Leao:”Il mio valore, i social, la musica e…”

admin

Administrator
Membro dello Staff
Registrato
6 Agosto 2012
Messaggi
204,885
Reaction score
28,042
Leao al Corsera:”I social? Non siamo noi a sentire questa differenza, la mia vita quotidiana è un mix naturale tra reale e digitale, siete voi non nativi digitali che vi ponete sempre il problema. Mia mamma mi videochiama tutti i giorni, per esempio. Anche se spesso vuole solo sapere se ho mangiato bene».


VALORE DI MERCATO – «Per carità, quella è una cosa a cui non penso. Il mio valore reale è un’altra cosa. Dio mi ha regalato il talento e io devo esserne grato e continuare a lavorare duro per non sprecarlo».

1 MILIONE DI FOLLOWER – «Ammetto che fa piacere. È anzi un onore essere un esempio peri più giovani che magari mi seguono per il mio modo di essere o perché gli piacciono i contenuti che posto. Ma sono un calciatore, un attaccante e quindi i numeri che mi fanno più felice sono quelli del campo».

MARCHIO “SON IS SON” – «Per me la famiglia è la cosa più importante. Quello che faccio in campo voglio trasmetterlo a loro, voglio fare bene per loro. Il rapporto con mia mamma è speciale, ve l’ho già detto: chiama tutti i giorni per sapere come sto. Mio papà è una persona diversa, vuole che faccia le cose giuste. Sono molto legato, e con il primo stipendio ho comprato subito la casa per loro».

RAP – «Mi piace molto rappare e penso che quando finirò la mia carriera di calciatore potrei fare quello, nella vita. Per ora è un passatempo e basta: faccio trap, ma parlo soprattutto della mia vita, dei sacrifici per arrivare fin qui. Pensieri che condivido anche con Cabral, una presenza fissa nella mia vita. Ecco, l’amicizia è un altro valore importantissimo, anche in quello che fai: nel calcio ho molti amici, nel Milan e anche in altre squadre. Questo crea gruppo, unità di intenti e anche di valori. E sono orgoglioso di essere in un club molto attento a temi di responsabilità sociale, che ha fatto tanto per promuovere l’equità, l’uguaglianza e l’inclusività attraverso gli esempi positivi dello sport».

NOME D’ARTE WAY 45 – «Tante persone me lo chiedono: 45 è il codice postale della mia regione in Portogallo, mentre Way è il cammino, quindi è un po’ una connessione tra le mie origini e la strada che sto percorrendo. Il Barrio de Jamaica, dove sono nato, è tutto per me: è lì che ho cominciato a giocare, che ho la mia famiglia, i miei amici, le persone più importanti. È il mio cuore».

ESPORTS – «La PlayStation è sicuramente tra i miei hobby e durante il lockdown ho anche giocato un derby digitale contro un calciatore dell’Inter, un modo per stare vicini ai tifosi in un momento difficile della vita di tutti. E sicuramente gli eSports sono un trend in grande sviluppo e un mercato che può crescere ancora molto nei prossimi anni. Credo però che le emozioni che regala un evento come una partita di calcio reale, dal vivo, siano imparagonabili».

GIOCARE CON LA PANDEMIA – «Il calcio senza tifosi è un’altra cosa, non c’è altro da aggiungere. Quest’anno a San Siro è venuto a sostenerci oltre un milione di persone totali, senza considerare quante volte in trasferta era come giocare in casa: a Reggio Emilia, nella gara decisiva, sembrava di essere a Milano. E poi la marea di gente che ci ha accolti al nostro ritorno in città e il giorno dopo nella parata col pullman scoperto. No, le sensazioni che si provano nella vita reale sono un’altra cosa!».
 

Super_Lollo

Senior Member
Registrato
6 Agosto 2012
Messaggi
40,173
Reaction score
3,259
Leao al Corsera:”I social? Non siamo noi a sentire questa differenza, la mia vita quotidiana è un mix naturale tra reale e digitale, siete voi non nativi digitali che vi ponete sempre il problema. Mia mamma mi videochiama tutti i giorni, per esempio. Anche se spesso vuole solo sapere se ho mangiato bene».


VALORE DI MERCATO – «Per carità, quella è una cosa a cui non penso. Il mio valore reale è un’altra cosa. Dio mi ha regalato il talento e io devo esserne grato e continuare a lavorare duro per non sprecarlo».

1 MILIONE DI FOLLOWER – «Ammetto che fa piacere. È anzi un onore essere un esempio peri più giovani che magari mi seguono per il mio modo di essere o perché gli piacciono i contenuti che posto. Ma sono un calciatore, un attaccante e quindi i numeri che mi fanno più felice sono quelli del campo».

MARCHIO “SON IS SON” – «Per me la famiglia è la cosa più importante. Quello che faccio in campo voglio trasmetterlo a loro, voglio fare bene per loro. Il rapporto con mia mamma è speciale, ve l’ho già detto: chiama tutti i giorni per sapere come sto. Mio papà è una persona diversa, vuole che faccia le cose giuste. Sono molto legato, e con il primo stipendio ho comprato subito la casa per loro».

RAP – «Mi piace molto rappare e penso che quando finirò la mia carriera di calciatore potrei fare quello, nella vita. Per ora è un passatempo e basta: faccio trap, ma parlo soprattutto della mia vita, dei sacrifici per arrivare fin qui. Pensieri che condivido anche con Cabral, una presenza fissa nella mia vita. Ecco, l’amicizia è un altro valore importantissimo, anche in quello che fai: nel calcio ho molti amici, nel Milan e anche in altre squadre. Questo crea gruppo, unità di intenti e anche di valori. E sono orgoglioso di essere in un club molto attento a temi di responsabilità sociale, che ha fatto tanto per promuovere l’equità, l’uguaglianza e l’inclusività attraverso gli esempi positivi dello sport».

NOME D’ARTE WAY 45 – «Tante persone me lo chiedono: 45 è il codice postale della mia regione in Portogallo, mentre Way è il cammino, quindi è un po’ una connessione tra le mie origini e la strada che sto percorrendo. Il Barrio de Jamaica, dove sono nato, è tutto per me: è lì che ho cominciato a giocare, che ho la mia famiglia, i miei amici, le persone più importanti. È il mio cuore».

ESPORTS – «La PlayStation è sicuramente tra i miei hobby e durante il lockdown ho anche giocato un derby digitale contro un calciatore dell’Inter, un modo per stare vicini ai tifosi in un momento difficile della vita di tutti. E sicuramente gli eSports sono un trend in grande sviluppo e un mercato che può crescere ancora molto nei prossimi anni. Credo però che le emozioni che regala un evento come una partita di calcio reale, dal vivo, siano imparagonabili».

GIOCARE CON LA PANDEMIA – «Il calcio senza tifosi è un’altra cosa, non c’è altro da aggiungere. Quest’anno a San Siro è venuto a sostenerci oltre un milione di persone totali, senza considerare quante volte in trasferta era come giocare in casa: a Reggio Emilia, nella gara decisiva, sembrava di essere a Milano. E poi la marea di gente che ci ha accolti al nostro ritorno in città e il giorno dopo nella parata col pullman scoperto. No, le sensazioni che si provano nella vita reale sono un’altra cosa!».

Bravo ragazzo, migliorato esponenzialmente in tutto.
 

CS10

Junior Member
Registrato
8 Giugno 2021
Messaggi
783
Reaction score
672
Leao al Corsera:”I social? Non siamo noi a sentire questa differenza, la mia vita quotidiana è un mix naturale tra reale e digitale, siete voi non nativi digitali che vi ponete sempre il problema. Mia mamma mi videochiama tutti i giorni, per esempio. Anche se spesso vuole solo sapere se ho mangiato bene».


VALORE DI MERCATO – «Per carità, quella è una cosa a cui non penso. Il mio valore reale è un’altra cosa. Dio mi ha regalato il talento e io devo esserne grato e continuare a lavorare duro per non sprecarlo».

1 MILIONE DI FOLLOWER – «Ammetto che fa piacere. È anzi un onore essere un esempio peri più giovani che magari mi seguono per il mio modo di essere o perché gli piacciono i contenuti che posto. Ma sono un calciatore, un attaccante e quindi i numeri che mi fanno più felice sono quelli del campo».

MARCHIO “SON IS SON” – «Per me la famiglia è la cosa più importante. Quello che faccio in campo voglio trasmetterlo a loro, voglio fare bene per loro. Il rapporto con mia mamma è speciale, ve l’ho già detto: chiama tutti i giorni per sapere come sto. Mio papà è una persona diversa, vuole che faccia le cose giuste. Sono molto legato, e con il primo stipendio ho comprato subito la casa per loro».

RAP – «Mi piace molto rappare e penso che quando finirò la mia carriera di calciatore potrei fare quello, nella vita. Per ora è un passatempo e basta: faccio trap, ma parlo soprattutto della mia vita, dei sacrifici per arrivare fin qui. Pensieri che condivido anche con Cabral, una presenza fissa nella mia vita. Ecco, l’amicizia è un altro valore importantissimo, anche in quello che fai: nel calcio ho molti amici, nel Milan e anche in altre squadre. Questo crea gruppo, unità di intenti e anche di valori. E sono orgoglioso di essere in un club molto attento a temi di responsabilità sociale, che ha fatto tanto per promuovere l’equità, l’uguaglianza e l’inclusività attraverso gli esempi positivi dello sport».

NOME D’ARTE WAY 45 – «Tante persone me lo chiedono: 45 è il codice postale della mia regione in Portogallo, mentre Way è il cammino, quindi è un po’ una connessione tra le mie origini e la strada che sto percorrendo. Il Barrio de Jamaica, dove sono nato, è tutto per me: è lì che ho cominciato a giocare, che ho la mia famiglia, i miei amici, le persone più importanti. È il mio cuore».

ESPORTS – «La PlayStation è sicuramente tra i miei hobby e durante il lockdown ho anche giocato un derby digitale contro un calciatore dell’Inter, un modo per stare vicini ai tifosi in un momento difficile della vita di tutti. E sicuramente gli eSports sono un trend in grande sviluppo e un mercato che può crescere ancora molto nei prossimi anni. Credo però che le emozioni che regala un evento come una partita di calcio reale, dal vivo, siano imparagonabili».

GIOCARE CON LA PANDEMIA – «Il calcio senza tifosi è un’altra cosa, non c’è altro da aggiungere. Quest’anno a San Siro è venuto a sostenerci oltre un milione di persone totali, senza considerare quante volte in trasferta era come giocare in casa: a Reggio Emilia, nella gara decisiva, sembrava di essere a Milano. E poi la marea di gente che ci ha accolti al nostro ritorno in città e il giorno dopo nella parata col pullman scoperto. No, le sensazioni che si provano nella vita reale sono un’altra cosa!».
é previsto che un giocatore del Milan parli del Milan?
 

Swaitak

Senior Member
Registrato
22 Aprile 2019
Messaggi
23,740
Reaction score
14,869
Leao al Corsera:”I social? Non siamo noi a sentire questa differenza, la mia vita quotidiana è un mix naturale tra reale e digitale, siete voi non nativi digitali che vi ponete sempre il problema. Mia mamma mi videochiama tutti i giorni, per esempio. Anche se spesso vuole solo sapere se ho mangiato bene».


VALORE DI MERCATO – «Per carità, quella è una cosa a cui non penso. Il mio valore reale è un’altra cosa. Dio mi ha regalato il talento e io devo esserne grato e continuare a lavorare duro per non sprecarlo».

1 MILIONE DI FOLLOWER – «Ammetto che fa piacere. È anzi un onore essere un esempio peri più giovani che magari mi seguono per il mio modo di essere o perché gli piacciono i contenuti che posto. Ma sono un calciatore, un attaccante e quindi i numeri che mi fanno più felice sono quelli del campo».

MARCHIO “SON IS SON” – «Per me la famiglia è la cosa più importante. Quello che faccio in campo voglio trasmetterlo a loro, voglio fare bene per loro. Il rapporto con mia mamma è speciale, ve l’ho già detto: chiama tutti i giorni per sapere come sto. Mio papà è una persona diversa, vuole che faccia le cose giuste. Sono molto legato, e con il primo stipendio ho comprato subito la casa per loro».

RAP – «Mi piace molto rappare e penso che quando finirò la mia carriera di calciatore potrei fare quello, nella vita. Per ora è un passatempo e basta: faccio trap, ma parlo soprattutto della mia vita, dei sacrifici per arrivare fin qui. Pensieri che condivido anche con Cabral, una presenza fissa nella mia vita. Ecco, l’amicizia è un altro valore importantissimo, anche in quello che fai: nel calcio ho molti amici, nel Milan e anche in altre squadre. Questo crea gruppo, unità di intenti e anche di valori. E sono orgoglioso di essere in un club molto attento a temi di responsabilità sociale, che ha fatto tanto per promuovere l’equità, l’uguaglianza e l’inclusività attraverso gli esempi positivi dello sport».

NOME D’ARTE WAY 45 – «Tante persone me lo chiedono: 45 è il codice postale della mia regione in Portogallo, mentre Way è il cammino, quindi è un po’ una connessione tra le mie origini e la strada che sto percorrendo. Il Barrio de Jamaica, dove sono nato, è tutto per me: è lì che ho cominciato a giocare, che ho la mia famiglia, i miei amici, le persone più importanti. È il mio cuore».

ESPORTS – «La PlayStation è sicuramente tra i miei hobby e durante il lockdown ho anche giocato un derby digitale contro un calciatore dell’Inter, un modo per stare vicini ai tifosi in un momento difficile della vita di tutti. E sicuramente gli eSports sono un trend in grande sviluppo e un mercato che può crescere ancora molto nei prossimi anni. Credo però che le emozioni che regala un evento come una partita di calcio reale, dal vivo, siano imparagonabili».

GIOCARE CON LA PANDEMIA – «Il calcio senza tifosi è un’altra cosa, non c’è altro da aggiungere. Quest’anno a San Siro è venuto a sostenerci oltre un milione di persone totali, senza considerare quante volte in trasferta era come giocare in casa: a Reggio Emilia, nella gara decisiva, sembrava di essere a Milano. E poi la marea di gente che ci ha accolti al nostro ritorno in città e il giorno dopo nella parata col pullman scoperto. No, le sensazioni che si provano nella vita reale sono un’altra cosa!».
mi sembra più serio, se qualcuno lo rinnova ci fa un favore.
 

admin

Administrator
Membro dello Staff
Registrato
6 Agosto 2012
Messaggi
204,885
Reaction score
28,042
Leao al Corsera:”I social? Non siamo noi a sentire questa differenza, la mia vita quotidiana è un mix naturale tra reale e digitale, siete voi non nativi digitali che vi ponete sempre il problema. Mia mamma mi videochiama tutti i giorni, per esempio. Anche se spesso vuole solo sapere se ho mangiato bene».


VALORE DI MERCATO – «Per carità, quella è una cosa a cui non penso. Il mio valore reale è un’altra cosa. Dio mi ha regalato il talento e io devo esserne grato e continuare a lavorare duro per non sprecarlo».

1 MILIONE DI FOLLOWER – «Ammetto che fa piacere. È anzi un onore essere un esempio peri più giovani che magari mi seguono per il mio modo di essere o perché gli piacciono i contenuti che posto. Ma sono un calciatore, un attaccante e quindi i numeri che mi fanno più felice sono quelli del campo».

MARCHIO “SON IS SON” – «Per me la famiglia è la cosa più importante. Quello che faccio in campo voglio trasmetterlo a loro, voglio fare bene per loro. Il rapporto con mia mamma è speciale, ve l’ho già detto: chiama tutti i giorni per sapere come sto. Mio papà è una persona diversa, vuole che faccia le cose giuste. Sono molto legato, e con il primo stipendio ho comprato subito la casa per loro».

RAP – «Mi piace molto rappare e penso che quando finirò la mia carriera di calciatore potrei fare quello, nella vita. Per ora è un passatempo e basta: faccio trap, ma parlo soprattutto della mia vita, dei sacrifici per arrivare fin qui. Pensieri che condivido anche con Cabral, una presenza fissa nella mia vita. Ecco, l’amicizia è un altro valore importantissimo, anche in quello che fai: nel calcio ho molti amici, nel Milan e anche in altre squadre. Questo crea gruppo, unità di intenti e anche di valori. E sono orgoglioso di essere in un club molto attento a temi di responsabilità sociale, che ha fatto tanto per promuovere l’equità, l’uguaglianza e l’i.nclusività attraverso gli esempi positivi dello sport».

NOME D’ARTE WAY 45 – «Tante persone me lo chiedono: 45 è il codice postale della mia regione in Portogallo, mentre Way è il cammino, quindi è un po’ una connessione tra le mie origini e la strada che sto percorrendo. Il Barrio de Jamaica, dove sono nato, è tutto per me: è lì che ho cominciato a giocare, che ho la mia famiglia, i miei amici, le persone più importanti. È il mio cuore».

ESPORTS – «La PlayStation è sicuramente tra i miei hobby e durante il lockdown ho anche giocato un derby digitale contro un calciatore dell’Inter, un modo per stare vicini ai tifosi in un momento difficile della vita di tutti. E sicuramente gli eSports sono un trend in grande sviluppo e un mercato che può crescere ancora molto nei prossimi anni. Credo però che le emozioni che regala un evento come una partita di calcio reale, dal vivo, siano imparagonabili».

GIOCARE CON LA PANDEMIA – «Il calcio senza tifosi è un’altra cosa, non c’è altro da aggiungere. Quest’anno a San Siro è venuto a sostenerci oltre un milione di persone totali, senza considerare quante volte in trasferta era come giocare in casa: a Reggio Emilia, nella gara decisiva, sembrava di essere a Milano. E poi la marea di gente che ci ha accolti al nostro ritorno in città e il giorno dopo nella parata col pullman scoperto. No, le sensazioni che si provano nella vita reale sono un’altra cosa!».
.
 

admin

Administrator
Membro dello Staff
Registrato
6 Agosto 2012
Messaggi
204,885
Reaction score
28,042
Leao al Corsera:”I social? Non siamo noi a sentire questa differenza, la mia vita quotidiana è un mix naturale tra reale e digitale, siete voi non nativi digitali che vi ponete sempre il problema. Mia mamma mi videochiama tutti i giorni, per esempio. Anche se spesso vuole solo sapere se ho mangiato bene».


VALORE DI MERCATO – «Per carità, quella è una cosa a cui non penso. Il mio valore reale è un’altra cosa. Dio mi ha regalato il talento e io devo esserne grato e continuare a lavorare duro per non sprecarlo».

1 MILIONE DI FOLLOWER – «Ammetto che fa piacere. È anzi un onore essere un esempio peri più giovani che magari mi seguono per il mio modo di essere o perché gli piacciono i contenuti che posto. Ma sono un calciatore, un attaccante e quindi i numeri che mi fanno più felice sono quelli del campo».

MARCHIO “SON IS SON” – «Per me la famiglia è la cosa più importante. Quello che faccio in campo voglio trasmetterlo a loro, voglio fare bene per loro. Il rapporto con mia mamma è speciale, ve l’ho già detto: chiama tutti i giorni per sapere come sto. Mio papà è una persona diversa, vuole che faccia le cose giuste. Sono molto legato, e con il primo stipendio ho comprato subito la casa per loro».

RAP – «Mi piace molto rappare e penso che quando finirò la mia carriera di calciatore potrei fare quello, nella vita. Per ora è un passatempo e basta: faccio trap, ma parlo soprattutto della mia vita, dei sacrifici per arrivare fin qui. Pensieri che condivido anche con Cabral, una presenza fissa nella mia vita. Ecco, l’amicizia è un altro valore importantissimo, anche in quello che fai: nel calcio ho molti amici, nel Milan e anche in altre squadre. Questo crea gruppo, unità di intenti e anche di valori. E sono orgoglioso di essere in un club molto attento a temi di responsabilità sociale, che ha fatto tanto per promuovere l’equità, l’uguaglianza e l’inclusività attraverso gli esempi positivi dello sport».

NOME D’ARTE WAY 45 – «Tante persone me lo chiedono: 45 è il codice postale della mia regione in Portogallo, mentre Way è il cammino, quindi è un po’ una connessione tra le mie origini e la strada che sto percorrendo. Il Barrio de Jamaica, dove sono nato, è tutto per me: è lì che ho cominciato a giocare, che ho la mia famiglia, i miei amici, le persone più importanti. È il mio cuore».

ESPORTS – «La PlayStation è sicuramente tra i miei hobby e durante il lockdown ho anche giocato un derby digitale contro un calciatore dell’Inter, un modo per stare vicini ai tifosi in un momento difficile della vita di tutti. E sicuramente gli eSports sono un trend in grande sviluppo e un mercato che può crescere ancora molto nei prossimi anni. Credo però che le emozioni che regala un evento come una partita di calcio reale, dal vivo, siano imparagonabili».

GIOCARE CON LA PANDEMIA – «Il calcio senza tifosi è un’altra cosa, non c’è altro da aggiungere. Quest’anno a San Siro è venuto a sostenerci oltre un milione di persone totali, senza considerare quante volte in trasferta era come giocare in casa: a Reggio Emilia, nella gara decisiva, sembrava di essere a Milano. E poi la marea di gente che ci ha accolti al nostro ritorno in città e il giorno dopo nella parata col pullman scoperto. No, le sensazioni che si provano nella vita reale sono un’altra cosa!».
.
 

Similar threads

Alto
head>