Leonardo a Sky commenta il pareggio tra la Lazio ed il Milan:"Pareggiare così alla fine... Comunque molto positivo. Partita difficile su un campo complicato. La squadra ha fatto una buona partita. Ha saputo soffrire e trovare il vantaggio. Tante cose positive. Sono convinto che cresceremo. Non scorso mai da dove siamo partiti. Ci stiamo superando e stiamo cercando il carattere. Un punto che portiamo con tanto orgoglio. Abbiamo saputo abbassarci in momenti difficili. Siamo sempre stati sul pezzo. Abbiamo una striscia che potrà permetterci di toglierci soddisfazioni. Uefa? Stanno studiando cosa fare. Non hanno un'idea completa del futuro. Non riguarda solo noi. Abbiamo presentato un piano che piano piano ci sarà. E' una stagione piena di situazioni da risolvere. Dobbiamo avere molta pazienza. Tutti stiamo cercando di superare situazioni non semplici. Siamo quinti, dobbiamo recuperare tanti giocatori e c'è ancora il mercato di gennaio. Ibra? Lasciamo Gattuso tranquillo col mercato. Deve pensare alla squadra e alle partite. Non è il momento per il mercato. Fino a che un contratto non è depositato, nulla è concreto. Il mercato non è la nostra priorità. Dobbiamo arrivare nel modo migliore alla fine di quest'anno. Esiste un dialogo con Ibra? Abbiamo un dialogo con tante persone. Stiamo cercando di rientrare nel mercato e nella politica del calcio. Quello che vogliamo è ristabilire una posizione da Milan a tutti i livelli. Abbiamo un contatto quotidiano con tante persone nel mondo del calcio. Stiamo cercando di dare un'identità. Faccio ancora i complimenti alla squadra. Il segnale di oggi ci è piaciuto molto".
Sono d'accordo con Leonardo. Questa ricerca dell'identità si vede, finora Leonardo e Maldini stanno tenendo una linea coerente e trovo ciò molto positivo. Non hanno buttato Gattuso al macello a nessun costo, nonostante la forte pressione dei tifosi nello scorso periodo, anche se sicuramente non sono contenti e lo stesso Rino dice che discutono spesso, in maniera costruttiva o no che vadano queste, ci sono comunque divergenze. La squadra come detto ha bisogno di fiducia e vicinanza, nonostante come abbiamo visto nell'ultimo mese quasi ogni singolo membro della rosa abbia fatto la sua personale sciocchezza a livello individuale. Anche qui riscontro molto più equilibrio dopo questa altalena di emozioni coi vari finali di gara è una certa "rassegnazione" a tifare Gattuso e i ragazzi, tutti o quasi. Partendo dalla società, così si instaura un senso di unione collettivo. Così i tifosi possono evitare di fare troppi commenti simili a quelli che farebbe un avversario, me compreso. Tutti in unica direzione, lo spogliatoio ringrazia e i nemici perdono forza. Leonardo e Maldini non sono stupidi e erano, sono e saranno arrabbiati per molte cose ancora, perché come ha detto Leo ci sono tante situazioni difficili da risolvere e ci vorrà molta pazienza, verissimo, abbiamo elencato noi stessi più volte tutti i problemi e sono ancora tantissimi, a tutti i livelli.
Insomma, per le sentenze ci sarà sicuramente tempo, non credo che a fine stagione, soprattutto Leonardo, sarà così pacato nei giudizi se le cose non dovessero andare come vuole lui. Ma non è questo il momento, questa fase di diciamo umiltà è quella da trasmettere al tifoso oggi, perché con lucidità va ridata l'immagine politica e calcistica al Milan a tutti i livelli e ci vuole tempo. Devono incastrarsi mille ingranaggi ad oggi, tra UEFA, bilancio, spogliatoio e risultati, senza contare i fattori esterni e quello riguardante la fortuna. Il mercato non farà miracoli, si è capito, ma anche se dovesse farne ad oggi non si deve capire assolutamente, e finora è così. Oggi è il momento di lasciare fare Gattuso, tirare per un momento i remi in barca solo per risparmiare le forze e seguire la corrente, non per abbandonare la destinazione finale, perché queste difficoltà sono arrivate nell'oggi, non tutte in maniera graduale, ma in questo modo andranno affrontato, mi riferisco alla UEFA, agli infortuni e un po' anche al mercato.