A luglio non è stato all'altezza e ha preso solo riserve.... incredibile ma ho letto pure questo, cioè questo ha fatto mercato in 20 giorni in una situazione surreale, ha imbastito trattative complesse ma per quel periodo sensate, tipo Higuain e Caldara, ha preso altri giocatori senza avere peraltro chissà che gran aiuto da parte del tizio che era in America a mugugnare e a fare i musi lunghi.
A ottobre va a prendere Paquetà perché sa benissimo che il Milan è una squadra di rogne acute, soprattutto in mezzo, un letamaio infinito allenato peggio, è un acquisto in più, eccessivo ma ottimo, poi prende Piatek, altro giocatore fondamentale, finisce l'ennesimo mercato incompleto per strane ragioni, tra chi non voleva la cessione del fenomeno turco e la birba di Aivan.
Dal momento in cui capiscono che la stagione è andata e hanno fatto la ca___ata lui e Paolo vanno da Genny a dirgli di essere più coraggioso e che difendersi e basta non porterà comunque a niente, da lì si perdono troppi punti e quarto posto, visto il finale di stagione le dimissioni sono automatiche e palesi, da una parte un fesso che comanda, dall'altra uno che ti fa giocare la squadra da cani e non ti valorizza nulla, e dall'altra ancora un certo Paolo che mentre gira male va in vacanza.
Leo è un professionista, lo diciamo noi che Gattuso non vale una sega figuriamoci lui, probabilmente non aveva nessuna intenzione di lavorare MALE e in una certa maniera quando è palese che il problema rimanga sempre di fondo, l'allenatore, la linea da seguire, la squadra strutturata male e i debiti assurdi che ci siamo fatti per non arrivare nemmeno a giocarci il girone di Champions 'na mezza volta.
In tutto questo mi aspetto che Paolo si levi dalle palle seduta stante, non è servito a niente, lui non lo dirà mai ma si è comportato come si comportava lo stesso Galliani, da bonaccione tranquillo che però quando deve prendere delle decisioni non è mai freddo e sposa sempre la linea della famiglia del Mulino bianco, tipico degli ultimi anni del Giannino e fautrice dell'ennesimo non esonero che quest'anno sarebbe stato fondamentale.
Trovo abbastanza ridicolo che il Milan rimarrà nelle mani di gente non italiana o comunque che sappia parlare in italiano, dalla proprietà all'Ad al Ds, uno ha lo stile british del fesso, un altro è portofrancese (ma poi chi ***** è questo?), tutti vogliono darci quell'immagine di squadra tenuta bene, europea, non pensando per niente che in Italia si DEVE ragionare in un'altra maniera che si confa poco con i discorsi in inglese tradotti dallo scolaretto Borini o comunque scelte basilari e drastiche che generalmente significano sempre tagli e peggioramento soprattutto se il progetto non è molto chiaro.