Resto dell'idea che non ci sarà nessun crollo, lotteremo fino alla fine per i posti CL con le altre. Sarà una bagarre ma saremo in lotta.
A me la ricerca di capri espiatori sta sulle balle lo sai bene, è una roba da sfigati lontana km dal mio modo di vivere.
Maldini non ha piu responsabilità degli altri. Sono stati fatti degli errori, per me di concetto, che non ho condiviso dall'inizio, ma anche tanta cose buone, pure tra quella alcune non le condividevo.
Finche seguiamo in modo coerente e coraggioso la nostra linea andiamo alla grande, quando abbiamo iniziato a cercare scorciatoie colpi e tappabuchi è l'inizio della fine.
Mi riferisco anche indirettamente alla mentalità di gioco.
Nell'insieme siamo ancora nettamente sul segno piu, almeno finche lotteremo per la CL che è l'obiettivo realistico che avevano fin dal principio, ma è vero che certi nodi stanno venendo inesorabilmente al pettine.
Tra questi nodi, per tornare in topic, c'è assolutamente la grana Ibra. A me il trattamento da dio che ha, al di sopra di tutti e del Milan, non piace e non è mai piaciuto. Non è questo il Milan che voglio io, dove un giocatore ritenuto al di sopra di tutti gli altri si puo permettere di andare a presentare Sanremo. Roba mai vista.
Sorry to break it to you, Lineker, ma il crollo C’È GIÀ STATO: anno 2021, partite giocate dal Milan tra Serie A, Coppa Italia ed Europa League: 12. Media punti in queste 12 partite: 1,4 punti a partita.
Il crollo c’è già stato quindi, e 12 partite sono tante, non poche (il filotto del post lockdown in cui rompevamo il **** a tutti fu di 12 partite, partite che convinsero la società a confermare Pioli, Maldini e Ibra e a mandare il Giampaolo tedesco a farsi un giro). Ora c’è da vedere se riusciremo a tirarcene fuori, ma deve vedersi SUBITO, non possiamo aspettare ulteriormente, perché sappiamo tutti cosa significhebbe questo (passare da un +6 sulla danger zone ad un + 2, +1, 0 o addirittura -1 o -2 è davvero un attimo col ritmo da bradipi che abbiamo nel 2021, e permettimi di dubitare che questa mandria di ragazzini con la bocca ancora che sa delle tette di mamma avrebbe i nervi per gestire una snervante e logorante lotta per il quarto posto punto a punto che deciderà il nostro futuro del prossimo quinquennio; dubito fortemente che avrebbero i nervi e le palle per farcela, specialmente con Pioli in panchina, uno che nelle difficoltà è sempre naufragato, che quando tutto andava bene rendeva le sue squadre dei caterpillar ma quando crollava non crollava, precipitava).
Quindi l’inversione netta, di gioco e media punti, dovrà vedersi subito, non “tra qualche tempo”. Subito. Nelle immediate prossime partite.
Poi detto per inciso, ha ragione Will quando dice anche che qualificarsi al pelo non sarebbe positivo: certo aumenterebbe molto il nostro appeal (il Milan delle sette Champions che torna nel suo habitat naturale) e il nostro potere economico, ma ci porterebbe a dover trarre conclusioni poco lusinghiere sul valore delle rosa.
Perché se lotti pelo a pelo fino all’ultimo un anno in cui hai concluso il girone d’andata con 43 punti a +10 sulla quinta allora cosa succederà l’anno prossimo, tenendo conto che molto difficilmente ci capiteranno gironi in cui avremo gli avversari che ci falciano in area o fanno falli stupidi così spesso da poterci far avere 14 rigori in 19 giornate?
Che la squadra con la CL vada rinforzata non c’è dubbio, ma se andassimo in CL tranquillamente allora potremmo pensare di rinforzarla per poter poi (finalmente, dopo oltre 10 anni) lottare per il titolo, se ci arrivassimo a pelo vorrebbe dire che dovremmo rinforzarla anche solo per riqualificarci in CL l’anno prossimo (perché come detto i rigori c’erano tutti meno uno o due, resta il fatto che difficilmente ci ricapiterà la grazia di avere tutti quei falli in area, proprio perché è un qualcosa che normalmente non capita neanche a squadre che producono più gioco di quanto ne producessimo noi, e se non fosse capitato a noi ora saremmo davvero in piena bagarre o forse anche un po’ sotto).
Se poi non ci andassimo beh... che te lo dico a fare. Sarebbe smantellamento di ogni elemento dispendioso e forte e daremmo il via al progetto Rangnick con giovani sconosciuti anche ai nerds drogati di football manager e con nomi impronunciabili. Cioè addio per altri diversi anni alla possibilità concreta di tornare nel calcio che conta.