Merkel:"Al Milan ci furono grandi aspettative per me...".

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Merkel, ex centrocampista del Milan ora in Arabia Saudita, a Trasfermakt sul suo passato in rossonero:"Ci furono grosse aspettative sul mio conto e la cosa non mi fu d'aiuto, soprattutto perché ero molto giovane e inesperto e dovevo far attenzione esclusivamente al campo. A volte può essere un fastidio, ma fa parte dell'essere un professionista e devi essere in grado di reggerlo. Anche se non avevo mai richiesto quel tipo di attenzione mediatica, non fu una cosa semplice da gestire. Certamente posso capire perché in molti si interessarono a me a quei tempi. Ci fu molta attesa rispetto a quello che potessi realizzare ma per me era solo il raggiungimento di un sogno, visto che mi allenavo e giocavo accanto a leggende come Ronaldinho, Zlatan Ibrahimovic, Andrea Pirlo, Alessandro Nesta e Gennaro Gattuso. Nel 2015 mi ruppi il crociato ed è stata una battuta d'arresto molto amara per me, considerando come mi ero preparato nei primi due mesi di Udine. Fu il mio primo infortunio di una certa entità e faticai nel rimettermi in forma.Vedevo i miei compagni allenarsi e divertirsi giocando a calcio e io ero in fase di riabilitazione, senza sapere quando sarei rientrato. L'aspetto psicologico fece la sua parte. Pensai: ‘E se dovesse capitare di nuovo?’. Con questo non voglio dare la colpa a quello stop per il fatto che non sia andata come avrei voluto. Dopo il prestito al Grasshopper avevo bisogno di darci un taglio, di cambiare scenario e ritornai in Germania, al Bochum. Fu la scelta giusta per me”.
 

Super_Lollo

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Merkel, ex centrocampista del Milan ora in Arabia Saudita, a Trasfermakt sul suo passato in rossonero:"Ci furono grosse aspettative sul mio conto e la cosa non mi fu d'aiuto, soprattutto perché ero molto giovane e inesperto e dovevo far attenzione esclusivamente al campo. A volte può essere un fastidio, ma fa parte dell'essere un professionista e devi essere in grado di reggerlo. Anche se non avevo mai richiesto quel tipo di attenzione mediatica, non fu una cosa semplice da gestire. Certamente posso capire perché in molti si interessarono a me a quei tempi. Ci fu molta attesa rispetto a quello che potessi realizzare ma per me era solo il raggiungimento di un sogno, visto che mi allenavo e giocavo accanto a leggende come Ronaldinho, Zlatan Ibrahimovic, Andrea Pirlo, Alessandro Nesta e Gennaro Gattuso. Nel 2015 mi ruppi il crociato ed è stata una battuta d'arresto molto amara per me, considerando come mi ero preparato nei primi due mesi di Udine. Fu il mio primo infortunio di una certa entità e faticai nel rimettermi in forma.Vedevo i miei compagni allenarsi e divertirsi giocando a calcio e io ero in fase di riabilitazione, senza sapere quando sarei rientrato. L'aspetto psicologico fece la sua parte. Pensai: ‘E se dovesse capitare di nuovo?’. Con questo non voglio dare la colpa a quello stop per il fatto che non sia andata come avrei voluto. Dopo il prestito al Grasshopper avevo bisogno di darci un taglio, di cambiare scenario e ritornai in Germania, al Bochum. Fu la scelta giusta per me”.

Il giocatore con il soprannome più bello di sempre : IL CANCELLIERE :ave: :ave:
 
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Il giocatore con il soprannome più bello di sempre : IL CANCELLIERE :ave: :ave:

Giuro che non sapevo assolutamente di lui, o almeno non mi ricordavo, visto che all'epoca potevamo rifarci gli occhi con i mostri che ha elencato lui stesso. Dopo aver letto il titolo mi sono domandato quando mai la C.ulona Angela potesse fatto un provino per noi e soprattutto in quale zona di campo l'avremmo messa...:p
 

Milanforever26

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Merkel, ex centrocampista del Milan ora in Arabia Saudita, a Trasfermakt sul suo passato in rossonero:"Ci furono grosse aspettative sul mio conto e la cosa non mi fu d'aiuto, soprattutto perché ero molto giovane e inesperto e dovevo far attenzione esclusivamente al campo. A volte può essere un fastidio, ma fa parte dell'essere un professionista e devi essere in grado di reggerlo. Anche se non avevo mai richiesto quel tipo di attenzione mediatica, non fu una cosa semplice da gestire. Certamente posso capire perché in molti si interessarono a me a quei tempi. Ci fu molta attesa rispetto a quello che potessi realizzare ma per me era solo il raggiungimento di un sogno, visto che mi allenavo e giocavo accanto a leggende come Ronaldinho, Zlatan Ibrahimovic, Andrea Pirlo, Alessandro Nesta e Gennaro Gattuso. Nel 2015 mi ruppi il crociato ed è stata una battuta d'arresto molto amara per me, considerando come mi ero preparato nei primi due mesi di Udine. Fu il mio primo infortunio di una certa entità e faticai nel rimettermi in forma.Vedevo i miei compagni allenarsi e divertirsi giocando a calcio e io ero in fase di riabilitazione, senza sapere quando sarei rientrato. L'aspetto psicologico fece la sua parte. Pensai: ‘E se dovesse capitare di nuovo?’. Con questo non voglio dare la colpa a quello stop per il fatto che non sia andata come avrei voluto. Dopo il prestito al Grasshopper avevo bisogno di darci un taglio, di cambiare scenario e ritornai in Germania, al Bochum. Fu la scelta giusta per me”.

Grande cariera questo eh...e strasser dov'è finito? Il progetto giuovani del geometra......
 

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