Jacobelli: Troppe critiche al Milan, hanno paura di un loro ritorno

Willy Wonka

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Xavier Jacobelli, editorialista del Corriere dello Sport, ha parlato ai microfoni di Radio TMW, di seguito un estratto delle dichiarazioni:

"La nuova dirigenza del Milan ha portato una ventata d'aria fresca, con atteggiamenti trasparenti e chiari soprattutto a livello comunicativo, Fassone parla ai tifosi in modo schietto. Dopo la sconfitta con la Lazio, la prima stagionale, l'AD del Milan non si è sottratto alle responsabilità e ha esplicato in modo esaustivo la prospettiva futura della società, ribadendo la sua fiducia nei confronti di Montella e del DS Mirabelli. Una sconfitta come quella di Roma è da mettere in preventivo quando cambi metà della rosa, fa parte del processo di crescita, il Milan non poteva essere ricostruito in una notte, serve tempo, come sempre quando si incomincia un nuovo ciclo.
Attorno al Milan c'è un grandissimo ritorno di passione da parte dei tifosi che hanno più che raddoppiato gli abbonamenti rispetto alla stagione passata, portando oltre 160mila persone a San Siro per le prime tre uscite casalinghe stagionali dei rossoneri. Tutto questo non fa bene solamente alla società Milan ma a tutto il calcio italiano. Noi lo sappiamo benissimo, il calcio italiano non può fare a meno di un grande Milan, in Italia e in Europa.
Troppe sono state le critiche giunte nei confronti dei rossoneri negli ultimi giorni in seguito alla sconfitta con la Lazio, come se qualche ambiente non vedesse l'ora di far pervenire al Milan un certo tipo di conto.
Ma la cosa è inevitabile, un Milan che torni prepotentemente alla ribalta sulla scena italiana e internazionale fa paura e da fastidio a chi, nell'ultimo lustro, non vedeva nei rossoneri un avversario quanto meno credibile per i propri obiettivi stagionali. Tutto ciò si denota sostanzialmente dalla assenza quasi totale di appunti di carattere tecnico, che sarebbero ben più che legittime, e dalla presenza preponderante di critiche a sfondo depressivo, come a dire che tutto va male e che il progetto è già saltato per aria.
Tutto questo non va bene, perchè il Milan sta capendo strada facendo quale modulo interpretare, e non va bene perchè ci sono diversi giocatori da aspettare come Biglia e Andre Silva. Questa società ha impostato una rifondazione e le va dato il tempo necessario. Montella ha fatto un lavoro prodigioso nella passata stagione e ha tenuto la barra dritta durante il cambiamento societario, la sconfitta di Roma servirà anche a lui come tappa per crescere ulteriormente.
La società ha messo a disposizione del tecnico una rosa molto importante e ambiziosa, ma soprattutto ampia, Montella può finalmente scegliere tra tanti giocatori, non come nella passata stagione. Ai piani alti sanno bene che ci sono due strade per tornare in Champions League: il campionato e l'Europa League. Il Milan punta moltissimo sulla manifestazione europea, Fassone ce l'ha fatto capire, l'Europa è nel DNA del Milan, è sempre stato così e lo sarà sempre, i rossoneri saranno una delle grandi protagoniste della competizione."
 

Lineker10

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Una bella leccata del buon Jacobelli. Personalmente la penso in modo simile comunque.

Riguardo alle "critiche a sfondo depressivo" mi sa che ha letto il forum in questi giorni :)
 

Ruuddil23

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Xavier Jacobelli, editorialista del Corriere dello Sport, ha parlato ai microfoni di Radio TMW, di seguito un estratto delle dichiarazioni:

"La nuova dirigenza del Milan ha portato una ventata d'aria fresca, con atteggiamenti trasparenti e chiari soprattutto a livello comunicativo, Fassone parla ai tifosi in modo schietto. Dopo la sconfitta con la Lazio, la prima stagionale, l'AD del Milan non si è sottratto alle responsabilità e ha esplicato in modo esaustivo la prospettiva futura della società, ribadendo la sua fiducia nei confronti di Montella e del DS Mirabelli. Una sconfitta come quella di Roma è da mettere in preventivo quando cambi metà della rosa, fa parte del processo di crescita, il Milan non poteva essere ricostruito in una notte, serve tempo, come sempre quando si incomincia un nuovo ciclo.
Attorno al Milan c'è un grandissimo ritorno di passione da parte dei tifosi che hanno più che raddoppiato gli abbonamenti rispetto alla stagione passata, portando oltre 160mila persone a San Siro per le prime tre uscite casalinghe stagionali dei rossoneri. Tutto questo non fa bene solamente alla società Milan ma a tutto il calcio italiano. Noi lo sappiamo benissimo, il calcio italiano non può fare a meno di un grande Milan, in Italia e in Europa.
Troppe sono state le critiche giunte nei confronti dei rossoneri negli ultimi giorni in seguito alla sconfitta con la Lazio, come se qualche ambiente non vedesse l'ora di far pervenire al Milan un certo tipo di conto.
Ma la cosa è inevitabile, un Milan che torni prepotentemente alla ribalta sulla scena italiana e internazionale fa paura e da fastidio a chi, nell'ultimo lustro, non vedeva nei rossoneri un avversario quanto meno credibile per i propri obiettivi stagionali. Tutto ciò si denota sostanzialmente dalla assenza quasi totale di appunti di carattere tecnico, che sarebbero ben più che legittime, e dalla presenza preponderante di critiche a sfondo depressivo, come a dire che tutto va male e che il progetto è già saltato per aria.
Tutto questo non va bene, perchè il Milan sta capendo strada facendo quale modulo interpretare, e non va bene perchè ci sono diversi giocatori da aspettare come Biglia e Andre Silva. Questa società ha impostato una rifondazione e le va dato il tempo necessario. Montella ha fatto un lavoro prodigioso nella passata stagione e ha tenuto la barra dritta durante il cambiamento societario, la sconfitta di Roma servirà anche a lui come tappa per crescere ulteriormente.
La società ha messo a disposizione del tecnico una rosa molto importante e ambiziosa, ma soprattutto ampia, Montella può finalmente scegliere tra tanti giocatori, non come nella passata stagione. Ai piani alti sanno bene che ci sono due strade per tornare in Champions League: il campionato e l'Europa League. Il Milan punta moltissimo sulla manifestazione europea, Fassone ce l'ha fatto capire, l'Europa è nel DNA del Milan, è sempre stato così e lo sarà sempre, i rossoneri saranno una delle grandi protagoniste della competizione."

Stimo molto Jacobelli, condivisibili le sue parole. Esagerato però definire "prodigioso" il lavoro di Montella l'anno scorso.
 

bmb

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Ultimamente Jacobelli sta scrivendo bene. Non perchè ci sta difendendo in varie occasioni, ma perchè analizza le cose come stanno.
 

Black

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Xavier Jacobelli, editorialista del Corriere dello Sport, ha parlato ai microfoni di Radio TMW, di seguito un estratto delle dichiarazioni:

"La nuova dirigenza del Milan ha portato una ventata d'aria fresca, con atteggiamenti trasparenti e chiari soprattutto a livello comunicativo, Fassone parla ai tifosi in modo schietto. Dopo la sconfitta con la Lazio, la prima stagionale, l'AD del Milan non si è sottratto alle responsabilità e ha esplicato in modo esaustivo la prospettiva futura della società, ribadendo la sua fiducia nei confronti di Montella e del DS Mirabelli. Una sconfitta come quella di Roma è da mettere in preventivo quando cambi metà della rosa, fa parte del processo di crescita, il Milan non poteva essere ricostruito in una notte, serve tempo, come sempre quando si incomincia un nuovo ciclo.
Attorno al Milan c'è un grandissimo ritorno di passione da parte dei tifosi che hanno più che raddoppiato gli abbonamenti rispetto alla stagione passata, portando oltre 160mila persone a San Siro per le prime tre uscite casalinghe stagionali dei rossoneri. Tutto questo non fa bene solamente alla società Milan ma a tutto il calcio italiano. Noi lo sappiamo benissimo, il calcio italiano non può fare a meno di un grande Milan, in Italia e in Europa.
Troppe sono state le critiche giunte nei confronti dei rossoneri negli ultimi giorni in seguito alla sconfitta con la Lazio, come se qualche ambiente non vedesse l'ora di far pervenire al Milan un certo tipo di conto.
Ma la cosa è inevitabile, un Milan che torni prepotentemente alla ribalta sulla scena italiana e internazionale fa paura e da fastidio a chi, nell'ultimo lustro, non vedeva nei rossoneri un avversario quanto meno credibile per i propri obiettivi stagionali. Tutto ciò si denota sostanzialmente dalla assenza quasi totale di appunti di carattere tecnico, che sarebbero ben più che legittime, e dalla presenza preponderante di critiche a sfondo depressivo, come a dire che tutto va male e che il progetto è già saltato per aria.
Tutto questo non va bene, perchè il Milan sta capendo strada facendo quale modulo interpretare, e non va bene perchè ci sono diversi giocatori da aspettare come Biglia e Andre Silva. Questa società ha impostato una rifondazione e le va dato il tempo necessario. Montella ha fatto un lavoro prodigioso nella passata stagione e ha tenuto la barra dritta durante il cambiamento societario, la sconfitta di Roma servirà anche a lui come tappa per crescere ulteriormente.
La società ha messo a disposizione del tecnico una rosa molto importante e ambiziosa, ma soprattutto ampia, Montella può finalmente scegliere tra tanti giocatori, non come nella passata stagione. Ai piani alti sanno bene che ci sono due strade per tornare in Champions League: il campionato e l'Europa League. Il Milan punta moltissimo sulla manifestazione europea, Fassone ce l'ha fatto capire, l'Europa è nel DNA del Milan, è sempre stato così e lo sarà sempre, i rossoneri saranno una delle grandi protagoniste della competizione."

ancora una volta un applauso a Jacobelli. Evidentemente uno dei pochi a non essere per forza contro il Milan. E potremmo dire che è altrettanto evidente che coloro ai quali dà fastidio il ritorno del Milan li potremmo localizzare in Piemonte...
 

666psycho

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Xavier Jacobelli, editorialista del Corriere dello Sport, ha parlato ai microfoni di Radio TMW, di seguito un estratto delle dichiarazioni:

"La nuova dirigenza del Milan ha portato una ventata d'aria fresca, con atteggiamenti trasparenti e chiari soprattutto a livello comunicativo, Fassone parla ai tifosi in modo schietto. Dopo la sconfitta con la Lazio, la prima stagionale, l'AD del Milan non si è sottratto alle responsabilità e ha esplicato in modo esaustivo la prospettiva futura della società, ribadendo la sua fiducia nei confronti di Montella e del DS Mirabelli. Una sconfitta come quella di Roma è da mettere in preventivo quando cambi metà della rosa, fa parte del processo di crescita, il Milan non poteva essere ricostruito in una notte, serve tempo, come sempre quando si incomincia un nuovo ciclo.
Attorno al Milan c'è un grandissimo ritorno di passione da parte dei tifosi che hanno più che raddoppiato gli abbonamenti rispetto alla stagione passata, portando oltre 160mila persone a San Siro per le prime tre uscite casalinghe stagionali dei rossoneri. Tutto questo non fa bene solamente alla società Milan ma a tutto il calcio italiano. Noi lo sappiamo benissimo, il calcio italiano non può fare a meno di un grande Milan, in Italia e in Europa.
Troppe sono state le critiche giunte nei confronti dei rossoneri negli ultimi giorni in seguito alla sconfitta con la Lazio, come se qualche ambiente non vedesse l'ora di far pervenire al Milan un certo tipo di conto.
Ma la cosa è inevitabile, un Milan che torni prepotentemente alla ribalta sulla scena italiana e internazionale fa paura e da fastidio a chi, nell'ultimo lustro, non vedeva nei rossoneri un avversario quanto meno credibile per i propri obiettivi stagionali. Tutto ciò si denota sostanzialmente dalla assenza quasi totale di appunti di carattere tecnico, che sarebbero ben più che legittime, e dalla presenza preponderante di critiche a sfondo depressivo, come a dire che tutto va male e che il progetto è già saltato per aria.
Tutto questo non va bene, perchè il Milan sta capendo strada facendo quale modulo interpretare, e non va bene perchè ci sono diversi giocatori da aspettare come Biglia e Andre Silva. Questa società ha impostato una rifondazione e le va dato il tempo necessario. Montella ha fatto un lavoro prodigioso nella passata stagione e ha tenuto la barra dritta durante il cambiamento societario, la sconfitta di Roma servirà anche a lui come tappa per crescere ulteriormente.
La società ha messo a disposizione del tecnico una rosa molto importante e ambiziosa, ma soprattutto ampia, Montella può finalmente scegliere tra tanti giocatori, non come nella passata stagione. Ai piani alti sanno bene che ci sono due strade per tornare in Champions League: il campionato e l'Europa League. Il Milan punta moltissimo sulla manifestazione europea, Fassone ce l'ha fatto capire, l'Europa è nel DNA del Milan, è sempre stato così e lo sarà sempre, i rossoneri saranno una delle grandi protagoniste della competizione."

niente da aggiungere...
 
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Stimo molto Jacobelli, condivisibili le sue parole. Esagerato però definire "prodigioso" il lavoro di Montella l'anno scorso.

mbe non ha tutti i torti, se non ti piace prodigioso usa qualche altro aggettivo ma l'hanno scorso nonostante paletta, zapata e un centrocampo colabrodo eravamo una delle difese meno imbattute. Nella seconda parte il milan è calato ma c'è stato un cambio di società con vari slittamenti di closing , l'infortunio di jack, suso che è scoppiato fisicamente e paletta che in prenda al delirio prendeva un rosso a partita.
 
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