Talmente pirla che fu cacciato dopo una vittoria, questo dice tutto.
Lo ricordo come inadeguato, a livelli mai visti, sembrava uno di quegli allenatori brocchi presi dalla provincia a cui davano in mano il Milan e si divertivano a giocare con la popolarità, arrivata forte e con un certo impatto molesto, questo finché durava, quindi una favola, lui non ha fatto niente per nascondere quella inadeguatezza tanto che già alle prime uscite perdeva 8 litri d'acqua dalla fronte e parlava seguendo dei discorsi preparati, fintamente forbiti, così come tutte le robe che si scriveva con la penna durante le conferenze.
Vincere per dare un calcio ancora più forte a quei tempi, a quel Giannino, a quella improvvisazione tipica degli errori passati che ci siamo portati dietro pure agli inizi, sempre con l'attuale dirigenza, una volta capito l'errore è sempre meglio ricordarsene per non ricascarci ancora, per questo ci vuole una struttura forte e solida, ci vuole ampiezza, ci vogliono giocatori che non diano scampo al progetto, al coach, se i giocatori sono forti l'allenatore non può essere Giampaolo, l'errore al tempo fu proprio quello, non eravamo forti in campo (quanto meno non conoscevamo tanta gente poi rivelatasi buona) ed eravamo ancora più scarsi nella scelta dell'allenatore, dell'uomo, perché la caratteristiche umane al Milan sono tutto, non puoi presentarti sudato e in preda al panico quasi, non puoi parlare di veleno in conferenza stampa e sciocchezze simili, qui devi vincere e il peso del Milan ti devi responsabilizzare, non affossare.