Perdonami, ma che discorso sarebbe? Su Leao son stato tra i pochi a vederci giusto, quindi ti faccio un esempio di giocatore sul quale mi son sbagliato. Tonali. Io fino all’inizio di questa stagione, non ci avevo mai visto nulla di eccezionale. Quest’anno mi ha fatto vedere non solo di essere in grado di fare cose ottime ma di avere anche una personalità incredibile per la sua età, oserei direi quasi da veterano dei grandi Milan che furono. Devo continuare a sostenere di non vederci nulla di che o augurarmi che venga dato al Chelsea in cambio di Bakayoko perché fino a un anno fa non ci vedevo nulla? E se in futuro farà pena, non sarò libero di cambiare idea e augurarmi che venga ceduto al più presto? Eddai!

Se non possiamo valutare di anno in anno in base al rendimento reale, aboliamo i commenti sui giocatori e ci esprimiamo solo quando terminano la carriera.
Come ho già scritto, il problema non si pone: se arriva un’offerta, Leao parte.
Detto questo, il rischio c’è sempre: sia se si conferma un giocatore, sia se si decide di prenderne un altro. Una società che mira a consolidarsi e crescere, il rischio lo corre su chi ha già dimostrato qualcosa da noi; una società per la quale il risultato sportivo è indifferente, corre il rischio che costa meno.
Del resto, anche Sheva, Kakà, Seedorf, Pirlo ecc hanno avuto stagioni non all’altezza delle aspettative e dei soldi che prendevano. Motivo per cui le squadre vincenti hanno in rosa più di un campione: se uno toppa, ne hai altri tre che portano avanti la baracca. Ma se un potenziale campione lo cedi perché non vuoi rischiare, di campioni in rosa non ne avrai mai.