Fassone:"Li volev Ronaldo. I suoi soldi..".

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Marco Fassone, intervistato da Il Sole 24 Ore, è tornato a parlare di Milan e di Yonghong Li:"I Soldi di Yonghong Li? Ignoro da dove arrivassero. Se fossero suoi o in prestito. Però nell’operazione con Fininvest erano coinvolti gli advisor più prestigiosi. Da Lazard a Rothschild e lo studio Gianni Origoni Grippo Cappelli. Perché dovevo dubitare. Ha preferito andare in default, la cosa ha sorpreso anche me. Mr. Li voleva Ronaldo, riteneva che avesse grande forza sul mercato cinese. Ci siamo visti nel luglio 2017 con Mendes. Il giocatore voleva andarsene da Madrid. Ci siamo visti per verificare i costi e la disponibilità del giocatore. Poi convinsi Mr Li a lasciare perdere il sogno, in quanto Ronaldo costava troppo".


Ancora Fassone:"Sotto la mia gestione, rispetto al 2016-17, abbiamo fatto 20 milioni di ricavi in più e 50 milioni di margine in più. Il rosso di 126 milioni comprende 45 milioni di componenti straordinarie, spesate integralmente da Elliott, dovute per 22 milioni a svalutazioni di giocatori come Kalinic e Bacca. Per 17,5 milioni ad accantonamenti per me e altri 5 manager che sono usciti dal club. E per la parte restante per pagare i giocatori della seconda squadra, che è stata abbandonata, e per accantonare le risorse per un’ eventuale multa dell’ Uefa. Senza questi 45 milioni di svalutazioni e accantonamenti, io avrei chiuso il bilancio con una perdita di 81-82 milioni, che sarebbe stata migliore rispetto al business plan iniziale di 10 milioni. I costi sono aumentati per i salari dei giocatori acquistati e per le trasferte Uefa, che non c’ erano l’ anno prima. Ma gli altri costi generali sono diminuiti di 6 milioni. In ogni caso il valore della rosa di oggi è molto superiore al valore della rosa di giugno 2016".

Prosegue:"In cda si era deciso che, nel caso non fossero arrivati gli introiti cinesi, Mr Li avrebbe dovuto fare aumenti di capitale per complessivi 120 milioni. Mano a mano che passava il tempo, gli introiti cinesi non arrivavano. Mr Li aveva messo 88 milioni di aumento ne mancavano 32 per arrivare a 120, quindi li ha anticipati Elliott come da accordi. A quel punto Mr Li ha preferito andare in default. Ha sorpreso anche me questa decisione. Milan Cina? Sicuramente erano troppo ottimistici i valori riportati nel piano relativi alle entrate da mercato cinese. Il presidente Yonghong Li era convinto di riuscire a centrare quei target. Poi, come si è visto, la Cina ha dato zero, ma siamo comunque riusciti a compensare con i ricavi da stadio e soprattutto plusvalenze: 35 milioni nella campagna estiva dello scorso anno, cedendo Niang al Torino e Lapadula al Genoa. Al Milan avevo la carica di ad e direttore generale. Le cifre non le voglio commentare, ma se avessi accettato quanto proposto dal Milan, sapendo che gli accordi erano altri, avrei dato l’ impressione di essermene andato con qualcosa da nascondere. Deciderà il giudice a questo punto".
 

Super_Lollo

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Marco Fassone, intervistato da Il Sole 24 Ore, è tornato a parlare di Milan e di Yonghong Li:"I Soldi di Yonghong Li? Ignoro da dove arrivassero. Ha preferito andare in default, la cosa ha sorpreso anche me. Mr. Li voleva Ronaldo, ci siamo visti nel luglio 2017 con Mendes".

LOL !!! Berluscon Li che prendeva CR7. Sarebbe stato EPICO.
 
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Marco Fassone, intervistato da Il Sole 24 Ore, è tornato a parlare di Milan e di Yonghong Li:"I Soldi di Yonghong Li? Ignoro da dove arrivassero. Ha preferito andare in default, la cosa ha sorpreso anche me. Mr. Li voleva Ronaldo, riteneva che avesse grande forza sul mercato cinese. Ci siamo visti nel luglio 2017 con Mendes. Il giocatore voleva andarsene da Madrid. Ci siamo visti per verificare i costi e la disponibilità del giocatore. Poi convinsi Mr Li a lasciare perdere il sogno, in quanto Ronaldo costava troppo".


Ancora Fassone:"Sotto la mia gestione, rispetto al 2016-17, abbiamo fatto 20 milioni di ricavi in più e 50 milioni di margine in più. Il rosso di 126 milioni comprende 45 milioni di componenti straordinarie, spesate integralmente da Elliott, dovute per 22 milioni a svalutazioni di giocatori come Kalinic e Bacca. Per 17,5 milioni ad accantonamenti per me e altri 5 manager che sono usciti dal club. E per la parte restante per pagare i giocatori della seconda squadra, che è stata abbandonata, e per accantonare le risorse per un’ eventuale multa dell’ Uefa. Senza questi 45 milioni di svalutazioni e accantonamenti, io avrei chiuso il bilancio con una perdita di 81-82 milioni, che sarebbe stata migliore rispetto al business plan iniziale di 10 milioni. I costi sono aumentati per i salari dei giocatori acquistati e per le trasferte Uefa, che non c’ erano l’ anno prima. Ma gli altri costi generali sono diminuiti di 6 milioni. In ogni caso il valore della rosa di oggi è molto superiore al valore della rosa di giugno 2016".


Resterà sempre la macchia a fassone di essersi messo a lavorare per un pupazzo.
 

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Marco Fassone, intervistato da Il Sole 24 Ore, è tornato a parlare di Milan e di Yonghong Li:"I Soldi di Yonghong Li? Ignoro da dove arrivassero. Se fossero suoi o in prestito. Però nell’operazione con Fininvest erano coinvolti gli advisor più prestigiosi. Da Lazard a Rothschild e lo studio Gianni Origoni Grippo Cappelli. Perché dovevo dubitare. Ha preferito andare in default, la cosa ha sorpreso anche me. Mr. Li voleva Ronaldo, riteneva che avesse grande forza sul mercato cinese. Ci siamo visti nel luglio 2017 con Mendes. Il giocatore voleva andarsene da Madrid. Ci siamo visti per verificare i costi e la disponibilità del giocatore. Poi convinsi Mr Li a lasciare perdere il sogno, in quanto Ronaldo costava troppo".


Ancora Fassone:"Sotto la mia gestione, rispetto al 2016-17, abbiamo fatto 20 milioni di ricavi in più e 50 milioni di margine in più. Il rosso di 126 milioni comprende 45 milioni di componenti straordinarie, spesate integralmente da Elliott, dovute per 22 milioni a svalutazioni di giocatori come Kalinic e Bacca. Per 17,5 milioni ad accantonamenti per me e altri 5 manager che sono usciti dal club. E per la parte restante per pagare i giocatori della seconda squadra, che è stata abbandonata, e per accantonare le risorse per un’ eventuale multa dell’ Uefa. Senza questi 45 milioni di svalutazioni e accantonamenti, io avrei chiuso il bilancio con una perdita di 81-82 milioni, che sarebbe stata migliore rispetto al business plan iniziale di 10 milioni. I costi sono aumentati per i salari dei giocatori acquistati e per le trasferte Uefa, che non c’ erano l’ anno prima. Ma gli altri costi generali sono diminuiti di 6 milioni. In ogni caso il valore della rosa di oggi è molto superiore al valore della rosa di giugno 2016".

Prosegue:"In cda si era deciso che, nel caso non fossero arrivati gli introiti cinesi, Mr Li avrebbe dovuto fare aumenti di capitale per complessivi 120 milioni. Mano a mano che passava il tempo, gli introiti cinesi non arrivavano. Mr Li aveva messo 88 milioni di aumento ne mancavano 32 per arrivare a 120, quindi li ha anticipati Elliott come da accordi. A quel punto Mr Li ha preferito andare in default. Ha sorpreso anche me questa decisione. Milan Cina? Sicuramente erano troppo ottimistici i valori riportati nel piano relativi alle entrate da mercato cinese. Il presidente Yonghong Li era convinto di riuscire a centrare quei target. Poi, come si è visto, la Cina ha dato zero, ma siamo comunque riusciti a compensare con i ricavi da stadio e soprattutto plusvalenze: 35 milioni nella campagna estiva dello scorso anno, cedendo Niang al Torino e Lapadula al Genoa. Al Milan avevo la carica di ad e direttore generale. Le cifre non le voglio commentare, ma se avessi accettato quanto proposto dal Milan, sapendo che gli accordi erano altri, avrei dato l’ impressione di essermene andato con qualcosa da nascondere. Deciderà il giudice a questo punto".

Ancora va in giro a parlare, quest'altro...
 

Ruuddil23

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Marco Fassone, intervistato da Il Sole 24 Ore, è tornato a parlare di Milan e di Yonghong Li:"I Soldi di Yonghong Li? Ignoro da dove arrivassero. Se fossero suoi o in prestito. Però nell’operazione con Fininvest erano coinvolti gli advisor più prestigiosi. Da Lazard a Rothschild e lo studio Gianni Origoni Grippo Cappelli. Perché dovevo dubitare. Ha preferito andare in default, la cosa ha sorpreso anche me. Mr. Li voleva Ronaldo, riteneva che avesse grande forza sul mercato cinese. Ci siamo visti nel luglio 2017 con Mendes. Il giocatore voleva andarsene da Madrid. Ci siamo visti per verificare i costi e la disponibilità del giocatore. Poi convinsi Mr Li a lasciare perdere il sogno, in quanto Ronaldo costava troppo".


Ancora Fassone:"Sotto la mia gestione, rispetto al 2016-17, abbiamo fatto 20 milioni di ricavi in più e 50 milioni di margine in più. Il rosso di 126 milioni comprende 45 milioni di componenti straordinarie, spesate integralmente da Elliott, dovute per 22 milioni a svalutazioni di giocatori come Kalinic e Bacca. Per 17,5 milioni ad accantonamenti per me e altri 5 manager che sono usciti dal club. E per la parte restante per pagare i giocatori della seconda squadra, che è stata abbandonata, e per accantonare le risorse per un’ eventuale multa dell’ Uefa. Senza questi 45 milioni di svalutazioni e accantonamenti, io avrei chiuso il bilancio con una perdita di 81-82 milioni, che sarebbe stata migliore rispetto al business plan iniziale di 10 milioni. I costi sono aumentati per i salari dei giocatori acquistati e per le trasferte Uefa, che non c’ erano l’ anno prima. Ma gli altri costi generali sono diminuiti di 6 milioni. In ogni caso il valore della rosa di oggi è molto superiore al valore della rosa di giugno 2016".

Prosegue:"In cda si era deciso che, nel caso non fossero arrivati gli introiti cinesi, Mr Li avrebbe dovuto fare aumenti di capitale per complessivi 120 milioni. Mano a mano che passava il tempo, gli introiti cinesi non arrivavano. Mr Li aveva messo 88 milioni di aumento ne mancavano 32 per arrivare a 120, quindi li ha anticipati Elliott come da accordi. A quel punto Mr Li ha preferito andare in default. Ha sorpreso anche me questa decisione. Milan Cina? Sicuramente erano troppo ottimistici i valori riportati nel piano relativi alle entrate da mercato cinese. Il presidente Yonghong Li era convinto di riuscire a centrare quei target. Poi, come si è visto, la Cina ha dato zero, ma siamo comunque riusciti a compensare con i ricavi da stadio e soprattutto plusvalenze: 35 milioni nella campagna estiva dello scorso anno, cedendo Niang al Torino e Lapadula al Genoa. Al Milan avevo la carica di ad e direttore generale. Le cifre non le voglio commentare, ma se avessi accettato quanto proposto dal Milan, sapendo che gli accordi erano altri, avrei dato l’ impressione di essermene andato con qualcosa da nascondere. Deciderà il giudice a questo punto".

Mi sono fatto grasse risate dalla prima all'ultima riga. Cioè la scenetta di lui, Li e Mirapippe che si facevano giorni di calcoli e riflessioni per vedere se si poteva prendere Ronaldo per poi concludere che era impossibile...sembrava una sit com romanzata dai giornali e invece era vera ahahahaha! :muhahah:

Fantastico poi quando dice che non sapeva e non sa se i soldi fossero del cinefake o in prestito...c'erano articoli ogni santo giorno più l'inchiesta di Report che ha dimostrato con certezza il prestito dalla Teamway e gli interessi da disperato che faceva Li ma lui non sa nulla, pazzesco!

Per il resto tutte giustificazioni ridicole e risibili.
 

Moffus98

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Marco Fassone, intervistato da Il Sole 24 Ore, è tornato a parlare di Milan e di Yonghong Li:"I Soldi di Yonghong Li? Ignoro da dove arrivassero. Se fossero suoi o in prestito. Però nell’operazione con Fininvest erano coinvolti gli advisor più prestigiosi. Da Lazard a Rothschild e lo studio Gianni Origoni Grippo Cappelli. Perché dovevo dubitare. Ha preferito andare in default, la cosa ha sorpreso anche me. Mr. Li voleva Ronaldo, riteneva che avesse grande forza sul mercato cinese. Ci siamo visti nel luglio 2017 con Mendes. Il giocatore voleva andarsene da Madrid. Ci siamo visti per verificare i costi e la disponibilità del giocatore. Poi convinsi Mr Li a lasciare perdere il sogno, in quanto Ronaldo costava troppo".


Ancora Fassone:"Sotto la mia gestione, rispetto al 2016-17, abbiamo fatto 20 milioni di ricavi in più e 50 milioni di margine in più. Il rosso di 126 milioni comprende 45 milioni di componenti straordinarie, spesate integralmente da Elliott, dovute per 22 milioni a svalutazioni di giocatori come Kalinic e Bacca. Per 17,5 milioni ad accantonamenti per me e altri 5 manager che sono usciti dal club. E per la parte restante per pagare i giocatori della seconda squadra, che è stata abbandonata, e per accantonare le risorse per un’ eventuale multa dell’ Uefa. Senza questi 45 milioni di svalutazioni e accantonamenti, io avrei chiuso il bilancio con una perdita di 81-82 milioni, che sarebbe stata migliore rispetto al business plan iniziale di 10 milioni. I costi sono aumentati per i salari dei giocatori acquistati e per le trasferte Uefa, che non c’ erano l’ anno prima. Ma gli altri costi generali sono diminuiti di 6 milioni. In ogni caso il valore della rosa di oggi è molto superiore al valore della rosa di giugno 2016".

Prosegue:"In cda si era deciso che, nel caso non fossero arrivati gli introiti cinesi, Mr Li avrebbe dovuto fare aumenti di capitale per complessivi 120 milioni. Mano a mano che passava il tempo, gli introiti cinesi non arrivavano. Mr Li aveva messo 88 milioni di aumento ne mancavano 32 per arrivare a 120, quindi li ha anticipati Elliott come da accordi. A quel punto Mr Li ha preferito andare in default. Ha sorpreso anche me questa decisione. Milan Cina? Sicuramente erano troppo ottimistici i valori riportati nel piano relativi alle entrate da mercato cinese. Il presidente Yonghong Li era convinto di riuscire a centrare quei target. Poi, come si è visto, la Cina ha dato zero, ma siamo comunque riusciti a compensare con i ricavi da stadio e soprattutto plusvalenze: 35 milioni nella campagna estiva dello scorso anno, cedendo Niang al Torino e Lapadula al Genoa. Al Milan avevo la carica di ad e direttore generale. Le cifre non le voglio commentare, ma se avessi accettato quanto proposto dal Milan, sapendo che gli accordi erano altri, avrei dato l’ impressione di essermene andato con qualcosa da nascondere. Deciderà il giudice a questo punto".

Cialtrone devi stare solo zitto, ma con che faccia parla ancora? Mio dio...
 

smallball

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Marco Fassone, intervistato da Il Sole 24 Ore, è tornato a parlare di Milan e di Yonghong Li:"I Soldi di Yonghong Li? Ignoro da dove arrivassero. Se fossero suoi o in prestito. Però nell’operazione con Fininvest erano coinvolti gli advisor più prestigiosi. Da Lazard a Rothschild e lo studio Gianni Origoni Grippo Cappelli. Perché dovevo dubitare. Ha preferito andare in default, la cosa ha sorpreso anche me. Mr. Li voleva Ronaldo, riteneva che avesse grande forza sul mercato cinese. Ci siamo visti nel luglio 2017 con Mendes. Il giocatore voleva andarsene da Madrid. Ci siamo visti per verificare i costi e la disponibilità del giocatore. Poi convinsi Mr Li a lasciare perdere il sogno, in quanto Ronaldo costava troppo".


Ancora Fassone:"Sotto la mia gestione, rispetto al 2016-17, abbiamo fatto 20 milioni di ricavi in più e 50 milioni di margine in più. Il rosso di 126 milioni comprende 45 milioni di componenti straordinarie, spesate integralmente da Elliott, dovute per 22 milioni a svalutazioni di giocatori come Kalinic e Bacca. Per 17,5 milioni ad accantonamenti per me e altri 5 manager che sono usciti dal club. E per la parte restante per pagare i giocatori della seconda squadra, che è stata abbandonata, e per accantonare le risorse per un’ eventuale multa dell’ Uefa. Senza questi 45 milioni di svalutazioni e accantonamenti, io avrei chiuso il bilancio con una perdita di 81-82 milioni, che sarebbe stata migliore rispetto al business plan iniziale di 10 milioni. I costi sono aumentati per i salari dei giocatori acquistati e per le trasferte Uefa, che non c’ erano l’ anno prima. Ma gli altri costi generali sono diminuiti di 6 milioni. In ogni caso il valore della rosa di oggi è molto superiore al valore della rosa di giugno 2016".

Prosegue:"In cda si era deciso che, nel caso non fossero arrivati gli introiti cinesi, Mr Li avrebbe dovuto fare aumenti di capitale per complessivi 120 milioni. Mano a mano che passava il tempo, gli introiti cinesi non arrivavano. Mr Li aveva messo 88 milioni di aumento ne mancavano 32 per arrivare a 120, quindi li ha anticipati Elliott come da accordi. A quel punto Mr Li ha preferito andare in default. Ha sorpreso anche me questa decisione. Milan Cina? Sicuramente erano troppo ottimistici i valori riportati nel piano relativi alle entrate da mercato cinese. Il presidente Yonghong Li era convinto di riuscire a centrare quei target. Poi, come si è visto, la Cina ha dato zero, ma siamo comunque riusciti a compensare con i ricavi da stadio e soprattutto plusvalenze: 35 milioni nella campagna estiva dello scorso anno, cedendo Niang al Torino e Lapadula al Genoa. Al Milan avevo la carica di ad e direttore generale. Le cifre non le voglio commentare, ma se avessi accettato quanto proposto dal Milan, sapendo che gli accordi erano altri, avrei dato l’ impressione di essermene andato con qualcosa da nascondere. Deciderà il giudice a questo punto".

non capisco come possa essersi prestato per questo squallido teatrino
 
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Fassone:
- ha fatto quello che tutti avrebbero fatto... sfruttare l'occasione.
- ha fatto quello che quasi tutti fanno... ovvero circondarsi delle persone sbagliate.

Fossi stato in Fassone io:
- non avrei fatto all in ma avrei speso il 50% del budget
- avrei puntato su un allenatore super top (Conte, Sarri)
- avrei preso un ds con cv (Sabatini, Tare, Marotta)

Si inizia sempre dalle basi, se ti circondi di incompetenti cadi subito.
Quello che temo stia avvenendo ora al Milan... Eliott ha affidato la barca ad un allenatore che dà zero gioco, quinto in un anno di risultati pieni e che ha distrutto l'85% dei titolari, si è affidato a un ds secondo me bravo, Leonardo, ma troppo legato al giro brasiliano e ha puntato troppo su un Maldini che per me a questi livelli è acerbissimo, e anche a livello caratteriale mi dà parecchi dubbi.
 

Milanforever26

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Fassone:
- ha fatto quello che tutti avrebbero fatto... sfruttare l'occasione.
- ha fatto quello che quasi tutti fanno... ovvero circondarsi delle persone sbagliate.

Fossi stato in Fassone io:
- non avrei fatto all in ma avrei speso il 50% del budget
- avrei puntato su un allenatore super top (Conte, Sarri)
- avrei preso un ds con cv (Sabatini, Tare, Marotta)

Si inizia sempre dalle basi, se ti circondi di incompetenti cadi subito.
Quello che temo stia avvenendo ora al Milan... Eliott ha affidato la barca ad un allenatore che dà zero gioco, quinto in un anno di risultati pieni e che ha distrutto l'85% dei titolari, si è affidato a un ds secondo me bravo, Leonardo, ma troppo legato al giro brasiliano e ha puntato troppo su un Maldini che per me a questi livelli è acerbissimo, e anche a livello caratteriale mi dà parecchi dubbi.

In molti, me compreso, ci siamo fatti abbindolare da Fessone..la verità è che si tratta molto probabilmente di un incapace che ha preso l'occasione della vita e l'ha sprecata perché non era all'altezza del ruolo
 
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