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Enrico Ruggeri, in un'intervista a Il Giornale, continua a dire la sua sull'attuale situazione pandemica e sul governo. "Noi viviamo come la rana bollita di Chomsky, cioè mettiamo una rana in un pentolone di acqua bollente, la rana salta subito fuori. Se invece l’acqua è fredda e la riscaldiamo gradualmente, la rana non scappa via, nuota, si abitua fino al punto di non riuscire più a muoversi e, così come la rana, anche l'uomo si è adattato alle situazioni più spiacevoli".
E aggiunge: "Io ricevo i complimenti di molti in segreto, in pochi parlano. Io ho le spalle larghe, altri temono di non lavorare più. Spesso è molto meglio tacese...Bisogna riaprire i teatri, con mille persone si può fare. Governo cambiato? Sì, ma non è cambiata la strategia contro il covid, come il precedente sembra tenuto in scacco dai virologi....Se le cose vanno bene è merito di chi è al governo, se vanno male è colpa della gente che esce. Lo spartito è ben noto...Speranza dice che la salute viene prima di tutto? Se il mondo si fosse fermato al 'pensa alla salute', Colombo non avrebbe scoperto l'America e i partigiani non avrebbero liberato l'Italia per fare un esempio di sinistra. E a proposito di sinistra, quest'ultima si è sempre caratterizzata nella storia per aver difeso i diritti e le libertà personali, ora avviene il contrario, cioè la sinistra vince a Corso Vittorio a Milano e la destra viene votata nelle periferie".
Su Sanremo: "Lo hanno fatto senza pubblico, altrimenti si sarebbero trovati migliaia di lavoratori dello spettacolo con i forconi. Non farlo sarebbe stato una follia, un danno enorme per la Rai non fare la manifestazione più remunerativa. Ci sarei andato come ospite? Sì, se fossi stato invitato. Avrei cantato il mio ultimo singolo ‘L’America’, canzone dedicata a Chico Forti. Ma nessuno mi ha contattato, peccato. Anche perché questa canzone è un atto d’amore nei confronti di una storia che dovrebbero conoscere tutti. Ma francamente, non mi aspettavo di essere chiamato. Spero di cantare presto questa canzone su un palco. Perché tutti noi cantanti stiamo vivendo un sopruso, un’ingiustizia. E un’ingiustizia la stanno vivendo anche i tanti amanti della musica".
E aggiunge: "Io ricevo i complimenti di molti in segreto, in pochi parlano. Io ho le spalle larghe, altri temono di non lavorare più. Spesso è molto meglio tacese...Bisogna riaprire i teatri, con mille persone si può fare. Governo cambiato? Sì, ma non è cambiata la strategia contro il covid, come il precedente sembra tenuto in scacco dai virologi....Se le cose vanno bene è merito di chi è al governo, se vanno male è colpa della gente che esce. Lo spartito è ben noto...Speranza dice che la salute viene prima di tutto? Se il mondo si fosse fermato al 'pensa alla salute', Colombo non avrebbe scoperto l'America e i partigiani non avrebbero liberato l'Italia per fare un esempio di sinistra. E a proposito di sinistra, quest'ultima si è sempre caratterizzata nella storia per aver difeso i diritti e le libertà personali, ora avviene il contrario, cioè la sinistra vince a Corso Vittorio a Milano e la destra viene votata nelle periferie".
Su Sanremo: "Lo hanno fatto senza pubblico, altrimenti si sarebbero trovati migliaia di lavoratori dello spettacolo con i forconi. Non farlo sarebbe stato una follia, un danno enorme per la Rai non fare la manifestazione più remunerativa. Ci sarei andato come ospite? Sì, se fossi stato invitato. Avrei cantato il mio ultimo singolo ‘L’America’, canzone dedicata a Chico Forti. Ma nessuno mi ha contattato, peccato. Anche perché questa canzone è un atto d’amore nei confronti di una storia che dovrebbero conoscere tutti. Ma francamente, non mi aspettavo di essere chiamato. Spero di cantare presto questa canzone su un palco. Perché tutti noi cantanti stiamo vivendo un sopruso, un’ingiustizia. E un’ingiustizia la stanno vivendo anche i tanti amanti della musica".