cambio in attacco a Olivier Giroud, che a 36 anni va gestito. Origi è arrivato da svincolato in estate ma ha un contratto da circa 4 milioni a stagione, da calciatore forte quale è stato e quale i compagni dicono di vedere in allenamento: ha fisico, conoscenza del gioco e un tiro da attaccante livello Champions. In stagione però gli infortunilohanno condizionato: gli hanno tolto qualche partita - le presenze in A sono comunque 10 - ma soprattutto hanno rallentato crescita e condizione. Il suo fisico, inevitabilmente, lo obbliga a tempi più lunghi e, per questo o per alcune prestazioni negative, Origi finora ha deluso spesso e segnato solo una volta, a San Siro contro il Monza. E adesso? La differenza tra potenziale e resa è la più alta dei nuovi arrivi e Pioli gli darà di nuovi minuti, per convinzione o necessità, appena sarà possibile. Possibilità di restare a luglio: 75%

Sergiño Dest è arrivato al Milan in prestito gratuito con diritto di riscatto a 20 milioni. Per questo, è uno dei nuoviarrivi con meno possibilità di restare per la prossima stagione: per tenerlo, a meno di accordi rinegoziato, servirebbe un investimento importante. Dest in stagione ha avuto alti e bassi - male a Stamford Bridge, ad esempio - e in campionato ha giocato dall’inizio soltanto contro il Monza. Su di lui, il giudizio è sospeso più che per altri: è un esterno che attacca meglio di come difende, e questo si sapeva, ed è stato utilizzato sia a destra sia a sinistra. Significativo però che Pioli, con Calabria e Saelemaekers a lungo infortunati, abbia giocato quasi sempre con Kalulu terzino e un esterno offensivo differente (Messias, finché è stato disponibile). Per Sergiño, solo 191 minuti, quasi tutti da sostituto. Difficile che l’americano trovi spazio ora, con i titolari che sono tornati o stanno tornando a disposizione. Per lui, l’avvocato difensore è il Mondiale: con gli Stati Uniti, in Qatar, ha fatto bene. Possibilità di restare a luglio: 20%


Aster Vranckx è l’accusato del weekend: contro la Roma è entrato nel finale ed è entrato male. In un momento in cui il Milan doveva soprattutto evitare di concedere punizioni alla Roma, ha offerto a Dybala il fallo che voleva. Il2-2ènatolì.Perlui,èun testacoda: nell’ultima partita prima del Mondiale, contro la Fiorentina a San Siro, aveva giocato nel finale aiutando il Milan a vincere nel recupero. Contro la Roma, stesso spazio ma esito opposto. In prospettiva, però, la sua stagione ha un senso: sta giocando di più, ha fisicità, può giocare davanti alla difesa o da falso trequartista. Il Milan lo può riscattare per 12 milioni e l’investimento, comunque non banale, pare sensato. Vranckx ha vent’anni, è fuori dalla lista Champions ma in Champions ha già giocato, con il Wolfsburg. Domani sera, poco ma sicuro, lo rivedremo contro il Torino. Possibilità di restare a luglio 50%

Malick Thiaw ha preso i titoli dei giornali dopo Verona-Milan, un finale di partita che ha premiato il Milan. Thiaw, entrato per difendere il risultato, salvò due volte sulla linea. Quasi tre mesi dopo, la sua crescita resta lenta, graduale: quattro partite in A, nessuna in Champions perché è fuori lista. Pioli due sere fa ha fatto entrare Gabbia, non lui, per difendere a tre e, considerato il fisico di Malick, forse può avere un rimpianto. Thiaw è parte del Milan perché è stato acquistato a titolo definitivo (5 milioni + 2 di bonus + 10% sul margine della rivendita) e può permettersi di imparare da Kalulu, Tomori, Kjaer e Gabbia. Senza la squalifica domani sera avrebbe giocato e Pioli ha già dimostrato di non avere paura a lanciare giovani difensori centrali. Guardate dov’era Pierre Kalulu, un anno fa. Possiblità di restare a luglio: 80%

CorSera: Milan col fiato corto. La verità è che diverse cose non stanno funzionando. A partire dal mercato estivo, che non sta portando nulla, anzi. De Ketelaere, Origi, Adli, Vranckx: il contributo dei nuovi è stato fin qui nullo. Minutaggi minimi e gol col contagocce: il risultato è che il Milan è di fatto lo stesso dell’anno scorso. Un problema serio, che alla lunga rischia di fare la differenza.
Tutti sanno quanto io ammiro la grandezza di Maldini e quanto sia fiero e orgoglioso di essere rappresentato da un garante come lui.
Tuttavia questo mercato è stato sbagliato, non voglio la testa di nessuno, ci mancherebbe, solo riconoscenza verso la nostra dirigenza formata da persone illuminate, però anche loro sbagliano, anche i migliori (per distacco) sbagliano.
La cosa “positiva” è che si può facilmente rientrare dell’investimento per cdk e non riscattare tutte le altre chiaviche. Adli lo si può dare in prestito sperando sbocci, Thiaw fondamentalmente è il meno deludente e Origi se ritrova un minimo di continuità qualcosa può fare
 
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