Leao: progetto top player. Allegri al lavoro.

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Non riuscirebbe a diventare un top player neanche se gli dovessero iniettare in vena il siero del supersoldato (quello di Steve Rogers).

Ciucco è e ciucco rimane.
Aaaah, il famoso salto di qualità che ci si aspetta dai ragazzini 18-20enni...
Lui che tra 11 mesi compirà 27 anni :facepalm:
 

Franco

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Non riuscirebbe a diventare un top player neanche se gli dovessero iniettare in vena il siero del supersoldato (quello di Steve Rogers).

Ciucco è e ciucco rimane.
Aaaah, il famoso salto di qualità che ci si aspetta dai ragazzini 18-20enni...
Lui che tra 11 mesi compirà 27 anni :facepalm:


Ha 26 anni. Il giocatore è questo. Più probabile il calo fisico e quindi il declino, che in parte è già iniziato (ha perso agilità rispetto a due anni fa). Questa è l'ultima estate per venderlo a prezzo pieno, poi partono i saldi come per Theo.
 

Fiume in piena

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ì Massimiliano Allegri, con il suo ritorno al Milan, sembra aver un'intesa speciale con Rafael Leão, definita una "affinità elettiva". A differenza di Fonseca e Conceição, che avevano adottato una linea dura con il portoghese, Allegri si avvicina a lui con un atteggiamento simile a quello di Pioli: dialogo, complicità e richiami, ma anche affetto e sostegno pubblico. L'obiettivo del Milan è trasformare Leão in un giocatore da 20 gol in campionato, un traguardo ambizioso ma su cui si lavorerà intensamente.

Allegri, durante la conferenza stampa di presentazione, ha espresso grande fiducia in Leão, definendolo "straordinario" e prevedendo una "grande stagione". Ha sottolineato che Leão, a 26 anni, sta entrando nell'età della maturazione e che lo ha trovato "più responsabile" dopo un loro colloquio. Il tecnico ha anche enfatizzato l'importanza dell'arte nel calcio e dei gesti tecnici che attirano il pubblico, implicando che Leão, con le sue doti atletiche, è uno dei giocatori più "artistici" della rosa, e non a caso la sua maglia è la più venduta dopo l'addio di Tonali.

Dai primi allenamenti a Milanello, si sono notati particolari che confermano questa intesa: Allegri ha avuto diversi faccia a faccia con Leão, sia nel vialetto che porta al campo, sia durante le esercitazioni tattiche, chiedendogli più volte di "allargarsi". Questo approccio, fatto di pungoli ma anche di coccole, mira a spingere Leão a dare il massimo, come già fatto con Pioli, che lo portò a essere il miglior giocatore della Serie A nel 2022 e a trascinare la squadra in semifinale di Champions l'anno successivo.


Con l'addio di Theo Hernandez, Leão non avrà più il suo "amicone" sulla fascia sinistra, e sarà interessante vedere se questo sarà un bene o un male per il suo rendimento. Allegri gli garantirà una maglia da titolare e gli chiederà di essere più concreto e determinante in area, partendo largo ma incidendo maggiormente.

L'obiettivo è che Leão ritrovi la continuità che finora gli è mancata. I suoi 8 gol nell'ultimo campionato sono pochi rispetto ai 15 del 2022-23. I tifosi sognano i 20 gol, e per questo è fondamentale che il giocatore mostri costanza. Leão si è presentato con le treccine alla Gullit, un richiamo a un antenato milanista per fisico e corsa dirompente. La sfida è trovare il suo impatto costante sulla partita. Per ora, il ruolo di riserva di Leão sulla fascia sinistra è scoperto, e il Milan non sembra averne ancora parlato, lasciando intendere la volontà di puntare forte sul portoghese.

CorSera: a Milanello, i primi giorni di lavoro stanno rivelando un "nuovo Leão": più maturo, coinvolto e consapevole. Nonostante il Bayern Monaco avesse chiesto informazioni sulla clausola rescissoria di 175 milioni di euro, l'arrivo di Massimiliano Allegri ha cambiato radicalmente gli scenari. Il tecnico ha subito chiarito al club che Rafael Leão deve restare, volendolo al centro del progetto Milan 2025-26. Allegri è convinto che la velocità, la tecnica e l'estro del portoghese possano essere l'arma tattica fondamentale per la corsa al ritorno in Champions League.

Allegri ha espresso pubblicamente grande fiducia in Leão, sottolineando che il giocatore sta entrando nell'età della maturazione (tra i 26 e i 30 anni) e che lo trova più responsabile. Ma al di là delle dichiarazioni pubbliche, il rapporto tra i due è caratterizzato da un dialogo quotidiano e fitto. Allegri offre suggerimenti sulla postura e su come puntare la porta, con due indicazioni ricorrenti: "Devi stare largo" e "gioca con la testa". L'allenatore adotta un approccio basato sull'ironia e sulla complicità, uno stile che Leão sembra apprezzare e che si ispira al "codice Pioli", rivelatosi efficace in passato. Allegri, da fine psicologo, sembra voler responsabilizzare Leão attraverso empatia e coinvolgimento, forse anche per la sua stessa tendenza, da giocatore, a specchiarsi troppo.

Tatticamente, il piano di Allegri è valorizzare il dinamismo di Leão trasformandolo in una "freccia appuntita" sulla fascia sinistra, da lanciare negli spazi con ripartenze rapide e precise. L'intenzione è di dargli spazio e metri davanti per sfruttare la sua differenza nello scatto. I lanci di Luka Modric, prossimo acquisto, potrebbero diventare un innesco formidabile per le sue incursioni. Tutto ciò richiede la massima applicazione da parte di Leão.

I segnali di questo impegno non mancano: Leão si è presentato al raduno con un'ora di anticipo, un evento senza precedenti, ed è sempre tra i primi a scendere in campo per gli allenamenti. Ha anche scelto di dormire a Milanello, cosa che prima accadeva raramente. Chi lo conosce racconta che il suo solito sorriso è velato dal dolore per la tragica scomparsa del compagno di nazionale Diogo Jota, ma sta cercando forza nel raddoppiare l'impegno sul campo e nella fede (è cattolico).

Inoltre, la paternità dei suoi due gemelli, Leonardo e Thiago, nati a novembre, sembra averlo fatto maturare ulteriormente. Nonostante questo, Leão rimane fedele a se stesso, con la sua passione per i videogiochi e la musica, e sta addirittura lavorando a un nuovo singolo in italiano.

allegri-leao-1200x675.jpg

È almeno il terzo articolo uguale, da quando Allegri è nostro allenatore :asd:
 

Daniele87

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Quest'anno Rafa farà una grande stagione, ho buone sensazioni. Anche perché se va male lui e con gli scenari attuali sulla costruzione della rosa, ci aspetta un altro ottavo posto se va bene.
 
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ì Massimiliano Allegri, con il suo ritorno al Milan, sembra aver un'intesa speciale con Rafael Leão, definita una "affinità elettiva". A differenza di Fonseca e Conceição, che avevano adottato una linea dura con il portoghese, Allegri si avvicina a lui con un atteggiamento simile a quello di Pioli: dialogo, complicità e richiami, ma anche affetto e sostegno pubblico. L'obiettivo del Milan è trasformare Leão in un giocatore da 20 gol in campionato, un traguardo ambizioso ma su cui si lavorerà intensamente.

Allegri, durante la conferenza stampa di presentazione, ha espresso grande fiducia in Leão, definendolo "straordinario" e prevedendo una "grande stagione". Ha sottolineato che Leão, a 26 anni, sta entrando nell'età della maturazione e che lo ha trovato "più responsabile" dopo un loro colloquio. Il tecnico ha anche enfatizzato l'importanza dell'arte nel calcio e dei gesti tecnici che attirano il pubblico, implicando che Leão, con le sue doti atletiche, è uno dei giocatori più "artistici" della rosa, e non a caso la sua maglia è la più venduta dopo l'addio di Tonali.

Dai primi allenamenti a Milanello, si sono notati particolari che confermano questa intesa: Allegri ha avuto diversi faccia a faccia con Leão, sia nel vialetto che porta al campo, sia durante le esercitazioni tattiche, chiedendogli più volte di "allargarsi". Questo approccio, fatto di pungoli ma anche di coccole, mira a spingere Leão a dare il massimo, come già fatto con Pioli, che lo portò a essere il miglior giocatore della Serie A nel 2022 e a trascinare la squadra in semifinale di Champions l'anno successivo.


Con l'addio di Theo Hernandez, Leão non avrà più il suo "amicone" sulla fascia sinistra, e sarà interessante vedere se questo sarà un bene o un male per il suo rendimento. Allegri gli garantirà una maglia da titolare e gli chiederà di essere più concreto e determinante in area, partendo largo ma incidendo maggiormente.

L'obiettivo è che Leão ritrovi la continuità che finora gli è mancata. I suoi 8 gol nell'ultimo campionato sono pochi rispetto ai 15 del 2022-23. I tifosi sognano i 20 gol, e per questo è fondamentale che il giocatore mostri costanza. Leão si è presentato con le treccine alla Gullit, un richiamo a un antenato milanista per fisico e corsa dirompente. La sfida è trovare il suo impatto costante sulla partita. Per ora, il ruolo di riserva di Leão sulla fascia sinistra è scoperto, e il Milan non sembra averne ancora parlato, lasciando intendere la volontà di puntare forte sul portoghese.

CorSera: a Milanello, i primi giorni di lavoro stanno rivelando un "nuovo Leão": più maturo, coinvolto e consapevole. Nonostante il Bayern Monaco avesse chiesto informazioni sulla clausola rescissoria di 175 milioni di euro, l'arrivo di Massimiliano Allegri ha cambiato radicalmente gli scenari. Il tecnico ha subito chiarito al club che Rafael Leão deve restare, volendolo al centro del progetto Milan 2025-26. Allegri è convinto che la velocità, la tecnica e l'estro del portoghese possano essere l'arma tattica fondamentale per la corsa al ritorno in Champions League.

Allegri ha espresso pubblicamente grande fiducia in Leão, sottolineando che il giocatore sta entrando nell'età della maturazione (tra i 26 e i 30 anni) e che lo trova più responsabile. Ma al di là delle dichiarazioni pubbliche, il rapporto tra i due è caratterizzato da un dialogo quotidiano e fitto. Allegri offre suggerimenti sulla postura e su come puntare la porta, con due indicazioni ricorrenti: "Devi stare largo" e "gioca con la testa". L'allenatore adotta un approccio basato sull'ironia e sulla complicità, uno stile che Leão sembra apprezzare e che si ispira al "codice Pioli", rivelatosi efficace in passato. Allegri, da fine psicologo, sembra voler responsabilizzare Leão attraverso empatia e coinvolgimento, forse anche per la sua stessa tendenza, da giocatore, a specchiarsi troppo.

Tatticamente, il piano di Allegri è valorizzare il dinamismo di Leão trasformandolo in una "freccia appuntita" sulla fascia sinistra, da lanciare negli spazi con ripartenze rapide e precise. L'intenzione è di dargli spazio e metri davanti per sfruttare la sua differenza nello scatto. I lanci di Luka Modric, prossimo acquisto, potrebbero diventare un innesco formidabile per le sue incursioni. Tutto ciò richiede la massima applicazione da parte di Leão.

I segnali di questo impegno non mancano: Leão si è presentato al raduno con un'ora di anticipo, un evento senza precedenti, ed è sempre tra i primi a scendere in campo per gli allenamenti. Ha anche scelto di dormire a Milanello, cosa che prima accadeva raramente. Chi lo conosce racconta che il suo solito sorriso è velato dal dolore per la tragica scomparsa del compagno di nazionale Diogo Jota, ma sta cercando forza nel raddoppiare l'impegno sul campo e nella fede (è cattolico).

Inoltre, la paternità dei suoi due gemelli, Leonardo e Thiago, nati a novembre, sembra averlo fatto maturare ulteriormente. Nonostante questo, Leão rimane fedele a se stesso, con la sua passione per i videogiochi e la musica, e sta addirittura lavorando a un nuovo singolo in italiano.

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Vabbè abbiamo capito è il tormentone che devono affibbiare ad Allegri.

Per Fonseca c'erano gli articoli della dominanza, per Conceicao il focus era improntato sul suo essere sergente di ferro, per Allegri c'è la correlazione con Leao.
A breve, esaurito l'argomento Leao, si parlerà del nuovo tormentone su Allegri: "la fase difensiva migliorata".
 

iceman.

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ì Massimiliano Allegri, con il suo ritorno al Milan, sembra aver un'intesa speciale con Rafael Leão, definita una "affinità elettiva". A differenza di Fonseca e Conceição, che avevano adottato una linea dura con il portoghese, Allegri si avvicina a lui con un atteggiamento simile a quello di Pioli: dialogo, complicità e richiami, ma anche affetto e sostegno pubblico. L'obiettivo del Milan è trasformare Leão in un giocatore da 20 gol in campionato, un traguardo ambizioso ma su cui si lavorerà intensamente.

Allegri, durante la conferenza stampa di presentazione, ha espresso grande fiducia in Leão, definendolo "straordinario" e prevedendo una "grande stagione". Ha sottolineato che Leão, a 26 anni, sta entrando nell'età della maturazione e che lo ha trovato "più responsabile" dopo un loro colloquio. Il tecnico ha anche enfatizzato l'importanza dell'arte nel calcio e dei gesti tecnici che attirano il pubblico, implicando che Leão, con le sue doti atletiche, è uno dei giocatori più "artistici" della rosa, e non a caso la sua maglia è la più venduta dopo l'addio di Tonali.

Dai primi allenamenti a Milanello, si sono notati particolari che confermano questa intesa: Allegri ha avuto diversi faccia a faccia con Leão, sia nel vialetto che porta al campo, sia durante le esercitazioni tattiche, chiedendogli più volte di "allargarsi". Questo approccio, fatto di pungoli ma anche di coccole, mira a spingere Leão a dare il massimo, come già fatto con Pioli, che lo portò a essere il miglior giocatore della Serie A nel 2022 e a trascinare la squadra in semifinale di Champions l'anno successivo.


Con l'addio di Theo Hernandez, Leão non avrà più il suo "amicone" sulla fascia sinistra, e sarà interessante vedere se questo sarà un bene o un male per il suo rendimento. Allegri gli garantirà una maglia da titolare e gli chiederà di essere più concreto e determinante in area, partendo largo ma incidendo maggiormente.

L'obiettivo è che Leão ritrovi la continuità che finora gli è mancata. I suoi 8 gol nell'ultimo campionato sono pochi rispetto ai 15 del 2022-23. I tifosi sognano i 20 gol, e per questo è fondamentale che il giocatore mostri costanza. Leão si è presentato con le treccine alla Gullit, un richiamo a un antenato milanista per fisico e corsa dirompente. La sfida è trovare il suo impatto costante sulla partita. Per ora, il ruolo di riserva di Leão sulla fascia sinistra è scoperto, e il Milan non sembra averne ancora parlato, lasciando intendere la volontà di puntare forte sul portoghese.

CorSera: a Milanello, i primi giorni di lavoro stanno rivelando un "nuovo Leão": più maturo, coinvolto e consapevole. Nonostante il Bayern Monaco avesse chiesto informazioni sulla clausola rescissoria di 175 milioni di euro, l'arrivo di Massimiliano Allegri ha cambiato radicalmente gli scenari. Il tecnico ha subito chiarito al club che Rafael Leão deve restare, volendolo al centro del progetto Milan 2025-26. Allegri è convinto che la velocità, la tecnica e l'estro del portoghese possano essere l'arma tattica fondamentale per la corsa al ritorno in Champions League.

Allegri ha espresso pubblicamente grande fiducia in Leão, sottolineando che il giocatore sta entrando nell'età della maturazione (tra i 26 e i 30 anni) e che lo trova più responsabile. Ma al di là delle dichiarazioni pubbliche, il rapporto tra i due è caratterizzato da un dialogo quotidiano e fitto. Allegri offre suggerimenti sulla postura e su come puntare la porta, con due indicazioni ricorrenti: "Devi stare largo" e "gioca con la testa". L'allenatore adotta un approccio basato sull'ironia e sulla complicità, uno stile che Leão sembra apprezzare e che si ispira al "codice Pioli", rivelatosi efficace in passato. Allegri, da fine psicologo, sembra voler responsabilizzare Leão attraverso empatia e coinvolgimento, forse anche per la sua stessa tendenza, da giocatore, a specchiarsi troppo.

Tatticamente, il piano di Allegri è valorizzare il dinamismo di Leão trasformandolo in una "freccia appuntita" sulla fascia sinistra, da lanciare negli spazi con ripartenze rapide e precise. L'intenzione è di dargli spazio e metri davanti per sfruttare la sua differenza nello scatto. I lanci di Luka Modric, prossimo acquisto, potrebbero diventare un innesco formidabile per le sue incursioni. Tutto ciò richiede la massima applicazione da parte di Leão.

I segnali di questo impegno non mancano: Leão si è presentato al raduno con un'ora di anticipo, un evento senza precedenti, ed è sempre tra i primi a scendere in campo per gli allenamenti. Ha anche scelto di dormire a Milanello, cosa che prima accadeva raramente. Chi lo conosce racconta che il suo solito sorriso è velato dal dolore per la tragica scomparsa del compagno di nazionale Diogo Jota, ma sta cercando forza nel raddoppiare l'impegno sul campo e nella fede (è cattolico).

Inoltre, la paternità dei suoi due gemelli, Leonardo e Thiago, nati a novembre, sembra averlo fatto maturare ulteriormente. Nonostante questo, Leão rimane fedele a se stesso, con la sua passione per i videogiochi e la musica, e sta addirittura lavorando a un nuovo singolo in italiano.

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Progettare la stagione su uno che non segna manco a porta vuota...
 
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Leao è così.....se lo tengono non va bene, se lo vendono non va bene. Io lo darei anche via ma con il ricavato andrebbe preso un giocatore davvero forte anche aggiungendo qualcosa, se deve essere venduto per prendere 3 mediocri che resti Leao con i suoi difetti e vediamo cosa fa con un allenatore.
 
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