Maldini:"Vicenda Donnarumma? Solo sconfitti".

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Paolo Maldini, intervistato da Tuttosport in edicola oggi, 19 maggio 2018, ha parlato del Milan, della vicenda Donnarumma, di Gattuso e della nuova proprietà. Ecco le dichiarazioni:"Annata complicata. Sia per il passaggio di proprietà sia perchè sono arrivati tanti nuovi giocatori e questo ha reso difficile creare una squadra. I risultati arrivati non sono stati quelli sperati. Analogie col primo Milan di Berlusconi? Non ce ne sono. Lì la rivoluzione vera era stata fatta a livello di mentalità e strutture. La base della squadra era già presente. Non c'era la necessità di rivoluzionare la rosa. Vicenda Donnarumma? Nella vita ho imparato che se non vivi l’ambiente dove accadono le cose difficilmente capisci la realtà. Però la comunicazione è importantissima e sicuramente ci sono state delle pecche da una parte e dall’altra. Non so dove potrà portare questa situazione. Quello che dispiace è che un ragazzo così forte, così giovane e così promettente si sia già bruciato con parte della tifoseria. Una cosa che non fa bene a nessuno, né al ragazzo né alla società. Ora sa pagando un anno di polemiche fuori luogo. Come ad esempio le dichiarazioni di Enrico Letta che si è permesso di dire cose che non andrebbero detto ("Prendi il diploma invece di pensare ai soldi" NDR). Cosa manca al Milan per tornare al top? Il Milan ha sempre avuto un certo tipo di mentalità che ora si è un pò persa. La Juve che non ha cambiato proprietà riesce a mantenerla. Ora al Milan serve del tempo per fare il salto di mentalità che permette ad una squadra normale di diventare vincente. Il mio ultimo no al Milan? Non volevo avere un ruolo di facciata. La mia storia nel club impone di prendermi delle responsabilità. E non avendole, diventata difficile".
 

Casnop

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Paolo Maldini, intervistato da Tuttosport in edicola oggi, 19 maggio 2018, ha parlato del Milan, della vicenda Donnarumma, di Gattuso e della nuova proprietà. Ecco le dichiarazioni:"Annata complicata. Sia per il passaggio di proprietà sia perchè sono arrivati tanti nuovi giocatori e questo ha reso difficile creare una squadra. I risultati arrivati non sono stati quelli sperati. Analogie col primo Milan di Berlusconi? Non ce ne sono. Lì la rivoluzione vera era stata fatta a livello di mentalità e strutture. La base della squadra era già presente. Non c'era la necessità di rivoluzionare la rosa. Vicenda Donnarumma? Nella vita ho imparato che se non vivi l’ambiente dove accadono le cose difficilmente capisci la realtà. Però la comunicazione è importantissima e sicuramente ci sono state delle pecche da una parte e dall’altra. Non so dove potrà portare questa situazione. Quello che dispiace è che un ragazzo così forte, così giovane e così promettente si sia già bruciato con parte della tifoseria. Una cosa che non fa bene a nessuno, né al ragazzo né alla società. Ora sa pagando un anno di polemiche fuori luogo. Come ad esempio le dichiarazioni di Enrico Letta che si è permesso di dire cose che non andrebbero detto ("Prendi il diploma invece di pensare ai soldi" NDR). Cosa manca al Milan per tornare al top? Il Milan ha sempre avuto un certo tipo di mentalità che ora si è un pò persa. La Juve che non ha cambiato proprietà riesce a mantenerla. Ora al Milan serve del tempo per fare il salto di mentalità che permette ad una squadra normale di diventare vincente".
Maldini parla come da dirigente in pectore del club, e non è che una delle tante occasioni avute in questo ultimo periodo. La sua analisi è impeccabile. Che dobbiamo attenderci, si prepara qualcosa? :fuma:
 
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luis4

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Paolo Maldini, intervistato da Tuttosport in edicola oggi, 19 maggio 2018, ha parlato del Milan, della vicenda Donnarumma, di Gattuso e della nuova proprietà. Ecco le dichiarazioni:"Annata complicata. Sia per il passaggio di proprietà sia perchè sono arrivati tanti nuovi giocatori e questo ha reso difficile creare una squadra. I risultati arrivati non sono stati quelli sperati. Analogie col primo Milan di Berlusconi? Non ce ne sono. Lì la rivoluzione vera era stata fatta a livello di mentalità e strutture. La base della squadra era già presente. Non c'era la necessità di rivoluzionare la rosa. Vicenda Donnarumma? Nella vita ho imparato che se non vivi l’ambiente dove accadono le cose difficilmente capisci la realtà. Però la comunicazione è importantissima e sicuramente ci sono state delle pecche da una parte e dall’altra. Non so dove potrà portare questa situazione. Quello che dispiace è che un ragazzo così forte, così giovane e così promettente si sia già bruciato con parte della tifoseria. Una cosa che non fa bene a nessuno, né al ragazzo né alla società. Ora sa pagando un anno di polemiche fuori luogo. Come ad esempio le dichiarazioni di Enrico Letta che si è permesso di dire cose che non andrebbero detto ("Prendi il diploma invece di pensare ai soldi" NDR). Cosa manca al Milan per tornare al top? Il Milan ha sempre avuto un certo tipo di mentalità che ora si è un pò persa. La Juve che non ha cambiato proprietà riesce a mantenerla. Ora al Milan serve del tempo per fare il salto di mentalità che permette ad una squadra normale di diventare vincente. Il mio ultimo no al Milan? Non volevo avere un ruolo di facciata. La mia storia nel club impone di prendermi delle responsabilità. E non avendole, diventata difficile".

1. se rinnovava ad aprile con un ingaggio normale non ci sarebbero di questi problemi
2. Un certo tipo di mentalità si è messa nel cassetto già dal 2008 e buttata nel water dal 2012 in poi mica ora

maldini svegliati
 

Milanforever26

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Paolo Maldini, intervistato da Tuttosport in edicola oggi, 19 maggio 2018, ha parlato del Milan, della vicenda Donnarumma, di Gattuso e della nuova proprietà. Ecco le dichiarazioni:"Annata complicata. Sia per il passaggio di proprietà sia perchè sono arrivati tanti nuovi giocatori e questo ha reso difficile creare una squadra. I risultati arrivati non sono stati quelli sperati. Analogie col primo Milan di Berlusconi? Non ce ne sono. Lì la rivoluzione vera era stata fatta a livello di mentalità e strutture. La base della squadra era già presente. Non c'era la necessità di rivoluzionare la rosa. Vicenda Donnarumma? Nella vita ho imparato che se non vivi l’ambiente dove accadono le cose difficilmente capisci la realtà. Però la comunicazione è importantissima e sicuramente ci sono state delle pecche da una parte e dall’altra. Non so dove potrà portare questa situazione. Quello che dispiace è che un ragazzo così forte, così giovane e così promettente si sia già bruciato con parte della tifoseria. Una cosa che non fa bene a nessuno, né al ragazzo né alla società. Ora sa pagando un anno di polemiche fuori luogo. Come ad esempio le dichiarazioni di Enrico Letta che si è permesso di dire cose che non andrebbero detto ("Prendi il diploma invece di pensare ai soldi" NDR). Cosa manca al Milan per tornare al top? Il Milan ha sempre avuto un certo tipo di mentalità che ora si è un pò persa. La Juve che non ha cambiato proprietà riesce a mantenerla. Ora al Milan serve del tempo per fare il salto di mentalità che permette ad una squadra normale di diventare vincente. Il mio ultimo no al Milan? Non volevo avere un ruolo di facciata. La mia storia nel club impone di prendermi delle responsabilità. E non avendole, diventata difficile".

Cosa darei per averlo di nuovo con noi..

E poi leggi sempre "Eh ma deve farsi le ossa"..ma de che? 30 anni nel calcio più alto di sempre..chi può insegnarli qualcosa?
Prendiamo uno dei dirigenti sportivi oggi più osannati, Tare..è passato dal campo a dietro la scrivania..e credo non si possa pensare che Maldini abbia meno competenza o intelligenza di Tare..
 

Jino

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Purtroppo Mirabelli la scorsa estate nel gestire la situazione aveva fatto trapelare tutta la sua inesperienza ed incapacità.

Li serviva più diplomazia e se necessario, visto che non eravamo in posizione di forza, abbassarsi a novanta e concedere questa benedetta percentuale di vendita a Raiola.

Cosi facendo sarebbe se non altro rimasta serenità nell'ambiente.
 

bonvo74

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Purtroppo Mirabelli la scorsa estate nel gestire la situazione aveva fatto trapelare tutta la sua inesperienza ed incapacità.

Li serviva più diplomazia e se necessario, visto che non eravamo in posizione di forza, abbassarsi a novanta e concedere questa benedetta percentuale di vendita a Raiola.

Cosi facendo sarebbe se non altro rimasta serenità nell'ambiente.


Dipende anche da quelle che sono state le disposizioni della proprietà, un DS non ha mai carta bianca, e per certi versi neanche l'AD, se la proprietà di dice di fare le cose in una maniera tu devi eseguire gli ordini, che poi avrebbe potuto/dovuto usare un modo diverso è un altro discorso.
 

Il Re dell'Est

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Purtroppo Mirabelli la scorsa estate nel gestire la situazione aveva fatto trapelare tutta la sua inesperienza ed incapacità.

Li serviva più diplomazia e se necessario, visto che non eravamo in posizione di forza, abbassarsi a novanta e concedere questa benedetta percentuale di vendita a Raiola.

Cosi facendo sarebbe se non altro rimasta serenità nell'ambiente.

Cedere ai ricatti non è mai la soluzione.
Sia nel mondo del calcio che in generale, penso ai paesi dove vivono le mafie.
Alcune volte semplicemente la diplomazia non può essere usata, quindi o diventi parte del crimine o reagisci, a costo di pagarne le conseguenze. Solo così puoi sperare di cambiare realmente qualcosa.

In tal caso il Milan riceverà il profitto massimo dalla cessione del giocatore. E se per questo dobbiamo sorbirci i raid a mezzo stampa dei suoi agenti, amen. La squadra onestamente non mi è sembrata distratta da ciò.
Il giocatore invece si. Ma abbiamo preso la soluzione a parametro zero, quindi se Donnarumma non sarà sereno si siederà comodamente in panchina.

Maldini parla come da dirigente in pectore del club, e non è che una delle tante occasioni avute in questo ultimo periodo. La sua analisi è impeccabile. Che dobbiamo attenderci, si prepara qualcosa? :fuma:

Magari... la società avrebbe enormemente bisogno di qualcuno che, oltre a Fassone, sappia cosa dire davanti alle telecamere :) speriamo che riescano a trovare la soluzione giusta.
 

Serginho

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Purtroppo Mirabelli la scorsa estate nel gestire la situazione aveva fatto trapelare tutta la sua inesperienza ed incapacità.

Li serviva più diplomazia e se necessario, visto che non eravamo in posizione di forza, abbassarsi a novanta e concedere questa benedetta percentuale di vendita a Raiola.

Cosi facendo sarebbe se non altro rimasta serenità nell'ambiente.

Ma per la carità del signore non giustifichiamo ste robe. Hanno fatto benissimo a non dare nulla a quell'aguzzino ed ora speriamo di ottenere un bel gruzzolo da un bravo portiere ma che vale zero a livello umano
 
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Purtroppo Mirabelli la scorsa estate nel gestire la situazione aveva fatto trapelare tutta la sua inesperienza ed incapacità.

Li serviva più diplomazia e se necessario, visto che non eravamo in posizione di forza, abbassarsi a novanta e concedere questa benedetta percentuale di vendita a Raiola.

Cosi facendo sarebbe se non altro rimasta serenità nell'ambiente.

Ma figurati, Raiola comunque avrebbe fatto le stesse cose per portarlo via. Almeno così lo abbiamo messo al muro e mandato un messaggio forte a chi è interessato a fregarci.
 
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