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Secondo quanto riportato da Il Corriere della Sera in edicola oggi, giovedì 21 giugno 2018, ieri Fassone, Han Li e Giorgetti sono stati in Inghilterra per incontro il nuovo socio del Milan che vuole conoscere anche i ricavi commerciali del club. I soggetti interessati ad entrare nel club rossonero sono un paio, entrambi americani. La novità di giornata è che il nuovo socio potrebbe entrare prendendo subito il pacchetto di maggioranza del Milan.
L'analisi sui conti del Milan è stata avviata già da qualche tempo. Ora siamo arrivati alla stretta finale.
Ed Elliott? Se Yonghong Li non verserà i 32 milioni di euro entro domani, venerdì, interverrà direttamente il fondo che poi dovrà essere rimborsato entro 15 giorni. Il gioco, pericoloso, di Li prevede che a rimborsare il fondo dovrà essere direttamente il nuovo socio il quale rappresenterebbe anche l'asso nella manica per il ricorso al TAS. Lo stesso Li, poi per rimetterci il meno possibile potrebbe lasciare definitivamente il Milan dopo la quotazione in borsa.
Riguardo la decisione della Uefa, invece, regna sempre il pessimismo.
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Come riporta Luca Pagni da la Repubblica, oggi Fassone e David Han Li, sono volati nella capitale inglese per questione societarie. Yonghong Li non è più in grado di sostenere economicamente il Milan infatti entro venerdì deve versare 32 milioni di un nuovo aumento di capitale. Potrebbe dunque cedere la quota di maggioranza. Sul tavolo ha due proposte: la prima portata da Goldman Sachs, la seconda da Bank of America/Merrill Lynch. In entrambi i casi, Li scenderebbe sotto il 30 per cento, per poi lui vendere il restante negli anni.
La proposta di Goldman Sachs è di 500 mln per il 75%. La trattativa era arrivata ad una fase calda ma LI ha preferito declinare temporaneamente. Goldman lavora per un fondo di investimento americano che ha fatto sapere che aspetterà solo fino alla fine della settimana.
Anche la proposta arrivata da Bofa/Merrill Lynch punta la maggioranza ed è composta da due investitori.
Nel caso di accordo con uno dei due possibili acquirenti, l'accordo preliminare verrebbe inserito nella documentazione che servirà per il ricorso al Tas di Losanna.
L'analisi sui conti del Milan è stata avviata già da qualche tempo. Ora siamo arrivati alla stretta finale.
Ed Elliott? Se Yonghong Li non verserà i 32 milioni di euro entro domani, venerdì, interverrà direttamente il fondo che poi dovrà essere rimborsato entro 15 giorni. Il gioco, pericoloso, di Li prevede che a rimborsare il fondo dovrà essere direttamente il nuovo socio il quale rappresenterebbe anche l'asso nella manica per il ricorso al TAS. Lo stesso Li, poi per rimetterci il meno possibile potrebbe lasciare definitivamente il Milan dopo la quotazione in borsa.
Riguardo la decisione della Uefa, invece, regna sempre il pessimismo.
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Come riporta Luca Pagni da la Repubblica, oggi Fassone e David Han Li, sono volati nella capitale inglese per questione societarie. Yonghong Li non è più in grado di sostenere economicamente il Milan infatti entro venerdì deve versare 32 milioni di un nuovo aumento di capitale. Potrebbe dunque cedere la quota di maggioranza. Sul tavolo ha due proposte: la prima portata da Goldman Sachs, la seconda da Bank of America/Merrill Lynch. In entrambi i casi, Li scenderebbe sotto il 30 per cento, per poi lui vendere il restante negli anni.
La proposta di Goldman Sachs è di 500 mln per il 75%. La trattativa era arrivata ad una fase calda ma LI ha preferito declinare temporaneamente. Goldman lavora per un fondo di investimento americano che ha fatto sapere che aspetterà solo fino alla fine della settimana.
Anche la proposta arrivata da Bofa/Merrill Lynch punta la maggioranza ed è composta da due investitori.
Nel caso di accordo con uno dei due possibili acquirenti, l'accordo preliminare verrebbe inserito nella documentazione che servirà per il ricorso al Tas di Losanna.