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Il ministro dell'interno Luciana Lamorgese all'interrogazione alla Camera per il decreto immigrazione:
"Il fenomeno migratorio ha delle implicazioni globali e multilivello che rendono imprescindibile la collaborazione tra Stati. E' cruciale il ruolo che assume l'Ue
Il lavoro della commissione europea ancora non vede quegli aspetti di riforma di Dublino da noi auspicati.
Lo sforzo negoziale dell'Italia punta a meccanismi di solidarietà e di redistribuzione obbligatoria.
E' necessario che ci sia una solidarietà da parte di tutti gli Stati europei nei confronti degli Stati come il nostro, di primo approdo
C'è ora il Patto per l'asilo che vorrebbe superare Dublino, ma non mi soddisfa assolutamente e non soddisfa i Paesi di primo approdo.
Ci sono degli aspetti che stiamo portando avanti come nostra trattativa
Vedo difficile che si possa concludere qualcosa aldilà delle linee generali, sui singoli aspetti c'è bisogno ancora di trattative serrate da parte dei Paesi europei
l'88% è stato effettuato all'esito dell'accordo di Malta.
Cresce il numero dei minori stranieri non accompagnati che arrivano in Italia.
Dall'inizio dell'anno a ieri erano circa 3.500
L'obiettivo è quello di assicurare a questi soggetti particolarmente vulnerabili una adeguata protezione.
Dal 29 ottobre abbiamo attivato 658 nuovi posti finanziati dal Fondo nazionale per le politiche di asilo, che vanno ad aggiungersi ai posti già esistenti portandone il totale a 4.437
A livello di governo sarebbe opportuno incentivare canali di migrazione regolari.
Incrementare i canali legali di accesso al nostro paese riduce l'attrattività di canali illegali e diminuisce il peso delle reti criminali dedite al traffico di esseri umani
Quello dei cosiddetti 'sbarchi fantasma' è un fenomeno difficile da impedire
L'unica strada anche a livello europeo è quella di concentrare gli sforzi sulle partenze e sui Paesi di origine dei flussi, migliorandone le condizioni di vita
In certe situazioni non abbiamo segnalazioni di avvicinamento e quando le imbarcazioni vengono intercettate dalla rete di sorveglianza marittima od aerea prevale giustamente l'obbligo, sancito dal diritto internazionale del mare, di soccorrere i migranti e di metterli in sicurezza: non ha senso parlare di divieto di sbarco.
E' un fenomeno, quello degli sbarchi autonomi, che c'è sempre stato, anche negli anni passati
Quello che ho rappresentato in Europa è quello di intervenire sui Paesi di partenza, cercando di migliorarne le condizioni di vita, in modo da evitare queste partenze che non sono controllate in maniera adeguata.
Anche su questo abbiamo fatto una proposta alla Tunisia, che è di collaborare segnalando con un 'alert' ai nostri assetti navali e aerei, comunicando eventuali partenze fuori dalle acque tunisine per dare modo alle autorità competenti di recuperare i migranti:una volta arrivati procediamo ai rimpatri
Ad oggi, nonostante le difficoltà legate al blocco dei voli durante il lockdown, sono stati effettuati 2.988 rimpatri, 1.564 dei quali verso la Tunisia.
La maggior parte di questi - circa 1.200 - sono stati fatti dopo l'accordo sottoscritto con le autorità tunisine per alcuni voli aggiuntivi
Attualmente abbiamo 5 navi quarantena lungo le coste della Sicilia con a bordo 2.730 persone
Nei Centri di accoglienza straordinaria*viene rafforzata la portata dell’efficacia, con supporto psicologico e corsi di lingua italiana"
Rai news
"Il fenomeno migratorio ha delle implicazioni globali e multilivello che rendono imprescindibile la collaborazione tra Stati. E' cruciale il ruolo che assume l'Ue
Il lavoro della commissione europea ancora non vede quegli aspetti di riforma di Dublino da noi auspicati.
Lo sforzo negoziale dell'Italia punta a meccanismi di solidarietà e di redistribuzione obbligatoria.
E' necessario che ci sia una solidarietà da parte di tutti gli Stati europei nei confronti degli Stati come il nostro, di primo approdo
C'è ora il Patto per l'asilo che vorrebbe superare Dublino, ma non mi soddisfa assolutamente e non soddisfa i Paesi di primo approdo.
Ci sono degli aspetti che stiamo portando avanti come nostra trattativa
Vedo difficile che si possa concludere qualcosa aldilà delle linee generali, sui singoli aspetti c'è bisogno ancora di trattative serrate da parte dei Paesi europei
l'88% è stato effettuato all'esito dell'accordo di Malta.
Cresce il numero dei minori stranieri non accompagnati che arrivano in Italia.
Dall'inizio dell'anno a ieri erano circa 3.500
L'obiettivo è quello di assicurare a questi soggetti particolarmente vulnerabili una adeguata protezione.
Dal 29 ottobre abbiamo attivato 658 nuovi posti finanziati dal Fondo nazionale per le politiche di asilo, che vanno ad aggiungersi ai posti già esistenti portandone il totale a 4.437
A livello di governo sarebbe opportuno incentivare canali di migrazione regolari.
Incrementare i canali legali di accesso al nostro paese riduce l'attrattività di canali illegali e diminuisce il peso delle reti criminali dedite al traffico di esseri umani
Quello dei cosiddetti 'sbarchi fantasma' è un fenomeno difficile da impedire
L'unica strada anche a livello europeo è quella di concentrare gli sforzi sulle partenze e sui Paesi di origine dei flussi, migliorandone le condizioni di vita
In certe situazioni non abbiamo segnalazioni di avvicinamento e quando le imbarcazioni vengono intercettate dalla rete di sorveglianza marittima od aerea prevale giustamente l'obbligo, sancito dal diritto internazionale del mare, di soccorrere i migranti e di metterli in sicurezza: non ha senso parlare di divieto di sbarco.
E' un fenomeno, quello degli sbarchi autonomi, che c'è sempre stato, anche negli anni passati
Quello che ho rappresentato in Europa è quello di intervenire sui Paesi di partenza, cercando di migliorarne le condizioni di vita, in modo da evitare queste partenze che non sono controllate in maniera adeguata.
Anche su questo abbiamo fatto una proposta alla Tunisia, che è di collaborare segnalando con un 'alert' ai nostri assetti navali e aerei, comunicando eventuali partenze fuori dalle acque tunisine per dare modo alle autorità competenti di recuperare i migranti:una volta arrivati procediamo ai rimpatri
Ad oggi, nonostante le difficoltà legate al blocco dei voli durante il lockdown, sono stati effettuati 2.988 rimpatri, 1.564 dei quali verso la Tunisia.
La maggior parte di questi - circa 1.200 - sono stati fatti dopo l'accordo sottoscritto con le autorità tunisine per alcuni voli aggiuntivi
Attualmente abbiamo 5 navi quarantena lungo le coste della Sicilia con a bordo 2.730 persone
Nei Centri di accoglienza straordinaria*viene rafforzata la portata dell’efficacia, con supporto psicologico e corsi di lingua italiana"
Rai news