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Calcio e Finanza conferma le news di qualche giorno sul bilancio del Milan in positivo e aggiunge: il Milan, secondo le ultime stime, dovrebbe chiudere il bilancio 2023/24 in utile per oltre 10 milioni, proseguendo e migliorando la tendenza iniziata la scorsa stagione (risultato positivo per 6 milioni). Il fatturato dovrebbe aggirarsi tra i 435 e i 440 milioni, in crescita di oltre 30 milioni e comprensivo di oltre 56 milioni di ricavi da gestione diritti dei calciatori. Di questi quasi 52 milioni di plusvalenze, principalmente per la cessione al Newcastle di Tonali.
A spingere verso l’alto le entrate sono stati due elementi:
Dal punto di vista invece dei costi, anche le spese sono stimate in crescita rispetto alla stagione 2022/23 visto che si registrano maggiori ammortamenti dovuti agli ingenti investimenti sul mercato con l’arrivo, su tutti, di calciatori quali Pulisic, Chukweze, Okafor, Loftus-Cheek, Musah e Rejinders .
Il risultato netto dovrebbe aggirarsi quindi intorno a un utile tra i 10 e i 20 milioni di euro. E il dato finale dipenderà molto probabilmente anche dalla gestione della fine del rapporto con Stefano Pioli e con il suo staff e da eventuali accantonamenti legati al suo ultimo anno di contratto.
In questo quadro i vertici societari hanno assicurato che l’utile sarà poi reinvestito completamente anche quest’anno per migliorare la rosa e per un rafforzamento del parco calciatori.
È evidente però che a disposizione di Moncada, Ibrahimovic o di chi decide il mercato al Milan non vi saranno soltanto i dieci milioni o più di profitti ottenuti nel bilancio ma anche quelle entrate che saranno incassata in virtù delle cessioni. Sarà quindi attraverso una sapiente gestione del mercato che si vedrà se il Milan sarà rafforzato al punto tale da limare il gap emerso l’anno scorso con l’Inter, dove per altro il trio Marotta-Ausilio-Antonello negli anni scorsi ha dimostrato di saper coniugare molto bene il percorso di risanamento con la competitività sportiva.
La cifra da poter spendere insomma per i rossoneri potrebbe essere significativa, tenendo anche presente:
Più di prospettiva ma molto significativi sono invece i progetti nuovo stadio e la squadra under 23. Sulla prima questione va notato che l’iter per la realizzazione del nuovo impianto a San Donato Milanese ha già comportato versamenti per 40 milioni di euro (secondo i dati ufficiali del bilancio 2022/23) e che secondo indiscrezioni richiederà un investimento complessivo da quasi 1,3 miliardi di euro.
Sul progetto seconda squadra va spiegato che la formazione Under 23 (ribattezzata Milan Futuro) richiederà un esborso di circa 12 milioni di euro, compresi gli interventi migliorativi allo stadio di Solbiate Arno, con l’obiettivo che questa spesa si possa ripagare a medio termine, come dimostrato – per esempio – dai risultati ottenuti dalla Juventus.
A spingere verso l’alto le entrate sono stati due elementi:
- la crescita deiricavi commerciali, con i nuovi contratti con Puma ed Emirates da circa 30 milioni a stagione ciascuno,
- e le plusvalenze, praticamente assenti nei conti della stagione 2022/23.
Dal punto di vista invece dei costi, anche le spese sono stimate in crescita rispetto alla stagione 2022/23 visto che si registrano maggiori ammortamenti dovuti agli ingenti investimenti sul mercato con l’arrivo, su tutti, di calciatori quali Pulisic, Chukweze, Okafor, Loftus-Cheek, Musah e Rejinders .
Il risultato netto dovrebbe aggirarsi quindi intorno a un utile tra i 10 e i 20 milioni di euro. E il dato finale dipenderà molto probabilmente anche dalla gestione della fine del rapporto con Stefano Pioli e con il suo staff e da eventuali accantonamenti legati al suo ultimo anno di contratto.
In questo quadro i vertici societari hanno assicurato che l’utile sarà poi reinvestito completamente anche quest’anno per migliorare la rosa e per un rafforzamento del parco calciatori.
È evidente però che a disposizione di Moncada, Ibrahimovic o di chi decide il mercato al Milan non vi saranno soltanto i dieci milioni o più di profitti ottenuti nel bilancio ma anche quelle entrate che saranno incassata in virtù delle cessioni. Sarà quindi attraverso una sapiente gestione del mercato che si vedrà se il Milan sarà rafforzato al punto tale da limare il gap emerso l’anno scorso con l’Inter, dove per altro il trio Marotta-Ausilio-Antonello negli anni scorsi ha dimostrato di saper coniugare molto bene il percorso di risanamento con la competitività sportiva.
La cifra da poter spendere insomma per i rossoneri potrebbe essere significativa, tenendo anche presente:
- che i nuovi acquisti sempre più spesso si pagano a rate, e quindi pesano sul bilancio di una stagione non per l’intero ammontare dell’operazione;
- e che la società non ha praticamente debiti. Il grosso dell’indebitamento è di Cardinale nei confronti di Elliott (il vendor loan da 560 milioni) ma non grava sul Milan in quanto società. E pertanto i dirigenti rossoneri non partono ad handicap come quelli nerazzurri nella stesura del bilancio.
Più di prospettiva ma molto significativi sono invece i progetti nuovo stadio e la squadra under 23. Sulla prima questione va notato che l’iter per la realizzazione del nuovo impianto a San Donato Milanese ha già comportato versamenti per 40 milioni di euro (secondo i dati ufficiali del bilancio 2022/23) e che secondo indiscrezioni richiederà un investimento complessivo da quasi 1,3 miliardi di euro.
Sul progetto seconda squadra va spiegato che la formazione Under 23 (ribattezzata Milan Futuro) richiederà un esborso di circa 12 milioni di euro, compresi gli interventi migliorativi allo stadio di Solbiate Arno, con l’obiettivo che questa spesa si possa ripagare a medio termine, come dimostrato – per esempio – dai risultati ottenuti dalla Juventus.
