Milan: Ibra sarà superconsulente. Ruolo su misura.

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CorSera: anche se l’importanza dei poteri taumaturgici di Ibracadabra è stata esagerata in questi confusi giorni rossoneri, il tanto invocato Zlatan sarà il primo a festeggiare questo Milan da grandi notti europee. Non ci vorrà molto per definire la sua questione: in qualche modo lavorerà con il Milan, l’intesa con Cardinale è stata trovata, non entrerà nell’organigramma societario, sarà un superconsulente e vedremo quale ruolo, probabilmente non convenzionale, sarà cucito per lui. L’ad Furlani non si è sbottonato («Ibra? È un grande campione, caro a tutti i milanisti. Stiamo parlando da mesi, vediamo. Mi farebbe piacere lavorare con lui»), ma è ormai chiaro che è solo questione di tempo, come indica anche il post furbo del nostro eroe che scandisce l’attesa («tic, toc», ha scritto su Instagram). Ci vorrà un po’ di più per definire il futuro di questo Milan, risorto proprio quando il «fire» sembrava spento e con lui la vena di Pioli, tornato «in». La società non lo avrebbe cambiato neanche con una sconfitta ieri sera, una vittoria però regala tutta un’altra serenità. E magari la prossima volta si potrà festeggiare senza rabbia, ma solo con gioia.
 

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CorSera: anche se l’importanza dei poteri taumaturgici di Ibracadabra è stata esagerata in questi confusi giorni rossoneri, il tanto invocato Zlatan sarà il primo a festeggiare questo Milan da grandi notti europee. Non ci vorrà molto per definire la sua questione: in qualche modo lavorerà con il Milan, l’intesa con Cardinale è stata trovata, non entrerà nell’organigramma societario, sarà un superconsulente e vedremo quale ruolo, probabilmente non convenzionale, sarà cucito per lui. L’ad Furlani non si è sbottonato («Ibra? È un grande campione, caro a tutti i milanisti. Stiamo parlando da mesi, vediamo. Mi farebbe piacere lavorare con lui»), ma è ormai chiaro che è solo questione di tempo, come indica anche il post furbo del nostro eroe che scandisce l’attesa («tic, toc», ha scritto su Instagram). Ci vorrà un po’ di più per definire il futuro di questo Milan, risorto proprio quando il «fire» sembrava spento e con lui la vena di Pioli, tornato «in». La società non lo avrebbe cambiato neanche con una sconfitta ieri sera, una vittoria però regala tutta un’altra serenità. E magari la prossima volta si potrà festeggiare senza rabbia, ma solo con gioia.
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CorSera: anche se l’importanza dei poteri taumaturgici di Ibracadabra è stata esagerata in questi confusi giorni rossoneri, il tanto invocato Zlatan sarà il primo a festeggiare questo Milan da grandi notti europee. Non ci vorrà molto per definire la sua questione: in qualche modo lavorerà con il Milan, l’intesa con Cardinale è stata trovata, non entrerà nell’organigramma societario, sarà un superconsulente e vedremo quale ruolo, probabilmente non convenzionale, sarà cucito per lui. L’ad Furlani non si è sbottonato («Ibra? È un grande campione, caro a tutti i milanisti. Stiamo parlando da mesi, vediamo. Mi farebbe piacere lavorare con lui»), ma è ormai chiaro che è solo questione di tempo, come indica anche il post furbo del nostro eroe che scandisce l’attesa («tic, toc», ha scritto su Instagram). Ci vorrà un po’ di più per definire il futuro di questo Milan, risorto proprio quando il «fire» sembrava spento e con lui la vena di Pioli, tornato «in». La società non lo avrebbe cambiato neanche con una sconfitta ieri sera, una vittoria però regala tutta un’altra serenità. E magari la prossima volta si potrà festeggiare senza rabbia, ma solo con gioia.
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Swaitak

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CorSera: anche se l’importanza dei poteri taumaturgici di Ibracadabra è stata esagerata in questi confusi giorni rossoneri, il tanto invocato Zlatan sarà il primo a festeggiare questo Milan da grandi notti europee. Non ci vorrà molto per definire la sua questione: in qualche modo lavorerà con il Milan, l’intesa con Cardinale è stata trovata, non entrerà nell’organigramma societario, sarà un superconsulente e vedremo quale ruolo, probabilmente non convenzionale, sarà cucito per lui. L’ad Furlani non si è sbottonato («Ibra? È un grande campione, caro a tutti i milanisti. Stiamo parlando da mesi, vediamo. Mi farebbe piacere lavorare con lui»), ma è ormai chiaro che è solo questione di tempo, come indica anche il post furbo del nostro eroe che scandisce l’attesa («tic, toc», ha scritto su Instagram). Ci vorrà un po’ di più per definire il futuro di questo Milan, risorto proprio quando il «fire» sembrava spento e con lui la vena di Pioli, tornato «in». La società non lo avrebbe cambiato neanche con una sconfitta ieri sera, una vittoria però regala tutta un’altra serenità. E magari la prossima volta si potrà festeggiare senza rabbia, ma solo con gioia.
Narrativa Imbarazzante, come è imbarazzante il ritratto di famiglia con Gelly-Stadioni-Fuffani-Gordon
 

bmb

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CorSera: anche se l’importanza dei poteri taumaturgici di Ibracadabra è stata esagerata in questi confusi giorni rossoneri, il tanto invocato Zlatan sarà il primo a festeggiare questo Milan da grandi notti europee. Non ci vorrà molto per definire la sua questione: in qualche modo lavorerà con il Milan, l’intesa con Cardinale è stata trovata, non entrerà nell’organigramma societario, sarà un superconsulente e vedremo quale ruolo, probabilmente non convenzionale, sarà cucito per lui. L’ad Furlani non si è sbottonato («Ibra? È un grande campione, caro a tutti i milanisti. Stiamo parlando da mesi, vediamo. Mi farebbe piacere lavorare con lui»), ma è ormai chiaro che è solo questione di tempo, come indica anche il post furbo del nostro eroe che scandisce l’attesa («tic, toc», ha scritto su Instagram). Ci vorrà un po’ di più per definire il futuro di questo Milan, risorto proprio quando il «fire» sembrava spento e con lui la vena di Pioli, tornato «in». La società non lo avrebbe cambiato neanche con una sconfitta ieri sera, una vittoria però regala tutta un’altra serenità. E magari la prossima volta si potrà festeggiare senza rabbia, ma solo con gioia.
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