Milan: Fininvest in attesa dei restanti 80 milioni da Sino.

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Libero in edicola oggi, 23 marzo: è arrivata la caparrina da 20 milioni. Entro il fine settimana sono attesi gli altri 80 milioni per tenere viva la trattativa. Fininvest firmerà i nuovi contratti solo quando avrà tra le mani tutti i soldi della terza caparra. Questione closing: i cinesi chiedono più tempo: fino a maggio, in modo da poter risolvere i problemi burocratici. Ma il derby del 14 aprile potrebbe essere una buona occasione per chiudere e finalizzare la cessione del club. Mancano ancora tanti soldi ed il governo di Pechino, come riportato ieri, è pronto a stoppare i prestiti bancari destinati all'estero. Quindi la fase è delicatissima. In tutto ciò, le altre opzioni (da Galatioto a Galliani and friends) sembrano essere ormai tramontate.

La Stampa (Bandinelli): le voci su un Berlusconi adirato sono tutte fasulle. Si racconta invece di un Berlusconi col sorriso a 32 denti, sta per incassare 300 milioni senza aver dato in cambio nemmeno una quota del Milan. Li è riuscito a sbloccare nelle ultime ore una parte della terza caparra (20 milioni), prima di firmare il nuovo contratto servono però gli altri 80 milioni, che arriveranno entro martedì. In questo modo Yong Hong Li guadagnerà ulteriore tempo, probabilmente fino a fine Aprile. I legali di Berlusconi hanno spiegato al Cavaliere che col nuovo contratto tutti i soldi già incassati saranno messi in totale sicurezza.

Secondo quanto riportato da Il Giornale (Ordine), i restanti 80 milioni dovrebbero arrivare tra domani e lunedì. Il closing potrebbe slittare al 12 aprile. Decisivo l'incontro di lunedì ad Arcore, dove Silvio, davanti a tutti, ha detto "Chiudiamo con SES", concedendo tutto il tempo di cui Yong Hong Li avrà bisogno per la raccolta dei fondi.

Repubblica (Pagni): chi vuole continuare la trattativa per la cessione ai cinesi è Silvio Berlusconi in prima persona. Il Cavaliere ha ben chiaro che, con i disastrosi risultati sportivi, e con una telenovela che dura da più di due anni, non troverà mai altri acquirenti disposti a dargli 520 milioni per il Milan. Ha urgente necessità di quei soldi, a causa della battaglia finanziaria con Vivendi, finita anche in tribunale.
Berlusconi è stato tentato di far saltare tutto, ma dopo averci ragionato su, ha dato mandato ai suoi advisor e legali di andare avanti ad oltranza con SES per ottenere i 300 milioni mancanti, dopo aver già ricevuto 220 milioni.

Corsera oggi in edicola (Ravelli): ieri sono arrivati 20 dei 100 milioni della terza caparra. Fininvest li ha incassati con soddisfazione soprattutto dopo che, nella riunione di Arcore di lunedì, Berlusconi era stato perentorio, avanti con SES, avanti con Yong Hong Li. Gli altri 80 milioni dovrebbero arrivare entro domani, o al più tardi all'inizio della prossima settimana. Non ci sono ultimatum da rispettare, non ci sono scadenze perentorie, il clima tra le parti è molto disteso, stanno giocando una partita a scacchi e il tempo è un fattore poco rilevante per entrambe (per la disperazione dei tifosi). Incassata la terza caparra verrà firmato un nuovo contratto, al cui interno sarebbe prevista una clausola che blinderebbe da qualsiasi battaglia legale i 300 milioni incassati. Il closing difficilmente sarà il 7 Aprile, si finirà a fine mese.

Secondo quanto riportato dalla Reuters, che ha svolto indagini sul posto, in Cina, gli uffici dei presunti otto soggetti coinvolti da Sino nell'acquisto del Milan, sarebbero uffici fantasma all'interno dei quali non ci sarebbe nessuno, come affermato anche dai custodi dell'edificio ubicato a Changxig.

Secondo il Corsera Lazard e Rothshild, advisors che si occupano della cessione del Milan ai cinesi, sarebbero sempre ottimisti sul buon esito della trattativa, nonostante le ultime evidenti difficoltà.

Secondo quanto riportato dalla Reuters, che ha svolto indagini sul posto, in Cina, gli uffici dei presunti otto soggetti coinvolti da Sino nell'acquisto del Milan, sarebbero uffici fantasma all'interno dei quali non ci sarebbe nessuno, come affermato anche dai custodi dell'edificio ubicato a Changxig.
 
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Casnop

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Libero in edicola oggi, 23 marzo: è arrivata la caparrina da 20 milioni. Entro il fine settimana sono attesi gli altri 80 milioni per tenere viva la trattativa. Fininvest firmerà i nuovi contratti solo quando avrà tra le mani tutti i soldi della terza caparra. Questione closing: i cinesi chiedono più tempo: fino a maggio, in modo da poter risolvere i problemi burocratici. Ma il derby del 14 aprile potrebbe essere una buona occasione per chiudere e finalizzare la cessione del club. Mancano ancora tanti soldi ed il governo di Pechino, come riportato ieri, è pronto a stoppare i prestiti bancari destinati all'estero. Quindi la fase è delicatissima. In tutto ciò, le altre opzioni (da Galatioto a Galliani and friends) sembrano essere ormai tramontate.
Quanto ben esposto da Henry in un post in un precedente thread, in ordine alle ragioni strettamente fiscali, di principio contabile, che stanno motivando la condotta delle parti, in particolare della promittente alienante Fininvest, quanto alla estenuante esecuzione in vera e propria prorogatio degli obblighi contrattuali assunti con il signing del 5 agosto scorso, è calzante alla fattispecie, e spiega altresì la sostanziale irreversibilita' del processo di vendita a SES nei tempi richiesti dalle necessità di quest'ultima, oltre a ricondurre l'intera vicenda nell'alveo di una vendita con pagamento con acconti e saldo di prezzo, certamente più consona ad una m&a internazionale. Davvero siamo stati tutti ingannati da quel 'caparra' presente nel comunicato congiunto del dicembre scorso, all'atto della conclusione dell'accordo per la proroga del termine a contrarre al 3 marzo successivo, e con riferimento alla dazione di un ulteriore tranche di 100 milioni di prezzo, espressione utilizzata in modo atecnico dall'ignoto redattore di quel comunicato, nella inconsapevolezza del suo pregnante significato giuridico e delle conseguenze del suo successivo utilizzo ai fini della analisi di questa vicenda. D'altra parte, Fininvest stessa, nel comunicato del 5 agosto scorso all'atto della firma del preliminare, espressamente dichiarò che il versamento del prezzo, convenuto dalle parti per la fine del 2016, sarebbe stato condizionato al rilascio delle prescritte autorizzazioni italiane e cinesi, sicché riconobbe una efficacia condizionante risolutiva dell'affare al mancato avveramento di tale condizione, che sarebbe ora argomento decisivo e convincente in favore dell'inadempiente in qualunque contenzioso finalizzato al recupero degli acconti già versati nella ipotesi di scioglimento degli accordi. Sarebbe allora opportuno, da questo punto in poi, parlare di acconti di prezzo che il soggetto SES offrirà, o si impegna a fare, in questa annosa vicenda negoziale. Il giudizio su questa operazione è inevitabilmente sospeso, ovvero differito se e quando saranno disponibili documenti negoziali e contabili, nonché conoscenza della struttura societaria del nuovo proprietario e del suo piano industriale e di investimenti. Per ora, l'auspicio di fare presto, le scadenze incombono, ed una squadra di calcio attende. :)
 

Il Re dell'Est

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Quanto ben esposto da Henry in un post in un precedente thread, in ordine alle ragioni strettamente fiscali, di principio contabile, che stanno motivando la condotta delle parti, in particolare della promittente alienante Fininvest, quanto alla estenuante esecuzione in vera e propria prorogatio degli obblighi contrattuali assunti con il signing del 5 agosto scorso, è calzante alla fattispecie, e spiega altresì la sostanziale irreversibilita' del processo di vendita a SES nei tempi richiesti dalle necessità di quest'ultima, oltre a ricondurre l'intera vicenda nell'alveo di una vendita con pagamento con acconti e saldo di prezzo, certamente più consona ad una m&a internazionale. Davvero siamo stati tutti ingannati da quel 'caparra' presente nel comunicato congiunto del dicembre scorso, all'atto della conclusione dell'accordo per la proroga del termine a contrarre al 3 marzo successivo, e con riferimento alla dazione di un ulteriore tranche di 100 milioni di prezzo, espressione utilizzata in modo atecnico dall'ignoto redattore di quel comunicato, nella inconsapevolezza del suo pregnante significato giuridico e delle conseguenze del suo successivo utilizzo ai fini della analisi di questa vicenda. D'altra parte, Fininvest stessa, nel comunicato del 5 agosto scorso all'atto della firma del preliminare, espressamente dichiarò che il versamento del prezzo, convenuto dalle parti per la fine del 2016, sarebbe stato condizionato al rilascio delle prescritte autorizzazioni italiane e cinesi, sicché riconobbe una efficacia condizionante risolutiva dell'affare al mancato avveramento di tale condizione, che sarebbe ora argomento decisivo e convincente in favore dell'inadempiente in qualunque contenzioso finalizzato al recupero degli acconti già versati nella ipotesi di scioglimento degli accordi. Sarebbe allora opportuno, da questo punto in poi, parlare di acconti di prezzo che il soggetto SES offrirà, o si impegna a fare, in questa annosa vicenda negoziale. Il giudizio su questa operazione è inevitabilmente sospeso, ovvero differito se e quando saranno disponibili documenti negoziali e contabili, nonché conoscenza della struttura societaria del nuovo proprietario e del suo piano industriale e di investimenti. Per ora, l'auspicio di fare presto, le scadenze incombono, ed una squadra di calcio attende. :)

Direi che tutto è chiaro, in effetti alle motivazioni fiscali non aveva pensato nessuno e direi che sono una ragione più che sufficiente per andare fino in fondo. Quello che poi si era ormai capito, ma che nessuno riusciva a spiegare concretamente :) non solo quindi la possibilità di perdere la "caparra" in una ipotetica disputa legale (per via delle cause di forza maggiore invocate dai cinesi), ma la certezza di perdere in tasse circa 60 di quei 200M. Meglio quindi tirare dritti e accettare le condizioni poste dai cinesi, ossia sostanzialmente una vendita a rate.

A questo punto possiamo solo augurarci che si sbrighino e che Yong trovi il modo di non tirarla troppo per le lunghe.
Poi, dopo aver salutato definitivamente Silvio e Galliani, giudicheremo l'operato dei nuovi proprietari.
 

Willy Wonka

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Corsera oggi in edicola (Ravelli): ieri sono arrivati 20 dei 100 milioni della terza caparra. Fininvest li ha incassati con soddisfazione soprattutto dopo che, nella riunione di Arcore di lunedì, Berlusconi era stato perentorio, avanti con SES, avanti con Yong Hong Li. Gli altri 80 milioni dovrebbero arrivare entro domani, o al più tardi all'inizio della prossima settimana. Non ci sono ultimatum da rispettare, non ci sono scadenze perentorie, il clima tra le parti è molto disteso, stanno giocando una partita a scacchi e il tempo è un fattore poco rilevante per entrambe (per la disperazione dei tifosi). Incassata la terza caparra verrà firmato un nuovo contratto, al cui interno sarebbe prevista una clausola che blinderebbe da qualsiasi battaglia legale i 300 milioni incassati. Il closing difficilmente sarà il 7 Aprile, si finirà a fine mese.
 

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Corsera oggi in edicola (Ravelli): ieri sono arrivati 20 dei 100 milioni della terza caparra. Fininvest li ha incassati con soddisfazione soprattutto dopo che, nella riunione di Arcore di lunedì, Berlusconi era stato perentorio, avanti con SES, avanti con Yong Hong Li. Gli altri 80 milioni dovrebbero arrivare entro domani, o al più tardi all'inizio della prossima settimana. Non ci sono ultimatum da rispettare, non ci sono scadenze perentorie, il clima tra le parti è molto disteso, stanno giocando una partita a scacchi e il tempo è un fattore poco rilevante per entrambe (per la disperazione dei tifosi). Incassata la terza caparra verrà firmato un nuovo contratto, al cui interno sarebbe prevista una clausola che blinderebbe da qualsiasi battaglia legale i 300 milioni incassati. Il closing difficilmente sarà il 7 Aprile, si finirà a fine mese.

bè ormai era chiaro che il 7 Aprile era troppo vicino. Ma fine Aprile o Maggio che sia, la cosa brutta è che sappiamo che ogni scadenza in questa trattativa è rinviabile, quindi il rischio di passare un'altra estate senza mercato è molto alto.
 
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Direi che tutto è chiaro, in effetti alle motivazioni fiscali non aveva pensato nessuno e direi che sono una ragione più che sufficiente per andare fino in fondo. Quello che poi si era ormai capito, ma che nessuno riusciva a spiegare concretamente :) non solo quindi la possibilità di perdere la "caparra" in una ipotetica disputa legale (per via delle cause di forza maggiore invocate dai cinesi), ma la certezza di perdere in tasse circa 60 di quei 200M. Meglio quindi tirare dritti e accettare le condizioni poste dai cinesi, ossia sostanzialmente una vendita a rate.

A questo punto possiamo solo augurarci che si sbrighino e che Yong trovi il modo di non tirarla troppo per le lunghe.
Poi, dopo aver salutato definitivamente Silvio e Galliani, giudicheremo l'operato dei nuovi proprietari.

Tutto vero quello che scrivi, ma c'è un "però"...
Ammettendo che Fininvest incameri le caparre come tali (sempre ammesso che non ci siano clausole limitatorie) e chiuda la porta a Y.Li, pagherebbe 60 Mln di tasse, ma gli rimarrebbe ancora in mano il Milan da vendere, più 140 Mln.
Pertanto, se ci fosse un altro compratore, potrebbe benissimo accettare una nuova offerta con maggiore guadagno, oppure accettare un'offerta più bassa. Questo nel campo delle pure ipotesi. Resta il fatto che la pista Y.Li è sempre la più semplice e meno laboriosa.
Al di là di tutte le nostre sofferenze, rimane un intrigo interessante...
 

Casnop

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Corsera oggi in edicola (Ravelli): ieri sono arrivati 20 dei 100 milioni della terza caparra. Fininvest li ha incassati con soddisfazione soprattutto dopo che, nella riunione di Arcore di lunedì, Berlusconi era stato perentorio, avanti con SES, avanti con Yong Hong Li. Gli altri 80 milioni dovrebbero arrivare entro domani, o al più tardi all'inizio della prossima settimana. Non ci sono ultimatum da rispettare, non ci sono scadenze perentorie, il clima tra le parti è molto disteso, stanno giocando una partita a scacchi e il tempo è un fattore poco rilevante per entrambe (per la disperazione dei tifosi). Incassata la terza caparra verrà firmato un nuovo contratto, al cui interno sarebbe prevista una clausola che blinderebbe da qualsiasi battaglia legale i 300 milioni incassati. Il closing difficilmente sarà il 7 Aprile, si finirà a fine mese.
Tutto molto verosimile. La tempistica è oltre modo deludente, ma tant'è, Li si prenderà il tempo necessario alla prevedibile operazione di finanziamento via offshore per chiudere la sua partita con Fininvest. Che la gestione condivisa che si annuncia, si spera non troppo a lungo, abbia una agenda con obiettivi concreti: Donnarumma, Suso, De Sciglio, Romagnoli, Locatelli, trattenere Deulofeu. E Li dovrà aprire i cordoni della borsa, per acquistare i giocatori che servono a Montella per consentirgli il grande balzo in Champions League l'anno successivo. Ne avrebbe solo vantaggi. :)
 

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Tutto vero quello che scrivi, ma c'è un "però"...
Ammettendo che Fininvest incameri le caparre come tali (sempre ammesso che non ci siano clausole limitatorie) e chiuda la porta a Y.Li, pagherebbe 60 Mln di tasse, ma gli rimarrebbe ancora in mano il Milan da vendere, più 140 Mln.
Pertanto, se ci fosse un altro compratore, potrebbe benissimo accettare una nuova offerta con maggiore guadagno, oppure accettare un'offerta più bassa. Questo nel campo delle pure ipotesi. Resta il fatto che la pista Y.Li è sempre la più semplice e meno laboriosa.
Al di là di tutte le nostre sofferenze, rimane un intrigo interessante...

dimentichi il passivo di 75M da ripianare quindi resterebbero 79 (tenendo conto della caparra da 220 e relative tasse). Se poi fai una proiezione del 2017 con il medesimo passivo per l'anno successivo i soldi sono già belli andati
 
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