Sono statistiche che comunque vanno lette, interpretate , capite.
Partiamo dal presupposto che una grande squadra ha l'obbligo di creare e di avere grandi attaccanti che capitalizzano e ottimizzano la mole di gioco.
Giusto per capirci il Milan, per lo status da grande che ha e l'atteggiamento avversario che troverà in tutta Italia, DEVE avere attaccanti a cui basta una mezza palla per far gol.
Ma poi, a parte questo, le situazioni da gol giocoforza dipendono dal punteggio perché cambiano lo spartito tattico e le situazioni per andare in porta.
A me pare che contro le grandi squadre che giocano a viso aperto e contro le quali è impossibile non essere concentrati il Milan riesca comunque a creare e a segnare su ogni risultato e su ogni spartito tattico.
Il dramma è contro le piccole quando troviamo pochi spazi e , attenzione, questo è il vero dato che fa riflettere, veniamo anche ripresi dopo aver segnato e quando dovremmo godere degli spazi a campo aperto.
È successo anche sabato.
Questo significa che la squadra non sa leggere il cambiamento e addirittura cala la tensione dopo aver trovato il gol.
Il Milan non sa leggere, adattarsi, soffrire.
Milan Cagliari dopo averla sbloccata deve finire 3-0.