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Pippo Inzaghi intervistato dalla GDS in edicola oggi, 26 marzo, sul Milan:"Piatek è arrivato e si è trovato subito a suo agio, ha fatto gol anche con la Polonia. Non assomiglia né a me, né a Sheva, ma è bravo e mi piace molto. Però non dimentichiamoci di Cutrone: gli do un consiglio, resti al Milan, meglio del Milan non c'è niente. Conosco bene Patrick, l'ho fatto esordire in Primavera quando per età era ancora nella categoria Allievi. Deve aspettare il momento giusto e Rino lo aiuterà a crescere. Io spero soltanto che Patrick e Piatek possano realizzare con la maglia del Milan quello che abbiamo realizzato io e Sheva. E sono certo che rappresentino il futuro del club e della squadra che Rino sta formando. So come lavora Rino e conosco la sua passione, la sua dedizione. È sulla strada giusta, ma ci vuole tempo per costruire le squadre. Stanno lavorando bene tutti i miei amici: Rino in panchina, con grinta e competenza, Leonardo e Paolo Maldini hanno le idee chiare. C'è tutto quello che serve per rinascere, credo che il peggio sia passato, ci sono giovani bravi e in crescita. La società ha speso, segno che questa dirigenza ha un progetto in testa: tornare nel calcio che conta, dove compete al Milan. Quando vedo Galliani ripenso alle nostre notti magiche, ma per ricostruire ci vuole calma. Penso che Rino possa realizzare al Milan quello che Conte ha fatto alla Juve . I vari paragoni? Piatek paragonato anche a me? Sì, e ho visto anche il paragone Piatek Sheva. Ma sono fuorvianti, ogni giocatore è uguale soltanto a se stesso. Piatek e Paquetà sono acquisti in prospettiva, anche se sono già bravi. Ma Kakà era un trequartista, Paquetà è un giocatore diverso, ha buon piede e attitudine alla corsa. Sta dando molto al Milan, come il polacco. Piatek è arrivato e si è trovato subito a suo agio, ha fatto gol anche con la Polonia. Non assomiglia né a me né a Sheva, ma è bravo e mi piace molto. Però non dimentichiamoci di Cutrone".