Inzaghi e Acerbi:"Il Milan avrà orgoglio, noi...".

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Inzaghi a Acerbi in conferenza stampa:

Inzaghi:"Cosa ha fatto la differenza nel percorso? Ai sorteggi di agosto c'era un po' di delusione, non eravamo stati fortunatissimi, però allo stesso tempo quello che mi sono limitato a dire al mio staff e ai giocatori è che anche Barça e Bayern non erano contenti. Domani sarà un passo importante. I tifosi? Domani non ho nessun dubbio, sono sempre stati con noi in tutti i momenti, in quelli belli e in quelli difficili. L'avevo detto prima del Benfica, ci vorranno testa fredda e cuore caldo: sarò ripetitivo, ma è l'unica strada per gare così. Correa e Lautaro? Correa ha chiesto il cambio, non l'avrei tolto perché mi stava soddisfacendo. Speriamo non sia niente di grave, le sensazioni sono buone ma valuteremo nell'allenamento di oggi: dovrebbe farcela ma non ho certezze. Lautaro è in un ottimo momento. Più tranquillo rispetto all'andata? È una vigilia importantissima, ma io da allenatore le vivo tutte allo stesso modo. Domani sappiamo che è una delle partite più importanti nella storia dell'Inter. Domani sappiamo di avere un vantaggio, meritato, ma non dovremo limitarci a gestirlo: dovremo giocare da Inter, sapendo che abbiamo una squadra forte davanti. Lukaku? Lo conoscete, sapete quello che può fare. È quello che ci aspettavamo durante l'anno, purtroppo è successo un imprevisto sia per lui che per Brozovic che ci hanno tolto due giocatori indispensabili per tanti mesi: mi vengono in mente partite importanti giocate senza di loro, ma quello che vedete è un Lukaku arrivato all'ultimo mese nel migliore dei modi. Tre partite alla settimana in questo momento non so neanche lui se può gestirle e non so neanche se può darci la qualità in due partite fondamentali per noi come quella all'Olimpico o col Sassuolo. Domani abbiamo un vantaggio, ma sappiamo che non possiamo gestirlo. Dobbiamo fare da Inter, cercando di uscire dalle insidie nel modo migliore. L'arbitro? Difficilmente ne parlo, a volte non ci riesco. All'andata c'è stato un episodio che andava valutato in altro modo, mi riferisco al fallo di Krunic su Bastoni, sicuramente avrebbe dato alla gara un senso diverso. Non è stato così e non c'è problema: ho tanti amici che quando hanno visto la designazione di un francese con tanti giocatori francesi del Milan in rosa mi hanno detto che non c'è problema, abbiamo fiducia. La mia grande fortuna e anche quella del mio staff è che ascoltiamo e leggiamo poco. Dopo la partita è sempre facile dirlo. A volte noi allenatori dobbiamo compiere scelte, lo facciamo ogni giorno: a volte sei più fortunato e altre no. È il nostro mestiere che lo impone. Sappiamo di essere a 90 minuti da un sogno, che avevamo io e questi splendidi ragazzi. Grazie a loro siamo in finale di Coppa Italia. Abbiamo lavorato molto bene durante la sosta, anche se avevamo qualche giocatore fuori per i mondiali: abbiamo lavorato molto bene in quella fase, in questo momento con partite così importanti è stata una fortuna non avere tanto tempo per pensare. In campionato cinque partite fa eravamo lontani da un obiettivo basilare, importantissimo, ma ora la nostra testa è soltanto a domani. Dipende solo da noi? Assolutamente sì. Sappiamo chi andremo ad affrontare, ma anche che siamo in un ottimo momento. Siamo pronti per una gara di questa importanza, ci siamo già passati con una squadra fortissima come il Benfica, anche se non era un derby il risultato era lo stesso. Quella col Sassuolo è stata una gara insidiosa anche, siamo stati bravi ad andare avanti per il nostro percorso. Più pericoloso il sentirsi già in finale o il braccino. Sul primo aspetto dico che siamo una squadra seria, dovremo fare una gara da Inter, senza speculare: tutti insieme possiamo affrontarla con fiducia. Il braccino non deve venire, sono giocatori importanti: abbiamo giocato quattro-cinque finali in pochi mesi, abbiamo campioni d'Europa e del mondo, ho la fortuna di avere giocatori importanti".


Acerbi:"Dovremo fare ancora di più, il Milan vorrà ribaltare il risultato e siamo consapevoli di questo. Sappiamo che avranno orgoglio, determinazione e voglia, ma dovremo essere più che pronti. E' una partita bellissima da giocare e allo stesso tempo mette quel mix di adrenalina e paura giuste. Sappiamo che è una partita ancora più difficile rispetto all'andata, con grandi insidie ma noi vogliamo fare qualcosa di veramente straordinario, di impensabile. Come si vive una settimana così? Con ansia. Ma può essere positiva. Pensi a mille cose, se andrà bene o no. Ma devi essere positivo, devi avere fiducia in te stesso e nel gruppo. Sappiamo che affrontiamo una squadra forte, ma sappiamo di esserlo anche noi. Se pensiamo che siamo già all'1 per cento in più di passare il turno sbagliamo, ma credo che questa squadra non sia fatta così. Faremo di tutto e sarà ancora più difficile rispetto all'andata. Inter cambiata grazie alla difesa? Non è solo questione di difesa, se tutta la squadra non corre le partite le perdi. La difesa è tutta la squadra, è il gruppo che ha voluto cambiare marcia e questi sono i risultati. Abbiamo una grossa possibilità, un grande entusiasmo, e allo stesso tempo grande rispetto per il Milan. Ci si gioca un derby, una semifinale di Champions. Noi crediamo nelle nostre capacità, ma dobbiamo fare qualcosa in più dell'andata. Noi non siamo sicuri del 2-0. Non abbiamo esultato dopo l'andata, c'è il ritorno. Non abbiamo ancora fatto niente, dovremo essere concentrati su noi stessi. Sappiamo il nostro valore. Per stemperare una gara così serve il giusto mix di equilibrio e tensione, non è mai facile. Mia rivincita sul Milan? Io sono stato lì, ho sempre detto che sono stato sciocco, è un passaggio della mia vita che dovevo fare. Grazie a Dio ho avuto questa malattia che mi ha fatto tornare in me, altrimenti non avrei continuato a giocare. Non è una rivalsa, è un derby di Champions e non penso al passato. Io devo essere sincero e devo ringraziare il mister sennò non sarei qui. Lui mi conosce, io cerco di fare il meglio possibile sia per me che per i miei compagni. Lo faccio per me, non per dimostrare niente a nessuno: ho degli obiettivi e finché giocherò a pallone andrò avanti per la mia strada. Non so quale sarà il mio futuro, ma so quello che voglio e quello che farò. Se non passi domani è un disastro, una stagione di mer... Nel senso: non è così. Ma basta una partita per far sì che passi da una stagione non dico fallimentare quasi a una fantastica. Domani dipende da noi, conosciamo il Milan ma il destino dipende da noi e per adesso se mi chiedete se è una buona stagione dico di no. Le somme si tirano alla fine. Il chiarimento del Milan coi tifosi? Domani si vedrà se avrà dato una scossa, venivamo anche noi da un periodo complicato. Domani ci aspettiamo il massimo dal Milan. Leao penso sia il loro miglior giocatore, quello che può risolvere di più. Si ferma con la squadra, non con il singolo".


Inzaghi a Sky:"Sappiamo l'importanza che riveste Lo dobbiamo a noi stessi, alla società e ai tifosi. Abbiamo un meritato vantggio ma dobbiamo fare la partita con testa e cuore. Saró ripetitivo ma serve questo. Il vantaggio dell'andata? Risultato identico all’andata col Benfica. Giocheremo in casa e dovremo essere bravi coprire il campo sapendo che il Milan ha grandissimi giocatori di qualità, è campione d’Italia in carica ed è in semifinale di Champions. Per la formazione ho in testa un'idea, ma oggi avremo l'allenamento dopo la gara dispendiosa contro il Sassuolo. Dovrò valutare bene e domani dopo la rifinitura deciderò con tranquillità. Sappiamo che abbiamo lavorato duro in questi 10 mesi, siamo vicini ad un sogno che può diventare realtà, ci manca ancora un ultimo sforzo".



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Inzaghi:"Cosa ha fatto la differenza nel percorso? Ai sorteggi di agosto c'era un po' di delusione, non eravamo stati fortunatissimi, però allo stesso tempo quello che mi sono limitato a dire al mio staff e ai giocatori è che anche Barça e Bayern non erano contenti. Domani sarà un passo importante. I tifosi? Domani non ho nessun dubbio, sono sempre stati con noi in tutti i momenti, in quelli belli e in quelli difficili. L'avevo detto prima del Benfica, ci vorranno testa fredda e cuore caldo: sarò ripetitivo, ma è l'unica strada per gare così. Correa e Lautaro? Correa ha chiesto il cambio, non l'avrei tolto perché mi stava soddisfacendo. Speriamo non sia niente di grave, le sensazioni sono buone ma valuteremo nell'allenamento di oggi: dovrebbe farcela ma non ho certezze. Lautaro è in un ottimo momento. Più tranquillo rispetto all'andata? È una vigilia importantissima, ma io da allenatore le vivo tutte allo stesso modo. Domani sappiamo che è una delle partite più importanti nella storia dell'Inter. Domani sappiamo di avere un vantaggio, meritato, ma non dovremo limitarci a gestirlo: dovremo giocare da Inter, sapendo che abbiamo una squadra forte davanti. Lukaku? Lo conoscete, sapete quello che può fare. È quello che ci aspettavamo durante l'anno, purtroppo è successo un imprevisto sia per lui che per Brozovic che ci hanno tolto due giocatori indispensabili per tanti mesi: mi vengono in mente partite importanti giocate senza di loro, ma quello che vedete è un Lukaku arrivato all'ultimo mese nel migliore dei modi. Tre partite alla settimana in questo momento non so neanche lui se può gestirle e non so neanche se può darci la qualità in due partite fondamentali per noi come quella all'Olimpico o col Sassuolo. Domani abbiamo un vantaggio, ma sappiamo che non possiamo gestirlo. Dobbiamo fare da Inter, cercando di uscire dalle insidie nel modo migliore. L'arbitro? Difficilmente ne parlo, a volte non ci riesco. All'andata c'è stato un episodio che andava valutato in altro modo, mi riferisco al fallo di Krunic su Bastoni, sicuramente avrebbe dato alla gara un senso diverso. Non è stato così e non c'è problema: ho tanti amici che quando hanno visto la designazione di un francese con tanti giocatori francesi del Milan in rosa mi hanno detto che non c'è problema, abbiamo fiducia. La mia grande fortuna e anche quella del mio staff è che ascoltiamo e leggiamo poco. Dopo la partita è sempre facile dirlo. A volte noi allenatori dobbiamo compiere scelte, lo facciamo ogni giorno: a volte sei più fortunato e altre no. È il nostro mestiere che lo impone. Sappiamo di essere a 90 minuti da un sogno, che avevamo io e questi splendidi ragazzi. Grazie a loro siamo in finale di Coppa Italia. Abbiamo lavorato molto bene durante la sosta, anche se avevamo qualche giocatore fuori per i mondiali: abbiamo lavorato molto bene in quella fase, in questo momento con partite così importanti è stata una fortuna non avere tanto tempo per pensare. In campionato cinque partite fa eravamo lontani da un obiettivo basilare, importantissimo, ma ora la nostra testa è soltanto a domani. Dipende solo da noi? Assolutamente sì. Sappiamo chi andremo ad affrontare, ma anche che siamo in un ottimo momento. Siamo pronti per una gara di questa importanza, ci siamo già passati con una squadra fortissima come il Benfica, anche se non era un derby il risultato era lo stesso. Quella col Sassuolo è stata una gara insidiosa anche, siamo stati bravi ad andare avanti per il nostro percorso. Più pericoloso il sentirsi già in finale o il braccino. Sul primo aspetto dico che siamo una squadra seria, dovremo fare una gara da Inter, senza speculare: tutti insieme possiamo affrontarla con fiducia. Il braccino non deve venire, sono giocatori importanti: abbiamo giocato quattro-cinque finali in pochi mesi, abbiamo campioni d'Europa e del mondo, ho la fortuna di avere giocatori importanti".


Acerbi:"Dovremo fare ancora di più, il Milan vorrà ribaltare il risultato e siamo consapevoli di questo. Sappiamo che avranno orgoglio, determinazione e voglia, ma dovremo essere più che pronti. E' una partita bellissima da giocare e allo stesso tempo mette quel mix di adrenalina e paura giuste. Sappiamo che è una partita ancora più difficile rispetto all'andata, con grandi insidie ma noi vogliamo fare qualcosa di veramente straordinario, di impensabile. Come si vive una settimana così? Con ansia. Ma può essere positiva. Pensi a mille cose, se andrà bene o no. Ma devi essere positivo, devi avere fiducia in te stesso e nel gruppo. Sappiamo che affrontiamo una squadra forte, ma sappiamo di esserlo anche noi. Se pensiamo che siamo già all'1 per cento in più di passare il turno sbagliamo, ma credo che questa squadra non sia fatta così. Faremo di tutto e sarà ancora più difficile rispetto all'andata. Inter cambiata grazie alla difesa? Non è solo questione di difesa, se tutta la squadra non corre le partite le perdi. La difesa è tutta la squadra, è il gruppo che ha voluto cambiare marcia e questi sono i risultati. Abbiamo una grossa possibilità, un grande entusiasmo, e allo stesso tempo grande rispetto per il Milan. Ci si gioca un derby, una semifinale di Champions. Noi crediamo nelle nostre capacità, ma dobbiamo fare qualcosa in più dell'andata. Noi non siamo sicuri del 2-0. Non abbiamo esultato dopo l'andata, c'è il ritorno. Non abbiamo ancora fatto niente, dovremo essere concentrati su noi stessi. Sappiamo il nostro valore. Per stemperare una gara così serve il giusto mix di equilibrio e tensione, non è mai facile. Mia rivincita sul Milan? Io sono stato lì, ho sempre detto che sono stato sciocco, è un passaggio della mia vita che dovevo fare. Grazie a Dio ho avuto questa malattia che mi ha fatto tornare in me, altrimenti non avrei continuato a giocare. Non è una rivalsa, è un derby di Champions e non penso al passato. Io devo essere sincero e devo ringraziare il mister sennò non sarei qui. Lui mi conosce, io cerco di fare il meglio possibile sia per me che per i miei compagni. Lo faccio per me, non per dimostrare niente a nessuno: ho degli obiettivi e finché giocherò a pallone andrò avanti per la mia strada. Non so quale sarà il mio futuro, ma so quello che voglio e quello che farò. Se non passi domani è un disastro, una stagione di mer... Nel senso: non è così. Ma basta una partita per far sì che passi da una stagione non dico fallimentare quasi a una fantastica. Domani dipende da noi, conosciamo il Milan ma il destino dipende da noi e per adesso se mi chiedete se è una buona stagione dico di no. Le somme si tirano alla fine. Il chiarimento del Milan coi tifosi? Domani si vedrà se avrà dato una scossa, venivamo anche noi da un periodo complicato. Domani ci aspettiamo il massimo dal Milan. Leao penso sia il loro miglior giocatore, quello che può risolvere di più. Si ferma con la squadra, non con il singolo".


Inzaghi a Sky:"Sappiamo l'importanza che riveste Lo dobbiamo a noi stessi, alla società e ai tifosi. Abbiamo un meritato vantggio ma dobbiamo fare la partita con testa e cuore. Saró ripetitivo ma serve questo. Il vantaggio dell'andata? Risultato identico all’andata col Benfica. Giocheremo in casa e dovremo essere bravi coprire il campo sapendo che il Milan ha grandissimi giocatori di qualità, è campione d’Italia in carica ed è in semifinale di Champions. Per la formazione ho in testa un'idea, ma oggi avremo l'allenamento dopo la gara dispendiosa contro il Sassuolo. Dovrò valutare bene e domani dopo la rifinitura deciderò con tranquillità. Sappiamo che abbiamo lavorato duro in questi 10 mesi, siamo vicini ad un sogno che può diventare realtà, ci manca ancora un ultimo sforzo".



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Jack92

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Visto che sono gia in finale cercheranno di divertirsi però non sprecando tante energie…
Immagino 2-0 per loro
 

maxxxxi222

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Oltre che nell'aspetto tattico anche in quello mentale è la replica del quarto di finale con il Napoli con ruolo opposto per noi.
Spero almeno di risparmiarmi i tifosi del Milan sotto i balconi delle case dei giocatori dell'Inter per svegliarli! 😀

Sinora si sono dimostrati nettamente superiori anche in questo, oltre che negli scontri diretti: noi la stagione di quest'anno abbiamo iniziato a prepararla esponendo alcuni cartelli osceni (in mano a calciatori) sul pullman dello scudetto, esattamente come loro ci hanno dato la spinta in più lo scorso anno ribadendo ogni 3 giorni di esser superiori.
 

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Inzaghi:"Cosa ha fatto la differenza nel percorso? Ai sorteggi di agosto c'era un po' di delusione, non eravamo stati fortunatissimi, però allo stesso tempo quello che mi sono limitato a dire al mio staff e ai giocatori è che anche Barça e Bayern non erano contenti. Domani sarà un passo importante. I tifosi? Domani non ho nessun dubbio, sono sempre stati con noi in tutti i momenti, in quelli belli e in quelli difficili. L'avevo detto prima del Benfica, ci vorranno testa fredda e cuore caldo: sarò ripetitivo, ma è l'unica strada per gare così. Correa e Lautaro? Correa ha chiesto il cambio, non l'avrei tolto perché mi stava soddisfacendo. Speriamo non sia niente di grave, le sensazioni sono buone ma valuteremo nell'allenamento di oggi: dovrebbe farcela ma non ho certezze. Lautaro è in un ottimo momento. Più tranquillo rispetto all'andata? È una vigilia importantissima, ma io da allenatore le vivo tutte allo stesso modo. Domani sappiamo che è una delle partite più importanti nella storia dell'Inter. Domani sappiamo di avere un vantaggio, meritato, ma non dovremo limitarci a gestirlo: dovremo giocare da Inter, sapendo che abbiamo una squadra forte davanti. Lukaku? Lo conoscete, sapete quello che può fare. È quello che ci aspettavamo durante l'anno, purtroppo è successo un imprevisto sia per lui che per Brozovic che ci hanno tolto due giocatori indispensabili per tanti mesi: mi vengono in mente partite importanti giocate senza di loro, ma quello che vedete è un Lukaku arrivato all'ultimo mese nel migliore dei modi. Tre partite alla settimana in questo momento non so neanche lui se può gestirle e non so neanche se può darci la qualità in due partite fondamentali per noi come quella all'Olimpico o col Sassuolo. Domani abbiamo un vantaggio, ma sappiamo che non possiamo gestirlo. Dobbiamo fare da Inter, cercando di uscire dalle insidie nel modo migliore. L'arbitro? Difficilmente ne parlo, a volte non ci riesco. All'andata c'è stato un episodio che andava valutato in altro modo, mi riferisco al fallo di Krunic su Bastoni, sicuramente avrebbe dato alla gara un senso diverso. Non è stato così e non c'è problema: ho tanti amici che quando hanno visto la designazione di un francese con tanti giocatori francesi del Milan in rosa mi hanno detto che non c'è problema, abbiamo fiducia. La mia grande fortuna e anche quella del mio staff è che ascoltiamo e leggiamo poco. Dopo la partita è sempre facile dirlo. A volte noi allenatori dobbiamo compiere scelte, lo facciamo ogni giorno: a volte sei più fortunato e altre no. È il nostro mestiere che lo impone. Sappiamo di essere a 90 minuti da un sogno, che avevamo io e questi splendidi ragazzi. Grazie a loro siamo in finale di Coppa Italia. Abbiamo lavorato molto bene durante la sosta, anche se avevamo qualche giocatore fuori per i mondiali: abbiamo lavorato molto bene in quella fase, in questo momento con partite così importanti è stata una fortuna non avere tanto tempo per pensare. In campionato cinque partite fa eravamo lontani da un obiettivo basilare, importantissimo, ma ora la nostra testa è soltanto a domani. Dipende solo da noi? Assolutamente sì. Sappiamo chi andremo ad affrontare, ma anche che siamo in un ottimo momento. Siamo pronti per una gara di questa importanza, ci siamo già passati con una squadra fortissima come il Benfica, anche se non era un derby il risultato era lo stesso. Quella col Sassuolo è stata una gara insidiosa anche, siamo stati bravi ad andare avanti per il nostro percorso. Più pericoloso il sentirsi già in finale o il braccino. Sul primo aspetto dico che siamo una squadra seria, dovremo fare una gara da Inter, senza speculare: tutti insieme possiamo affrontarla con fiducia. Il braccino non deve venire, sono giocatori importanti: abbiamo giocato quattro-cinque finali in pochi mesi, abbiamo campioni d'Europa e del mondo, ho la fortuna di avere giocatori importanti".


Acerbi:"Dovremo fare ancora di più, il Milan vorrà ribaltare il risultato e siamo consapevoli di questo. Sappiamo che avranno orgoglio, determinazione e voglia, ma dovremo essere più che pronti. E' una partita bellissima da giocare e allo stesso tempo mette quel mix di adrenalina e paura giuste. Sappiamo che è una partita ancora più difficile rispetto all'andata, con grandi insidie ma noi vogliamo fare qualcosa di veramente straordinario, di impensabile. Come si vive una settimana così? Con ansia. Ma può essere positiva. Pensi a mille cose, se andrà bene o no. Ma devi essere positivo, devi avere fiducia in te stesso e nel gruppo. Sappiamo che affrontiamo una squadra forte, ma sappiamo di esserlo anche noi. Se pensiamo che siamo già all'1 per cento in più di passare il turno sbagliamo, ma credo che questa squadra non sia fatta così. Faremo di tutto e sarà ancora più difficile rispetto all'andata. Inter cambiata grazie alla difesa? Non è solo questione di difesa, se tutta la squadra non corre le partite le perdi. La difesa è tutta la squadra, è il gruppo che ha voluto cambiare marcia e questi sono i risultati. Abbiamo una grossa possibilità, un grande entusiasmo, e allo stesso tempo grande rispetto per il Milan. Ci si gioca un derby, una semifinale di Champions. Noi crediamo nelle nostre capacità, ma dobbiamo fare qualcosa in più dell'andata. Noi non siamo sicuri del 2-0. Non abbiamo esultato dopo l'andata, c'è il ritorno. Non abbiamo ancora fatto niente, dovremo essere concentrati su noi stessi. Sappiamo il nostro valore. Per stemperare una gara così serve il giusto mix di equilibrio e tensione, non è mai facile. Mia rivincita sul Milan? Io sono stato lì, ho sempre detto che sono stato sciocco, è un passaggio della mia vita che dovevo fare. Grazie a Dio ho avuto questa malattia che mi ha fatto tornare in me, altrimenti non avrei continuato a giocare. Non è una rivalsa, è un derby di Champions e non penso al passato. Io devo essere sincero e devo ringraziare il mister sennò non sarei qui. Lui mi conosce, io cerco di fare il meglio possibile sia per me che per i miei compagni. Lo faccio per me, non per dimostrare niente a nessuno: ho degli obiettivi e finché giocherò a pallone andrò avanti per la mia strada. Non so quale sarà il mio futuro, ma so quello che voglio e quello che farò. Se non passi domani è un disastro, una stagione di mer... Nel senso: non è così. Ma basta una partita per far sì che passi da una stagione non dico fallimentare quasi a una fantastica. Domani dipende da noi, conosciamo il Milan ma il destino dipende da noi e per adesso se mi chiedete se è una buona stagione dico di no. Le somme si tirano alla fine. Il chiarimento del Milan coi tifosi? Domani si vedrà se avrà dato una scossa, venivamo anche noi da un periodo complicato. Domani ci aspettiamo il massimo dal Milan. Leao penso sia il loro miglior giocatore, quello che può risolvere di più. Si ferma con la squadra, non con il singolo".


Inzaghi a Sky:"Sappiamo l'importanza che riveste Lo dobbiamo a noi stessi, alla società e ai tifosi. Abbiamo un meritato vantggio ma dobbiamo fare la partita con testa e cuore. Saró ripetitivo ma serve questo. Il vantaggio dell'andata? Risultato identico all’andata col Benfica. Giocheremo in casa e dovremo essere bravi coprire il campo sapendo che il Milan ha grandissimi giocatori di qualità, è campione d’Italia in carica ed è in semifinale di Champions. Per la formazione ho in testa un'idea, ma oggi avremo l'allenamento dopo la gara dispendiosa contro il Sassuolo. Dovrò valutare bene e domani dopo la rifinitura deciderò con tranquillità. Sappiamo che abbiamo lavorato duro in questi 10 mesi, siamo vicini ad un sogno che può diventare realtà, ci manca ancora un ultimo sforzo".



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Questo ha il coraggio di piangere per gli infortuni e per l'arbitraggio di mercoledì?
Pippo figlio unico.
 
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Oltre che nell'aspetto tattico anche in quello mentale è la replica del quarto di finale con il Napoli con ruolo opposto per noi.
Spero almeno di risparmiarmi i tifosi del Milan sotto i balconi delle case dei giocatori dell'Inter per svegliarli! 😀

Sinora si sono dimostrati nettamente superiori anche in questo, oltre che negli scontri diretti: noi la stagione di quest'anno abbiamo iniziato a prepararla esponendo alcuni cartelli osceni (in mano a calciatori) sul pullman dello scudetto, esattamente come loro ci hanno dato la spinta in più lo scorso anno ribadendo ogni 3 giorni di esser superiori.

Loro superiori a cosa in noi esattamente? Il turco non perde mai l'occasione per parlare del Milan e il loro allenatore frigna perché l'arbitro è francese.
Potranno anche andare loro a Istanbul, ma lezioni di bonton dagli interisti, no grazie. Gli siamo superiori in questo, e anche di tanto.
Da che mondo e mondo poi gli sfottò nelle stracittadine esistono.

Smettiamola con sti complessi di inferiorità che è anche uno dei motivi per cui scendiamo dentro al campo molli come all'andata.
Bisogna essere realmente convinti di essere migliori anche perché lo siamo!
 

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Inzaghi:"Cosa ha fatto la differenza nel percorso? Ai sorteggi di agosto c'era un po' di delusione, non eravamo stati fortunatissimi, però allo stesso tempo quello che mi sono limitato a dire al mio staff e ai giocatori è che anche Barça e Bayern non erano contenti. Domani sarà un passo importante. I tifosi? Domani non ho nessun dubbio, sono sempre stati con noi in tutti i momenti, in quelli belli e in quelli difficili. L'avevo detto prima del Benfica, ci vorranno testa fredda e cuore caldo: sarò ripetitivo, ma è l'unica strada per gare così. Correa e Lautaro? Correa ha chiesto il cambio, non l'avrei tolto perché mi stava soddisfacendo. Speriamo non sia niente di grave, le sensazioni sono buone ma valuteremo nell'allenamento di oggi: dovrebbe farcela ma non ho certezze. Lautaro è in un ottimo momento. Più tranquillo rispetto all'andata? È una vigilia importantissima, ma io da allenatore le vivo tutte allo stesso modo. Domani sappiamo che è una delle partite più importanti nella storia dell'Inter. Domani sappiamo di avere un vantaggio, meritato, ma non dovremo limitarci a gestirlo: dovremo giocare da Inter, sapendo che abbiamo una squadra forte davanti. Lukaku? Lo conoscete, sapete quello che può fare. È quello che ci aspettavamo durante l'anno, purtroppo è successo un imprevisto sia per lui che per Brozovic che ci hanno tolto due giocatori indispensabili per tanti mesi: mi vengono in mente partite importanti giocate senza di loro, ma quello che vedete è un Lukaku arrivato all'ultimo mese nel migliore dei modi. Tre partite alla settimana in questo momento non so neanche lui se può gestirle e non so neanche se può darci la qualità in due partite fondamentali per noi come quella all'Olimpico o col Sassuolo. Domani abbiamo un vantaggio, ma sappiamo che non possiamo gestirlo. Dobbiamo fare da Inter, cercando di uscire dalle insidie nel modo migliore. L'arbitro? Difficilmente ne parlo, a volte non ci riesco. All'andata c'è stato un episodio che andava valutato in altro modo, mi riferisco al fallo di Krunic su Bastoni, sicuramente avrebbe dato alla gara un senso diverso. Non è stato così e non c'è problema: ho tanti amici che quando hanno visto la designazione di un francese con tanti giocatori francesi del Milan in rosa mi hanno detto che non c'è problema, abbiamo fiducia. La mia grande fortuna e anche quella del mio staff è che ascoltiamo e leggiamo poco. Dopo la partita è sempre facile dirlo. A volte noi allenatori dobbiamo compiere scelte, lo facciamo ogni giorno: a volte sei più fortunato e altre no. È il nostro mestiere che lo impone. Sappiamo di essere a 90 minuti da un sogno, che avevamo io e questi splendidi ragazzi. Grazie a loro siamo in finale di Coppa Italia. Abbiamo lavorato molto bene durante la sosta, anche se avevamo qualche giocatore fuori per i mondiali: abbiamo lavorato molto bene in quella fase, in questo momento con partite così importanti è stata una fortuna non avere tanto tempo per pensare. In campionato cinque partite fa eravamo lontani da un obiettivo basilare, importantissimo, ma ora la nostra testa è soltanto a domani. Dipende solo da noi? Assolutamente sì. Sappiamo chi andremo ad affrontare, ma anche che siamo in un ottimo momento. Siamo pronti per una gara di questa importanza, ci siamo già passati con una squadra fortissima come il Benfica, anche se non era un derby il risultato era lo stesso. Quella col Sassuolo è stata una gara insidiosa anche, siamo stati bravi ad andare avanti per il nostro percorso. Più pericoloso il sentirsi già in finale o il braccino. Sul primo aspetto dico che siamo una squadra seria, dovremo fare una gara da Inter, senza speculare: tutti insieme possiamo affrontarla con fiducia. Il braccino non deve venire, sono giocatori importanti: abbiamo giocato quattro-cinque finali in pochi mesi, abbiamo campioni d'Europa e del mondo, ho la fortuna di avere giocatori importanti".


Acerbi:"Dovremo fare ancora di più, il Milan vorrà ribaltare il risultato e siamo consapevoli di questo. Sappiamo che avranno orgoglio, determinazione e voglia, ma dovremo essere più che pronti. E' una partita bellissima da giocare e allo stesso tempo mette quel mix di adrenalina e paura giuste. Sappiamo che è una partita ancora più difficile rispetto all'andata, con grandi insidie ma noi vogliamo fare qualcosa di veramente straordinario, di impensabile. Come si vive una settimana così? Con ansia. Ma può essere positiva. Pensi a mille cose, se andrà bene o no. Ma devi essere positivo, devi avere fiducia in te stesso e nel gruppo. Sappiamo che affrontiamo una squadra forte, ma sappiamo di esserlo anche noi. Se pensiamo che siamo già all'1 per cento in più di passare il turno sbagliamo, ma credo che questa squadra non sia fatta così. Faremo di tutto e sarà ancora più difficile rispetto all'andata. Inter cambiata grazie alla difesa? Non è solo questione di difesa, se tutta la squadra non corre le partite le perdi. La difesa è tutta la squadra, è il gruppo che ha voluto cambiare marcia e questi sono i risultati. Abbiamo una grossa possibilità, un grande entusiasmo, e allo stesso tempo grande rispetto per il Milan. Ci si gioca un derby, una semifinale di Champions. Noi crediamo nelle nostre capacità, ma dobbiamo fare qualcosa in più dell'andata. Noi non siamo sicuri del 2-0. Non abbiamo esultato dopo l'andata, c'è il ritorno. Non abbiamo ancora fatto niente, dovremo essere concentrati su noi stessi. Sappiamo il nostro valore. Per stemperare una gara così serve il giusto mix di equilibrio e tensione, non è mai facile. Mia rivincita sul Milan? Io sono stato lì, ho sempre detto che sono stato sciocco, è un passaggio della mia vita che dovevo fare. Grazie a Dio ho avuto questa malattia che mi ha fatto tornare in me, altrimenti non avrei continuato a giocare. Non è una rivalsa, è un derby di Champions e non penso al passato. Io devo essere sincero e devo ringraziare il mister sennò non sarei qui. Lui mi conosce, io cerco di fare il meglio possibile sia per me che per i miei compagni. Lo faccio per me, non per dimostrare niente a nessuno: ho degli obiettivi e finché giocherò a pallone andrò avanti per la mia strada. Non so quale sarà il mio futuro, ma so quello che voglio e quello che farò. Se non passi domani è un disastro, una stagione di mer... Nel senso: non è così. Ma basta una partita per far sì che passi da una stagione non dico fallimentare quasi a una fantastica. Domani dipende da noi, conosciamo il Milan ma il destino dipende da noi e per adesso se mi chiedete se è una buona stagione dico di no. Le somme si tirano alla fine. Il chiarimento del Milan coi tifosi? Domani si vedrà se avrà dato una scossa, venivamo anche noi da un periodo complicato. Domani ci aspettiamo il massimo dal Milan. Leao penso sia il loro miglior giocatore, quello che può risolvere di più. Si ferma con la squadra, non con il singolo".


Inzaghi a Sky:"Sappiamo l'importanza che riveste Lo dobbiamo a noi stessi, alla società e ai tifosi. Abbiamo un meritato vantggio ma dobbiamo fare la partita con testa e cuore. Saró ripetitivo ma serve questo. Il vantaggio dell'andata? Risultato identico all’andata col Benfica. Giocheremo in casa e dovremo essere bravi coprire il campo sapendo che il Milan ha grandissimi giocatori di qualità, è campione d’Italia in carica ed è in semifinale di Champions. Per la formazione ho in testa un'idea, ma oggi avremo l'allenamento dopo la gara dispendiosa contro il Sassuolo. Dovrò valutare bene e domani dopo la rifinitura deciderò con tranquillità. Sappiamo che abbiamo lavorato duro in questi 10 mesi, siamo vicini ad un sogno che può diventare realtà, ci manca ancora un ultimo sforzo".



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