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Inquietante vicenda di cronaca,anche se ormai è divenuta politica,che vede la Libia opposta all'Italia.
L'esercito di Haftar ha sequestrato 18 pescatori italiani a largo della Sicilia ormai oltre un mese fa (1 settembre) e non ha la minima intenzione di rilasciarli,anzi parla di processarli per ingresso come clandestini,tuttavia neanche troppo velatamente apre ad uno scambio per riavere trafficanti di esseri umani detenuti in Italia
Pare che la diplomazia italiana abbia già contattato e possa cedere a questi indegno ricatto.
Peraltro da parte di un'autorità non riconosciuta da nessuno ed autonominatasi esercito nazionale libico.
Queste le parole del portavoce:
"I pescatori italiani saranno sottoposti a un procedimento da parte della Procura generale competente e saranno giudicati secondo la legge dello Stato libico
Le condizioni di salute sono ottime visto che è noto a tutti che noi abbiamo cura dei nostri detenuti.
Hanno buon cibo, li trattiamo nel rispetto dei diritti umani
Mi risulta che abbiano avuto modo di avere dei contatti con i loro familiari (i familiari non possono sentirli da 16 giorni,ndr)
Sono sotto indagine, ma non gli succederà niente al di fuori di quanto prevedono le procedure di legge.
Voglio chiarire che noi non arrestiamo nessuno se non viene violata la legge e i marinai italiani hanno violato le acque territoriali ed economiche della Libia
Possono esistere degli accordi riguardanti lo scambio tra detenuti o tra persone condannate.
Il Governo italiano ha contattato il nostro comando generale, sicuramente abbiamo discusso della questione.
Si tratta di questioni legali, quindi è difficile che si risolva in pochi giorni"
Giorni fa la richiesta dei miliziani di Haftar pare sia stata di scambiarli con 4 condannati a 30 anni di galera per traffico di esseri umani e la morte di 49 migranti in mare.
Le famiglie dei pescatori sono andate a Roma e si sono incatenati in piazza per protesta di fronte Palazzo Chigi.
Strettoweb
L'esercito di Haftar ha sequestrato 18 pescatori italiani a largo della Sicilia ormai oltre un mese fa (1 settembre) e non ha la minima intenzione di rilasciarli,anzi parla di processarli per ingresso come clandestini,tuttavia neanche troppo velatamente apre ad uno scambio per riavere trafficanti di esseri umani detenuti in Italia
Pare che la diplomazia italiana abbia già contattato e possa cedere a questi indegno ricatto.
Peraltro da parte di un'autorità non riconosciuta da nessuno ed autonominatasi esercito nazionale libico.
Queste le parole del portavoce:
"I pescatori italiani saranno sottoposti a un procedimento da parte della Procura generale competente e saranno giudicati secondo la legge dello Stato libico
Le condizioni di salute sono ottime visto che è noto a tutti che noi abbiamo cura dei nostri detenuti.
Hanno buon cibo, li trattiamo nel rispetto dei diritti umani
Mi risulta che abbiano avuto modo di avere dei contatti con i loro familiari (i familiari non possono sentirli da 16 giorni,ndr)
Sono sotto indagine, ma non gli succederà niente al di fuori di quanto prevedono le procedure di legge.
Voglio chiarire che noi non arrestiamo nessuno se non viene violata la legge e i marinai italiani hanno violato le acque territoriali ed economiche della Libia
Possono esistere degli accordi riguardanti lo scambio tra detenuti o tra persone condannate.
Il Governo italiano ha contattato il nostro comando generale, sicuramente abbiamo discusso della questione.
Si tratta di questioni legali, quindi è difficile che si risolva in pochi giorni"
Giorni fa la richiesta dei miliziani di Haftar pare sia stata di scambiarli con 4 condannati a 30 anni di galera per traffico di esseri umani e la morte di 49 migranti in mare.
Le famiglie dei pescatori sono andate a Roma e si sono incatenati in piazza per protesta di fronte Palazzo Chigi.
Strettoweb