Messias:"Sto benissimo a Milano. Pioli ha le idee chiare".

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Messias intervistato dai canali del Milan:"A Milano mi sto trovando benissimo. Sto cercando casa, vedo dove è più comodo per la mia famiglia. Sono felice che siano qui, sono un grandissimo supporto per me. L'arrivo a Milano è stata una bella esperienza. Il Centro Sportivo è importante e attrezzato, lavorare col mister e con Ibra è un piacere. Penso a Dida, penso ai brasiliani che hanno giocato qua rivoluzionando il calcio. Paolo Maldini è una leggenda. Quando penso al Milan penso alla storia. L'anno scorso ho fatto un'intervista e ho capito di essere diventato un calciatore quando, dovendo studiare gli avversari, ho trovato un video sul Milan".

"Il mio soprannome? Mi chiamavano Mico, è una scimmietta. I miei fratelli hanno iniziato a prendermi in giro, io mi arrabbiavo ma è rimasto il mio soprannome. Sono di Patinga. Ho iniziato a giocare lì come attaccante esterno".

"Quando ho firmato con Milan i miei familiari erano molto contenti, era quello che volevano. Mia madre è molto credente e ha pregato tanto. All'inizio della mia carriera italiana lavoravo contemporaneamente, andavo a fare le consegne".

"Il Crotone mi ha cambiato la vita. Ho giocato in categorie superiori, ho trovato un allenatore bravo come Stroppa che mi ha fatto crescere tanto, ho trovato una famiglia. Dopo 5 anni, partire dall'Eccellenza alla Serie A non è una cosa normale. Ho pensato che, nonostante avessi 29 anni, posso ancora crescere. Ci tengo molto al calcio, lo sport per me è importantissimo; cerco sempre di migliorare, ogni giorno do il massimo. Devi sacrificarti, non puoi aspettare sul divano che qualcosa arrivi: se la vuoi devi andare a prenderla".

La famiglia è sempre stato il mio appoggio. Quando mi sento solo, abbandonato da tutti, c'è lei che è essenziale. Mi ha sempre abbracciato, mi è sempre stata vicina. Mi ha dato due bambini fantastici: uno ha un'intelligenza fuori dal normale, l'altro è più vivace. Sono un padre che gioca con loro, ma sono anche severo perché voglio insergnargli i valori della vita; io ho vissuto in modo diverso, loro possono avere tutto quello che vogliono, ma io non gliel do, altrimenti perdono il gusto di avere le cose".

Pioli? E' una bravissima persona, ha cultura del lavoro e ha le idee chiare".

"I miei sogni?La cosa principale è studiare. Poi devi credere nei sogni, sacrificarti perché la vita non ti regala niente. Bisogna crederci, andare avanti e mai mollare perché non è mai tardi. Io sono arrivato al Milan a 30 anni: nella vita tutto è possibile. Ho pensato sempre gradino per gradino e questa è stata la mia forza: quando pensi che non ce la fai dai il doppio di quello che riesci a dare".

IBRA SULLE SUE CONDIZIONI QUI -) https://www.milanworld.net/threads/ibra-per-domenica-vediamo-non-voglio-rischiare.107563/unread
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Andris

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ok belle parole ma datti da fare, renditi conto che per dieci minuti ha giocato il figlio di Maldini mercoledì tra infortuni e giocatori fuori condizione
non deve capitare mai più.
pensare che ci eravamo scottati già con Castillejo falso nueve in Europa league
a dieci minuti dalla fine si può benissimo rimontare, non è la pasquetta
 

Zenos

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Messias intervistato dai canali del Milan:"A Milano mi sto trovando benissimo. Sto cercando casa, vedo dove è più comodo per la mia famiglia. Sono felice che siano qui, sono un grandissimo supporto per me. L'arrivo a Milano è stata una bella esperienza. Il Centro Sportivo è importante e attrezzato, lavorare col mister e con Ibra è un piacere. Penso a Dida, penso ai brasiliani che hanno giocato qua rivoluzionando il calcio. Paolo Maldini è una leggenda. Quando penso al Milan penso alla storia. L'anno scorso ho fatto un'intervista e ho capito di essere diventato un calciatore quando, dovendo studiare gli avversari, ho trovato un video sul Milan".

"Il mio soprannome? Mi chiamavano Mico, è una scimmietta. I miei fratelli hanno iniziato a prendermi in giro, io mi arrabbiavo ma è rimasto il mio soprannome. Sono di Patinga. Ho iniziato a giocare lì come attaccante esterno".

"Quando ho firmato con Milan i miei familiari erano molto contenti, era quello che volevano. Mia madre è molto credente e ha pregato tanto. All'inizio della mia carriera italiana lavoravo contemporaneamente, andavo a fare le consegne".

"Il Crotone mi ha cambiato la vita. Ho giocato in categorie superiori, ho trovato un allenatore bravo come Stroppa che mi ha fatto crescere tanto, ho trovato una famiglia. Dopo 5 anni, partire dall'Eccellenza alla Serie A non è una cosa normale. Ho pensato che, nonostante avessi 29 anni, posso ancora crescere. Ci tengo molto al calcio, lo sport per me è importantissimo; cerco sempre di migliorare, ogni giorno do il massimo. Devi sacrificarti, non puoi aspettare sul divano che qualcosa arrivi: se la vuoi devi andare a prenderla".

La famiglia è sempre stato il mio appoggio. Quando mi sento solo, abbandonato da tutti, c'è lei che è essenziale. Mi ha sempre abbracciato, mi è sempre stata vicina. Mi ha dato due bambini fantastici: uno ha un'intelligenza fuori dal normale, l'altro è più vivace. Sono un padre che gioca con loro, ma sono anche severo perché voglio insergnargli i valori della vita; io ho vissuto in modo diverso, loro possono avere tutto quello che vogliono, ma io non gliel do, altrimenti perdono il gusto di avere le cose".

Pioli? E' una bravissima persona, ha cultura del lavoro e ha le idee chiare".

"I miei sogni?La cosa principale è studiare. Poi devi credere nei sogni, sacrificarti perché la vita non ti regala niente. Bisogna crederci, andare avanti e mai mollare perché non è mai tardi. Io sono arrivato al Milan a 30 anni: nella vita tutto è possibile. Ho pensato sempre gradino per gradino e questa è stata la mia forza: quando pensi che non ce la fai dai il doppio di quello che riesci a dare".

IBRA SULLE SUE CONDIZIONI QUI -) https://www.milanworld.net/threads/ibra-per-domenica-vediamo-non-voglio-rischiare.107563/unread
E ci credo. "M danno 3 milion all' ann, no fazz nu **** p me è l'ideal". (Rocco Papaleo)
 
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