La Rai di Draghi: ecco come sarà

fabri47

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Un articolo del Fatto Quotidiano firmato dal ben informato Giuseppe Candela, ci mostra le future dinamiche che avverranno in Rai. Quest'estate ci sarà un nuovo cda e si decideranno i nuovi vertici, visto che c'è un nuovo governo, quello presieduto da Mario Draghi, con una maggioranza formata da altri partiti. Cosa certa è che l'attuale presidente Marcello Foa (vicino alla Lega) e l'AD Fabrizio Salini (M5S) faranno le valigie entro giugno. Ad occuparsi del cambio di vertici in Rai, saranno il sottosegretario alla presidenza di Draghi e suo braccio destro Roberto Garofoli e Alessandro Ravera, uomo di Daniele Franco al Mef.

Per la presidenza dell'azienda di Viale Mazzini, a succedere Foa, il nome forte è quello di Ferruccio De Bortoli, ex direttore del Corriere della Sera, che metterebbe d'accordo anche Lega e Forza Italia, ma si fanno anche i nomi di Mauro Masi (già in passato in Rai ed apprezzato dal centrodestra), mentre FDI punta su Giampaolo Rossi ma è molto remota la sua nomina e probabilmente rimarrà consigliere nel cda Rai.

Per la poltrona di Ad si fanno i nomi dell'Ad di Rai Cinema Paolo Del Brocco (apprezzato da Pd e Italia Viva), il direttore di Radio Rai Roberto Sergio, il Direttore Governance e segreteria generale Nicola Claudio e Andrea Scrosati, ex Sky ed ora Coo di Freemantle voluto fortemente da Zingaretti ma che ora potrebbe essere fuori dai giochi visto che il PD ha un nuovo segretario, ossia Enrico Letta. E proprio Enrico Letta vorrebbe vedere sulla poltrona di Ad Tinny Andreatta, ex direttrice di Rai Fiction, ora a Netflix, ma che sarebbe pronta a tornare in Rai visti i buoni rapporti familiari con l'attuale segretario PD. Tinny Andreatta, infatti, è figlia di Beniamino Andreatta, maestro politico di Letta, e sorella di Filippo, migliore amico del segretario del Pd. I nomi proposti dalla Lega sono quelli di Elisabetta Ripa, Ceo di Open Fiber, Marcello Ciannamea, attuale Direttore Distrubuzione e Teresa De Santis, ex direttrice di Rai 1 e che è nota per aver scelto Amadeus alla conduzione di Sanremo 2020.

La poltrona di Ad se affidata al PD con un nome condiviso dal M5S, permetterebbe al centrodestra di ambire alla direzione di Rai 1 dove rischia il posto Stefano Coletta a cui potrebbe subentrare il suo predecessore, Teresa De Santis, nota per aver messo Amadeus alla conduzione di Sanremo 2020. La De Santis, però, è vicina alla pensione.

Per quanto riguarda Rai 2, FDI punta alla riconferma di Ludovico Di Meo che molto probabilmente avverrà, così come il M5S punta alla riconferma di Franco Di Mare su Rai 3.

Per quanto riguarda i TG, a rischio la direzione di Giuseppe Carboni al TG1 a cui potrebbe subentrare Antonio Di Bella, attualmente direttore di RaiNews 24, il quale avrebbe l'ok di tutti i partiti di maggioranza. Il nome alternativo sarebbe quello di Simona Sala, che però avrebbe il veto della Lega, in quanto già ebbe degli screzi con il segretario del Carroccio Matteo Salvini nel talk di Rai 3 "Titolo V", dove lo accusò di "cavalcare la rabbia come Trump".
 
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