Gori:"Tutti riformisti per Draghi premier oltre 2023"

Andris

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Il sindaco di Bergamo Gori lancia l'appello per una legge proporzionale che non fa decidere ai cittadini chiare gerarchie su un programma elettorale presentato prima delle elezioni ma lascia spazio ad alleanze parlamentari susseguenti in aula, così da poter avere ancora Draghi premier e una maggioranza simile a quella europea

"Io penso che Fi non abbia interesse a restare ingabbiata dentro una coalizione disomogenea e instabile, col rischio di essere egemonizzata da forze di matrice nazionalista
Se resta il maggioritario sarà difficile che il quadro muti.
Se invece matureranno le condizioni per una legge elettorale di tipo proporzionale — simile a quella tedesca, dove le maggioranze si formano a valle del voto sulla base di chiari impegni di governo — la situazione potrebbe cambiare.
E sarebbe, io credo, una cosa buona per l’Italia, che ha bisogno di proseguire il percorso di modernizzazione e di rilancio avviato dall’amministrazione Draghi.
Se dal voto dovesse uscire una maggioranza di impronta riformista, questa potrebbe chiamare Draghi a completare il lavoro su riforme e Pnrr".
Perché questo accada è auspicabile che le forze riformiste e socialiste lavorino insieme, come già succede in Europa nella Commissione von der Leyen, superando la classica divisione fra centrodestra e centrosinistra

Per me vale la road map tracciata da Letta nel giorno della sua investitura: prima si pensa a far crescere il Pd coltivandone l’identità come forza del lavoro, dell’equità e della modernizzazione del Paese.
Poi si ricostruisce il centrosinistra.
E infine si dialoga con i 5S, sperando che recuperino un assetto più stabile, che per me non è mai stato un alleato affidabile
Con una chiara gerarchia delle relazioni"


Repubblica
 

Andris

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questi vogliono far peggio del governo Monti che dopo si è accomodato come senatore, qui ad oltranza

ci vogliono riportare non so quanti anni indietro
Pd ha perso tutto con renzi e zingaretti, ora lo vogliono capofila di un nuovo governo :pat:

riflettano i grillini che vengono usati come utili idioti, hanno fatto riemergere dal dimenticatoio il pd e non hanno più bisogno di loro tra un anno senza i tanti seggi del M5S attuali che verranno meno

la cosa che mi fa cascare le braccia è il continuo riferimento europeo, come se fare ogni volta l'ammucchiata per escludere i sovranisti portasse riforme positive
è un continuo veto incrociato sulle cose più importanti, perchè le idee di socialisti e liberali sono differenti per non parlare degli esaltati verdi
vanno d'accordo solo su questioni minori o talmente mainstream che non possono sottrarsi
 
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Il sindaco di Bergamo Gori lancia l'appello per una legge proporzionale che non fa decidere ai cittadini chiare gerarchie su un programma elettorale presentato prima delle elezioni ma lascia spazio ad alleanze parlamentari susseguenti in aula, così da poter avere ancora Draghi premier e una maggioranza simile a quella europea

"Io penso che Fi non abbia interesse a restare ingabbiata dentro una coalizione disomogenea e instabile, col rischio di essere egemonizzata da forze di matrice nazionalista
Se resta il maggioritario sarà difficile che il quadro muti.
Se invece matureranno le condizioni per una legge elettorale di tipo proporzionale — simile a quella tedesca, dove le maggioranze si formano a valle del voto sulla base di chiari impegni di governo — la situazione potrebbe cambiare.
E sarebbe, io credo, una cosa buona per l’Italia, che ha bisogno di proseguire il percorso di modernizzazione e di rilancio avviato dall’amministrazione Draghi.
Se dal voto dovesse uscire una maggioranza di impronta riformista, questa potrebbe chiamare Draghi a completare il lavoro su riforme e Pnrr".
Perché questo accada è auspicabile che le forze riformiste e socialiste lavorino insieme, come già succede in Europa nella Commissione von der Leyen, superando la classica divisione fra centrodestra e centrosinistra

Per me vale la road map tracciata da Letta nel giorno della sua investitura: prima si pensa a far crescere il Pd coltivandone l’identità come forza del lavoro, dell’equità e della modernizzazione del Paese.
Poi si ricostruisce il centrosinistra.
E infine si dialoga con i 5S, sperando che recuperino un assetto più stabile, che per me non è mai stato un alleato affidabile
Con una chiara gerarchia delle relazioni"


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Il PD come forza del lavoro dopo quindici anni di adesione acritica alla svalutazione interna di matrice UE è una battuta splendida.
 
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Il sindaco di Bergamo Gori lancia l'appello per una legge proporzionale che non fa decidere ai cittadini chiare gerarchie su un programma elettorale presentato prima delle elezioni ma lascia spazio ad alleanze parlamentari susseguenti in aula, così da poter avere ancora Draghi premier e una maggioranza simile a quella europea

"Io penso che Fi non abbia interesse a restare ingabbiata dentro una coalizione disomogenea e instabile, col rischio di essere egemonizzata da forze di matrice nazionalista
Se resta il maggioritario sarà difficile che il quadro muti.
Se invece matureranno le condizioni per una legge elettorale di tipo proporzionale — simile a quella tedesca, dove le maggioranze si formano a valle del voto sulla base di chiari impegni di governo — la situazione potrebbe cambiare.
E sarebbe, io credo, una cosa buona per l’Italia, che ha bisogno di proseguire il percorso di modernizzazione e di rilancio avviato dall’amministrazione Draghi.
Se dal voto dovesse uscire una maggioranza di impronta riformista, questa potrebbe chiamare Draghi a completare il lavoro su riforme e Pnrr".
Perché questo accada è auspicabile che le forze riformiste e socialiste lavorino insieme, come già succede in Europa nella Commissione von der Leyen, superando la classica divisione fra centrodestra e centrosinistra

Per me vale la road map tracciata da Letta nel giorno della sua investitura: prima si pensa a far crescere il Pd coltivandone l’identità come forza del lavoro, dell’equità e della modernizzazione del Paese.
Poi si ricostruisce il centrosinistra.
E infine si dialoga con i 5S, sperando che recuperino un assetto più stabile, che per me non è mai stato un alleato affidabile
Con una chiara gerarchia delle relazioni"


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è il piano di calenda ,renzi e parte del pd puntare sul fatto che le elezioni non daranno nessuna maggioranza e quindi si chiederà "uno sforzo" a draghi per rimanere a gestire il pnrr.. il punto è che la lega è in calo e dubito farà un'altra legislatura al governo con draghi, il m5s è in calo e quindi questo asse draghiano rischia anch'esso di non avere maggioranza
 

Andris

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Draghi in conferenza:

"La squadra di governo è efficiente e va avanti

Io federatore di centro come Monti ?
Lo escludo


Ho visto che tanti politici mi candidano a tanti posti in giro per il mondo mostrando grande sollecitudine, ma vorrei rassicurarli che se decisessi di lavorare un lavoro lo trovo da solo..."


infatti, non è fesso come Monti che si espose al voto e non andò oltre il 10% con gli altri che si smarcarono da lui
accetterebbe solo dopo con la certezza di fare il primo ministro e una maggioranza ampia, altrimenti aspetta Mattarella sulla riva del fiume per andare al Quirinale
 
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