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Come riportato dal Corriere della Sera in edicola oggi, 28 aprile, riguardo la fase 2, il Governo italiano è stato frenato dal comitato scientifico che ha sentenziato quanto segue:"Analizzando i dati sull’andamento del contagio appare evidente che lo spazio di manovra sulle riaperture non è molto. Il Comitato ha analizzato i documenti che vengono presentati circa l’impatto sulla circolazione del virus dall’adozione di interventi di riduzione delle misure di lock down. Il punto da cui si parte è che nella realtà attuale il valore di R0 è inferiore a 1. Rimane il fatto che alla giornata odierna persistono nuovi casi di infezione in tutto il contesto nazionale che stanno ad indicare la necessità di mantenere elevata l’attenzione. Le stime che emergono dal modello esaminato richiedono comunque un approccio di massima cautela per verificare sul campo il reale impatto. Essendo le stime attuali di R0 comprese nel range di valori tra R0=0.5 e R0=0.7, ed essendo evidente dalle simulazioni che se R0 fosse anche di poco superiore a 1 (ad esempio nel range 1.05-1.25) l’impatto sul sistema sanitario sarebbe notevole, è evidente che lo spazio di manovra sulle riaperture non è molto. Gli scenari compatibili con il mantenere R0 sotto la soglia di 1 sono quelli che considerano la riapertura dei settori Ateco legati a edilizia, manifattura e commercio correlato alle precedenti attività e assumendo un’efficacia della protezione delle prime vie respiratorie nel ridurre la trasmissione di Covid-19 del 25%".
Si consiglia l'uso della mascherine in luoghi chiusi ma vi sono dubbi sulla reale efficacia dei medesimi dispositivi di protezione. Ragion per cui si è scelto di andare avanti progressivamente, con una sperimentazione delle misure. Il 50% delle riaperture a livello lavorativo, per almeno 15 giorni. A patto che vengano mantenute tutte le misure relative al distanziamento sociale ed all'igiene.
La relazione degli scienziati sulle Messe:"Il Comitato, nell’esprimere grande apprezzamento per il documento della Cei e pur essendo largamente riconosciuta e ampiamente sentita l’esigenza di culto, ritiene che la partecipazione dei fedeli alle funzioni religiose comporta allo stato attuale alcune criticità ineliminabili che includono lo spostamento di un numero rilevante di persone e i contatti ravvicinati durante l’eucarestia. A partire dal 4 maggio 2020 e per le successive tre settimane, non essendo ancora prevedibile l’impatto che avranno le riaperture parziali e il graduale allentamento delle misure in vigore sulle dinamiche epidemiche, reputa prematuro prevedere la partecipazione dei fedeli alle funzioni religiose. A partire dal 25 maggio questo parere potrà essere rivisto nella direzione di una previsione verso la partecipazione dei fedeli alle funzioni rispettando rigorosamente le misure di distanziamento sociale sulla base degli andamenti epidemiologici".
Per quanto riguarda l'attività fisica, invece:"è possibile consentire attività fisica su base individuale (o dove necessario intrafamiliare), inclusi bambini ed anziani, alle persone in prossimità della loro residenza, purché effettuate con distanziamento sociale e non consentendo in alcun modo l’aggregazione sociale
Si consiglia l'uso della mascherine in luoghi chiusi ma vi sono dubbi sulla reale efficacia dei medesimi dispositivi di protezione. Ragion per cui si è scelto di andare avanti progressivamente, con una sperimentazione delle misure. Il 50% delle riaperture a livello lavorativo, per almeno 15 giorni. A patto che vengano mantenute tutte le misure relative al distanziamento sociale ed all'igiene.
La relazione degli scienziati sulle Messe:"Il Comitato, nell’esprimere grande apprezzamento per il documento della Cei e pur essendo largamente riconosciuta e ampiamente sentita l’esigenza di culto, ritiene che la partecipazione dei fedeli alle funzioni religiose comporta allo stato attuale alcune criticità ineliminabili che includono lo spostamento di un numero rilevante di persone e i contatti ravvicinati durante l’eucarestia. A partire dal 4 maggio 2020 e per le successive tre settimane, non essendo ancora prevedibile l’impatto che avranno le riaperture parziali e il graduale allentamento delle misure in vigore sulle dinamiche epidemiche, reputa prematuro prevedere la partecipazione dei fedeli alle funzioni religiose. A partire dal 25 maggio questo parere potrà essere rivisto nella direzione di una previsione verso la partecipazione dei fedeli alle funzioni rispettando rigorosamente le misure di distanziamento sociale sulla base degli andamenti epidemiologici".
Per quanto riguarda l'attività fisica, invece:"è possibile consentire attività fisica su base individuale (o dove necessario intrafamiliare), inclusi bambini ed anziani, alle persone in prossimità della loro residenza, purché effettuate con distanziamento sociale e non consentendo in alcun modo l’aggregazione sociale