fra le bestemmie e il modo in cui si è espresso lui ci sono mille sfumature di mezzo. Si para il didietro senza prendere posizione, tenendosi la possibilità in un successivo momento di autointerpretarsi come più gli piacerà. Contenti voi...
L'allenatore che ha scelto lui invece va benissimo.
Non è questione di autointerpretarsi o di essere contenti, e di certo con questo non voglio dire che l'allenatore stia facendo bene, Egidio caro.
Non può (e non deve, secondo la normale "etichetta" dirigenziale) esprimersi in modo chiaro e schietto come vorresti tu e altre persone. Andare chiaramente contro la proprietà significherebbe di fatto destabilizzare l'ambiente, con ripercussioni sicuramente negative.
Inoltre, come già detto, come si è espresso è già molto duro, anche se a voi sembrano parole in politichese molto flemmatiche. Una proprietà seria e presente (cosa che possibilmente non abbiamo) prenderebbe immediatamente provvedimenti di fronte a queste parole, prima su tutte isolare Paolo e costringerlo alle dimissioni. Ma figurati se io sento un mio dipendente lamentarsi anche solo velatamente, dopo che lo pago profumatamente, e non lo punisco in modo più che esemplare.
Io capisco che vorremmo le sfuriate per sfogare la nostra rabbia e frustrazione, ma non è questo il caso. E stato più che chiaro, e se voleva mandare un messaggio, stai tranquillo che ci è riuscito benissimo. Il problema è semmai dalla parte di chi riceve il messaggio.